(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: September 2007 Page 1 of 2

Province

Chissà il perchè, ma mi sono sempre appassionato delle province italiene e delle loro sigle. Ci sono tantissime stranezze che comunemente si ignorano. Eccone alcune.

La Valle d’Aosta non ha provincia,  fa tutto la regione.

La provincia di Imperia non esiste da sempre, in quanto la città di Imperia è nata dalla fusione di alcuni piccoli comuni.

Fino al 1992 la provincia di Forlì aveva targa FO, dopo ha adottato la demonimazione Forlì – Cesena e targa FC. Prima del ’99 Pesaro aveva targa PS, dopo targa PU (Pesaro – Urbino).

Sul sito delle Poste Italiane, quando ti registri c’è la possibilità di scegliere, tra le provincie di nascita, anche Fiume e Zara !!!!

Fino al 1927 la provincia di Enna aveva sigla CG in quanto Enna si chiamava Castrogiovanni, mentre Agrigento si chiamava Girgenti e sigla GI.

Con la provincia di Latina non ci sono stati problemi, in quanto prima del 1946 si chiamava Littoria ed aveva sempre targa LT

Esisteva la provincia dell’Apuania (attualmente Massa – Carrara) con targa AU.

Nel 1992 hanno istituito la provincia di Crotone e non sapevano che sigla merrete. CR è già Cremona, CO è già Como, CT è già Catania, CN è già Cuneo, CE è già Caserta. Quindi hanno riesumato l’antico nome Kroton  e messo targa KR.

Sempre parlando di Cuneo. Una volta aveva targa CU, ma suonava male e quindi hanno modificato in CN.

Dal 2001 ci sono 4 nuove province in Sardegna, di cui non ricordo mai i nomi (mi ricordo solo la Provincia dell’Ogliastra) e tra poco ci saranno anche le province di Monza (MZ), Fermo (FM) (ci sono stato da poco, leggi le mie avventure-vacanze in giro per l’Italia) e Barletta (BT)

Mi pare di aver letto in giro (c’è scitto anche su Wikipedia) che quando, nel 1968, si fece la provincia di Pordenone, le si voleva assegnare la targa PO. Anche Prato ambiva a diventare capoluogo di provincia e sperava di diventarlo al più presto (in realtà succederà 24 anni dopo, nel ’92) e inviò un messaggero per convincere gli amministratori di Pordenone a scegliere la targa PN, in quanto Prato non avrebbe potuto scegliere altra sigla. Infatti PR è Parma, PT è Pistoia, PA è Palermo.

Vacanze 2007 – 31 agosto 2007 – Anzio

Giorno di transizione. Ci siamo alzati tardi, colazio e abbiamo abbandonato la Toscana.
Sosta a Tarquinia, borgo etrusco-romano-medievale come altri in questa zona d’Italia, di cui quasi ignoravamo l’esistenza. Abbiamo visto delle torri dall’autostrada e, complice la fame, siamo usciti. Posto carino, ma non imperdibile. Abbiamo preso due panini in un negozio di alimentari, la signora ce li ha fatti al momento.


Ecco il super-panino

Ripreso il viaggio e passata Roma siamo arrivati ad Anzio, paesone di mare sotto Aprilia, famoso x un qualche sbarco che non mi ricordo quale fosse… e per le partenze per l’isola di Ponza (dove vai in latitanza ballando la paranza….)

Stavolta abbiamo recuperato un alberghetto davanti al mare. La spiaggia era di sabbia, ma tutta privata. Non ci siamo persi d’animo e ci siamo buttati in acqua tra i cavalloni col pericolo che i numerosi surfers ci investissero, a giocare con Winston (il pallone, che in realtà è marcato Lotto, ma a noi piace chiamarlo Winston, come quello di Cast Away) e a osservare le (poche) bellezze locali.
Alla sera un giro x il paese adiacente, Nettuno, dove c’è un bel movimento, soprattutto nel centro storico medioevale, con diversi concertini. Tra questi il migliore era quello di una cover band di Elisa. La tipa cantava veramente bene, sembrava proprio lei.

Quanti bei posti ci sono in Italia.

Succede in negozio

Stamattina una cliente mi ha detto: "Sono proprio belle queste giacche in pelle autenticata". Si come no, dal notaio! Voleva dire anticata.

Poi è arrivata una mamma per comprare le scarpe ai due figlioletti. Aveva visto i modelli che ho in offerta in vetrina a 15 / 20 € ma non siamo riusciti a trovare la combinazione numero giusto – piacciono al figlio – piacciono alla madre – costano pochissimo. Ogni paio di scarpe valutato non aveva una o più di queste caratteristiche. La signora voleva quelle in offerta, non quelle più care, perchè "i miei figli le usano solo x fare ginnastica a scuola, voglio spendere al massimo 20 € al paio". Va bene che vendo a prezzi spesso irrisori, ma sono tutte scarpe di marca: Nike, Adidas, New Balance, Puma, Mizuno, Lotto, Diadora, ecc. e da 20€ ho solo quelle in vetrina.
Se ne vanno, ma tornano dopo mezz’ora, dicendo che per uno dei due figli le aveva trovate nel negozio di un mio collega.
"Sono proprio contenta, anzi contentissima, le ho trovate ad un prezzaccio, veramente."
"A quanto ?"
"39 euro"
"Come ?"
"Si ma costavano più di 100, perchè non fai anche tu questi sconti di quasi il 70% ??"
"Signora, io scarpe da 39€ ne ho poche… ma perchè costano quasi tutte di meno!!!"
"Si va beh ma queste non sono scarpe da poco, sono scarpe da 100 € e oltre"

Questo per far capire la psicologia del cliente-tipo. Non sa dare un valore a ciò che acquista, quindi più spende e più è convinto di aver fatto un affare. Io ho scarpe di campionario (che quindi escono adesso nei negozi) con prezzi di listino altissimi, che vendo a 30 / 35 euro.
Capito? 30 euro da me erano troppe, 39 euro da un altro sono regalate. (Ciao Fabio, so che ogni tanto leggi il mio blog, stavolta abbiamo pareggiato: un paio le hai vedute tu e un paio io !!! hehehe.). Per la carità, ha comunque comprato un paio di belle scarpe ad un buon prezzo, ma allora non mi venga a raccontare che lei più di 20 euro non può spendere !!!!

Il lavoro darebbe più soddisfazioni se tutti i clienti si rendessero conto di ciò che stanno comprando, ma x campare bisogna vendere a tutti, anche quelli che (e sono tanti) se gli fai un prezzo troppo basso iniziano a disprezzare il prodotto oppure a dire "Allora non è originale…". Ogni ulteriore commento è superfluo.

Vacanze 2007 – 30 agosto 2007 – Argentario

Colazione in un bel bar sotto casa, lettura de "Il Tirreno" e poi via. Oggi si va sulla penisola dell’Argentario. Si trova sotto Grosseto. Ci si arriva da Orbetello grazie ad un lembo di strada che passa nella laguna. Sembra la strada che va a Venezia oppure… mi ricordo una volta che sono andato a Grado, o da quelle parti, e c’era una strada simile, in mezzo all’acqua.

Nella parte nord di questa penisola siamo arrivati a Porto Santo Stefano, posto da sciur, dove ovviamente non c’era parcheggio e non sembrava esserci spiaggia, solo porto. Abbiamo comunque fatto un paio di foto su una rocca spagnola in cima al paese.
Dopo siamo andati avanti e avanti… e avanti. La strada è molto panoramica (e in effetti si chiama così), ma diventa sempre più dissestata.
Ad un certo punto diventa addirittura sterrata e si divide: giù oppure su? Dove andare? Mezzogiorno è passato da un pezzo e non abbiamo mangiato. Inoltre sembra quasi che stiano arrivando grossi nuvoloni. Va beh, vaffanculo, andiamo giù. Dopo poche centinaia di metri la strada diventa talmente dissestata che è quasi impossibile proseguire. Chissà poi a tornare su !! Appena troviamo uno spazio lasciamo l’auto e scendiamo a piedi. Ormai è chiaro che non è la strada principale, ma una stradina che ci condurrà chissà dove, sperabilmente (si dice?) vicino al mare.
C’è una torre diroccata tenuta in piedi dai ponteggi, e la strada finisce lì. Non ci perdiamo d’animo e scendiamo  sulle rocce fino al mare, lungo una specie di sentiero, probabilmente scavato dall’acqua.

Abbiamo scoperto una cala veramente caratteristica e l’abbiamo raggiunta non senza qualche difficoltà, ma… che soddisfazione. Non penso che ci siano stati in molti in quel posto. E’ una piccola spiaggetta di sassi (e scogli). Il mare è abbastanza agitato e putroppo non si può fare il bagno per via delle grosse onde, quindi ci siamo messi a fare i deficienti sul bagnasciuga. Grazie ai Ringo e a due bottigliette d’acqua riusciamo a resistere fino alle 4 e mezza del pomeriggio.

La risalita è massacrante, un po’ per l’oggettiva impervietà, un po’ x la stanchezza, un po’ x il caldo e soprattutto l’afa che ci fa grondare letteralmente di sudore. E non è finita qui. X tornare su abbiamo "lisciato" le due gomme anteriori e messo a dura prova il fondo della C2. Non contenti proseguiamo x l’altra strada sterrata dove, dopo 4 / 5 km spuntiamo sulla strada asfaltata di Porto Ercole. Abbiamo circumnavigato la penisola, altro che Magellano !

Un gelato ristoratore e poi su fino a Castiglione della Pescaia x la cena. Proprio carino come posto: arroccato su un monte, con stradine medioevali di acciottolato, pieno di localini caratteristici.
L’ultima notte in quel maledetto letto di Follonica dove ci aspetta una novità: le zanzare!!! 

Antipolitica

In questi giorni sto pensando ancora al fenomeno Grillo. Mi chiedo coma nai è nato tutto ‘sto casino.
E mi sono dato una risposta (mi starò immarzullendo ??)
Nel 1992, con Tangentopoli, di colpo sono evaporati i partiti che hanno guidato l’Italia per tantissimi anni. Negli anni successivi sono nati o si sono consolidati tanti nuovi partiti. La Lega ha preso piede, Berlusconi ha creato Forza Italia, Fini ha sdoganato gli ex fascisti, Occhetto e poi D’alema hanno trasformato i comunisti in post comunisti, gli ultimi scampoli della Democrazia Cristiana si sono evoluti (o involuti?) in danze acrobatiche dando vita a partiti, scissioni, riappacificazioni, fusioni, ecc. Margherita, CCD, CDU, Mastella (un nome, un partito). Perfino Di Pietro ha fatto un suo partito.
All’inizio è andato al potere Berlusconi. I suoi elettori si aspettavano grandi cose, ma Bossi fece cadere il governo.
Nel ’96 è salito Prodi. I suoi elettori si aspettavano grandi cose, ma Bertinotti fece cadere il governo.
Poi ci fu D’alema, nessuno si aspettava grandi cose, ma fu di passaggio e alle successive elezioni vinse ancora Berlusconi. E governò per tutta la durata del mandato.

La metà degli italiani che non l’ha votato è quindi rimasta delusa. Tutte le cose negative capitate in quei 5 anni erano sicuramente da addebitare a Sua Emittenza. Come si dice: piove, governo ladro! E’ risaputo che è molto più dura per chi sta al governo, perchè se le cose vanno bene, chissenefrega, ma se vanno male, allora è colpa di chi sta al governo, non può mica essere colpa dell’opposizione. E così magari anche molti "elettoridelcentrodestra" o "dellacasadellelibertà" hanno pensato "Il Berlusca mi ha stufato, ora stappo un Prodino". Nel frattempo i delusi hanno iniziato a fare manifestazioni, cortei, girotondi. Sono nati comitati, associazioni, disobbedienti. Tutta gente che non vedeva l’ora che la sinistra, finalmente, andasse al potere.

Ora che c’è… beh questi hanno capito che non cambia un cavolo lo stesso. Anzi è peggio !!!! E allora si sentono disorientati. Ma come? Sono tanti anni che do addosso a Berlusconi e adesso scopro che i miei idoli sono peggio? Ma come, i paladini dei lavoratori alzano le tasse? I difensori dell’ambiente mi fanno la TAV? Fregandosene dei problemi che da anni esponiamo nei nostri cortei? Come ad esempio il precariato?
Questo pensa l’elettore di Prodi.
Ora sommiamo a questi elettori delusi quelli che erano già delusi da prima e troviamo i grillini (Non Franco Grillini, intendo i seguaci di Grillo)

Adesso che abbiamo individuato che c’è dello scontento verso i politici e la politica, i nostri politiconi dovranno rendersene conto e tenerlo ben presente. Ma resta il fatto che sono loro che dovranno trovare una soluzione. Non si può sostituire la politica con i girotondi, i meet-up e queste cose qui. Purtroppo o per fortuna la politica è indispensabile. Farà anche schifo, sarà sporca, abietta e truce, ma è, cari miei, indispensabile.
Ha ragione il ministro D’alema (caspita in questo post l’ho già citato tre volte !!!! Wow !!!) quando dice che la risposta da dare all’antipolitica è una buona politica. Speriamo.

ps non ce la faccio a non scriverlo, anche se sono fuori tema: io nel mio piccolino spero anche, com’è risaputo, che Prodi si tolga dalle scatole al più presto, ma questo è un altro discorso….

Vacanze 2007 – 29 agosto 2007 – Follonica

Partenza da Voghera alle 9 circa con la C2 di Lorenzo. Poi una luuuuuuuuuunga autostrada da Casei Gerola, passando da Genova, La Spezia, fino a Rosignano e poi sulla SS1 Aurelia  fino a Punta Ala in provincia di Grosseto. mi avevano detto che quella zona della Toscana era diversa dalla zona nord. In realtà mi è parsa uguale identica. C’è la strada, il boschetto (generalmente una pineta) e poi la spiaggia sabbiosa. A me non piace molto. Primo perchè non sei in un paese, e io dopo un po’ mi rompo a stare in spiaggia e secondo perchè non sono un amante della sabbia. Punta Ala dovrebbe essere un posto abbastanza chic. Noi siamo stati al porto e difatti c’era la sbarra x far entrare solo gli autorizzati. Abbiamo mangiato lì, visto che era l’orario. Due piadine discrete servite da una cinesina niente male. Probabilmente era di origine vietnamite o cambogiane, ma fa lo stesso.

Abbiamo ripreso la macchina con l’intenzione di trovare una sistemazione x la notte. Lorenzo aveva segnato i B&B sul Tomtom, io navigavo  col cellulare su un sito di Bed & Breakfast. Dopo qualche telefonata e zero risultati ci siamo messi alla ricerca di un punto informazioni. Tutti chiusi !!! Nel frattempo eravamo a Follonica, simpatica cittadina nel centro del golfo omonimo, tra Piombino e Punta Ala. Siamo finiti da un affittacamere vicino alla spiaggia (e al centro) dove ce la siamo cavata con sessanta euro.
C’è tantissima spiaggia, anche libera, ma c’è quella cavolo di sabbia che te la ritrovi dappertutto: nei vestiti, nello zaino, nel telefono, nel libro che sto leggendo, ecc.


La spiaggia di Punta Ala

Il mare è ancora caldo, ma pare di essere nell’adriatico. Vai avanti x cento metri e tocchi ancora. Avevamo anche la maschera ma cosa mai dovevi vedere… Sabbia?
Alla sera un pizzino, un giro x le vie (i negozi sono aperti anche alla sera, non capisco il perchè, visto che sono tutti vuoti) e poi a nanna. Uno dei letti più scomodi che abbia mai sperimentato. Al mattino sono tutto incassato (e incazzato).

Ma dove vanno?

C’è una categoria di avventori del mio negozio che è proprio particolare. E’ composta prevalentemente da donne, ma anche da molti uomini. Di questi personaggi ne entra almeno uno al giorno. Sono al 98% stranieri dell’Est Europa. Uno su cento è africano e un altro italiano.

Questa è statistica, ma in che modo queste persone si distinguono? Con il loro strano comportamento: entrano, rigorosamente senza salutare (e spesso senza neppure guardarmi in faccia) e si dirigono a passo convinto verso la parte retro del negozio. Io, che non mi sono ancora abituato, ogni volta penso:

MA DOVE VANNO ??

Dal passo sicuro sembrerebbe che sappiano dove stanno andando. Invece, quasi sempre, non è così. A volte mi spavento, quando entrano in tre o quattro e, quasi correndo, vanno nella direzione opposta a dove sono io, penso che vogliano combinare qualcosa di losco.
Invece no. Semplicemente sono come dei lemmings impazziti che si buttano verso il primo varco libero che trovano, senza motivo. Infatti poco dopo sono già di ritorno. Alcuni si decidono e mi chiedono ciò che vogliono, altri borbottano frasi del tipo "non c’è quello che cercavo".
(MA COME CAVOLO FAI A DIRLO, DATO CHE HAI VISTO SOLO UNO SPICCHIO DI NEGOZIO, PERDIPIU’ IN 30 SECONDI?)
Altri ancora guadagnano l’uscita e se ne vanno.
Senza salutare.
Boh?

Vacanze 2007 – 24 luglio 2007 – Toscana

Dopo una notte non trascorsa meravigliosamente tra il caldo e il materasso di marmo, una colazione in un bar di simpaticoni e un altro breve giro x Siena a vedere il battistero e il duomo. Che bel fresco che fa tra queste stradine all’ombra, non sembra vero. Pensa te.

A mezzogiorno ancora strada, fino a San Gimignano. E’ un borgo medievale veramente ben tenuto. Vale al pena visitarlo. Non capisco come siano riuscito a mantenere tutto quanto così intatto. Una casa…. un quartiere… ma un intero paesone!!! Complimenti davvero. La sua caratteristica è data anche da numerose torri che svettano tra le altre costruzioni.  Anche qui strapieno di stranieri, che erano la maggioranza. Il caldo e la stanchezza si fanno sentire, ma c’è lo spazio per un pranzetto in un ristorante in salita


San Gimignano

Ancora mezz’ora di strada e si raggiunge Volterra. Subito una piacevole novità: qui è l’unico posto della Toscana dove i parcheggi sono gratuti, miracolo! Anche  qui c’è il borgo medioevale con resti romani ed etruschi. Notevole e interessante. Per una qualche stranezza della geografia, Volterra è in provincia di Pisa. Boh?


Il teatro romano di Volterra

Con una statale si raggiunge (dopo x curve, con x molto alto) Rosignano e da li si fa tutta autostrada fino a Voghera.
La Toscana è sempre bella.

The End

Simpson

Eccomi sono io, in formato Simpson!!!!
Non assomiglio? L’ho realizzata sul sito Simpsonize Me

Vacanze 2007 – 24 luglio 2007 – Toscana

La colazione era alla sede principale del B&B. Anna, la padrona, persona veramente gentile e disponibile, mentre faceva il caffè con la caffettiera, spiegava che ha vissuto 10 anni in Costa Rica vendendo intimo importato dall’Italia, dopodichè ha ricavato un posto accogliente in quella favolosa casa, che ha ereditato nel centro di Pistoia. Casa arredata in stile antico con mobili, librerie, persino un vecchio piano. Stupendo, veramente. Ecco il link: Canto alla porta vecchia.


No, non è una foto da maniaco, è solo per mostrare anche quanto il bagno fosse curato e originale.

Pistoia deve essere veramente una città a misura d’uomo, come molte in Italia. Vale la pena andarci. Breve visita in una chiesa in Via della Madonna, breve giro per la città e poi tappa successiva: Prato. Qui in centro c’è l’ormai consueta ZTL e quindi si parcheggia appena fuori. Ci sono tanti cinesi (infatti la comunità cinese di Prato è la seconda in Italia dopo quella di Milano).
Dopo una veloce visita alla chiesa di San Domenico e al duomo, durante un giro nelle vie adiacenti ho acquistato un ombrellino per 2 euro e cinquanta da un negozietto cinese, visto che pioveva.

E poi viaaaaaaa: direzione Firenze. Beh si, di Firenze si sa tutto. Anche qui la ZTL assassina ti costringe a giri pazzeschi, per poi lasciare la macchina (sempre a pagamento, s’intende) vicino all’Arno. Dalle parti di Palazzo Pitti vi segnalo un barettino con gestori simpatici, ma purtroppo non ricordo il nome. Ho fatto anche un salto all’internet point.
A Firenze cosa si visita? Le solite cose: il mitico Ponte Vecchio, con tutti i suoi ori. Piazza della Signoria (mi ricordo quella volta che ho mangiato nel ristorante all’aperto sotto Palazzo Vecchio e ho speso una fortuna), il Duomo con la cupola del Brunelleschi – ma senza salirci perchè ci sono delle fine inesauribili – e il campanile di Giotto.
Nel mercatino vicino al mercato coperto c’era Pascià, quello dove si comprava la pelle un tempo, che dice che il lavoro non è più quello di una volta. In effetti al mercato c’era tanta gente, ma pochi compravano. E poi lui vende pelle e la pelle ormai va molto meno di una volta.


Il Ponte Vecchio

Cmq Firenze è strapiena di turisti. Un tour nei dintorni del duomo, giusto x fare 2 foto e vedere le chilometriche code x entrare e per salire sul cupolone. La gente è pazza.
Ancora autostrada (anzi superstrada) e stavolta direzione Siena. E’ quasi sera. Il Tomtom mi segnala un sacco di autovelox, veri e presunti. In Toscana sono proprio fissati. Anche Siena è dotata di ZTL con minacciosissime telecamenre indagatrici e di parcheggi a pagamento ai margini del centro. Stavolta ho chiamato kpanic per trovarmi un B&B. Mentre lo chiamo sono coricato in Piazza del Campo, mentre il sole scende, e il gruppo jazz sul palco fa le prove, mentre una brezzolina mi solletica. Che pacchia. Che relax, che ambientazione.
Il B&B era fuori dal centro. Palazzo nuovo, stanze nuove, bellino ma asettico.
Per cena pizza, sempre in Piazza del Campo. Una legnata. E i furbacchioni pubblicizzano il coperto gratis… peccato che poi abbiano messo 6 euro e 50 di servizio! Ma si! Almeno la pizza era buona e la location vale comunque il prezzo.


Ecco il palazzo comunale di Siena

Grillo e decidere.net

Diciamo che Beppe Grillo più o meno mi è sempre piaciuto, perchè col suo modo di fare, cioè facendo il suo lavoro e quindi con le battute, riusciva sempre a dirti tra i denti delle verità scomode. Ultimamente mi piace un po’ meno, ma non per le sue idee, ma per la sua condotta.
Mi spiego meglio. Lui critica tutti. Facile. Facilissimo trovare sempre qualcosa che non va. Nessuno è perfetto, specialmente in politica dove assolutamente nessuno è perfetto, tuttaltro. Infatti i criticoni hanno sempre avuto vita facile, quando si tratta di criticare.
Un esempio per tutti: la Lega Nord andava fortissimo quando criticava il sistema dei politici e dei partiti, quando invocava cambiamenti drastici, ecc. Certo, partiva da un malumore di fondo che andava analizzato e sostenuto. Infatti hanno conquistato la guida di numerosissime città del nord. Che poi hanno perso. Dalle mie parti c’erano sindaci della Lega a Voghera, Pavia, Milano. Al giorno d’oggi sarebbe quasi impensabile. Non si sono dimostrati competenti nel governare. C’è gente capace di mediare e gente capace di fare opposizione: barricate, proteste, cortei, ecc. Detto tra di noi è una cosa in cui la sinistra è maestra. Quindi Grillo, coi suoi "l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare", ci sguazza e trova fiumane di adepti. Ma in fondo quali sono le sue proposte concrete? Quella del parlamento pulito? Elogiabile, ma da sola non basta a far andare avanti un paese. Solo che lui incita, organizza, esalta la folla. E si sta montando un po’ la testa. Ecco la prima cosa che non mi piace. La seconda è il fatto che sul suo sito è pieno di banner del tipo: compra il libro, acquista il dvd, vieni a vedere lo spettacolo, ecc. Certo, lui si guadagna da vivere in quel modo, ma quasi quasi mi viene da pensare che a volte nei suoi eccessi c’è anche un pizzico di legittima promozione per i suoi prodotti, che però fa calare un po’ il valore delle sue affermazioni. La terza cosa che mi irrita è che ha sempre negato di voler far politica e adesso lancia le liste civiche per le elezioni comunali. Boh…

Uno che invece mi colpisce favorevolmente è Daniele Capezzone, promotore dell’iniziativa di Decidere.net.
Leggete qui le loro proposte.

1. Fisco: tassa piatta al 20% . La rivoluzione fiscale è possibile
2. Federalismo fiscale e competitivo
3. Presidenzialismo
4. La "società  della scelta" per scuola, sanità  e università
5. Privatizzazioni
6. Responsabilità  patrimoniale del pubblico amministratore
7. Semplificazione burocratica e "impresa in un giorno"
8. Riforma delle pensioni e ammortizzatori sociali: modello welfare to work
9. Statuto dei lavori
10. Detassazione del lavoro straordinario e aumenti salariali legati all’andamento dell’azienda
11. Abolizione del sostituto d’imposta per i lavoratori dipendenti
12. Superamento degli ordini professionali
13. Abolizione valore legale titolo di studio e valutazione dei docenti

Cosa ne dite? Io le trovo interessanti. E molto condivisibili.

Vacanze 2007 – 23 luglio 2007 – Toscana

Partenza da Brallo alle ore 9 o 30 circa, per poi prendere la SS 45 della Val Trebbia in direzione Genova. E’ una strada molto antica, c’è da tantissimo tempo. Attraversa, tra gli altri, il paese di Montebruno, anticamente chiamato Castrum Montisbruni. Da Genova in avanti tutta autostrada fino a Rapallo. Chiamiamola pausa pranzo, al solito ristorante sotto i portici vicino al duomo. Dopo un rapido passaggio a casa, di nuovo in autostrada in direzione La Spezia e giù fino a Lucca dove anche solo dalla macchina si possono osservare le sue famose mura. In seguito in strada statale fino a Montecatini. Sono passato davanti alla Dubin, la mitica ditta di abbigliamento da Sci. Sapevo che era in zona, ma non dove fosse di preciso. Montecatini è un simpatico paesone, anche se è in collina, è tutto pianeggiante. Nonostante il caldo afoso in giro c’era qualche persona. Sembra come Salice, ma più grande e più viva. c’è pieno di negozi e quindi c’è vita anche di giorno e non solo alle sera. Dopo una visita alla basilica minore di stile moderno, ancora statale fino a Pistoia.


Montecatini Terme

Grazie agli aiuti di Christian vis SMS chiamo e prenoto un B&B, dopo aver parcheggiato in un parcheggio ai margini del centro. Veramente bello, veramente carino. Sia la città che il posto. Era al secondo piano, in una piazzetta molto caratteristica. Appena dietro c’è la Piazza del duomo, dove facevano le prove di una giostra che ci sarebbe stata nei giorni successivi. Come in una giostra medievale il cavaliere doveva colpire con una lancia il braccio di un fantoccio di legno, anche andando al galoppo. Per niente facile.
In giro i negozi erano quelli di tutte le città d’Italia: Benetton, Stefanel, Yamamay, Guess, Intimissimi, Calzedonia, ecc, ma bastava spostarsi nelle viette laterali per scoprire ancora qualcosa di caratteristico.

V-day

Come ogni blogger che si rispetti, anche io voglio il mio bel Vaffanculo Day. Eccolo qua, con tutto il cuore e tutta la passione.

Prodi, ma

VAFFANCULO !

Virgin Radio

Vi ricordate la mitica Radio Italia Network? Io me la ricordo ai tempi quando c’era Christian Hornbostel che conduceva "100% rendimento". Bei tempi: la nostra velocità di pensiero è al centopercentoooooooooooooooooooooooo!!!!

Va beh, a parte questo. Qualche anno fa (forse un paio) RIN ha smesso di trasmettere via FM per cedere spazio (e frequenze) a una radio generelista del gruppo RCS, cioè Play Radio, che ha avuto talmente successo che dopo un anno è morta e sepolta.

Al suo posto ora troviamo Virgin Radio, nata da una joint venture tra la Virgin di Richard Branson e Radio105/RadioMontecarlo. Devo dire che mi piace molto. Il direttore artistico è Ringo e la musica che fanno è rock. Il bello è che puoi ascoltare di tutto, ma veramente di tutto. Ogni tanto mettono dei pezzi vecchi e passano dei brani che non capita di rado sentire x radio: Nirvana, Doors, Pink Floyd, Rolling Stones, Van Morrison, Genesis, Springsteen, Dire Straits, U2, ecc.
Come sottofondo è l’ideale, sembra di aver messu su un cd di mp3. Dalle mie parti la si prende sui 104.5.

Le sensazioni della musica

Meno di un’ora fa stavo tornado a casa dal negozio. Oggi è stato il primo giorno della stagione 2007-2008 quindi c’è stato un po’ di movimento, gli ultimi sono usciti alle 8 e mezza, poi ci ho messo una mezz’ora per ristabilire almeno un poco le vetrine.

Di colpo il mio iPod, dopo "Canzone per Silvia" di Guccini e "Ay Papi" dei Run DMC, mi spinge nelle cuffie "We need freedom" di A.N.T.I.C.O., pezzo dance dell’estate 1991, quando avevo 17 anni. Che botta di ricordi.

Di colpo ho iniziato non solo a sentire la musica del 1991, ma ho iniziato anche a provare altre sensazioni, mi sembrava quasi di sentire gli "odori" del Kursaal, di vedere la gente, le luci, i divanetti, la pista che in seguito mi avrebbe visto protagonista e che invece mi incuteva ancora timore. Avrei avuto voglia di allargare le braccia e mettermi a volare nei ricordi, ma, dal momento che ero in Piazza del Duomo, mi sembrava eccessivo e così ho solo chiuso gli occhi per qualche istante.

Ero al Kursaal, di sopra, dopo la prima parte della serata passata al Parco a parlare colle ragazze, da Cavanna a prendere un gelato, e poi di sotto in sala giochi a fare un paio di partite. Con un amico stavamo decidendo se valeva la pensa investire duemilalire a testa per prenderci una "birradaquattromilalire", cifra che ci sembrava spaventosamenta alta. Era ovviamente una Ceres, che non mi piaceva (e non mi piace tuttora), ma era l’unica che "faceva figo". Per poi tenerla in mano un tempo lunghissimo, un po’ per uno, e bere gli ultimi sorsi quando ormai è calda.
E poi, quando i più piccoli dovevano tornare a casa, tutti sui divanetti, a ridere, scherzare, provare a ballare (come ho detto andare in pista ci sembrava ancora eccessivo). E il periodo migliore era dopo le undici e mezza, quando metteva la musica che di li a poco avrebbero chiamato "Techno", e "We need Freedom" era uno dei pezzoni, conosciuto da tutti più semplicemente come "fridom". Andavo in discoteca con i pantaloni belli, le scarpette  e la camicia, ma non ditelo in giro: non erano ancora i bei tempi, quelli sarebbero partiti dall’anno dopo, ma di quelli vi parlerò un’altra volta. Il 1992 è un capitolo della mia vita, è una pietra miliare. Le cose che ho fatto le ho fatte "prima del 1992" o "dopo il 1992". Ma come dico, è un’altra storia.

La canzone è finita. Ora il bianco aggeggio di Steve Jobs mi fa ascoltare Bon Jovi, è meglio che me ne torni a casa, sono le nove passate e ho  fame.

ps quella della foto è la copertina del secondo singolo di Antico, a mio parere ancora più bello.

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