(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: February 2014

Buon Natale 2014

Ma secondo voi è normale che il 28 di febbraio io non abbia ancora disfatto il presepe?
Beh… mai detto di essere normale. E poi non ho voglia. 
Di fare niente.

 

Giardini Moschini

E’ un vero peccato che i giardini Moschini (credo che si chiamino così), tra Viale Marx e Via Martinelli a Voghera siano in questo desolante stato di abbandono:

Ode al giorno felice

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.

(Pablo Neruda)

La strada verso casa

Sarà per qualche strana affinità dovuta allo stesso nome di battesimo, sarà per la quasi stessa età (lui ha due anni più di me), fatto sta che molto molto spesso mi ritrovo nei libri di Fabio Volo. Infatti ne ho già parlato in questi quattro post: uno, due, tre, quattro.

Adesso ho letto da poco "La strada verso casa". La storia è inutile che ve la racconti, è quasi banale. Ma è il modo di scrivere e ciò che scrive il mio omonimo che "mi prende". Sono i dettagli: i dettagli di ciò che pensano i protagonisti (a volte io penso le stesse cose), i dettagli di ciò che notano (a volte sono cose che noto anche io), i dettagli delle cose che gli piacciono o che odiano (a volte lo faccio anche io), i dettagli delle situazioni in cui si trovano (a volte mi ci sono trovato anche io). Insomma, mi rispecchiano sempre molto. E poi ci sono delle coincidenze straordinarie, ricordo ancora quando in un libro il protagonista diceva di aver fatto il lavapiatti a Liverpool Street Station a Londra, come me!

In quest’ultimo libro mi sono ritrovato in situazioni, alcune anche brutte e difficili, altre piacevoli e simpatiche. Ho ritrovato dei personaggi che ho conosciuto anche nella mia vita. Ho letto parole che anche io ho detto o mi sono sentito rivolgere. Insomma anche stavolta c’è stato feeling con questo libro. Sarà per qualche affinità….

Jump

E poi mi stupisco se mi fa male il ginocchio….

Non lo so più

La mia nuova "fatica" (si fa x dire)

Velocità di pensiero al 100%

Lasciami solo questa notte a piangermi nel cocktail: ne ho visto troppe da ‘sto mondo e di botte ne ho preso il doppio. Cambio mille rotte ma non so perché corro, ho le scarpe tutte rotte, per ogni taglio un racconto. Se ora mi sdraio sprofondo in ogni mio sbaglio ogni giorno. Io non abbaio ti mordo, guarda i miei tagli sul corpo, sono ogni giorno più morto. Chi mi assomiglia prova a giocare da stronzo oppure si umilia. Ho degli amici di merda, fanno una vita di merda, smazzano l’erba e fanno turni da undici ore e mezza. La vita pesta, distrugge il cuore e la testa e per la coscienza non basta dell’acqua fresca. Gelida è la mano che piano accarezza il cuore, nevica a gennaio e anche a luglio tra le parole. Metrica, cuore e coglioni solo queste cose, come American Beauty sono il mio letto di rose. Lasciami da solo questa notte baby, voglio bere fino a quando non ti vedo più. Il gomito al bancone in questo bar di sole sedie, le lacrime che aggiungono sapore a questo rum. I’m crazy, I’m crazy e questa volta non mi salvi neanche tu. I’m crazy, I’m crazy ad ogni shot un bacio in bocca Belzebù butta giù e poi… Lasciami da solo lasciami o almeno ci provo. Non è vero, vieni abbracciami di nuovo e fammi sentire uomo come solo tu sai fare, sei il migliore suono della meglio strumentale. Chiuso in camera a fumare cerco una pace introvabile, weeda spettacolare anche il titanio è malleabile, ma se provo a pensare a come scriver le mie pagine. Le lacrime, taglia le scale della piramide. Paride mi aspetta cercando il mio punto debole, ma il mio punto di forza sta nell’invertir le regole. Grandine del cielo, ma pesano come tegole. Parole di chi è fragile nascosto tra le pecore. Passami del Bourbon, tienitelo il ghiaccio: scaldo il cuore come chi sta solo e vive all’addiaccio e sul braccio la vita raccolta in un tatuaggio. Ora puoi lasciarmi solo, ma prima ancora un abbraccio. Lasciami da solo questa notte baby, voglio bere fino a quando non ti vedo più. Il gomito al bancone in questo bar di sole sedie, le lacrime che aggiungono sapore a questo rum. I’m crazy, I’m crazy e questa volta non mi salvi neanche tu. I’m crazy, I’m crazy, ad ogni shot un bacio in bocca Belzebù. Butta giù e poi…

Fiocco di neve

Un fiocco di neve è formato di acqua. Quindi molto semplice. Sono cristalli di acqua. Ma quanto è bello, quanto è elegante, è stupendo! E poi ogni fiocco è diverso dall’altro.

E’ una meraviglia della natura: si potrebbe stare ore ad osservare un singolo fiocco.

Non è nato fiocco, prima era acqua. Poi col tempo si è cristallizzato ed è sceso giù a terra. 

Eppure, anche quel fantastico super fiocco di neve, se viene il sole si scioglie. 

Può essere bello quanto vuoi, puoi fare ciò che vuoi, ma può succedere che si sciolga ! E tu magari lo tieni in mano perché ti dispiace, vorresti quasi coccolarlo, ma peggiori solo la situazione perché col calore si scioglie ancora prima. E non sai proprio cosa fare…

:-(

 

Discesa con gli sci dal Castello di Voghera

Fauna da palestra

Ogni tanto, da ormai 20 anni, mi diletto ad andare in palestra. Io non ho molta costanza nelle cose, quindi in questo tempo non sono stato un assiduo frequentatore della palestra: diciamo che ci vado a fasi alterne. (palestra, niente, piscina, niente, niente, corsa, niente, palestra, niente, ecc…. come vedete ci sono tante fasi di "niente")

Vorrei parlarvi dei frequentatori della palestra.

Ci sarebbero tante cose da dire su quello che succede in sala pesi o nelle sale dei corsi. Gente che fa sport magari un’ora alla settimana e arriva lì griffatissimo e precisissimo come se fosse un professionista dello sport. Donne che mettono su tre o quattro magliette una più lunga dell’altra per nascondere le forme e altre che ancora un po’ fanno ginnastica in perizoma per il motivo opposto. Uomini che alzano i pesi solo per vedersi allo specchio. Gente che si scatta fato mente è sdraiata sulla panca (giuro!). Gente che va in palestra come scusa per chiacchierare con gli amici e i convintissimi che sembra debbano fare la coppa del mondo di un qualche sport. 

Ma le cose più strane si vedono negli spogliatoi. Ovviamente non conosco quello femminile, ma in quello degli uomini le cose vanno così:

Ci sono quelli che negli armadietti hanno scatolone di pasticcone, talmente enormi da sembrare quasi finte. Oppure ne estraggono un paio di cucchiai da mettere nella bottiglietta, agitare e poi bere, nella convinzione che facciano bene. Poi c’è la questione del pudore. Mi dicono (come dico, non ci sono mai stato!) che le donne generalmente sono più pudiche e quasi difficilmente girano nude per lo spogliatoio. Moltissime addirittura non fanno neanche la doccia per farla poi a casa (si spera). Gli uomini invece… dipende. Ci sono gli esibizionisti, che evidentemente non vedono l’ora che arrivi il momento della doccia per potersi denudare e stare col coso di fuori per fargli prendere aria. Poi ci sono altri che non se la menano più di tanto, ma non si preoccupano neanche di nascondersi quando sono come mamma li ha fatti (a mio parere è sempre una forma di esibizionismo, comunque). Poi ci sono gli esagerati dall’altra parte che finchè non vanno nella doccia si tengono su anche i pantaloni se potessero e quando escono sembrano Darth Fener da tanto sono coperti e compiono evoluzioni da circo Togni per infilarsi le mutande senza che nessuno li veda: machittiguarda?? La stragrande maggioranza invece non ci tiene a farsi vedere, ma neanche si risente di esser vista. Una cosa normale, insomma. Poi ci sono quelli che hanno dieci tipi di bagnoschiuma: quello per i capelli, per la schiena, per il viso, per le ascelle, ecc. e invece quelli che hanno dimenticato a casa anche la saponetta. Quelli come me che allagano tutto lo spogliatoio e quelli che riescono ad uscire dalla doccia già asciutti. Quelli che usano il phon per mezz’ora (..e uno che ho visto una volta lo ha usato per asciugarsi…non i capelli !!!). Quelli che arrivano negli spogliatoi, si rilassano, si siedono, chiacchierano…e poi tornano in sala pesi (boh?). Quelli che vogliono far conversazione e quelli che neanche salutano. Beh una regola non scritta dice che quando si esce dallo spogliatoio, anche se non conosci nessuno, saluti, e quelli che ci sono ti salutano a loro volta, ma non sempre va così. Poi quelli che parlano delle loro gare di corsa / biathlon / triathlon / sollevamento pesi / ciclismo ecc.  e di quanto sono bravi ecc. ecc. Quelli che chiedono all’amico "stasera esci?" E la risposta è sempre "no altrimenti la dona am vusa a drè". Quelli che arrivano stravolti e quelli che non paiono neanche sudati (e ne hanno ben donde: vengono in palestra per far passare il tempo, mica per faticare!). 

Nella notte

Non c’è storia in questa città: nessuno si diverte e mai si divertirà. Lascia perdere tutta questa gente, e non credere di te non importa niente. Sono sempre pronti a giudicare tutto quello che fai: come ti vesti e con chi ti incontrerai, ma non te la prendere loro sono fatti così, devi solo credere che un giorno te ne andrai di qui. Lo strano percorso di ognuno di noi, che neanche un grande libro un grande film potrebbero descrivere mai per quanto è complicato e imprevedibile; per quanto in un secondo tutto può cambiare niente resta com’è. E ti vorrei chiamare.. si però a quest’ora ti arrabbierai.. e poi per cosa dire.. a metà io so che mi bloccherei. Perché non è facile, forse nemmeno utile, certe cose chiare dentro poi non escono, restano, restano. Vorrei dirti, vorrei: ti sento vivere. In tutto quello che faccio e non faccio ci sei,  mi sembra che tu sia qui sempre. Un mattino in un autogrill, io e la mia tazza di caffè, scende un uomo da un bilico e si siede accanto a me. Rubrica, numero, preme invio: "amore, scusami sono io… soltanto volevo dirti che mi sei mancata, baby, I’m comin’ home..". Ho ripreso la macchina e sono ritornato qui. C’è una luna bellissima e vengo a prenderti, perchè ogni giorno è diverso e anche se sembrano uguali c’è anche un dettaglio invisibile, sempre qualcosa, qualcosa che… forse che si fa quello che si può forse che si fa quello che si capita con più o meno dignità… Siamo qui  tante vittorie, giorni bellissimi, sconfitte stupide, giorni difficili, tristezze ed euforia, gioie e dolori, ma sento sempre che tu ci sei, che anche quand’è dura non te ne vai, che anche coi denti combatterai: sempre accanto a me non mi abbandonerai. E siamo qui ai piedi in una strada che sale su ripida e dissestata. La chiamano età della ragione, ci passano miliardi di persone. Io spero di poterla fare tutta. Guardare giù quando arriverò in vetta… anche arrancando come quel vecchissimo Peugeot. E tutto va come deve andare… o per lo meno così dicono. E tutto va come deve andare… o per lo meno me lo auguro. Dimmi come mai, ma chi sarai per fare questo a me: notti intere ad aspettarti, ad aspettare te. Dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui.. qui seduto in una stanza pregando per un sì. Quanti in questi anni ci han deluso, quanti col sorriso dopo l’uso ci hanno buttato. Si alza dalla sedia del bar chiuso lentamente Cisco e all’improvviso dice: "Voi non capite un cazzo è un po’ come nel calcio: è la dura legge del gol. Fai un gran bel gioco però se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono. Loro stanno chiusi, ma alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi". Eccoti, anche ora che non sei in casa. Tu sei qui mi parla di te ogni cosa: gli oggetti sembrano trasmettermi l’amore nello sceglierli. Eccoti, finalmente sei arrivata e sei qui. Non sai quanto mi sei mancata. Speravo tu esistessi però non immaginavo tanto: sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia, l’ultimo desiderio che la notte mi culla. Sei la ragione più profonda di ogni mio gesto, la storia più incredibile che conosco. Io che avevo i fatti miei ti ricordi quella con quegli occhi grandi che anche tu mi dicevi è troppo bella. Forse è stato il tempo, forse quella solitudine che ci portiamo dentro però credimi: se tornerai magari poi noi riconquisteremo tutto come tanti anni fa quando per noi forse la vita era più facile… Forse un giorno sarà bello, sarà bello prima o poi. Io non mi arrenderò, tanto so che il tempo mi aiuterà …solo di notte quel brivido alla gola…Però sai che i cowboy non mollano: se gli spari poi si rialzano. Il destino può rallentarli però i cowboy non mollano !!!! Quell’amore che i cantanti cantano: tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e impossibile. Con il petto che sembra esplodere, che non serve altro in più per vivere, che potrebbe scomparire l’universo tranne noi, tranne noi. Non c’è niente al mondo che valga un secondo vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo,  o un tuo movimento, perché niente al mondo mi ha mai dato tanto da emozionarmi come quando siamo noi, nient’altro che noi.

 

 

 

 

Mantenersi in forma

Avete presente i consigli su come mantenersi in forma? Cose del tipo: mangiare frutta e verdura, preferibilmente di stagione. Oppure andare a dormire presto, alzarsi magari presto, dormire almeno 8 ore. Fare vita regolare, coricarsi alla stessa ora, mangiare sano e non fare spuntini con prodotti sofisticati. Fare un po’ di movimento tutti i giorni. Pochi grassi, zuccheri, alcolici. Un po’ di sport non guasterebbe. Andare a piedi, fare le scale invece dell’ascensore, mangiare una mela (coi libri di scuola). Prodotti biologici, riposo. Niente bibite gasate, tenersi in allenamento, pasti regolari.

Insomma, io di queste cose non ne faccio quasi nessuna.

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