Format Distributivi del settore moda abbigliamento in Italia: situazione e prospettive del piccolo punto vendita

Cinquantunesima puntata (le altre le trovate guardando qui)

Uno strumento molto utilizzato è stato quello dei cartelli in rima. Si tratta di cartelli che hanno come scopo principale quello di illustrare il prezzo della merce, ma per farlo utilizzano una breve frase in rima. Questo strumento è stato molto apprezzato dalla clientela, che si incuriosisce davanti a questi cartelli e si sofferma davanti alle vetrine, o all’interno del negozio, per leggerli, anche se l’articolo esposto non è di loro interesse. L’iniziativa dei cartelli in rima è nata prendendo spunto da un’idea molto simile che mia mamma Rita aveva utilizzato per molti anni nel proprio negozio, ed ha avuto talmente successo che è diventato un punto fermo della politica d’immagine di Piazza Affari. 

I cartelli in rima attirano l’attenzione della clientela potenziale 

Il passante, o il cliente, si diverte a leggere queste frasi e rimane più facilmente impressionato dagli oggetti in vendita.
Ecco riportati alcuni esempi di scritte apparse ultimamente su questi cartelli:

  • La felpa della Kappa a questo prezzo non mi scappa.
  • Sulla neve sono un portento e con il prezzo non ti spavento.
  • Per la montagna e la città qui costa quasi la metà.
  • Senza rimpianto: costo poco e valgo tanto !
  • Che colore interessante, ed il prezzo è invitante.
  • Il modello Peuterey piace a lui e piace a lei.
  • A scuola di bellezza son promossa, son giacca calda bella e rossa.
  • Il cappotto è proprio bello ed il prezzo è sempre quello.
  • Il maglione è caldo ma leggero, non mi sembra neanche vero.
  • La manica è staccabile, il piumino è formidabile.
  • Per comprarmi spendi poco denaro, sono bello e poco caro.
  • Il maglione morbidino, costo solo un ventino.
  • La giacca è molto bella, costa meno della mortadella.
  • Ma che linea elegante, un modello che piace a tutte quante.

Un caro amico, Giovanni, dice sempre che a suo parere la particolarità di questi cartelli non sta tanto (o non solo) in quello che c’è scritto, ma sul dove sono stampati: quasi sempre carta riciclata, che rende ogni foglietto davvero unico. L’espressione usata è "fogli della focaccia", per intendere che sull’altro lato potrebbero realmente esserci pagine di qualunque tipo.

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