(raccolta molto sparsa di pensieri)

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Gadget per Nexus 5

Sono un felice possessore di questo telefono. Come, quale telefono? Quello del titolo: il Google Nexus 5 by LG. In attesa della futura uscita del Nexus 6 (probabilmente costruito da Lenovo / Motorola) ho comprato qualche gadget.

Per esempio le cover: questa:

Rigida, ben fatta. E poi trasparente sul retro. Stilosa. Ma inadeguata. Troppo rigida, si fa fatica coi tasti fisici.
Poi uno stock di cover commose e colorate, queste:

Poi una gran figata: il caricatore senza filo. Basta appoggiarci sopra il telefono e questo si carica!

E infine la batteria d’emergenza: quando sei in giro e non sai come fare, tiri fuori questo aggeggino e ricarichi il telefono:


Tutte queste cosine le trovate nei soliti marketplace, tipo Amazon e eBay o dove volete voi…
Per ora mi sono fermato a questi, ma mi piacerebbe una chiavetta con tecnologia miracast: la colleghi alla TV via HDMI e replica sullo schermo televisivo ciò che passa sul cell. Comodo per vedere le foto, i video o quant’altro. Costicchia un po’ di più, ma non è il prezzo a fermarmi, prima vorrei esser sicuro che funzionino bene e non siano laggate (o senza audio)

Ubuntu sugli smartphone

Dopo iOS, Android, Windows Phone, Blackberry OS, il vecchio Symbian, il semisconosciuto Bada, sta per arrivare un nuovo concorrente nel mercato dei sistemi operativi per smartphone: Ubuntu.

iOS, lo sapete, è il sistema operativo di casa Apple, e quindi gira su tutti gli iPhone. Android è il software open source di Google che detiene la leadership di mercato ed è installato su dispositivi di diverse marche, prima tra tutte Samsung, ma anche HTC, LG e Motorola (acquistata da Google stessa nel 2011).

Windows Phone, arrivato alla release 8 come nella versione desktop, è il fratellino minore di quest’ultima, pensato appositamente per i dispositivi mobili. E’ la perenne rincorsa di chi è leader nel settore dei computer, ma non ha saputo cogliere le prospettive del settore mobile.  Il S.O. di Blackberry è chiaramente utilizzato dai portatili di casa RIM. E’ quindi un po’ di nicchia.

Symbian è stato il leader incontrastato degli anni 2000, quando gli "smartphone" (ma non si chiamavano ancora così) erano quasi solo Nokia. Destinato a sparire, visto che i telefono top di gamma della casa finlandese montano Windows.

Bada è stato realizzato da Samsung per essere istallato sui dispositivi della serie Wave. Penso che non abbia tanto futuro.

E ora sta per arrivare Ubuntu. Per chi non lo sapesse è un sistema operativo GNU/Linux molto utilizzato per i prodotti desktop (cioè per quelli che negli anni ’80 del secolo scorso erano chiamati Personal Computer, o PC, o piccì). Adesso c’è il progetto di sbarcare sui telefonini (ma ormai chi li chiama più così?) Non subito, diciamo nel 2014, anche perchè attualmente non c’è ancora nessun produttore che abbia in programma di realizzare un aggeggino con Ubuntu come sistema operativo.

Staremo a vedere!

Google Street View a Ponti!

Qualche giorno fa dicevo come le immagini di Google Street View fossero finalmente disponibili anche a Voghera. Beh, sono disponibili anche a Brallo. Mi sono "fatto un giro" e ho notato che sono andati proprio dappertutto, mi sono visto posti che dal vivo non ho mai visto !!!! E Sono immagini scattate dell’autunno 2011, e i colori dell’autunno sono molto belli.

Ecco alcuni "scatti"


La strada che porta al Pian del Lago: che meraviglia !


La chiesetta di Cima Colletta


La strada che porta dal Colletta a Cencerate


La fontana di Ponti


Pregola vista dalla strada che porta al Penica


Selva !

Google Street View a Voghera!

Circa un anno fa (come avevo scritto qui) mi ero imbattuto in una della auto di Google Street View, il servizio di Big G che permette di avere una visione fotografica delle vie della città. E’ facile, basta andare su Google Maps, inserire l’indirizzo desiderato e, una volta che avete davanti la mappa, cliccare sull’omino giallo che avete a sinistra sopra ai pulsanti "+" e "-" che servono per lo zoom. Cliccando sull’omino e tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, potete posizionare l’omino sulla mappa e…voilà, ecco che sarete "catapultati" nella via desiderata. Potete quindi camminare, farvi un giro, andare avanti e indietro. Se non lo avete mai fatto, fatelo subito, troppo bello!

Finalmente anche Voghera è stata "mappata" da Google, alla faccia della privacy e cose simili. Per non incorrere in problemi che ha avuto in passato, Google oscura i volti, i numeri di targa, e altre cose. Mi sono fatto un giro per Voghera e guardate chi ho trovato:

La prima è una vista del mio negozio, la seconda ritrae… mio papà !! E’ stato googolato!!! Taaac, beccato!

Sempre più Google

Secondo me Google è destinato a diventare ancora più "potente" (non che ne avesse bisogno). Già adesso lo utilizziamo per le nostre ricerche, per le mappe e gli itinerari (Google Maps), per la posta elettronica (Gmail), per la ricerca di immagini, per trovare prodotti da acquistare (Google Shopping), per sbirciare nei libri (Google Libri), per vedere i video (YouTube), per sapere le notizie (Google News), per condividere documenti (Google docs), per le traduzioni, per navigare (Chrome), per organizzare le foto (Picasa), ecc ecc.

Ma adesso ci sono due strumenti, molto potenti: Andoid e Google Plus. Seguite i mio ragionamento:

  • Sempre più persone avranno un cosiddetto smartphone (che sia un telefonino, un tablet, oppure un altro tipo di dispositivo, come lo schermo di un navigatore satellitare)
  • Il sistema operativo leader del settore sarà sempre più Android (perchè è aperto a tutti)
  • Andoid è molto integrato al "sistema Google" (e non potrebbe essere altrimenti, visto che è fatto da Google)
  • Google Plus ha la potenzialità per diventare un Social Network in forte ascesa, perchè sarà molto facile dal cellulare condividere: foto, messaggi, posizioni, canzoni, email, ecc.

Microsoft ha avuto finora la leadership nei sistemi operativi, e anche nel software per ufficio, Facebook è IL social netowrk per eccellenza, ma chi è che è in grado di unire tutte queste cose e aggiungere quelle che ho elencato prima? Big G. Che ormai è un concorrente potenziale di TUTTE le ditte che operano nel mondo dell’informatica: sia che producano software, gestiscano siti, fabbrichino hardware (non dimentichiamoci che la casa di Mountain View è proprietaria del marchio Motorola e produce telefonini.. beh ormai è anacronistico chiamarli "telefonini", visto che telefonare è una delle tante cose per i quali vengono utilizzati)

Google fa tutto! Vedremo come va a finire

Manca money

Il fondatore di Twitter, Jack Dorsey, ne ha inventata un’altra. La notizia non è certo una novità, ma in Italia la cosa non è ancora molto risaputa, quindi ve la dico: si tratta di Square. Vai sul sito, crei un account, lasci i tuoi dati e ricevi a casa un piccolo, piccolissimo lettore di carte di credito, che puoi applicare al tuo smartphone. A cosa serve? Semplice, ad accettare pagamenti con carta da credito da parte di chi non ha la possibilità di "permettersi" un POS, sia per la burocrazia necessaria, sia per il fatto che lo userà poco o niente.

Vi faccio un esempio: ho un hobby, produco manufatti e vorrei venderli. Ormai moltissime persone utilizzano la carta di credito, e io perdo un sacco di potenziali clienti. Come faccio? Semplice, con l’aggeggino di Square potrò accettare pagamenti con la carta! E’ un po’ come succede con Paypal per i pagamenti via internet, solo che con Square siamo nella vita di tutti i giorni. Basta una commissione alla società di Dorsey e il gioco è fatto. Geniale, no?

Anche Google si è buttata nel business dei pagamenti. Google Wallet funziona così: tu scarichi l’apposita app sul tuo smartphone e, diciamo così, memorizzi le tue carte di credito. Quando trovi un negozio che aderisce al rpogramma di pagamenti tramite smatphone, ti basterà avvicinare il tuo giocattolino elettronico preferito (cioè il telefonino, come si diceva una volta) ad un sensore, per poter effettuare il pagamento. Questo sistema usa la tecnologia NFC (ne ho parlato anche in questo articolo), che permette la comunicazione tra apparecchi elettronici a breve distanza, quindi bisogna avere un cell che supporti tale sistema.Mi sembra che finora l’unico sia il Samsung Nexus S.

Per ora qui nel Belpaese questi sistemi non sono ancora utilizzabili, ma ne frattempo pare che Paypal si stia incazzando parecchio….e comunque il risultato sarà che spariranno i portafogli e i bei biglietti da centomila saranno solo un pallido ricordo… ve li ricordate i "Caravaggio" ?? Maledetta tecnologia!! Mentre il telefono farà sempre più cose e quindi diventerà sempre più indispensabile. Adesso fa anche da lettore di carte di credito e… da carta di credito lui stesso. La prossima? Aprirà la porta di casa!

Google Street View a Voghera?

Ieri ho visto questa automobile girare per Voghera. Probabilmente stava facendo le riprese per Google Street View

Google Doodle

Sapete cosa si intende per "doodle" ? Avete presente che talvolta Google cambia la propria immagine classica (la scritta "Google") durante alcuni avvenimenti? Ecco, queste immagini vengono chiamate "doodle".

Ne hanno fatte per tutti i gusti: per Natale, halloween e robe simili. Eccone alcune:

Ne hanno fatte anche aclune "italiane". Eccole:

6 gennaio 2009 – Epifania

8 maggio 2009 – Centesimo Giro d’Italia

10 ottobre 2009 – Anniversario della nascita di Giuseppe Verdi

2 giugno 2010 – Festa della Repubblica

Google TV

Tra poco Google lancerà un nuovo servizio, la Google TV. Non ho capito bene bene di cosa si tratta. Una via di mezzo tra la TV, come la intendiamo adesso, e il web. Insomma ti metti davanti al teleschermo e navighi tra canali, filmati, pagine web. Quindi ti puoi vedere le previsioni meteo sul tuo sito preferito, un video da YouTube, mentre segui la partita in un riquadro. Figo no? Ovviamente sarà disponibile, all’inizio, solo in America.

Ma la cosa che mi piace di più in realtà non è il servizio in sè, ma il messaggio contenuto nel video di presentazione:

Kids again.
We haven’t been this excited about TV since Saturday morning cartoons.

Già, ecco perchè mi piacciono le innovazioni tecnologiche: perchè mi fanno sentire sempre come quando ero bambino: curioso e affascinato da ciò che non conosco ancora.

Business in rete

Una volta c’era Internet. Quando mi hanno spiegato cos’era ne sono rimasto subito affascinato. D’altronde già a metà degli anni ’80 il mio professore di Tecnica delle medie (Dario Volo) mi aveva parlato di computer che si collegano ad altri computer in remoto e si scambiano informazioni. Mi sembrava fantascienza, ma lui diceva che era già realtà, anche se solo per pochi. Quando, circa 10 anni dopo, la realtà della Rete ha cominciato a diffondersi (tra gli addetti ai lavori) ho avuto la fortuna di poterla provare all’Università: che figata.

La funzione preminente di Internet, quella che ha fatto sì che riscuotesse tale successo, era indubbiamente il World Wide Web (da alcuni tuttora chiamato “Internet”). In realtà Internet è il nome della rete a cui sono connessi tutti i computer. E una volta che sono connessi che si fa? Ci si possono scambiare email, file e appunto navigare su siti Web. Oppure telefonare, condividere, chattare, ecc.
Io usavo internet per scambiare le poche email con i pochi che avevano un indirizzo di posta elettronica. Praticamente solo coi miei compagni di corso. Io ne avevo ben 2: tordi at odino.unipv.it e nessuno at jetai.unipv.it
E soprattutto per navigare, in quell’ora concessa dalle 13 alle 14 nelle aule di Grafica Avanzata. Leggevo sui giornali di informatica qualche articolo interessante, mi segnavo gli URL su un fogliettino e poi andavo a visitarli. Inimmaginabili le velocità di oggi: da quando digitavo l’indirizzo a quando potevo vedere la semplice paginetta passavano anche alcuni minuti.
Il must era Yahoo. Sembrava (ed era) una grande cosa: tu cercavi qualche sito e su Yahoo potevi trovarlo, indicizzato in una qualche categoria. Poi è apparso Altavista, che ha spiazzato tutti. Il più rapido ed efficiente motore di ricerca. Dopo qualche tempo era diventato talmente completo che gli altri motori non li si considerava neanche più, bastava cercare su Altavista.
Il mondo del web era quello: siti e motori di ricerca che ti permettevano di arrivare ai siti. Stop. Poi è venuta la moda dei Portali, ovvero siti-raccoglitore, dove poter trovare di tutto per cominciare la navigazione: oroscopo, meteo, ricerca siti, email, ecc. Sembrava il nuovo modello di business, molti ne sono sorti, molti si sono modificati (Yahoo ad esempio è diventato un portale), molti sono poi scomparsi. Arianna, Lycos, Virgilio, Yahoo,  e poi WorldOnLine, Caltaweb, Kataweb, Infinito, ecc.
Ad un certo punto è arrivato Google. È stata come la bomba atomica. Per prima cosa ha ucciso Altavista diventando di fatto il numero uno delle ricerche: velocissimo e molto affidabile, niente più tempo perso a cercare tra risultati inutili. Molta gente ha sottovalutato il fenomeno Google, e non mi riferisco a persone comuni, o qualche addetto ai lavori, o a qualche espertone o presunto tale, mi riferisco ai giganti dell’informatica, uno per tutti Microsoft. Tutti quei signori hanno pensato: ma si questi due ragazzotti di Google hanno inventato IL motore di ricerca per antonomasia (tant’è che è nato il neologismo “gugolare”)? Bene, bravi, grazie…e chi se ne frega. Solo che i due ragazzotti non si sono limitati (si fa per dire) a creare lo stato dell’arte della ricerca sul web, ma nel tempo hanno aggiunto una serie quasi infinita di strumenti accessori: la posta elettronica, le mappe, le traduzioni, le anteprime, i libri, i newsgroup, i video (Google è proprietaria di YouTube, dopo aver tentato inutilmente di lanciare Google Video), ecc. E tutto questo a che pro? Molti si chiedono: ma Google come fa denaro? Insomma che modello di business ha? Semplice. Loro offrono agli utenti finali i solo servizi, gratuitamente, cercando di essere i migliori, in modo che il maggior numero di utenti possibile utilizzi  questi servizi. E poi? E poi ci schiaffano dentro la pubblicità. Potrei essere smentito, ma credo che Big G sia il primo venditore di pubblicità al mondo. Non male no? E poi hanno altri sistemi: vendono tecnologia, know how, ecc.
Hanno tentato di entrare anche nel campo dei Social Network, qualche anno fa, con Orkut, ma non ha avuto successo. Io ero ovviamente iscritto. Cercavi i tuoi amici, creavi collegamenti, condividevi informazioni. Già sentito? Certo, Zuckemberg mica ha scoperto l’acqua calda inventando Facebook, è stato solo (si fa per dire) il più bravo a convincere milioni di utenti ad utilizzarlo. E ha guadagnato un sacco di soldi. Come, direte sempre voi?  Più o meno col solito sistema: con la pubblicità. Un sito come il suo, visitato quotidianamente da milioni e milioni di persone, ha un potenziale enorme. Per di più che, quando un utente visita il suo sito, lui sa chi è, che gusti ha, chi frequenta, che contatti ha, ecc. Pazzesco!!! Un potenziale enorme in termini di valore. Quel ragazzo ha in mano i dati di milioni di persone. E non dati insignificanti o quasi, come quante volte prendono l’autostrada, ma dati personalissimi e (si fa per dire) privati: chi è amico di chi, i gusti, le tendenze, ecc. Roba che vale miliardi di dollari (o euro, se preferite). E’ riuscito a creare un mondo dentro a FB: ormai non ci si scambiano più email via posta elettronica, ma via FB. Non si chatta più con Messenger o Skype, ma su FB. Non si condividono più i video su Youtube, ma su FB. Non ci scambiano più le foto, si pubblicano su FB. Quasi paradossale e allucinante, ma assolutamente vero. Ricordate 1984 di Orwell? Con la differenza che li la gente era obbligata, noi invece siamo contenti di pubblicare in piazza i cazzi nostri. E ora Zuckemberg sta cercando di portare FB fuori da FB. Il primo passo è stato quello del tasto “Mi piace”, che da poco tempo campeggia su numerosissimi siti (tra cui il mio, anche io sono dentro il maledetto ingranaggio). Puoi dare la tua preferenza a qualsiasi cosa e questo verrà segnalato su FB.
E poi è allo studio un sistema di pagamenti (simile a Paypal) che diventerebbe il sistema di pagamento standard (e probabilmente obbligatorio) su FB. Altre vagonate di dollari che entrerebbero nelle sue tasche. In che modo? Semplice, per ogni transazione ci sarebbe una seppur piccola percentuale da devolvere a Facebook. Semplice, magari anche poco geniale, ma efficacissimo sistema.
Molti colossi, tra cui Google, hanno paura di questa “uscita” di FB dal proprio sito. Paura della concorrenza nel fatto di poter far soldi con gli utenti in rete.
Altri invece sono riusciti a “sfruttare” FB per far soldi loro stessi. Prendi per esempio l’ideatore di Farmville, uno dei giochini a cui puoi giocare all’interno di FB. Io non l’ho mai provato, ma pare che sia un giochetto in cui devi gestire una fattoria: semini grano, coltivi fragole, pascoli pecore, ecc. Ma probabilmente lo conoscete già, visto che un feisbucchiano su 5 giù lo fa. Iscriversi e giocare è gratis, ma per fare acquisti è possibile usare la carta di credito. Si acquistano beni virtuali: un cane, una gallina, un trattore, ecc. Pensate che sia una pirlata? Beh sappiate che nel 2010 è previsto un introito di 450 milioni di dollari. Si avete letto bene. La casa produttrice di Farmville (e di altri giochi come Mafia Wars, Zynga Poker, ecc) ha 775 dipendenti e vale 4,6 miliardi di dollari. Altro che pirlata! Ora bisogna vedere fino a che punto il famelico Zuckemberg permetterà a questi signori di guadagnare “alle sue spalle” senza versargli il pizzo una percentuale…

Sono ricercato

L’altro giorno stavo guardando le statistiche di questo sito. E’ sempre interessante sapere da dove provengono i visitatori. Spesso arrivano qui facendo delle ricerche in qualche motore di ricerca (ovviamente Google in primis). Ma cercando cosa? Ecco la classifica delle parole e frasi più cercate da chi poi arriva a visitare fabiotordi.it (tra parentesi i miei commenti):

Magritte
droga (quindi Google mi da del drogato?)
saw
atollo (atollo???)
lettera ad un’amica
fabio tordi (si, lo ammetto, sono io)
suicidio (a però!)
kowalski
isola deserta (e dai…)
analfabetismo di ritorno     
elisa ( ;-) )  
pinguini madagascar     
lettera ad un amica (stavolta senza apostrofo)    
cinghia di distribuzione     

E ora tutte le altre che seguono:

Non so perché ma quando penso a lui i miei pensieri no (ma che cavolo vuol dire??)
piramide di maslow
kapferer
carini e coccolosi
PINGUINO MADAGASCAR
boh
(questa è bellissima…)
gt-s5230
passo del brallo
magritte opere
prisma di kapferer  
bernini
frasi di solitudine
alta moda
VERBALE DI PERQUISIZIONE
londra
surrealismo magritte
tordi
pantani
La piramide di Maslow
zang tumb tumb
bernini opere
kowalski pinguino
(tra i punguini, maslow e kapferer faccio un successone!)
anfetamine (anche ocn le droghe)
i pinguini di madagascar carini e coccolosi
dylan dog
autovelox     
prisma kapferer     
audiocassette     
malattia da facebook     
guccini     
viale bligny 42     
cane     
quelli che     
fortunato depero     
scala di maslow     
i pinguini di madagascar Soldato     
iutub       
il sonno dalì     
ettore e andromaca de chirico     
artisti futuristi     
filmografia recente     
depero     
carino e coccoloso     
magritte immagini
(anche con Magritte)
surrealismo     
SINDROME DA FACEBOOK     
bligny 42     
esempi di concept store     
same govi     
samsung GTS 5230     
dolce remi     
samsung gt-s5230     
cirano     
Giorgio Morandi     
samsung gt s5230     
colazio     
le migliori di vasco     
metilenediossimetamfetamina     
rive gauche varzi     
gerarchia dei bisogni di maslow     
malattia di facebook     
mare dei caraibi     
piramide dei bisogni di Maslow     
pinguini di madagascar     
cartoni droga     
MASLOW PIRAMIDE DEI BISOGNI     
sindrome facebook     
frasi su se stessi     
mar dei caraibi     
cartelli cani     
silenzio     
depero opere     
don chisciotte     
maurizio cattelan     
golosastro     
illusione     
manetta     
andrea fumagalli     
skipper madagascar     
pantani foto     
fumetti droga     
stemma voghera     
gt s5230     
barambani     
ispettore manetta     
pregola    
pinguino kowalski      
solitudine frasi     
magritte quadri     
stappj
(ma chi è quel matto che ha cercato stappj)
quadri di magritte     
autovelox foto     
kapferer prisma     
dylan dog immagini     
tordo     
foto autovelox     
foto pantani     
campari     
tordi matti ricetta     
magritte bicchiere     
verbale perquisizione     
autostrada dei fiori     
audiocassetta     
Plesiosauro     
"same govi"     
dollari personalizzati     
suicidio immagini     
salvador dalì sonno     
DISEGNI DI METAFISICA NATURA MORTA     
malaspina     
lettera ad un’ amica     
gli amanti Magritte     
SALVATORE FERRANTE VOGHERA     
ferrante salvatore voghera     
aquila imperiale     
medico pazzo
(uno cerca medico pazzo e finisce sul mio sito, certe parole sono proprio strane)
pinguini di madagascar soldato     
immagini magritte     
lettera ad un amica     
same-govi     
colosseo stilizzato     
postemobile problemi     
la piramide dei bisogni di maslow     
tarako     
giornata di sole     
il sonno Dali     
gt-s5230 samsung     
magritte sogno     
brallo tennis     
samsung gt s 5230     
iutub porno     
foto saw     
nave affonda     
immagini droga     
brallo di pregola     
analfabeti di ritorno     
piramide dei bisogni      
musica gagliarda     
arte futurista     
commissario basettoni     
scrittura creativa     
De Pero opere     
gadget tecnologici     
pc rotto     
i pinguini di madagascar rico     
kowalski madagascar     
e lasciatemi divertire analisi     
sculture bernini     
chimico pazzo     
birra     
virgilio degiovanni     
altan     
patente c     
distribuzione     
matrice swot

Lìimmagine è "L’interpretazione dei sogni" di Magritte.

Google Thrush

E’ stato annunciato da poco un nuovo rivoluzionario servizio di Google, il famosissimo motore di ricerca che da anni ci delizia con nuovi e utili (non sempre) tools. Questa volta vuole stupirci con il servizio Google Thrush, che funzionerà così:

Avete presente che in quasi tutti programmi per navigare, sia Internet Explorer, che Firefox, Opera, e lo stesso programma di Google, Chrome, è presente una barra di ricerca dove, inserendo il testo da cercare, si viene indirizzati sulla pagina di ricerca di Google? Ebbene, utilizzando quella barra si accettano formalmente tutte le regole imposte dalla Grande G, tra cui l’utilizzo di tale strumento, da parte loro, per le più svariate finalità. Ebbene, e qui sta la notizia: utilizzando tale barra, si attiva un controllo Active X (per il browser Microsoft) o AJAX (per tutti gli altri) che in pratica indicizza tutti i file all’interno del vostro computer.

Quindi in futuro, se Google proseguirà con questo che finora è solo un esperimento, si potrà cercare un file, una foto, una canzone, un documento, all’interno di milioni di computer collegati in rete. Certo, questo è molto entusiasmante, ma pone un grossissimo problema di privacy. Non tutti potrebbero essere contenti che le proprie foto personali vengano viste da chicchessia…

Da quando ho letto la notizia su un blog  ho notato che il link relativo a questo servizio:

http://labs.google.com/thrush

è stato sospeso, forse sommerso da ondate di sdegnati utenti.

Voi che ne pensate?

Fabio il giorno 2 aprile 2009 ha aggiunto:

Lo so, non sono stato molto originale, ma ora posso ammetterlo che si trattava di un pesciolone di aprile…

Google libri

Su IMlog si sostiene che "il predominio di Google negli ultimi 5/6 anni ha a che fare con la tecnologia quanto quello dell’iPhone ha a che fare con la qualita’ di ricezione". Sono abbastanza in disaccordo con questa affermazione, a parer mio il successo di Google aumenta ogni giorno di più proprio grazie ai servizi offerti, che sono supportati da una tecnologia prima impensabile e che solo la Big G offre in modo così completo.
Mi riferisco alle tecnologie di ricerca sempre più raffinate, ma anche e soprattutto a Maps, Earth, Docs, eccetera.

E da oggi posso tessere le lodi di un’altra mirabolante funzione offerta da Google: Ricerca Libri. In questo periodo in cui sto scrivendo la tesi ho notevole interesse alla ricerca e reperimento di testi e mi sono reso conto di quanto potente sia questo strumento.
In pratica, invece di cercare nelle  pagine web, compie la ricerca nelle migliaia di libri che sono inseriti nel database. Ma non nei titoli: nei contenuti!!! Provate a rendervi conto della figata: cerchi informazioni sulla piramide dei bosogni di Maslow? Niente di più facile, vai su books.google.it, inserici "piramide bisogni maslow" e…. et voilà, trovi una serie di libri che parlano anche di questo. Ma qui arriva il bello: clicchi sulla copertina e…. magia !!! vedi il libro !! Puoi sfogliare le pagine e leggerlo. Pazzesco. Ovviamente il materiale rimane coperto da copyright e non sono presenti tutte le pagina, ma cmq ti fai un’idea del libro. Anzi molto di più che un’idea. Comodissimo.

Ma come diavolo sono avanti quelli di Google? A volte trovo informazioni in libri che dal titolo non avrei neanche sfogliato. Grandiosi.

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