(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: techno

We need freedom

#dilloconunacanzone

Siamo all’inizio degli anni ’90. Gianfranco Bortolotti, produttore discografico, intuisce la potenzialità della nuova musica elettronica che sta per avere un grande successo in discoteca. Una delle sue prime produzione porta il nome di "Antico", di cui "We Need Freedom" è il primo successo. Io avevo 17 anni. Al Kursaal non vedevo l’ora che la mettessero. Non era ancora la cosiddetta "techno" che avrebbe spopolato da lì a pochi mesi, ma era sulla giusta strada. Ero affascinato da come un computer (cioè un sintetizzatore) potesse emettere suoni così diversi dagli strumenti tradizionali e così accattivanti (e riascoltandole adesso così ingenue): queste armoniche che salivano al cielo, perché ti sentivi bisognoso di libertà, freedom. 

 

Cosa ballavo a 18 anni

Nel post che potete leggere cliccando qui potete scoprire le orribili musiche che mettevano in discoteca quando avevo circa 18 anni. Di alcune non avevo trovato il video su youtube, ma adesso li ho trovati, quindi ecco questa "seconda puntata":

Total Groove – Reanimator. Questa c’era anche nel juke-box (che mezzo obsoleto) del Kursaal, e siccome era uno dei 3 o 4 pezzi techno io e i miei soci truzzi la mettevamo sempre.

Robert Armani – Ambulanza. Questa la ascoltavo sempre al Deejay Time con Albertino su Radio Deejay. Vai Alba, bella lì, piaac!

Datura – Yerba del Diablo. Dei Datura ne ho parlato in un apposito post: cliccate qui per leggerlo. Sempre bravissimi.

Plutone – Final Exit. Quando si parla di techno anni ’90 si parla di zanzarismo. E questo era lo zanzarismo scratchato. Top !

Deee Maestro – Deee Concerto. La cosa forte della musica elettronica di quegli anni è che c’erano dei pezzi, come questo, che fondamentalmente non c’entravano nulla. Ma molto belli. Questo poi nonostante il nome "italiano" era del Belgio.

Mig 29 – Mig 29. Ah, questo spaccava! Cavoli se spaccava. Oh si se spaccava di brutto!

Techno Twins – It’s a crime. Molto acida.

Game Boys – Tetris. Echisseladimentica: la trasposizione in salsa dance della musichetta del gioco Tetris. Penso di averla ballata un fantastilione di volte. Io e io mio socio avevamo anche "inventato" un modo di ballarla. Eh si perchè a quei tempi ci si sbizzarriva a inventarsi i modi per ballare la techno hehehehe.

Control Unit – Ti sei bevuto il cervello. Grande pezzo di Alberto di Molfetta, in arte… Albertino! Qui nella versione remixata da Digital Boy (quello di "This is muthafucker"), poi c’era quella remixata da Mastertechno (che era sempre il belga di Deee Concerto, cambiavano i nomi dei progetti ma i personaggi erano sempre quelli. Col nome di Mastertechno ha firmato uno dei miei pezzi preferiti, My Noise, che trovate qui. Ai tempi quel pezzo lo chiamavano "Volume 2" perché era sempre nel juke box del Kursaal e il disco aveva quella denominazione. In realtà era una mini raccolta e il titolo preciso del pezzo è, appunto, "My Noise". In quegli anni, in alcuni ambienti, "Mastertechno" è stato anche un mio appellativo.

Do it! – Attenzione. Un altro pezzo del duo Albertino e Molella.

Anticappella – 2/231. Di questo pezzo sono praticamente innamorato, perché è stato uno dei primi pezzi techno (infatti è del 1991) e uno di quelli che mi ha fatto vivere quella magia della musica elettronica (insieme a "James Brown is Dead", "Who is Elvis?" e il già citato "Muthafucker". Musica nuova, sconvolgente, che piaceva a pochi, che rompeva gli schemi, che era creata da strumenti artificiali e forse per quello più affine al mio mondo (io non sono in grado di suonare alcunché, ma mi dilettavo con i computer), e poi, che dire, ragazzi, mi prendeva nel sangue, nelle viscere, io potevo passare ore e ore ad ascoltare e ballare quella musica. Il mondo scompariva, c’era solo musica, amici, felicità, volevi che non finisse mai. Adesso può anche piacermi qualche canzone, magari le ascolto, ma quella sensazione di essere "rapito" dalla musica che balli non è mai più capitata.
ps il titolo della canzone, per la precisione è "due radice quadrata di duecentotrentuno", ma non avevo voglia di cercare il simbolo della radice per scrivere il titolo…

Datura

Per chi, come me, negli anni ’90 era appassionato di musica elettronica, il nome Datura vuol sicuramente dire qualcosa. Era un "gruppo" dance di quell’epoca. In pratica dei produttori e musicisti che si sono riuniti, come succedeva per gli altri gruppi dell’epoca. E come per gli altri gruppi prendevano dei personaggi che li raffiguravano nelle esibizioni pubbliche. Io ricordo che, per esempio, al Festivalbar i Datura erano un ragazzo e una ragazza, molto cinghiali. In realtà erano quattro uomini. Il nome Datura deriva dal nome scientifico dello Stramonio, una pianta allucinogena.

Come dimenticarsi di Yerba del Diablo (per i pischelli segnalo che c’è stato un recente featuring coi Club Dogo "Erba del Diavolo") con la mitica "sciura dei Datura"

Poi quelle con la cantante Billie Ray Matin come "Devotion" o "Mystic Motion" o "Passion". Ma io preferisco quelle con la sciura (che poi si chiama Amparo Fidalgo), come "The 7th allucination

Gli amanti degli 883 si ricordano il disco "Remix 94" con "Datura altera los ocho ocho tres…"

Benny Benassi

In questo periodo nella musica dance vanno alla grande i DJ / produttori francesi: David Guetta, Martin Solveig, Bob Sinclar, ma a me piace fare un omaggio a un producer di casa nostra: Benny Benassi di Reggio Emilia. In realtà Benny Benassi non è una persona, è un "prodotto", un mix di due persone: i cugini Marco e Alle Benassi, che per un periodo di tempo si sono firmati anche come "Benassi Bros".

Marco è il volto, il personaggio, è quello che fa il DJ nelle discoteche, i Dj set, quello che ci mette la faccia. Insomma, per il pubblico è "Benny Benassi". Alle invece sta chiuso in studio e crea le canzoni che diventeranno delle hit, perlomeno negli ambienti della musica elettronica. Eh si perché Benassi (mi piace pensarlo come una persona sola) fa una musica che spesso non ha un appeal commerciale come i deejay sopracitati, è un po’ cattivello e quindi sfugge spesso alle classifiche, rimanendo confinato nell’ambito delle discoteche, difficilmente questa musica raggiunge la classifica.

Ricorderete tutti (beh forse non proprio tutti) il suo primo e più grande successo: "Satisfaction" del 2002. Quello si che è andato in classifica. Eccolo:

Dopodichè ci sono state tante altre hit, e soprattutto tante altre collaborazioni. Pensate che Benassi ha vinto un Grammy in America per il miglior Remix (ha remixato il mitico Bring The Noise dei mitici Public Enemy). Tanto per farvi capire il personaggio, nella classifica dei migliori DJ del mondo è attualmente settimo (fonte: thedjlist.com/djs/) (per la cronaca Guetta è quinto, Sinclair è 31esimo). Ha collaborato con Madonna, i Black Eyed Peas, Kelis, Planet Funk… mica baubau miciomicio, ha fatto un remix ufficiale di una canzone di Britney Spears che è stato pubblicato nel suo album (di Britney intendo). Insomma lavora ad alti livelli, e infatti frequenta i templi della musica elettronica, uno tra tutti il Ministry of Sound di London, zona Elephant & Castle dove io, modestamente… stetti!

Negli anni la sua produzione ha alternato brani cattivelli a cose più tranquille e più orecchiabili. Dall’ultimo album quindi vi segnalo la cattivella "Good Girl" e la tranquilla "Cinema"

 

Tecktonic

Tremate tremate, le truppe son tornate…

Cos’è la Tecktonic? Per prima cosa non si dovrebbe pronunciare come "Gin Tonic", ma con l’accento sull’ultima i, quindi tecnonìc, visto che è una tendenza francese. C’è che dice che sia una nuova forma di musica techno, ma in realtà è uno stile di ballo molto molto maranza. Se cercate su YT en trovate tantissimi esempi. Eccone uno abbastanza esplicativo:

Christian ti ricorda qualcosa? Per esempio quando correva l’anno millenovecentonovantadue al Kursaal? Beh: ora si spiegano tante cose….

Grazie a Marco per la segnalazione.

The dark side

Another cold and lonley rainy day comes to an end.
I have to clear my mind before i sleep or else attend.
To close my eyes and realise there’s nothing left but light.
I need shadow I need darkness to help me through the night.

The dark side

Another cold and lonley sunday morning hurts my eyes.
Cold water hits my face only get up to se the skyes.
I race my head look up and unsupply the gods have gone.
I’m still in search for darkness so i can’t till wait till dawn.

The dark side

 

Hypertraxx – The Dark Side. Una delle canzoni techno a cui sono più affezionato. Grazie a Fil x il link

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