(raccolta molto sparsa di pensieri)

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n.e.s.s.u.n.o.

Io sono sempre quello che deve capire, quello che deve esserci, quello che deve aiutare gli altri, che deve avere pazienza. Quello che chiami e arriva, quello che scrivi e risponde, quello che quando stai male ti sta vicino, quello che quando sei giù ti tira su, quando sei triste ti rincuora. Quello che comprende, quello che sopporta, quello che fa lo stesso. Quello che quando non serve più…

Ma a me? Chi mi capisce? Chi mi sopporta? Chi mi sta vicino, mi tira su, chi c’è quando ho bisogno? A parte la mia famiglia credo, fondamentalmente, nessuno.

Intervista su “Il Periodico News”

Tratto da "Il Periodico News" di Agosto 2016. Link all’articolo originale: clicca qui.
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"LA POLITICA? QUI A VOGHERA CI SI PRENDE UN PO’ TROPPO SUL SERIO"

"LA POLITICA? QUI A VOGHERA CI SI PRENDE UN PO' TROPPO SUL SERIO"

Commerciante, comico, rapper del web. Fabio Tordi è un vogherese certamente poliedrico e  portatore sano di una buona dose di follia."Basta con ‘sto teatro sociale, costruiremo un parcheggio a più piani"."Voghexit: Voghera uscirà dall’Oltrepò…per entrare in Monferrato". O ancora, "Asfaltare piazza Duomo? Si può fare: mai più quei fastidiosi ciotoli!".

Se vi fosse capitato di imbattervi su facebook nei proclami della lista "Asfalto Che Ride" sarà difficile che riusciate a trattenere una risata. Il faccione sui manifesti fake, con dietro l’autoporto di Voghera che campeggia stile Colosseo, è proprio quello del 42enne commerciante vogherese con l’hobby della satira politica.

Allo stesso tempo, se su youtube vi fosse capitato di seguire le imprese canore del rapper "Bob Loser", sappiate che si tratta di un’altra maschera dello stesso Tordi. "Asfalto Che Ride" paga un tributo al personaggio di Carcarlo Pravettoni, l’imprenditore-politico inventato del comico toscano Paolo Hendel che spopolava a Mai Dire Gol anni fa. "Asfalto Che Ride era il nome della finta lista creata da Pravettoni quando decise di candidarsi alle elezioni" racconta Tordi. "Un personaggio che ho amato alla follia". Ed è sempre con un bel pugno di (sana) follia che il commerciante vogherese, titolare di un negozio d’abbigliamento in via Cavour, ha deciso di crearsi il "suo" di personaggio, il rapper "sfigato" Bob Loser. Ma andiamo per ordine.

Tordi, come le è venuta l’idea di "Asfalto Che Ride"?

"L’idea vera e propria è venuta per caso, durante le scorse elezione comunali quando il numero dei candidati era così alto che era impossibile non conoscerne qualcuno personalmente. Qui si candidano tutti, mi sono detto, per cui devo candidarmi anch’io. E l’ho fatto, solo che per finta. All’inizio mi era venuta l’idea di realizzare qualche vignetta per prenderli un po’ in giro e a quel punto ho pensato a Hendel e al suo Pravettoni, che aveva deciso di candidarsi proprio con la lista Asfalto Che Ride. Diciamo che ho allargato il suo partito!

Insieme all’amico Michele Orione abbiamo deciso di iniziare questa finta campagna elettorale parallela e di bacchettare un po’ la politica locale con una vignetta al giorno fino alle elezioni".

Poi?

"Poi abbiamo notato che la cosa stava avendo successo sul web, e gli amici chiedevano di più, per cui abbiamo proseguito. Dalle vignette siamo passati ai video con Asfalto tv, sketch alla Mai Dire Gol, con finte interviste e altre stupidate per cui abbiamo una naturale propensione".

La vostra comicità prende direttamente spunto dall’attualità vogherese ed è piuttosto diretta. Come la definireste?

"Una comicità da bar direi. Nel senso che la formula che abbiamo scelto dall’inizio è basata sulla mia foto con la fascia tricolore, l’autoporto come sfondo e slogan con proposte assurde.

Cose che magari potresti dire da semi serio al bar, tipo: ma basta con sto teatro sociale, fateci un parcheggio, oppure, asfaltate piazza duomo. Cose assurde, ma non troppo".

Nel senso che qualche proposta del genere potrebbe anche essere presa sul serio?

"Sono battute, ma io come commerciante devo ammettere di essere favorevole all’asfalto e ai parcheggi! Il vogherese è super pigro, va nei negozi se può posteggiare praticamente all’ingresso altrimenti preferisce il centro commerciale!".

Qual è il suo rapporto con la politica? Anche se solo per prenderla in giro, bisogna comunque conoscerla e seguirla…mai pensato di candidarsi sul serio?

"La politica mi ha sempre interessato e da giovane  avevo anche militato in Forza Italia. Però credo che sia una cosa seria e che vada fatta da persone serie, anche se prenderle un po’ in giro ci sta perché, soprattutto qui a Voghera, ci si prende un po’ troppo sul serio. Si litiga per qualsiasi cosa. Non mi candiderò davvero, anche se mi piacerebbe scoprire in quanti alla prossima tornata scriveranno Asfalto Che Ride sulla scheda".

Dai falsi amici d’infanzia dei politici al "commissario Plutonio", colpite in modo piuttosto bipartizan con i vostri personaggi. Qualcuno si è arrabbiato?

"Su oltre 160 vignette solo una volta qualcuno non l’ha presa tanto bene, per cui va molto bene".

Come nascono i vostri sketch?

"In modo molto estemporaneo e quasi del tutto improvvisato. Io e il mio socio Michele Orione ci sentiamo magari la mattina e ci incontriamo poi il pomeriggio per realizzarli".

Sviluppi futuri?

"Ci avevano proposto di fare una specie di Striscia la Notizia locale, con inchieste e tutto il resto, ma è troppo impegnativo e rischiamo di perdere la freschezza e l’estemporaneità della cosa. Ci limitiamo a seguire le notizie e colpire quando siamo ispirati". 

Del rapper Bob Loser invece cosa ci dice?

"Bob Loser è il mio alter ego rapper. Fin da ragazzo ho sempre amato quel tipo di musica, solo che ero troppo timido. Ora le cose sono cambiate, crescendo sono diventato l’opposto e non mi vergogno più di nulla. Anzi, diciamo che con Bob Loser ho realizzato un mio sogno".

Il nome, Bob Loser, in inglese "Bob il perdente", non è proprio da figo…

"Mi piace il personaggio del rapper emarginato all’americana, considerato ‘fuori’ o semplicemente ‘sfigato’, come il titolo dell’ultimo video che ho realizzato per la rete. Eppure il messaggio che voglio mandare è che, nonostante tutto, tanto sfigati Bob e io non lo siamo. Abbiamo semplicemente valori diversi da quelli dei cosiddetti ‘fighi’".

Quanto di Fabio c’è in Bob?

"Molto più di quanto non si possa pensare. Nei testi parlo di quello che vedo e vivo, in particolare il tema delle finte amicizie ritorna spesso. Ma anche in questo caso, come per Asfalto Che Ride, si tratta di un gioco. Mi piace usare facebook per quello che è, ovvero un grande inganno, un posto dove chiunque può fare, dire o essere ciò che vuole. Per me è una specie di esperimento sociale, mi piace fare cose e vedere la reazione della gente".

Con tutti i suoi personaggi rischia la schizofrenia. Chi è Fabio Tordi?

"Direi che si potrebbe definire un folle sano a piede libero! A scuola non avevo voglia di studiare, poi senza l’obbligo di studiare ho preso due lauree, ingegneria informatica ed economia. Per un certo periodo della vita ho avuto quattro lavori.

Gestivo un pub d’estate, ero consulente di una società di sviluppo siti a Voghera ed ero sviluppatore software a Milano e allo stesso tempo avevo il negozio a Voghera. Per un anno, nel 2006, avevo anche cercato fortuna a Londra, facendo il lavapiatti. Diciamo che sono cose che ti segnano, forse tutto è partito da lì, anche se sono passati molti anni".

 

Compleanno 2016

 
 

Scatolone

Uno scatolone "trasformato" in una casetta. Anche io da bambino sono cresciuto con giochi simili, che nostalgia.

 

Eh già…

Eccomi in questo duemilaquindici, manca poco al mio compleanno. Diciamo che negli ultimi due anni me ne sono successe di cose, non sempre positive. Come ho già detto, avete presente l’oroscopo quando viene suddiviso in "Lavoro / Salute / Amore" ? Beh, ecco, decisamente non era il mio periodo, sotto tutti i fronti. Sembrava la fine del mondo, ma sono ancora qua (ci vuole abilità). Certe cose ti fortificano, dicono. Certo, se non accadessero sarebbe meglio, per tutti. Alcune sono inevitabili. Periodi difficili, freddi, ma il freddo quando arriva poi va via…il tempo di inventarsi un’altra diavoleria. E io me ne invento sempre una. Altre sono… boh, forse inevitabili anche loro, anche se un po’ di sincerità nella vita non guasterebbe mai. Ma tant’è… e poi ormai io sono vaccinato: anche se non sembra di padellate in faccia dalla vita ne ho preso un po’. Sarà che mi fido troppo delle persone? Sarà che sono sbagliato? Oh no, io sono così, e così vado benissimo. Sai, ci vuole fantasia. E allora che si fa? Eh, già, "riprenditi la vita che vuoi tu. Io resto sempre in bilico (più o meno, su per giù, più giù, più su, più giù, più su)". Perché fondamentalmente mi diverto così, mi diverto con poco, mi diverto con quello che ho. E mi diverto parecchio.
Quindi sono stufo delle cose negative, tanto fa lo stesso, tanto sono ancora qua. E a volte posso essere felice, felicissimo oppure un pochino triste. Giornate top in cui sono super attivo e super allegro, poi l’anima che si arrende alla malinconia. Poi piango, poi rido, poi non mi decido.. cosa succederà? Col cuore che batte più forte, la notte ha da passà: al diavolo non si vende…Io sono ancora qua ! Quindi io non mi vendo, mi regalo. Perché non mi sono mai vergognato di quello che sono, di quello che ho fatto, di quello che faccio, degli amici che ho. Sono troppo vecchio per dire cazzate e vivere una vista con la maschera addosso. Io sono esattamente ciò che vedi. Anche se mi dicono che riservo sempre delle sorprese, ma il bello è quello. Eh già. IO SONO ANCORA QUA.

 

Pazzo bambino solitario

 

Jump il Salto

Ecco qui il mio intervento alla trasmissione Jump il Salto, andata in onda su radio PNR domenica 7 dicembre 2014:

(se non hai sbatti di ascoltare tutto vai al minuto 40:27)

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C’è chi mi conosce da tanto tempo, da oltre 30 anni (sic!), chi dall’adolescenza, chi dai tempi della prima università, chi da dopo, chi da pochi anni. Chi mi conosce perché è stato mio compagno di studi, chi perché siamo usciti insieme, chi perché è un mio amico, chi ha lavorato con me, chi ha condiviso altre esperienze, ecc. Ognuno ha un’immagine di me nella sua testa, come se io fossi uno, nessuno e centomila. Magari i miei fratelli mi vedono in un certo modo, gli amici in un altro, altri ancora in altri centomila modi diversi. Per alcuni sono un “grande” per altri un coglione, per altri uno qualunque. Uno, sono quello che mi sento io e che so di essere. Nessuno, sono quello che mi sento io e che so di essere. Centomila, sono quello che mi sento io e che so di essere. Ovviamente ricordo meglio (e più volentieri) quelli che mi fanno commenti positivi (o che io prendo come tali). Chi mi reputa unico, strano, diverso. Tosto, caparbio, testadura. Fragile, dolce, romantico. Stronzo, sfigato, egoista. Onesto, sincero, buono. Fancazzista, menefreghista, idealista, qualunquista, leghista e tutto ciò che finisce in “ista”. Noto che molti mi reputano “diverso”. A parte il fatto che, filosoficamente parlando, tutti siamo diversi, io lo prendo sempre come un complimento. Cose del tipo “sei sempre fuori”, oppure “da altri magari no, ma da te mi aspetterei di tutto” io le prendo sempre come complimenti.
"Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista, io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista! Io frocio, io perchè canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino, io solo qui alle quattro del mattino, l’angoscia e un po’ di vino, voglia di bestemmiare!" (Guccini)
Quindi quanti "Fabio" esistono? Centomila, perchè ognuno mi conosce in un modo diverso e ognuno ha una reputazione, un’opinione, un’idea di me. E centomila infatti sono io: a volte in un modo, a volte in un altro, a volte in un altro ancora, fino a centomila volte diverso. Ma in fondo è come se fossi nessuno, perchè nessuno mi conosce completamente e quindi il vero "Fabio" non esiste. E la realtà è che sono uno, probabilmente niente di diverso da qualcosa di già visto, niente di speciale, niente di normale, ma uno e unico. Molti mi hanno fatto capire di aver conosciuto quell’uno, alcuni con parole belle e complimenti, alcune con insulti e critiche. Spero sempre che ci sia qualcuno, laggiù nella moltitudine, capace di conoscere e capire quell’uno e perchè no, magari apprezzarlo, meglio coi fatti che con le parole. Difficile, ma non impossibile, io ci credo sempre.


René Magritte – La Riconoscenza Infinita – 1963

Ma s’ io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso, mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fesso e quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare: ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!

Interismi

Com’è la vita? La vita per un interista è…speciale. Non sei di quelli sempre vincenti, di quelli che se la menano, che pensano che l’importante è apparire ed essere sempre al top. Ma non è neanche come quella di chi si accontenta. Noi non ci accontentiamo. Mai. Noi non molliamo. Mai.

Non molliamo mai. Siamo li. Qualche volta alle stelle, ma mai nella polvere, sempre a lottare. La vita da interista è una vita da mediano: sempre a a recuperare palloni. Uno che non è nato con i piedi buoni, ma che lavora sui polmoni.

L’interista sa che se vuole ottenere successi deve faticare, deve lottare, deve darsi compiti precisi, coprire certe zone, giocare generoso. E non mollare mai, stare lì, sempre lì, lì nel mezzo, finchè ce n’hai stai lì. 

Una vita da interista: magari segni poco, il pallone ti arriva ma devi poi darlo a chi finalizza il gioco. Purtroppo la natura non ti ha dato nè lo spunto della punta, nè del 10: che peccato (un ragazzo inadeguato). Eppure stiamo lì, sempre lì, lì nel mezzo. Finchè ce n’è. Perchè chi s’accontenta gode…così così.

Certe giorni la strada non conta e quello che conta è sentire che vai, certi giorni somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai.  Finchè ce n’hai. La vita da interista è di uno che non si arrende, anche se tutti ti dicono rischi di bruciare presto, perché quando hai dato troppo, devi andare e fare posto. E invece noi siamo lì, come faceva Lele Oriali: anni di fatica e botte e poi? Beh casomai vinci i mondiali. Oppure scudetti, coppe, sali sul tetto d’Europa e del Mondo.

Ma sai anche che domani dovrai essere ancora lì, perchè si vince solo giocando, o almeno noi siamo abituati così. E magari perdiamo. Ma non molliamo. Mai.

Discesa con gli sci dal Castello di Voghera

Di cosa sono ultragoloso

Sicuramente capiterà anche a voi. Io in linea di massima non sono goloso, secondo il consueto senso del termine. Perlomeno non di dolci: mi piacciono, li mangio, ma ne posso benissimo fare a meno. Ci sono delle cose invece che che mi fanno "impazzire": se ne ho in casa potrei continuare a consumarne ininterrottamente. Ecco la classifica delle prime cinque:

  • 5. La birra BUD. Non sono un degustatore di birra. Mi piace, la bevo, ma non ho la passione. Se non per la birra BUD. E’ troppo buona. Ne berrei anche 3 o 4 o 5 di fila. Infatti non la compro proprio x questo motivo, oppure me ne concedo una ogni tanto, in modo da assaporarla di più. Che strano, però: mi succede solo con quella birra.
  • 4. Caffè. Se il caffè è buono, ne berrei 100 al giorno. Se non è buono, ne berrei comunque. Ho il coraggio anche di farmi una caffettiera grande intera a casa.
  • 3. Estathe. Beh qui il caso è palese e conclamato: a chi non piace l’Estathe? Quei maledetti stregoni della Ferrero ci metteranno sicuramente dentro un additivo segreto che rende dipendenti i consumatori. Il mio gusto preferito è di gran lunga la pesca, ma ogni tanto non è male bere anche il limone (quello verde fa invece schifo). Anche di questo prodotto ne consumerei fino allo sfinimento. Non mi stanca mai. 
  • 2. Le rotelle di liquirizia. Ma non quelle qualunque. Anche perchè io non divento matto per la liquirizia, sono abbastanza indifferente, ma impazzisco per le rotelle Haribo (il fondatore purtroppo è mancato recentemente) o le Crazy West. Le altre marche le ho provate, ma non c’è competizione.
  • 1. La focaccia di Rapallo. Ne mangerei sempre sempre sempre. A etti, chili, ettolitri e decametri, galloni e miglia, watt e hertz. Mi darebbe due megawatt di focaccia per favore ???? Per la cronaca deve essere di Vivavldi o di Tossini, altrimenti niente.


Rapallo – bagni Lido

Non ricordo il nome del cane

 

 

Respirerò l’odore dei granai e pace x chi ci sarà e per i fornai. Pioggia sarò e pioggia tu sarai. I miei occhi si chiariranno e fioriranno i nevai.
Impareremo a camminare, x mano insieme a camminare…domenica.

Aspetterò che aprano i vinai. Più grande ti sembrerò e tu più grande sarai. Nuove distanze ci riavvicineranno. Dall’alto di un cielo, Diamante, i nostri occhi vedranno passare insieme soldati e spose, ballare piano in controluce, moltiplicare la nostra voce..x mano insieme soldati e spose. Domenica, Domenica

Fai piano i bimbi grandi non piangono fai piano i bimbi grandi non piangono fai piano i bimbi grandi non piangono

Sono ancora vivo

Rieccomi, come avrete forse notato (ma forse no) in questo periodo ho scritto pochissimo sul blog. Lo ammetto: stanno finendo le idee. Come ho sempre fatto, anche adesso ribadisco che sul blog scrivo quello che mi viene in mente, non ho "programmi" o argomenti ecc. Quindi a volte scrivo di quello che ho fatto, di quello che ho visto, di ciò che mi ha colpito, indignato, sorpreso, ecc. Oppure di cose che mi piacciono, o di mie opinioni, o di film, libri, televisione, sport, fumetti… Insomma: di ciò che mi capita in testa in quel momento. D’estate ho sempre poco tempo e voglia da dedicare al blog, perchè tutte quelle cose che non faccio durante l’anno le metto nella lista delle cose da fare d’estate, e poi va a finire che è il periodo in cui ho meno tempo dell’anno.  In agosto poi, è l’unico periodo in cui vivo stabilmente a Brallo e quindi me la prendo comoda: nelle pause di lavoro gironzolo un po’, non mi va di mettermi al computer a scrivere articoli per il blog! E poi  c’è un altro fattore: ormai sono 7 anni che scrivo, ho quasi finito gli argomenti ! Comunque non vi preoccupate, ho intenzione di andare ancora avanti ad annoiarvi con le mie cazzate i miei interessanti articoli, anche perchè settembre è il mese in cui, dopo gennaio, ci sono più buoni propositi: iniziano le diete, le scuole, si fanno i fieretti, i cambi di armadio, ecc…

Non c’è tre senza 4 !

Io e te. Tu e io. Io e tu. Tu e me. Noi. Se non ci sei, mi manchi. Se ci sei, non mi basti mai. E poi di notte ti sogno, e di giorno mi accorgo che il mio sogno è realtà. E quando non vedo l’ora di raccontarti una cosa, quando non vedo l’ora di passare un po’ di tempo con te. Io e te. I tuoi occhioni che brillano nel buio. E + F. Tu e io. Ma per caso è passato del tempo? Un po’ me ne accorgo pensando a tutte le cose con te, ma se penso al tempo mi sembra così poco. 4 anni mi dici? 4 anni di io e tu? WOW! Si insomma…è inutile che mi sforzi a cercare le parole, potrei star qui tutta notte e ne uscirebbero solo di scontate, quel che è vero infondo è che siamo proprio belli e ci amiamo da 4 anni !! Tu e me. Un bel successo, no? Se ci pensiamo abbiamo fatto proprio un sacco di cose insieme, tutte belle. E se pensiamo al futuro… mamma mia quante cose ancora possiamo fare ! Sei la mia forza e io voglio essere la tua :-) Noi !!! Quindi non dirò nient’altro se non che, dal profondo del mio cuore, ora e da quarantotto mesi, ti amo !

 

Arcobaleno

ARANCIO come tenersi per mano
ARANCIO come il becco di un gabbiano
ARANCIO quando volo sopra le nuvole con te
ARANCIO come i sogni quando sei con me

INDACO può essere il sentimento
INDACO è uno dei fiori che ti ho regalato
INDACO è il tramonto
INDACO quando appoggi la testa sulla mia

VERDE come un prato
VERDE è il mio sguardo quando ti vedo
VERDE è l’acqua pulita di un fiume
e VERDE è il semaforo del nostro amore

e poi GIALLO come il sole che ci scalda
GIALLO come… ricordi quel simpatico canarino?
GIALLO come le carezze che ti faccio
è proprio un bel GIALLO, GIALLO limone!

VIOLA come i pensieri
e VIOLA è anche il mirtillo
ma VIOLA è il nostro abbraccio
perché VIOLA è la consapevolezza di provare qualcosa di grande

AZZURRO come le onde del mare dove ti voglio portare
AZZURRO come il mistero dietro a un pensiero
AZZURRO come il cielo che è AZZURRO
AZZURRO è la mia gioia di stare con te

ROSSO è il bacio
perché ROSSO è il fuoco che brucia
perché ROSSO è fare l’amore
come ROSSO è il mio cuore

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