Mi arriva una bella letterina, da parte di una donna. Ma non è la mia fidanzata, è la signorina Equitalia. La tipa in questione vuole dei soldi: che donna di malaffare!

Sostiene di non aver ricevuto un pagamento di 2978 euro nel 2008 e quindi adesso ne vuole….7831! Eh si, sai com’è: ci sono le sanzioni pecuniarie per il ritardato pagamento, gli interessi, altri interessi, altre sanzioni, altri interessi, l’IVA, l’IVA sulla prima sanzione, l’IVA sugli interessi, l’IVA sugli altri interessi, l’IVA sulla seconda sanzione, l’IVA sugli altri interessi, l’IVA sulla terza sanzione, l’IVA sugli ulteriori interessi, i contributi IVS (non so cosa siano), i contributi INPS e altri contributi INPS.

E non dimentichiamoci, oltre a quello dovuto, altri interessi e i "compensi" (che non so cosa siano, ma secondo me sono le cifre che si intasca Equitalia). Per un totale di settemila-ottocento-trentun-euro e quarantdue centesimi. Da tremila a quasi ottomila!!!!! Ma vi rendete conto?

Non capisco perchè si chiami "Equitalia" visto che di equo non ha nulla, potevano chiamarla "Strozzinalia".

Per fortuna da un rapido controllo, con  la collaborazione dello studio del commercialista, verifico che è tutto a posto, ma che spavento!

Loro ci provano, sparano nel mucchio, magari qualcuno ha buttato le ricevute e quindi è costretto a ripagare, anzi a pagare questi interessi da strozzini. Ma perchè lo stato ci tratta sempre da sudditi e mai da cittadini?

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