Com’è la vita? La vita per un interista è…speciale. Non sei di quelli sempre vincenti, di quelli che se la menano, che pensano che l’importante è apparire ed essere sempre al top. Ma non è neanche come quella di chi si accontenta. Noi non ci accontentiamo. Mai. Noi non molliamo. Mai.

Non molliamo mai. Siamo li. Qualche volta alle stelle, ma mai nella polvere, sempre a lottare. La vita da interista è una vita da mediano: sempre a a recuperare palloni. Uno che non è nato con i piedi buoni, ma che lavora sui polmoni.

L’interista sa che se vuole ottenere successi deve faticare, deve lottare, deve darsi compiti precisi, coprire certe zone, giocare generoso. E non mollare mai, stare lì, sempre lì, lì nel mezzo, finchè ce n’hai stai lì. 

Una vita da interista: magari segni poco, il pallone ti arriva ma devi poi darlo a chi finalizza il gioco. Purtroppo la natura non ti ha dato nè lo spunto della punta, nè del 10: che peccato (un ragazzo inadeguato). Eppure stiamo lì, sempre lì, lì nel mezzo. Finchè ce n’è. Perchè chi s’accontenta gode…così così.

Certe giorni la strada non conta e quello che conta è sentire che vai, certi giorni somigliano a un vizio che tu non vuoi smettere, smettere mai.  Finchè ce n’hai. La vita da interista è di uno che non si arrende, anche se tutti ti dicono rischi di bruciare presto, perché quando hai dato troppo, devi andare e fare posto. E invece noi siamo lì, come faceva Lele Oriali: anni di fatica e botte e poi? Beh casomai vinci i mondiali. Oppure scudetti, coppe, sali sul tetto d’Europa e del Mondo.

Ma sai anche che domani dovrai essere ancora lì, perchè si vince solo giocando, o almeno noi siamo abituati così. E magari perdiamo. Ma non molliamo. Mai.

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