Diciamo che Beppe Grillo più o meno mi è sempre piaciuto, perchè col suo modo di fare, cioè facendo il suo lavoro e quindi con le battute, riusciva sempre a dirti tra i denti delle verità scomode. Ultimamente mi piace un po’ meno, ma non per le sue idee, ma per la sua condotta.
Mi spiego meglio. Lui critica tutti. Facile. Facilissimo trovare sempre qualcosa che non va. Nessuno è perfetto, specialmente in politica dove assolutamente nessuno è perfetto, tuttaltro. Infatti i criticoni hanno sempre avuto vita facile, quando si tratta di criticare.
Un esempio per tutti: la Lega Nord andava fortissimo quando criticava il sistema dei politici e dei partiti, quando invocava cambiamenti drastici, ecc. Certo, partiva da un malumore di fondo che andava analizzato e sostenuto. Infatti hanno conquistato la guida di numerosissime città del nord. Che poi hanno perso. Dalle mie parti c’erano sindaci della Lega a Voghera, Pavia, Milano. Al giorno d’oggi sarebbe quasi impensabile. Non si sono dimostrati competenti nel governare. C’è gente capace di mediare e gente capace di fare opposizione: barricate, proteste, cortei, ecc. Detto tra di noi è una cosa in cui la sinistra è maestra. Quindi Grillo, coi suoi "l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare", ci sguazza e trova fiumane di adepti. Ma in fondo quali sono le sue proposte concrete? Quella del parlamento pulito? Elogiabile, ma da sola non basta a far andare avanti un paese. Solo che lui incita, organizza, esalta la folla. E si sta montando un po’ la testa. Ecco la prima cosa che non mi piace. La seconda è il fatto che sul suo sito è pieno di banner del tipo: compra il libro, acquista il dvd, vieni a vedere lo spettacolo, ecc. Certo, lui si guadagna da vivere in quel modo, ma quasi quasi mi viene da pensare che a volte nei suoi eccessi c’è anche un pizzico di legittima promozione per i suoi prodotti, che però fa calare un po’ il valore delle sue affermazioni. La terza cosa che mi irrita è che ha sempre negato di voler far politica e adesso lancia le liste civiche per le elezioni comunali. Boh…

Uno che invece mi colpisce favorevolmente è Daniele Capezzone, promotore dell’iniziativa di Decidere.net.
Leggete qui le loro proposte.

1. Fisco: tassa piatta al 20% . La rivoluzione fiscale è possibile
2. Federalismo fiscale e competitivo
3. Presidenzialismo
4. La "società  della scelta" per scuola, sanità  e università
5. Privatizzazioni
6. Responsabilità  patrimoniale del pubblico amministratore
7. Semplificazione burocratica e "impresa in un giorno"
8. Riforma delle pensioni e ammortizzatori sociali: modello welfare to work
9. Statuto dei lavori
10. Detassazione del lavoro straordinario e aumenti salariali legati all’andamento dell’azienda
11. Abolizione del sostituto d’imposta per i lavoratori dipendenti
12. Superamento degli ordini professionali
13. Abolizione valore legale titolo di studio e valutazione dei docenti

Cosa ne dite? Io le trovo interessanti. E molto condivisibili.

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