Ho recentemente terminato di leggere un libro: “Francesco d’Assisi” di Franco Cardini. L’avevo comprato una notte su internet, anni fa. Non deve stupirvi che io faccia acquisti la notte: maledetta la carta di credito che permette questi acquisti d’istinto e d’impulso. Sei li, stanco e magari assonnato, davanti al pc… e ti viene l’idea che ti serva qualcosa. E allora che fai? Zak, la compri. Non esistono scuse psicologiche del tipo “esco e la cerco in qualche negozio” perché è notte e i negozi sono chiusi. E così acquisti. Credo che almeno la metà delle mie spese on-line siano state fatte di notte.
E così ho fatto per questo libro. La figura del Poverello di Assisi mi affascina da tempo, per via della sua totale dedizione e il rifiuto della più piccola polemica. Accettava quello che il mondo, e quindi Dio, gli offriva, senza lamentarsi e lagnarsi di quello che non aveva o di quello che avrebbe potuto avere. Un forza incredibile.
Il libro cerca di smarcarsi al massimo dall’agiografia, ma neanche si limita al racconto puramente storico. È quindi una commistione, un tentativo (abbastanza ben riuscito a mio parere) di raccontare la storia di San Francesco rovistando nel frattempo nel suoi scritti e approfondendo i suoi pensieri. Spiega la sua vita precedente, la sua illuminazione, la sua scelta di vita, e i circa vent’anni in cui ha creato l’ordine che poi ha preso il suo nome.

 

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