(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Atene – terzo giorno

Il tempo è bello, alla strafaccia delle previsioni. Caldissimo.
Mi da l’impressione che nei negozi parlino fluentemente l’inglese, a differenza dell’Italia. X esempio il tizio dell’internet point dove vado alla sera parla un inglese perfetto. Ma anche i venditori di ricordini.

Poi c’è un altro mistero: lungo le vie c’è una… non so come definirla e descriverla è difficile… una "striscia", larga circa 30/40 cm, che sembra quasi una pista per i trolley… ma in realtà non si capisce a cosa serva. A volte è di materiale plastico, e ha delle linee longitudinali in rilievo… sembra fatta apposta per farci passare qualcosa, ma è stretta e poi ogni tanto fa delle curve. Ma c’è dappertutto, in quasi tutti i marciapiedi.

Un’altra singolarità è che qui mangiano a tutte le ore. In questo momento stiamo pranzando, sono le 3 e mezza del pomeriggio e il ristorante è strapieno imballato di gente.

Oggi era una qualche festa nazionale, gli uffici sono chiusi. Lungo la via c’era una parata di scolari, a gruppi di età variabile dalle elementari alle superiori. Sono molto nazionalisti, ci sono bandiere dappertutto e c’è pieno di venditori ambulanti che vendono bandierine biancazzurre. A mezzogiorno abbiamo assistito al cambio della guardia davanti al parlamento, coi caratteristici guardiani vestiti in modo tradizionale che si muovono come fossero automi. Attraversando il parco lì dietro abbiamo raggiunto lo stadio costruito in occasione delle prime olimpiadi moderne del 1896. Notevole. Poi abbiamo fatto tutta la passeggiata che parte dietro alla rocca dell’Acropoli finché non abbiamo raggiunto questo ristorantino per mangiare qualcosa.

Prima della partenza abbiamo deciso di visitare una zona a caso non ancora vista. Abbiamo optato per la zona a nord est di piazza Monastiraki. All’inizio erano tutti locali pieni di gente che mangiava e beveva, poi quartieri sempre più degradati. Che storia, appena ti allontani dal centro si iniziano a vedere case semidistrutte, locali abbandonati, marciapiedi malmessi. Ad un certo punto pareva di essere in un film: arabi, indiani e africani ovunque. Ma tantissimi, a decine se non a centinaia. Tutti uomini. Ovunque ti giravi c’erano le vie piene di queste persone. Ad un certo punto sono spuntati alcuni agenti di polizia che cercavano di incanalare questi  personaggi… x poco non vengo incanalato anche io!! Ma che strano, non ho proprio capito cosa facessero. Vie e vie strapiene di questi tizi… devo ammettere che passarci attraverso dava un certo senso di claustrofobia o di agorafobia. Non per fare del razzismo, ma facce veramente da galera… per fortuna si facevano i fatti loro, non ci hanno mai interpellato a parole, al limite con gli sguardi. Boh sarà stato il raduno del fancazzista, ci saranno stati almeno mille uomini in totale a far nulla. E’ proprio quello lo strano: non stavano facendo nulla: non una festa, un mercato, un rito, non stavano pregando… nulla! Boh?

E poi in metro fino all’aereoporto. Dovrebbero farla anche a Linate.

Voto ad Atene: 6

 
Tempio di Efesto

 

Atene – secondo giorno

Una particolarità notata visitando alcune chiese: non ci sono statue. Solo raffigurazioni, cioè quadri. la gente entra, fa il giro di questi quadri, fermandosi davanti a ciascuno per una manciata di secondi e poi esce, non prima magari di accedere una di quelle piccole , magre e brune candele da conficcare in una cesta piena di sabbia. Le chiese sono tutte molto elaborate.

Andando verso l’Acropoli ci siamo imbattuti nel mercato della carne: allucinante. Sembra di essere in estremo oriente o nel medioevo: è al chiuso, ma sono tutte bancarelle aperte, coi tizi con la mannaia che taglino i pezzi di carne su taglieri di legno in mezzo alla gente, coi camici bianchi tutti sporchi…se allunghi una mano potresti toccagnare tutto ciò che vuoi. Addirittura è passato un carrello stracolmo di pezzi di carne, in mezzo alla gente. C’erano alcuni macellai che fumavano ed è passato anche un motorino. L’Italia sarà un paese di pseudoschizzinosi dove per comprare la frutta ci mettiamo i guanti, ma qui l’igiene non sanno neanche cosa sia!

Siamo saliti verso la mitica Acropoli. Si passa attraverso viuzze, casette, scalette. Tutto molto caratteristico. Tutte quelle casette con un piccolo giardino con viti, fichi, ulivi,…

Prima dell’ingresso c’è una rocca che offre un bel vedere. E’ una roccia marmorea, come molte nella zona, ma moooolto scivolosa, a causa del passaggio di orde di turisti.
 

Il Partenone è molto “conciato”, semidistrutto, però visto da davanti fa ancora la sua figura. Anche perché la posizione, là in alto, rende molto. Sulla guida c’è scritto che molte statue e reperti sono in realtà copie, per preservarle dall’inquinamento. Gli originali sono esposti nei musei, tra cui il BM di Londra.

Eravamo sfiniti, e allora una pennica in hotel. Nel tardo pomeriggio un giro in via Ermou, la via dei negozi del centro. Devo elencarli o ne faccio a meno? Tanto sono sempre i soliti: Benetton, Calzedonia, Zara, H&M, ecc. ecc.
Fino a piazza Syntagma. È la parte “shopping” della città e si non discosta molto da tutte le altre città europee che ho visto.
Abbiamo concluso la giornata con un giro nelle vie dei dintorni.

Qui c’è pieno di motorini. Vanno ovunque, sono abbastanza indisciplinati (e senza casco). Così come le auto: passano e parcheggiano dappertutto.

Ci sono tanti negozi di pellicce, molto spesso maculate, e molto spesso vendono sia pellicce che gioielli.

Atene – primo giorno

L’aereoporto di Atene è veramente molto moderno. la gran comodità è che c’è una linea della metro che porta direttamente in città (circa 40 min). Il nostro albergo è in centro, pulito, semplice e il tizio della reception gentilissimo, ci ha spiegato proprio per filo e per segno tutte le cose da vedere in città. Ok, via con la visita. Da una primissima occhiata non è che faccia una bellissima impressione. I negozi sembrano poco curati e le facce che si vedono in giro sono abbastanza da galera. Ci sono anche tantissimi indiani o pakistani. I prezzi sembrano simili a quelli dell’Italia, forse un po’ più bassi.

Abbiamo visto il mercatino che c’è la domenica ai piedi dell’Acropoli. Ma si, c’è un po’ di tutto, ma alla fine è il solito fritto misto che vedi ovunque: africani con roba falsa, ricordini, finte anticaglie, ecc. Fatto sta che il pomeriggio è passato.

Dopo ci siamo avventurati nelle viette della città vecchia, la Plaka. Diciamo che sicuramente qui non si muore di fame. Ci sono ristorantini ovunque, sembra di stare… ma dai… nel quartiere greco di Parigi. Dopo tanto (ma tanto) girare la stanchezza si faceva sentire, in fondo eravamo in piedi dalle 4 e mezza! Allora ci siamo sparati una cena greca a base di suvlaki e roba simile.

Però sto imparando a leggere le lettere greche. La teta si legge T, la omega O, la ipsilon si legge U, la Σ si legge S, la Λ che dovrebbe essere la lambda si legge L, ecc.

Alla sera ho chiamato l’Italia con Skype: che figata si sentiva benissimo e ho speso quasi nulla (a parte il costo dell’Internet Point). Quando ero a Londra due anni fa lo usavo tutti i giorni.


L’Acropoli la si vede da ogni punto della città.. domani ci andremo.

Il dottore è fuori sede

Fabio Da domenica 26 a martedì 28 sarà ad Atene (Grecia)

Fabio Κυριακή 26 έως Τρίτη 28 θα είναι στην Αθήνα (Ελλάδα)

Palermo


La cattedrale di Palermo

Domenica scorsa siamo stati a Palermo. Alzataccia e partenza da Voghe alle 6 alla volta di Malpensa, volo con Easyjet. Col nostro pandino giallo abbiamo raggiunto prima le spiagge nella zona di Isola delle Femmine e poi ci siamo diretti verso il centro città. Faceva caldo, molto caldo, da girare in maniche corte ed avere ancora caldo. Abbiamo parcheggiato nei pressi del palazzo di giustizia e abbiamo subito raggiunto la stupenda Cattedrale. Sfortunatamente non si poteva visitarne l’interno, ma ci siamo accontentati dell’esterno che è decisamente notevole. Attraversando la singolare Porta Nuova, con raffigurati i mori, abbiamo raggiunto il mitico Palazzo dei Normanni, che abbiamo fatto in tempo a visitare. Molto bello, è anche sede del parlamento della Sicilia. Dentro è possibile visitare la Cappella Palatina, con decori favolosi e un soffitto in legno intarsiato che è una meraviglia. Ci hanno fatto fare la visita guidata del palazzo e delle sue varie sale. Uno dei tanti esempi siciliani dell’incontro tra le varie culture: quella araba, normanna e quella borbonica. Bello veramente.


La Porta Nuova

Poi ci siamo fatti un giretto x la città, un po’ a caso e un po’ seguendo la piantina. Purtroppo i negozi erano quasi tutti chiusi (strano, la pensavo una città turistica). Ci siamo resi conto che è una città molto sporca. Non ci sono i sacchetti della spazzatura abbandonati come a Napoli ma le strade sono sporchissime: foglie, lattine, cartacce, ciarpame ovunque. E le automobili parcheggiate sono tutte gibollate. Insomma è una città che perde l’occasione di darsi una ripulita e una riordinata: accanto a costruzioni nuove o tenute bene ce ne sono tantissime fatiscenti, ma comunque abitate… non so come fanno. Un breve giretto nei quartieri del centro (vicino a Vucciria) ha confermato questa veduta: case semidisastrate e quasi pericolanti, sporcizia ovunque.


Il Porto

Successivamente abbiamo raggiunto Monreale, per visitare il famoso duomo. Da fuori non sembra un granchè, ma dentro è fighissimo. Mosaici, intarsi, e chi più ne ha più ne metta. Addirittura anche il pavimento era curatissimo. Per realizzare una cosa così ai nostri tempi… beh non so… sarebbe impossibile…
Per finire in bellezza la giornata io e la mia meravigliosa ragazza siamo stati sulla spiaggia di Mondello, quando già la luna si faceva vedere. Alle 9 avevamo l’aereo per tornare a casa.
Stupenda giornata, tempo magnifico. Un suggello ottimo per una giornata in compagnia di Elisa che già di per sè è una cosa per cui vale la pena andare anche fino a Palermo.


Ecco la prova provata di essere stati a Palermo!

 

Bella

Mercoledì scorso siamo andati a Stresa. C’ero già stato, ma è sempre un bel posticino. Il Lago Maggiore ha certo il suo fascino e il lungolago della città, coi suoi favolosi hotel e ville stupende, è proprio caratteristico. Il centro è molto turistico ma sempre carino, coi negozietti e i ristoranti. Il tempo era un po "acquoso", ma tutto sommato non ci ha fatto disperare più di tanto. Eh si, è stata proprio una bella gita.

Dopo pranzo  ci siamo diretti all’imbarcadero. E’ singolare come nelle vicinanze ci siano i barcaioli privati che cercano in tutti i modi di indirizzarti verso le proprie gite in barca. Peccato che abbiano costi esorbitanti rispetto ai traghetti di linea. Alla fine abbiamo optato per visitare la più vicina e la più carina delle isole, che dal nome dice già tutto: l’Isola Bella. Dopo un breve tour sotto la pioggia abbiamo deciso di visitare il Palazzo Borromeo. Beh, al contrario di John e Lavinia, se io e Ely fossimo i proprietari, sicuramente chiuderemmo l’isola al pubblico per andarci ad abitare, non prima di qualche piccola modifica, ovviamente. C’è da eliminare un po’ di ciarpame spostare qualche rara suppellettile, ma tutto sommato è quasi a posto (anche se non ho ancora capito dove metteremmo il ping pong). E poi anche il giardino non è niente male (a parte i pavoni, tutti bianchi… ma con una bella bomboletta spray si rimedia subito, sono un esperto io!!)

Insomma una piacevole giornata, anzi "una splendida giornata, straviziata, stravissuta, senza tregua…". In una  splendida location. Ma soprattutto con Elisa. Più della gita, più dell’isola, lei si che merita il titolo del post.


 

Siii viaggiare…

E dopo Londra, che posti mi piacerebbe vedere, visitare, vivere? Beh sono tanti, tantissimi, troppi. Per ora di sicuro c’è solo che a Luglio mi sparo un weekend a Ibiza, la patria del divertimento sfrenato. Direi che 3 giorni è la quantità giusta… E poi… boh. In Italia mi piacerebbe vedere la Puglia, non ci sono mai stato e dicono tutti che è bellissima. Sarebbe interessante fare come in Sicilia tre anni fa: andare giù in aereo e poi affittare un’auto e girarsela tutta, da cima a fondo. Per quanto riguarda l’estero… beh io notoriamente sono un amante delle città, e ormai di quelle europee ne ho viste tantissime: Barcellona, Londra, Oslo, Vienna, Praga, Budapest, Amsterdam, Bruxelles, Parigi. Beh a Parigi mi piacerebbe tornare a breve, ho qualche fantasma da scacciare e poi mi manca quella città, se amo definire Londra la capitale d’Europa, Parigi è la città più bella… e poi anche lì, ogni volta che torno, mi pare di essere a casa…

Per il resto i posti che mi attirano sono tutti lontani: Tokio, Hong Kong, Australia, Nuova Zelanda, New York. Vi ho mai raccontato il famoso aneddoto di NY? Io da anni e anni ho il pallino di New York: mi ispira, non so il perchè, forse perchè rappresenta il sogno americano, la città da film per antonomasia. Insomma è da tanto tempo che vorrei andarci. E poi tutti quelli che ci sono stati mi raccontano cose incredibili. Solo che non è come andare in Europa che in un paio di ore ci arrivi e a poco prezzo. Allora volevo organizzare con un amico, nell’estate del 2001. Sono stato in un’agenzia per sapere i prezzi e le date. Io volevo andare a Settembre, quando avevo più tempo e poi i prezzi sarebbero stati più bassi.  Ma poi il mio amico era nelle spese, e anche io ero un po’ indeciso e così alla fine non abbiamo prenotato. La partenza era per il 10 settembre. Ci scommetto le p..upille che io il mattino dopo sarei voluto andare sulle torri gemelle, ho un debole per i posti alti. La mattina dell’undici settembre duemilauno. Ma prima o poi ci andrò a New York.

Una domenica tranquilla a Milano

8:57
Ok, c’è il sole e vado verso la stazione di Voghera. Appena dopo l’edicola c’è un furgoncino con targa ucraina, e un popolo di badanti coi cartoni legati collo spago, come da tradizione. Sono i "corrieri" che fanno la spola tra i paesi dell’est e l’Italia. In stazione la prima amara sorpresa del mattino: il treno x Milano è soppresso causa sciopero. Bene, e io che x non fare la fila avevo preso il biglietto via internet, e adesso devo fare la fila lo stesso x il supplemento. Chissà come mai gli intercity ci sono sempre, eh? Ed è pure in ritardo. La fauna della stazione è variegata: sportivi col borsone, vacanzieri, anziani, prostitute (a quest’ora??). La maggioranza parla lingue straniere, si vede che gli italiani sono già stufi di doverlo prendere tutti i giorni, il treno. E così diventa un mezzo per chi non può o non vuole permettersi altro. Però i binari sono deserti (foto).

10:55
Il viaggio è stato tranquillo, ho sfogliato la guida del touring che avevo. Perchè sono venuto a Milano? Semplice, perchè è ridicolo andare a visitare l’Isola di Pasqua e la muraglia cinese e non trovare il tempo x scoprire angoli della nostra penisola che si hanno a portata di mano. Anche in una città come Milano, che è famigerata x i ben noti motivi, ma che nona ha nulla da invidiare a moltre altre città. Ho gironzolato x Piazza Duca D’Aosta (foto). Devo dire che, forse grazie alle forze (foto) dell’ordine, la piazza è più ripulita rispettoa qualche anno fa, quando era terra di nessuno popolata da delinquenti. Volevo fare l’abbonamento daily alla metro, ma alla fine ho deciso che girerò a piedi. Avrei voglia di vedere se e come è cambiata la metropolitana: una volta la frequentavo spesso e conoscevo la mappa a memoria. Girare a piedi ti da tuttavia la possibilità di fare una cosa che mi piace tanto: notare i particolari. Adesso sono in via Manzoni (foto), vicino ad un palazzo di Armani: vendono vestiti, ma anche profumi, occhiali, gioielli, borsette, arredamento… addirittura dolci (foto) !E sta x aprire l’Armani Hotel. Un servizio all inclusive.

11:34
Non ci crederete, ma non ero mai stato in via Montenapoleone (foto) prima d’ora. Ok, l’ho fatto, mi sono reso conto, ma non è niente di che. Ci sono vie dell’alta moda (a Londra e a Roma per esempio) più carine. I negozi sono i soliti, inutile elencarli. Menzione speciale per la borsetta da 23 mila euro di Gucci.
La chiesa di San babila (foto) invece è piccola ma carina. In giro c’è molto movimento in vista delle prossime elezioni: banchetti dappertutto e in Via Vittorio Emanuele c’è La Russa.

12:43
Appena fuori dal centro, Milano alla domenica è sonnecchiosa. Specialmente a quest’ora. Ho fatto il mio giro da bravo turista: Piazza Duomo, galleria (foto), Piazza della Scala (foto), Duomo (foto), ecc. Volevo entrare alla Rinascente ma è più forte di me: ma che ci vado a fare! L’ultima e unica volta che ci sono stato ero alle medie e ho comprato un Lego per Alan. Ora potrei comprare qlcs x Gloria, ma ha poco senso: il regalo più bello che potrei farle è portarla al parco giochi, non cioccarle in mano l’ennesima bambolozza che magari il giorno dopo è già dimenticata.
Mi sto riposando davanti alla università statale (foto), sgranocchiando delle barrette che distribuivano in centro nelle stand della Stramilano e leggiucchiando un po’ il mio libro "Shock Economy" su una bella panchina al sole.

14:26
Ho pirlato un po’ senza meta, giusto x scoprire qualcosa di invisibile ai turisti normali. Sono passato anche davanti alla scuola che frequentò mia sorella, il collegio delle Marcelline (foto). Poi mi sono diretto verso i navigli, dove c’è un mercatino (foto) molto simile a quello di Portobello Road. Ma allora mi vuoi dire che tutto il mondo è paese, e che quindi ho già visto tutto? Non mi resta che uscire dall’Europa. Ora sono in Porta Ticinese (foto), torno verso il centro.

15:53
Sopo essere passato dalle colonne di San Lorenzo (foto), non potevo non passare a vedere la sede della borsa (foto), in Piazza Affari. E poi direzione Castello Sforzesco (foto). E’ la prima volta che lo visito, mi ricorda il castello visconteo di Pavia. C’era una mostra (foto) sul connubio arte-pubblicità: carina ma con poche opere, a mio avviso. Chi ti incontro? Il Dave con la tipa. Piccolo il mondo. Ora son qui spaparanzato il Parco Sempione. Inizio ad essere stanchino. ora mi riposo un po’, leggo e faccio 2 telefonate, poi deciderò se è ora di "comebackare" (come dice Lorenzo)

17:37
Sono sul treno. Dal Sempione alla Centrale sono passato per Brera, c’erano esposti dei quadri troppo forti… E poi per alcune vie assolutamente a caso. Alla stazione mi son beccato con Jim e Paola, che mi hanno anche offerto un caffè. Solo che quando ero al bancone del bar mi sono reso conto che il treno stava per partire, così ho mollato lì tutto. Grazie lo stesso, alla prossima.

Oslo

Giorni fa sono stato ad Oslo con amici: ecco qualche foto!

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Molveno

Sono appena tornato da un week end sciistico alla Paganella con lo Sci Club Voghera.

Siamo partiti Venerdì mattina e siamo arrivati a Molveno, dove avevamo l’albergo, nel primo pomeriggio.

Diciamo che il comprensorio AndaloFai della Paganella non è male, anche se forse farci una settimana bianca sarebbe esagerato, visto che le piste non sono tantissime (l’anno scorso sono stato a Marilleva, dove potevamo sciare anche a Folgarida e Campiglio)

Tutto sommato è stato un bel fine settimana, abbiamo trovato anche tempo abbastanza bello (oggi un pò ventoso e freddo, che comunque contribuiva a mantere bella la neve). E poi avendo a disposizione il pullman dello Sci Club non avevamo problemi di parcheggio, strade e stanchezza alla guida.

Ieri sera a Molveno c’è stata la festa del CSI, con prodotti tipici delle varie località italiane: non abbiamo disdegnato gli assaggi, anche se purtroppo avevamo già abbondantemente mangiato a cena e quindi non li abbiamo gustati appieno.

In definitiva: buona compagnia, tempo discreto, piste carine. Giudizio più che positivo. Sarebbe bello tornarci d’estate.

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