(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: June 2007

Il lavoro del blogger

Molti mi chiedono perchè scrivo un blog oppure mi consigliano di scrivere su questo o quell’argomento. Vorrei rispondere a tutti con questo post.
Io sono abbastanza un grafomane, cioè mi piace scrivere. Non mi piace scrivere cose impegnate, anzi amo scrivere esattamente quello che mi viene in mente in quel preciso istante, senza stare lì ad aggiustare la costruzione delle frasi e i tempi dei verbi, ecc. Per questo scrivo un blog. E’ come tenere un diario. Un secondo ma non meno importante motivo è proprio il fatto che ogni giorno scopro sempre nuovi lettori. Ogni tanto incorntro un amico che mi dice "ma lo sai che leggo il tuo blog?". Oppure sento via email persone che non sento da tanto tempo… e scopro che mi seguono tramite il sito. Oppure gente che magari prima non conoscevo. Insomma ho un piccolo seguito (i miei 40 lettori, come mi piace dire) e sento un po’ il "peso" di questa attenzione verso di me. Ovviamente mi fa piacere, ma a volte vorrei poter scrivere tutti i giorni per poterli accontentare. Il fatto è che spesso non ho tempo. Mi capita di pensare una cosa e di volerla scrivere, ma poi passa l’attimo, passano le ore, i giorni, e quella cosa non mi "prende" più come prima, la magia sfiorisce e… non la scrivo.

Per quanto riguarda gli argomenti… beh…. ripeto, sono assolutamente a caso! Quando ho voglia di dire una cosa (ma quante volte ho scritto "cosa" in questo post???), che sia una canzone, una polemica, una foto, una barzelletta…. la scrivo. Tutto qui. Ma forse è bello per quello.

Ho anche un clone! (Davide questo NON scriverlo nel tuo blog !!!!)

Sballi ravvicinati del 3° tipo

E centomila occhi si voltarono

a guardare il cielo
con un sospiro leggero,
                                                                       da quella parte sì, è da quella parte che
sarebbero venuti…loro

(vasco)
l’ aveva detto il vecchio pazzo
che abitava il monte
nessuno aveva dubitato
delle sue parole
                                             avevano bisogno di loro
                                         sarebbero venuti in volo.

E centomila cuori cominciarono

a sondare il cielo
                                                      con un sospiro leggero,
da quella parte sì, è da quella parte

che sarebbero venuti…loro
non c’ era che aspettare fino all’ alba

                                                                con pazienza e rassegnazione
avrebbero risolto tutto quanto loro
senza fare il minimo rumore

(gnacche)

avevano bisogno di loro
sarebbero venuti in volo.

                                                             E centomila mani cominciarono
ad alzarsi verso il cielo

si stava già facendo giorno

e non era arrivato nessuno.
                                                            Non si poteva più aspettare…invano
                                                       qualcuno già diceva
che non esistevano nemmeno…….

……..dovevano fare da loro.
Fu allora che presero…

…il volo…

(giocatori di calcio a San Siro)

I've got the power

Американская фирма Tranceptor Technology приступила к созданию компьютера “Персональный спутник” !

L'impero dei falsi

Tutti sanno che ci sono in giro un sacco di prodotti falsi. Ma tutti pensano che ci si fermi solo alle griffe di abbigliamento.

Sbagliato!

Riccardo Staglianò ha fatto una ricerca e ha scritto un godibilissimo libro ("L’impero dei falsi"). E’ stato in Cina, a Hong Kong e nell’entroterra, è stato a Napoli, ha seguito le merci contraffatte nel loro viaggio verso i mercati occidentali (e non solo). E ha scoperto che tutto ciò che può avere un mercato ha anche qualcuno che lo produce falso.
Finchè si tratta di cinture o magliette tutto bene (si fa per dire…), ma quando ad essere falsi sono le medicine o i ricambi degli aerei…brrrr….

Eppure è così: fabbriche che fanno extraproduzione e vendono il surplus attraverso propri canali (non si può neanche parlare di falso: i produttori sono gli stessi!!!!), produttori di tartufi falsi (si avete letto bene!), spacciatori di acqua sporca che millantano proprietà antimalariche (e conseguente morte di migliaia di persone), cinesi che acquistano imprese di scarico nel porto di Napoli, pirati di DVD che vendono su ebay, ecc.

Datemi retta: è un libro proprio ben fatto, scritto bene, documentato. Vi farà aprire gli occhi su tanti aspetti meno noti. Ad esempio perchè le grandi marche non vogliono che ci siano troppe inchieste sui falsi? Perchè Dubai non fonda il suo business sul petrolio ma sul re-export? Come si compra e come si vende il prodotto falso nei mercati all’ingrosso cinesi? Perchè la camorra ha abbracciato questo nuovo business (beh perchè è redditizio e comporta molti meno rischi di altri, come droga, armi, ecc.) ??

Vacanze 2000 – 3 – Cassis

Terza parte delle mie avventure in Francia / Spagna nel agosto 2000 con Lorenzo.
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Mercoledì 23 agosto 2000

La spiaggia e il posto non è male. Cassis è un piccolo paese di mare tipo Camogli. Di sicuro è caro come posto. Il camping è in cima al paese, il mare (ovviamente) è in fondo. Li separano circa 2 o 3 km di pendenza 15%. I nostri vicini di tenda sono due bauscia di Genova con l’Audi TT. Fanno i figaccioni e poi vanno in tenda. Ieri sera ci siamo fatti gli spaghetti innaffiando con un’orribile bottiglia di rosato francese. In realtà ne avevamo comprate 2, ma una si è rotta durante il trasporto.
Alla sera abbiamo fatto i nostri 300 giri a piedi sulla riva per finire a bere un Cointreau e un Grand Marnier per 50 franchi (15.000 lire). Cercavamo un "tagliere per il salame", ma tutte le tipette intervistate non ci sono state di aiuto. Neanche una bella niocca che parlava l’italiano meglio di noi, ma non conosceva il salame.
Stamattina, dopo la colazione a base di latte e nescafè, ci siamo avventurati in stile Manolo o Messner sulla scogliera vicino alla spiaggia che passa sotto ad un castello. Siamo approdati in una spiaggia sassuta e bisunta, ma molto caratteristica. Per tornare siamo sbucati in un parcheggio. Dopo poche centinaia di km di salite siamo arrivati al campeggio.
Al supermercato abbiamo scoperto un’altra usanza francese: il prosciutto si vende a fette, di circa mezzo etto. Al pomeriggio sotto la road star del sole ci siamo abbrustoliti per benino. Ora dobbiamo cenare con spaghetti, salame (chissà che buono) e vino che , se tutto va bene, è peggiore di quello di ieri, ma è un litro e mezzo. La serata si prospetta "fluorescente".

Totentanz

Chi è colui così gagliardo e forte
che possa vivere senza poi morire
E da colei ch’è tutto, Madonna Morte,
l’anima sua possa far fuggire?
La Morte schifosa, la Morte lasciva!
La Morte! La Morte! La Morte che arriva!
La Morte, la Morte, dolcissima e amara,
la Morte che avanza nella notte chiara.
La Morte di pietra, la Morte di neve
la Morte che arriva con passo lieve.
La Morte che dona, la Morte che prende,
la Morte che ruba, la Morte che rende,
la Morte che passa, la Morte che sta,
la Morte che viene, la Morte che va.
La Morte che arriva con il suo dolore,
e avvolge ogni cosa con il suo fulgore.
La Morte regina senza scettro e corona,
La Morte! La Morte! La Morte in persona!
La Morte! La Morte! La Morte furiosa,
la Morte maligna, la Morte pietosa,
la Morte sicura, la Morte carogna,
la Morte che ha il muso di un topo di fogna.
Verrà la Morte e i tuoi occhi avrà
e la bellezza tua, vanità di vanità…
Verrà la Morte e porterà con sé
tutto il tuo impero, tutto, insieme a te…
Verrà la Morte e taglierà il legame
così sottile e forte, così bello e infame…
Verrà la Morte, sarà la tua coscienza,
è stata tua compagna in tutta l’esistenza…
Verrà la Morte, e a te che non sei niente
porgerà la mano, in mezzo all’altra gente…
…e tu sarai il primo, come vorrà la sorte,
a danzare con lei la danza della Morte!
La Morte bizzarra, la Morte normale,
la Morte che viene a lenire ogni male
la Morte che vive, la Vita che muore,
la Morte! La Morte! La Morte nel cuore!
La Morte ha danzato, la Morte civetta,
la Morte ti ha scelto, la Morte ti aspetta!
La Morte trionfante, la Morte gloriosa!
La Morte! La Morte! La Morte tua sposa!
Verrà la morte e a te che non sei niente
porgerà la mano, in mezzo all’altra gente…
…e tu sarai il primo, come vorrà la sorte,
a danzare con lei la danza della Morte!
Verrà la Morte, sarà la tua coscienza,
è stata tua compagna in tutta l’esistenza…
Verrà la Morte e taglierà il legame
così sottile e forte, così bello e infame!
La Morte che vive, la Vita che muore,
la Morte! La Morte! La Morte nel cuore!
La Morte! La Morte! La Morte furiosa!
La Morte trionfante! La Morte gloriosa!
La Morte bizzarra, la Morte normale,
la Morte che viene a lenire ogni male!
La Morte regina senza scettro e corona,
La Morte! La Morte! La Morte in persona!
La Morte, La Morte, dolcissima e amara,
la Morte che viene nella notte chiara.
La Morte schifosa, la Morte lasciva.
La Morte! La Morte! La Morte che arriva!
La Morte sicura, la Morte carogna,
La Morte che ha il muso di un topo di fogna.
La Morte ha danzato, la Morte tua sposa,
la Morte maligna, la Morte pietosa…

(Tiziano Sclavi)

Vacanze 2000 – 2 – Cassis

Continua il racconto delle mie vacanze nell’estate del 2000…
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Martedì 22 agosto 2000

Ieri abbiamo fatto un salto in spiaggia, ripassando per Nizza, evento più unico che raro (circa 100km li abbiamo fatti a Nizza). Poi siamo tornati a cenare al campeggio, dove abbiamo scoperto che l’ape è un animale veramente bastardo, non si nutre di polline o nettare di fiori, bensì è ghiotto di prosciutto e bistecche.
Infine, non contenti, alla sera ci siamo sparati ancora un po’ di km a Nizza, di cui circa 10 a piedi. Sul lungomare c’erano solo rompicoglioni in roller o bici. La Francia ci sta insegnando uno stile di guida tutto transalpino: la precedenza è un concetto astratto, chi passa ha sempre ragione.
Stamattina, dopo un caffè in compagnia dell’ape, siamo partiti per Marsiglia, ascoltando RTL102.5. Abbiamo ritirato Mil Franc, che qui sono tanti. Siamo arrivati a Marsiglia alle 12,30 circa, ma dopo tanto girovagare a vuoto ci hanno detto che camping non ce n’erano. Allora siamo finiti nel solito paesino (Cassis), che pare bello. Il problema è stato l’attraversamento del canyon con gli allarmi elettrotecnici, le bestie feroci, i liquami tossici e il ponte levatoio, anche se il paesaggio era apprezzabile. Abbiamo fatto la pasta alle 15,30 e ora che sono le 5 siamo pronti x la spiaggia. Forse qui non ci sono api.

De gustibus non est disputandum

Oggi, cari 40 manzoniani lettori, vorrei tediarvi con il seguente argomento: quali politici mi stanno antipatici. Non si tratta (o non solo) di antipatia politica, ma solo di antipatia "a pelle", quelli che quando li vedi in tv ti vien voglia di cambiare canale.

Il primo posto se lo accaparra ovviamente il professor Prodi, in quanto mi fa infuriare ogniqualvolta lo sento parlare. Con il suo aspetto bonario da salumiere di provincia, con quel suo modo di fare da pretello di paese, finto ingenuotto e titubante, e quel tono di voce da confessionale, mi fa cascare gli attibuti per terra.

Al secondo poto metto il pupone Rutelli. E’ un bel’om, fa la parte del figaccione rampante, uomo elegante e rispettoso, rispettabile e integerrimo. Simpatico e comprensivo. Ma, appunto, è vistosamente una recita. Si vede che il suo comportamente e il suo linguaggio sono artificiosi.

Al terzo posto metto l’ex ministro Gasparri. Non lo sopporto. Arrogante, saccente, intransigente.

Al quarto posto metto un uomo che ho sempre inserito tra i simpatici, ma da quando è presidente della camera mi ha un po’ deluso. Parlo ovviamente di Bertinotti. Solitamente quelli che svolgono quel ruolo sono un po’, come dire… super partes (secondo una dicitura in voga), cosa cui lui sempre più spesso si astiene dal fare.

Menzione speciale per Visco. Già il fatto che non hanno potuto nominarlo ministro dopo le sparate negli ultimi giorni di campagna elettorale (almeno hanno avuto un po’ di buon senso). Solo che anche come ministro-ombra (nascosto dietro la maschera funeraria di Padoa Schioppa) ha fatto danni, cosa che non riesce ad ammettere neanche sotto tortura, al contrario mostrando sempre un volto crucciato e scocciato.

Altri politici che non mi sono simpatici: Leoluca Orlando, Tabacci, Follini.

Uno dei più odiati d’Italia, Berlusconi, non mi sta antipatico. Gli riconosco due grandi difetti: a volte non perde l’occasione per stare zitto e poi soffre di deliri di onnipotenza. Per il resto, è simpatico.

Vacanze 2000 – 1 – Nizza

Tempo fa, sistemando un cassetto, ho ritrovato un "diario del capitano", cioè gli appunti di Viaggio che scrivemmo io e il mio socio Lorenzo durante le nostre vacanze in Francia / Spagna in campeggio nell’estate del 2000. Ve le propongo, a puntate.
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Lunedì 21 Agosto 2000

Siamo partiti alle 7.35 circa da Voghera, autostrada Casei Gerola. Direzione Genova / Ventimiglia. Quando eravamo sull’autostrada dei fiori ci siamo fermati all’Autogrill per un caffè. I chilometri scorrevano veloci e ben presto abbiamo superato Ventimiglia e siamo passati in suolo francese. Alla prima stazione disponibile abbiamo cambiato "La Centomila" in franchi (circa 321) (anzi proprio 321!). Infatti, poco dopo, abbiamo dovuto sganciare il pedaggio dell’autostrada francese.
L’idea era quelle di passare a Monaco / Montecarlo, ma il cartello dell’uscita è apparso proprio durante un sorpasso. Risultato: niente principato, per ora. Usciamo a Nizza (lo so che non si passa dal passato al presente dei verbi, ma non sto mica scrivendo i Promessi Sposi, anche prima ho iniziato una frase con infatti).
A Nizza ci siamo un po’ persi, o meglio abbiamo perso un po’ di tempo, forse perchè gli abitanti si ostinano a mettere le indicazioni in francese! Siamo infine arrivati in un paesino vicino, Villefranche sur Mer, dove la bella figliola dell’ufficio informazioni ci ha indicato il campeggio più vicino (?!). Siamo a circa 1km da Nizza, però in linea d’aria, noi siamo a 1000m di altezza. Abbiamo montato la tenda…

Ora siamo sistemati bene, abbiamo mangiato e siamo pronti per le francesine.

Davide Van De Sfroos

Davide Bernasconi, in arte Davide Van de Sfroos (che nella sua lingua, il comasco, sta per "vanno di frodo") è in simpatico cantautore lariano. La sua musica tocca un po’ tutti i generi, dal folk al rock e la sua particolarità è proprio quella di cantare in dialetto comasco. All’inizio suona un po’strano, perchè siamo abituati a sentire canzoni in italiano, in inglese o magari in francese e spagnolo. A volte qualche lingua ancora più strana. Oppure canzoni in napoletano, in romanesco, ma quasi mai in dialetti del nord Italia. Vi ricordate i Pitura Freska?

Lui canta di contrabbandieri, di gente di provincia, di gente di confine. Le sue canzoni sono delle ballate, a volte divertenti, a volte malinconiche (come "E semm partii" sugli emigranti in america), a volte spassose (come il mini cd "Per una poma", cioè "per una mela", con tre canzoni dedicate a Noè, Adamo ed Eva e Caino ed Abele)

Ecco un piccolo assaggio (proprio da "Caino e Abele")

Una sira el Caino el veed che rüva l’Abele
Incazzàa cume el soo mea cussè che ghe s’è ruta la tele
Caino che el g’ha mea la televisiòn
el diis che al limite ghe ròla sö un canòn
Abele a bùca vèrta e scandalizzàa
el ghe diis Che vergogna, te seet anca un drugàa!
Vergogna de chii, che sèmm che dumà in düü

Quell’oltru ridendo el g’ha respundüü

La Bibbia la diis, che g’ho de fàtt la pèll,
però me g’ho un sistèma che l’è ammò püsse bèll,
tiri sö i me stràsc e voo via me
te làssi che a giügà a tennis de par te,
te làssi che a giügà a tennis de par te !

Fai il bravo…

Con le buone maniere si ottiene tutto?
In questo mondo, secondo me, ci guadagnano solo quelli che fanno la voce grossa.
E’ triste, ma è l’amara realtà.
L’utima prova l’abbiamo avuta stamattina, quando le persone che volevano andare a Roma a manifestare contro Bush e contro la guerra, hanno bloccato le stazioni per pretendere un prezzo politico del biglietto.

Ma scusa, perchè loro si e io no? Perchè quelli che usano il treno per andare a lavorare, o per andare a scuola, devono pagare il prezzo intero, e quelli che vanno a manifestare no? Dove sta scritto? A me sembra un prepotenza e un sopruso. Soprattutto perchè viene preteso. Avrebbero dovuto accordarsi per tempo con le Ferrovie: noi vi portiamo tanti clienti e voi ci fate lo sconto. Questo sarebbe stato corretto.

E non venitemi a dire: e va beh, fallo anche tu. Le solite furbate. Complimenti per l’inciviltà. Bel modo di manifestare per i diritti, sbeffeggiando chi il biglietto del treno lo paga intero.

Fermo restando che io ritengo pienamente lecita la partecipazione ad una qualsiasi forma di protesta e/o manifestazione. La democrazia è sempre ben accetta, ma non mi piace quando il "gruppo", in quanto tale, prevarichi i diritti del singolo. Sia che il gruppo si chiami "Fossa dei leoni", sia che si chiami "Disobbedienti", sia che si chiami "Amici dei trichechi dell’Artico"

Valle Staffora irraggiungibile

Da anni ormai lungo l’ex statale del Penice, strada principale della Valle Staffora, la viabilità sta peggiorando. Come dappertutto, le auto aumentano e la strada non offre più una scorrevolezza adeguata.

Da anni sento avanzare proposte, come la realizzazione di una strada alternativA che tagli fuori i centri urbani (ad esempio sul percorso della vecchia ferrovia Voghera-Varzi). Tutto questo non è mai stato realizzato e ha contribuito a rendere la Valle Staffora un posto ancora meno appetibile per chi ci vuole vivere o lavorare, per non parlare di chi avesse intenzione di impiantare realtà industriali: come potrebbero esserci flussi adeguati di automezzi su quella strada? Impensabile.

Le amministrazioni dei vari centri attraversati dalla ex SS 461, stufe del continuo passaggio in mezzo ai centri abitati di auto e moto che sfrecciano ad elevata velocità hanno in questo ultimo periodo provveduto ad installare una serie di semafori "rosso stop", vale a dire quelli che diventano rossi se l’automezzo in avvicinamento supera il limite di velocità. Bene, questo ha sicuramente diminuito il rischio di incidenti in prossimità di punti pericolosi, ma allo stesso tempo ha aumentato i tempi di percorrenza: nelle ore di punta ci vuole un’ora da Varzi a Voghera (30 km!).

Come se non bastasse, in queste ultime settimane di primavera la Polizia Locale della Valle Staffora (non so bene che comuni comprenda, penso Varzi, Bagnaria, Ponte Nizza,..) ha pensato bene di installare un bell’autovelox. Bene, direte voi, così anche i più incalliti trasgressori saranno fermati. E invece no, si è ricorso al vigliacco e infido trucco della macchinetta nascosta dentro ad un auto "borghese" senza insegne della Polizia. A cosa serve questo? A disincentivare la velocità? No, perchè l’automobilastro, non accorgendosi del vile attentato, non rallenta, pertanto serve solo ed unicamente a fare cassa. Eh si, i cari vigili e amministratori possono raccontare quanto vogliono la favoletta della prevenzione, ma in questo caso si tratta solo di repressione pura, senza alcun vantaggio per il cittadino: nè il pedone, che rischia comunque di essere investito, nè l’automobilista, che si becca la contravvenzione, la decurtazione dei punti sulla patente, ma corre comunque il rischio di incidente perchè non indotto a rallentare.

Risultato? E’ presto detto: ci lamentiamo che il turismo, specialmente in Alta Valle Staffora è in diminuzione? Per forza, i paesi sono ormai irraggiungibili in tempi decenti, e si corre anche il rischio di cadere in queste squallide imboscate…chi volete che abbia voglia di trascorrere una domenica in collina? Bravi, complimenti, ammazziamo (anzi seppelliamo) il pavese montano.

People are strange

La gente è strana quando sei uno straniero
Le facce ti guardano male quando sei solo
Le donne sembrano malvagie quando non sei benvoluto.
Le strade sono diverse quando sei giù.
Quando sei strano,
Le facce escono dalla pioggia.
Quando sei strano,
nessuno ricorda il tuo nome.
Quando sei strano.
Quando sei strano.
Quando sei strano.
 
 
 
The Doors

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