(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: March 2018

nessuno

Piacere io sono Nessuno. Nei miei giorni pesi tu non mi vedevi, non ero nella lista degli attesi. Vengo da una generazione di disillusi. Dal video lesi, educati ad essere ambiziosi e poi scaricati a terra tipo pesi, di zavorra da una mongolfiera, ma ora è la mia era, uscito dall'anonimato con la sensazione di un evaso da galera. Una prigione di ignoranza a cui un tribunale occulto mi diede l'ergastolo, ma io riscrissi il mio capitolo.
Io sono Nessuno e rappresento tutti quei Nessuno che mi stanno intorno. Persi in una routine uguale giorno dopo giorno. Sconvolti sul limite estremo. Per tutti i Polifemo, che primo o poi ti accecheremo

Brallo Vintage

Da qualche tempo ho aperto una pagina su Facebook, chiamata BRALLO VINTAGE, la cui descrizione dice:

"Foto antiche del Passo del Brallo e paesi limitrofi. No pubblicità, no eventi, no notizie (per quelli ci sono già altri gruppi), solo ricordi.

Ho iniziato a mettere qualche foto e qualche cartolina in mio possesso e a poco a poco anche altri stanno facendo lo stesso. E' un bel modo, a mio avviso, di ricordare, riscoprire o scoprire ex novo volti, situazioni, avvenimenti del passato del Brallo e dei paesini dei dintorni. 

La pagina è raggiungibile qui:

https://www.facebook.com/groups/brallovintage/

 

 

Un panettiere a Damasco

Sono un migrante, sono un cantate, un panettiere a Damasco, una stella distante , un pianoforte scordato dentro una sagrestia, l’avanguardia di guardia davanti alla retrovia.
Come posso io non celebrarti vita… oh vita… oh vita…

Viva la primavera!

🌺🌼🌻🌹🌷Oggi è primavera!🌺🌼🌻🌹🌷
Quindi mettiamo una bella foto colorata di qualche anno fa.

Terre e cultura

da "Terre e Cultura – Guida turistica della Comunità montana dell'Oltrepo Pavese" – Alessandro Disperati e Mattia Tanzi – 2011

BRALLO DI PREGOLA
Il Brallo ha un'estensione di 4638 ettari. L'altitudine del capoluogo è di 951 metri mentre il territorio varia dai 371 ai 1724 metri (Monte Lesima). Il Santo Patrono è San Rocco. Il Passo del Brallo è nato proprio a cavallo dell'Appennino. Tra gli anni sessanta e settanta ha conosciuto un periodo molto importante per lo sviluppo di questa zona sotto il profilo turistico. È in quegli anni che furono realizzati gli alberghi, i ristoranti e gli impianti di risalita. Oggi la località non ha perso la sua importanza: negozi, bar, ristoranti e alberghi sono al servizio di sciatori e villeggianti. In particolare va ricordato il centro tennis C.O.N.I., presso il quale durante l'estate si svolgono corsi per tutte le età e che offre numerose altre attività sportive. La caratteristica singolare di questo Comune è di essere formato da ben venti frazioni. Alcune importanti e ricche di storia, come Colleri e Pregola, altre invece che, addirittura, nel periodo invernale, risultano per lo più disabitate o contano pochi abitanti. 

Storia.
La denominazione Brallo di Pregola è alquanto recente, ma la storia di questo Comune è invece molto antica; Pregola era già nota all'epoca longobarda, nel X secolo, quando faceva parte del Monastero di San Colombano di Bobbio. Fu Federico Barbarossa, nel 1164, a cedere Pregola alla famiglia dei Malaspina: rimase in possesso dei marchesi sino alla fine del feudalesimo. L'abitato antico, con castello e chiesa, sorgeva su di uno sperone roccioso sovrastante l'attuale. Soltanto nel 1789 Pregola cessò di essere marchesato e fu annesso alla comunità di Santa Margherita Staffora. Nel 1859 Pregola, con una popolazione di 1756 abitanti, entrò a far parte della provincia di Pavia e venne inserito nel I mandamento di Bobbio del circondario di Bobbio. In passato il Comune non si trovava al Brallo, bensì a Pregola. Il municipio è stato trasferito nella sede attuale il 31 marzo del 1958. 

Da vedere.
A Collistano e a Someglio ci sono due antichissime chiese: quella di Collistano è stata sconsacrata, mentre a Someglio si trova una torre in mattoni a vista alquanto caratteristica, risalente al XIII secolo. Alla frazione Pregola, oltre alla chiesa, si trovano i resti dell'antico castello dei Malaspina. Caratteristiche sono inoltre le chiese di Valformosa e di Cencerate. A Cima Colletta si trovano un Rifugio del Cai di Voghera e impianti di risalita per lo sci alpino.

Appuntamenti.
II principale appuntamento si tiene la seconda domenica di settembre con la tradizionale `Festa della Patata'. La terza domenica di ottobre va in scena la Sagra del Pane Casereccio e della Castagna

La pieve di Someglio.
A Someglio nel XIII sec. sorse un'importante pieve, oggi Oratorio dei Santi Gervasio e Protasio, che ben presto assunse il controllo dei centri sacri circostanti, arrivando a reggere le chiese di Colleri, Cencerate e Pregola. L'edificio è completamente costruito con pietra locale in stile romanico e conserva ancora l'arco di accesso all'antico cimitero che un tempo circondava la chiesa. L'elemento più interessante è costituito dal campanile, voluto dai Malaspina, che svolgeva anche la funzione di torre di avvistamento, data la sua posizione strategica, arrivato fino ad oggi inalterato. L'interno è a navata unica, coperta da volta a botte, e conserva un interessante quadro dei santi titolari.

Voglio stare spento

Largo delle Culture, Milano, vicino a Via Tortona. Mi appare una collezione di segnali di indicazione in diretta dal passato: i cartelli, ormai demodé, con la punta, la "fiera campionaria", l'atmosfera vintage.
Nostalgia, malinconia, mi crogiolo nei miei sentimenti pensando al passato che non torna. Oggi sono come Vasco, "voglio stare spento".

The cat in the box

Dopo gli insetti arriveranno sulle nostre tavole anche i felini. Ecco un esempio, acquistato da me all'Esselunga: un esemplare di micio femmina in scatola, pronto per il microonde.
"Millicent, the cat in the box"

Santa Maria delle Grazie

Questa chiesa si trova quasi in fondo a Corso Magenta. Arrivando dal centro vedrete prima la sua parte posteriore, molto bella. Davanti c'è il sagrato, molto spazioso, proprio dove corso Magenta sembra invece curvarsi e restringersi. Sul sagrato, di acciottolato, le panchine. Non trovate sia bello fermarsi sulle panchine? Fatelo, sempre. E' un attimo di riflessione, un attimo di pausa in questa frenetica vita. Vi farà vedere le cose in un modo un po' più speciale

Sulla sinistra ci sarà la fila per vedere il Cenacolo di Leonardo (io ahimè non l'ho ancora visto), davanti a voi questa chiesa serena, ariosa, alta, luminosa, con una facciata bianca e rossa tipicamente lombarda. Ludovico il Moro la voleva come mausoleo di famiglia, così affido a Donato Bramante il compito di buttar giù la chiesa che qui si stava costruendo e ricominciare da zero. Bramante non la buttò giù del tutto, mentre Ludovico Maria Sforza (detto il Moro) fu deposto e la chiesa rimase così, un po' gotica e un po' rinascimentale. Durante la seconda guerra mondiale fu bombardata e poi restaurata

Fate come ho fatto io: entrate, percorretela fino in fondo, dalle navata fino alla cupola. Soffermatevi un momento, fate un grande respiro e uscite dalla porticina sulla sinistra: vi tritroverete in un chiostro con porticato, dove potete stare appogiati ad uno dei muretti. Non è magico? Non è un angolo incantato? Milano è anche questo, ragazzi, angoli di cielo nascosti tra le grigie nubi. Qui siamo nel Chiostro delle Rane, voluto dal Bramante, chiamato così per le statue dei simpatici animali che adornano la fontana centrale. Chiudete gli occhi, fate ancora dei respiri profondi. Siete lontano da tutto. Magari piove, magari il cielo è azzurro. Serenità.

E poi si riparte, per continuare a passeggiare a Milano. Per esempio fate poche decine di metri e vi troverete, alla fine di corso Magenta, in piazzale Francesco Baracca. Riprovate vi prego: anche se siete circondati da auto, fermatevi sulle panchine, leggete un libro oppure, se siete innamorati, datevi un bacio.

Forme uniche della continuità nello spazio

I walk on water
But I ain't no Jesus
I walk on water
But only when it freezes

Trova Milli – 8

Quiz: trova Millicent. Livello medio.
Non sta dormendo: per aumentare la mimetizzazione felina socchiude gli occhi. Che astuzia!

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