(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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I migliori post del 2013

Ecco, come tutti gli anni, la mia classifica personale dei post dell’anno prima. Un’antologia…

La storia di Rita & Gloria

Questo è un post a cui tengo particolarmente perché la Rita me l’aveva espressamente chiesto. Lei ha scritto la "sceneggiatura", io ho messo giù i dialoghi e le vignette ed Elisa le ha disegnate. Purtroppo non ha potuto vedere di persona il fumetto dinito e colorato, ma la bozza in bianco e nero che le ho presentato le è piaciuta. Una piccolissima cosa di cui praticamente il mio contributo è quasi zero, ma di cui sono soddisfatto. Strano a dirsi, ma rimpiango anche quei giorni "strani"…

Altro che Gomorra

Parlano della Mafia, della Camorra, ma l’Agenzia delle Entrate usa metodi molto più subdoli.

La tomba dei Malaspina

Non tutti sanno che a Pregola, oltre alla casaforte, c’è la tomba dei Marchesi Malaspina di Pregola

Pirano

Un paese molto carino e molto romantico. Ricordo una striscia degli Sturmstruppen di Bonvi (roba ormai archeologica) che paragonava i "romantikonen" ai "kretinen".

Posta surreale

Le disavventure della scorsa estate con le spedizioni. Per fortuna quest’anno non ho più utilizzato le poste.

Di cosa sono ultragoloso

Non sono un tipo goloso. Ma per certe cose faccio eccezione.

Pota Pig

Non chiedetemi il perchè, ma a me Pota Pig fa morir dal ridere.

Foto di Brallo antiche 2

I miei post con le foto vecchie di Brallo hanno riscosso molto successo.

Rita

Spiace ripetermi, sembra quasi ch’io mi pianga addosso, ma è esattamente il contrario, questo video è un allegro omaggio a una persona allegra.


"La meditazione autunnale" – Giorgio De Chirico – 1912

Pubblicità su Facebook

Ho sperimentato la pubblicità su Facebook e finalmente ho capito una cosa: le potenzialità di questo sito. Ecco come mai vale così tanto la creatura di Zuckerberg. Adesso vi spiego: ho provato a fare pubblicità mirata, nella fattispecie alla pagina del mio negozio. Su FB fare pubblicità è semplice e potente. La semplicità deriva dal fatto che in pochi minuti puoi impostare la campagna pubblicitaria (diciamo dai 30 secondi ai 5 minuti massimo). La puoi far partire, terminare, sospendere e interrompere quando vuoi. Paghi solo quello che è stato fatto. Ci sono due tipi di inserzioni: quelle nella banda laterale e quelle tra un post e l’altro nella barra centrale. In quest’ultimo caso puoi fare pubblicità solo a pagine interne a FB, mentre nella barra laterale anche a link esterni. Per fare un annuncio basta una foto, un link e qualche riga scritta. Fine. Si paga con paypal.

La potenza è data dalla personalizzazione estrema. Siccome FB sa i fatti e i dati di tutti (o quasi), puoi richiedere che il tuo annuncio sia visualizzato solo da utenti con determinate caratteristiche. Per esempio gente di Voghera e zone limitrofe, dai 18 ai 60 anni, che non siano già fan di "Piazza Affari". Ma poi puoi personalizzare per città di residenza, di nascita, età, sesso, gusti sessuali e religiosi, scuole fatte, ecc. ecc. Insomma una personalizzazione pazzesca!!!

Nuove frontiere del phishing

Sapete cosa è il phishing, vero? Si che lo sapete, magari non sapete che si chiama così, ma anche voi avrete sicuramente ricevuto delle email dove vi si chiede di confermare il vostro codice di accesso alla banca, oppure di collegarvi immediatamente al vostro conto corrente perchè altrimenti vi verrà disabilitato il conto, ecc. Ovviamente sono tutte bufale, loro ci provano e qualche pesciolone, nel mucchio, abbocca, consegnando ai truffatori i propri codici di accesso. Il nome deriva proprio da una storpiatura di pesce: da "fish" (e quindi "fishing") a phishing. In questi giorni mi è arrivata un’esca diversa dal solito: la (finta) richiesta della consegna di un pacco. Ne pensano sempre di nuove. Come riconoscere un tentativo di phishing? Semplice: la vostra banca, la vostra compagnia di carte di credito, le poste, e tutti gli altri difficilmente vi chiederanno di confermare un codice, che bisogno c’è? Nel dubbio, non fatelo e contattateli. Se ricevete offerte come queste via email non aderite MAI. Non cliccate mai! Soprattutto quando sono missive sgrammaticate come questa (d’altronde i truffatori sono quasi sempre stranieri e quindi ricorrono a traduzioni un po’ ballerine)

DHL Lei ha bisogno di ricevere un pacco.

  DHL
ID: IT99189849-558  
Caro cliente,

Il corriere della nostra societa non e riuscito a consegnare il pacco a Suo indirizzo.
Motivo: Lerrore nellindirizzo della consegna.
Lei potra personalmente ricevere il pacco presso Suo ufficio postale.
Lei ha da stampare questo documento per poter ricevere il pacco nellufficio postale.
 

Alla presente lettera e allegato il documento postale.


La ringrazio.
DHL Italiano.

DHL                                           2012 DHL International GmbH. All rights reserved.

Google Street View a Voghera!

Circa un anno fa (come avevo scritto qui) mi ero imbattuto in una della auto di Google Street View, il servizio di Big G che permette di avere una visione fotografica delle vie della città. E’ facile, basta andare su Google Maps, inserire l’indirizzo desiderato e, una volta che avete davanti la mappa, cliccare sull’omino giallo che avete a sinistra sopra ai pulsanti "+" e "-" che servono per lo zoom. Cliccando sull’omino e tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, potete posizionare l’omino sulla mappa e…voilà, ecco che sarete "catapultati" nella via desiderata. Potete quindi camminare, farvi un giro, andare avanti e indietro. Se non lo avete mai fatto, fatelo subito, troppo bello!

Finalmente anche Voghera è stata "mappata" da Google, alla faccia della privacy e cose simili. Per non incorrere in problemi che ha avuto in passato, Google oscura i volti, i numeri di targa, e altre cose. Mi sono fatto un giro per Voghera e guardate chi ho trovato:

La prima è una vista del mio negozio, la seconda ritrae… mio papà !! E’ stato googolato!!! Taaac, beccato!

Ladro di editoriali

Lo ammetto pubblicamente: ho compiuto un furto! Ho rubato l’editoriale di ieri del direttore di ViVoPavia Notizie. Ovviamente non gli ho chiesto il permesso, altrimenti che furto sarebbe? Anzi, ho rincarato la dose rubando anche la foto. Ho fatto proprio un copia e incolla, non c’è nulla di mio, tutto rubato. Anche perchè le volte che ho chiesto a qualche giornalista di poter riportare il suo pezzo sul mio blog (ovviamente citando la fonte) ho ricevuto solo dei rifiuti. Allora sono passato all’esproprio giornalistico! Mi condanneranno come Sallusti? Beh, pazienza, al giorno d’oggi se non finisci a San Vittore non sei nessuno.

 

L’EDITORIALE. Commercio, sensi unici e l’involtino primavera

io copia

di EMANUELE BOTTIROLI

Il commercio non è una strada a senso unico, ma questione di proposte. Tanti cittadini di Pavia, Voghera e Vigevano sfogliando le cronache assistono a battaglie di schiere di commercianti contro la viabilità che cambia. Nel frattempo i centri storici perdono progressivamente fascino per l’incapacità dei professionisti del settore di mettersi insieme, innovare, organizzare iniziative e stupire la clientela anche con idee semplici e low cost. Muoiono le botteghe e i mercati storici. Il commercio pavese sta lasciando progressivamente troppo spazio non più ai franchising – quella è un’epoca già passata – ma a una schiera di attività di stranieri, pronti a maggiori sacrifici e ad aperture prolungate. Le città e i paesi si stanno snaturando e il rischio, paradossalmente, è che a breve potrebbe risultare più bello e qualitativamente appagante fare shopping nelle gallerie commerciali o negli outlet, dove le grandi griffe calamitano sempre di più l’attenzione. Fa orrore la gara al ribasso nei centri storici, dove al contrario dovrebbero essere i marchi, la professionalità e la qualità a prevalere. Stiamo perdendo la cultura del bello, sprofondando tra villaggi del kebab o dell’involtino primavera e coiffeur con gli occhi a mandorla. La liberalizzazione delle licenze e il non introdurre criteri professionalizzanti per gli operatori ha ucciso il gusto del vivere e dell’animare il commercio nei nostri centri urbani. Cambiare questo triste trend dovrebbe essere una sfida per tutti. Perché il commercio vero è anzitutto tre cose: identità, propensione al sacrificio e capacità di leggere i mutamenti. Ora o mai più.

 twitter-loghetto@bottiroli 
 
email-loghetto
direttore@vivopavianotizie.net

Guadagnare con le foto

Questo è un articolo dedicato a tutti i miei amici fotografi. Ovviamente parlo per quelli che non lo fanno per professione….oppure anche a quelli (un arrotondamento potrebbe non fare male, no?)

Magari sono servizi che conoscete già , ma ve li segnalo lo stesso. Sono siti che permettono di guadagnare con le vostre foto: ti iscrivi, mandi le tue foto e se qualcuno le acquista… guadagni!!
Ci sono diversi siti con diverse modalità. Solitamente accettano solo foto di alta qualità (come il latte granarolo).

Io ho provato a mandare qualche mia foto, ma le hanno scartate: errori nell’esposizione, disturbi, luce sbagliata, ecc. Insomma errori da fotografo della domenica come me, che fa fotografie algi amici che fano le boccacce e senza pretesa di far foto "belle", quelle da farci un quadretto. Voi che invece ne siete capaci e che ne avete voglia, ecco i link. Tentar non nuoce, l’iscrizione è gratis, basta solo mandargli le foto e chissà… magari si vendono!!

FOTOLIA
http://it.fotolia.com/

DREAMSTIME
http://www.dreamstime.com/

123RF
http://www.123rf.com/

iSTOCKPHOTO
http://italiano.istockphoto.com

SHUTTERSTOCK
http://www.shutterstock.com/


Sara, Manu e Lorenzo

Connectify

Mi capita di navigare col pc portatile usando una chiavetta TIM. Mi sono chiesto: posso sfruttare la connessione anche con un tablet o con lo smartphone? Se avessi un Mac non ci sarebbe problema, il sistema operativo permette di condividere la connessione. Ma con Windows? La risposta è Connectify, un simpatico software che fa quello cercavo.

Lo si trova qui: www.connectify.me
L’ho istallato, ho scelto un nome per la rete, una password e l’ho avviato: fatto! E adesso quando sono connesso col netbook sono connesso anche col cell :-)

Molto comodo, no?

Il caso Yoox

Format Distributivi del settore moda abbigliamento in Italia: situazione e prospettive del piccolo punto vendita

Ventinovesima puntata

Yoox.com è un outlet on line che si è affermato rapidamente nel mercato. Yoox è uno “stocchista” virtuale di griffe e accessori d’alta moda con oltre 100 marchi top, italiani ed internazionali; nato a Bologna alla fine del 2000 da un’idea di Federico Marchetti, nel 2006 ha fatturato 70 milioni di euro. Yoox.com consente l’acquisto tramite Internet di capi d’abbigliamento della passata stagione con sconti del 50%. Nel primo trimestre dopo lo start up (settembre-dicembre 2000) un milione di utenti ha visitato il sito, 15 milioni di pagine viste, oltre 6 mila ordini per 3,5 miliardi di fatturato. Il modello di business a metà strada tra l’on e l’off line ha raggiunto il punto di pareggio dopo due anni. I risultati ottenuti da Yoox sono ancor più interessanti in considerazione del fatto che lo start up è avvenuto in un momento non favorevole per le attività di e-commerce B2C. Yoox è riuscito dove altri hanno fallito, dimostrando che è possibile vendere abiti e scarpe griffate, rispettando business plan e previsioni di crescita e, fatto più importante, generando fatturato. Il sito offre vantaggi a monte e a valle: consente ai fornitori di smaltire gli stock invenduti, riducendo i rischi di penalizzazione dell’immagine di marca rispetto alle altre soluzioni, la promozione non è centrata sul prezzo ma su forme di comunicazione che non alterano il posizionamento dei prodotti venduti on line.


Il sito Yoox

L’idea è semplice: Yoox compra da show-room, negozi e distributori di merce invenduta e la ripropone, fotografata e catalogata, sul proprio sito per un mercato ben più grande ed eterogeneo, cioè di tutti coloro nel mondo che hanno un accesso al web. Le camicie rimaste totalmente invendute in una boutique di Parigi potrebbero essere acquistate da un americano, un austriaco o un inglese e consegnate in tempi brevi. Yoox ha offerto per i consumatori il vantaggio di trovare capi di grande qualità e prestigio, a prezzi inferiori, comodamente da casa, con le garanzie sui tempi di consegna (2/3 giorni al massimo) e sulla sicurezza dei pagamenti, con la possibilità inoltre di restituire il prodotto, senza dover fornire spiegazioni .

Anche altri attori hanno tratto dei vantaggi: i negozi, i magazzini delle aziende, degli show room, delle aziende licenziatarie (Yoox ha oltre 100 fornitori, soprattutto italiani e francesi) possono smaltire il non venduto o vendere nuove produzioni create ad hoc per Yoox, così da sfruttare la capacità produttiva in eccedenza, creando un mercato che prima non esisteva. Yoox consente agli operatori di allungare il ciclo di vita dei prodotti al di là delle stagionalità tipiche del settore, senza svalutare il marchio, e di testare nuovi segmenti di consumatori, senza conflittualità con la rete distributiva tradizionale vendendo prodotti diversi, in quanto della passata stagione, a consumatori diversi, quelli che acquistano on line.
Le aziende hanno sempre dovuto scegliere tra aprire il proprio outlet (che, oltre a sminuire l’immagine del brand, può generare il pericolo di cannibalizzazione delle vendite presso i negozi già esistenti), o vendere il loro invenduto a grandi stockisti, perdendo il controllo sul come e dove i loro prodotti saranno venduti . Yoox offre alle case di moda un’alternativa assai migliore: vendere l’invenduto dell’anno precedente senza ripercussioni negative sull’immagine del brand tramite una formula di comunicazione e di servizio che rispetta il posizionamento delle case di moda; evitando di creare rivalità con i negozi tradizionali, rivolgendosi ad un target tendenzialmente diverso con un prodotto diverso.
Yoox non definisce mai il proprio business come quello di un outlet on line, affermando che il progetto di comunicazione non è basato sul prezzo: parte dal prodotto, accuratamente selezionato, mai in grandi quantità, talvolta raro ed esclusivo, direttamente presso i fornitori (non utilizza intermediari come molti altri siti web), per poi passare al servizio, curato nei minimi dettagli, e solo alla fine considera il prezzo. Yoox nasce dunque da un’idea semplice ma di elaboratissima attuazione: il sistema di ordine, magazzino, imballaggio, spedizione e pagamento è complesso, soprattutto in funzione di una distribuzione a livello globale, con la differenziazione dei mercati (alcune marche non possono essere vendute in certi paesi). Secondo l’amministratore delegato Marchetti la ricetta del proprio successo è composta da quattro ingredienti: l’apertura verso mercati esteri (che contribuisce per il 65% del fatturato), la convenienza dei prezzi (sconti medi del 50% su quelli di listino), la possibilità di reso gratuito (11% degli acquisti, a conferma della qualità dei prodotti) e, infine, investimenti pubblicitari limitati (8% del fatturato), dato che la metà dei clienti arriva ancora grazie al passaparola.
Il progetto Yoox è stato sviluppato affinché racchiudesse in sé rigore ed innovazione artistica, tecnologia all’avanguardia ed emozione, secondo un concetto di sperimentazione e ricerca estetica, che porta a definire Yoox un concept store virtuale.
Yoox ha una presenza operativa in Europa, Stati Uniti e Canada, Giappone e sta inoltre pianificando una presenza localizzata anche in Russia, Cina, Taiwan e Sud Corea.


Fonte: Yoox gennaio 2006

Gli strumenti di marketing utilizzati da Yoox differiscono, spesso in modo netto, da quelli utilizzati da imprese che operano nel mondo “reale” e non in quello “virtuale” della rete. Il Web ha potenziato le possibilità di conoscenza della propria clientela, con la conseguente opportunità di aumentane la soddisfazione delle esigenze. Per la gestione delle relazioni con la clientela risulta molto importante il ruolo dell’Information Technology. Yoox raccoglie e ascolta la voce del cliente al fine di migliorare la relazione con esso tramite il servizio clienti via call center, posta elettronica, e un’apposita area del sito, ma anche spingendo il cliente a compilare un questionario on-line. Inoltre, dopo ogni ordine, il cliente è invitato ad esprimere un proprio parere. L’utente può essere interessato a rilasciare i suoi dati nella speranza che vengano utilizzati dall’azienda per migliorare il servizio e offrire delle forme di personalizzazione, come ad esempio l’invio di informazioni mirate, l’offerta di prodotti o servizi personalizzati.
Si scopre che da un punto di vista socio-demografico, il cliente di Yoox è un giovane tra i 20 e i 30 anni, per due terzi donne, appartenente ad una fascia di reddito medio/alta (dato il valore medio dell’ordine: 150 euro), abitante prevalentemente in aree extra urbane, dove infatti vi è una minore concentrazione di punti vendita rispetto alla grande città dove c’è un’ ampia scelta.
Nel 50% dei casi giunge al sito direttamente digitando l’URL, segno di un’elevata familiarità con il sito. Il 60% dei clienti sono clienti ripetuti, a dimostrazione di un elevato grado di fedeltà del consumatore. Molto del traffico proviene anche dai siti partner, principalmente siti dedicati alla moda e al life style, ad indicare che il target di Yoox è simile al target di questi siti, ovvero un target molto coinvolto ed interessato alla moda. Si tratta ovviamente di un target molto rilevante, dato che il tipico consumatore on line è giovane, ha un reddito medio/alto o alto ed è propenso a provare nuove esperienze. Si tratta anche di un target in continua crescita.

Per quanto riguarda la promozione, la strategia di comunicazione di Yoox è cambiata nel tempo. Durante il primo anno di vita hanno investito molto al di fuori della Rete, impiegando la quasi totalità del budget per la promozione su quotidiani e magazine di moda, con una maggiore intensità sui mercati italiano e anglosassone. Una volta che il brand si è affermato, la comunicazione si è spostata online, con maggiori investimenti sui portali orizzontali (Yahoo, Msn), motori di ricerca e partnership.
L’aspetto di stile e design di tutto il mondo Yoox è molto curato, dalla grafica del sito, all’architettura interna delle sedi di Milano e Bologna, fino alle scatole di imballaggio che arrivano al cliente tramite il corriere. Uno degli obiettivi della comunicazione è conferire a Yoox un’immagine “cool”, “glamour”, “trendy”, esclusiva, così come lo sono molti dei brand e delle iniziative promossi dal sito. Trasmettere un’immagine del genere è molto importante per un sito che si presenta come un partner delle grandi griffe della moda e non come un semplice rivenditore.

Tra gli strumenti utilizzati da Yoox per la promozione ondine c’è il keyword advertising. È uno strumento che sfrutta la possibilità, a pagamento, di promuovere link sponsorizzati quando un utente cerca determinate parole chiave in un motore di ricerca. In questo modo si hanno buone probabilità che l’utente sia interessato al link proposto. Un ulteriore strumento di marketing utilizzato è l’affiliazione. Vi sono delle piattaforme di affiliazione, che non sono altro che delle società specializzate che gestiscono tutto il network di affiliazione, mettendo in contatto il cliente che lo richiede con migliaia di altri siti, classificati secondo il settore di appartenenza, i quali possono decidere se “ospitarlo” o meno all’interno del proprio sito, attraverso ad esempio un link o un banner. Il vantaggio dell’affiliazione è che in questo caso Yoox tiene i rapporti con un solo soggetto, il network di affiliazione, il quale a sua volta tiene i contatti con numerosi siti. L’affiliante mette a disposizione banner, link di testo ed elementi grafici che il sito affiliato potrà a propria discrezione inserire nel proprio sito, ottenendo come remunerazione solitamente una percentuale sulle vendite che vengono generate dall’affiliato, meno frequentemente una quota sulla base del numero di nuovi iscritti procurati. Yoox ha sviluppato un’attività di supporto nei confronti dei propri affiliati attraverso newsletter mensili e rispondendo tempestivamente alle domande poste dagli affiliati, sia tramite e-mail sia tramite un’area FAQ del sito dedicata all’affiliazione. Grazie al network di affiliazione Tradedoubler, Yoox ha aumentato le proprie vendite oltre il 100% in un anno tra il 2002 e il 2003.
Un’altra opportunità per Yoox è la presenza all’interno dei siti comparatori di prezzo e all’interno di cataloghi elettronici, facendo sì che l’offerta del sito sia presente tra i risultati di ricerca. Anche in questo caso la remunerazione per il gestore del sito di comparazione è solitamente una percentuale sulle vendite da questo procurate al retailer.

In definitiva, i punti di forza che hanno determinato il successo di Yoox sono:

  • Management altamente preparato con molti professionisti del web ed esperti nel settore della moda.
  • Dotazione tecnologica all’avanguardia.
  • È un’azienda in continua evoluzione e rinnovamento, sia da un punto di vista tecnologico che di marketing.
  • Il prodotto di Yoox risponde alle esigenze del mercato, caratterizzato da qualità e prestigio, non presente nei negozi tradizionali, che valorizza la produzione Made in Italy.
  • Rapporto qualità / prezzo.
  • Operatività su scala globale.
  • Approccio al marketing che punta alla soddisfazione e alla fidelizzazione del cliente, facendo leva da un lato su un servizio impeccabile, dall’altro su un approccio strategico creativo che punta alla creazione di un legame emozionale con il cliente.

Sulla base di tali punti di forza Yoox ha conseguito i seguenti vantaggi competitivi:

  • Un sito efficiente, gradevole e interattivo che consente una navigazione veloce e semplice, che risponde inoltre a tutte le esigenze informative dell’utente.
  • La qualità totale: i clienti utilizzano qualsiasi aspetto dell’offerta per giudicarne la qualità, dal servizio offerto, al sito, alla transazione, al post-vendita, alla consegna.
  • Immagine aziendale: Yoox è cresciuto nel tempo in credibilità, raggiungendo una buona reputazione, rendendo la decisione di acquisto della propria clientela più veloce e sicura.
  • Gamma di prodotti: Yoox presenta una gamma di prodotti molto ampia e diversificata, così da soddisfare le diverse esigenze della clientela.

Vendita on line

Format Distributivi del settore moda abbigliamento in Italia: situazione e prospettive del piccolo punto vendita

Ventottesima puntata

Internet offre nuove opportunità agendo su diverse dimensioni: sia come strumento di marketing relazionale nella filiera del tessile-abbigliamento (business to business), sia come nuovo canale on-line (business to consumer). In questa sede considereremo solo la vendita on line al consumatore.

Nella maggior parte delle imprese, Internet è stato all’inizio utilizzato essenzialmente come nuovo mezzo di comunicazione, questa concezione ha portato alla creazione di un sito “vetrina” e solamente in seguito si è cominciato a pensare alle potenzialità della rete in termini di revisione dei processi aziendali di relazione e vendita.
In Italia la maggior parte delle imprese del settore dell’abbigliamento ha creato un sito vetrina, cui sono state però dedicate risorse inadeguate; le aziende del sistema moda italiano stanno cogliendo con ritardo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie digitali, nonostante vi siano casi di successo.
Alcuni sostengono che le caratteristiche dei beni d’abbigliamento non si prestano al commercio on line ed evidenziano che le quote di mercato dell’e-commerce nel settore dell’abbigliamento sono molto risicate, sia negli USA che in Europa. Gli ostacoli alla diffusione di questi canali nel sistema moda sono riconducibili all’alta varietà, variabilità e difficoltà di descrizione e standardizzazione del prodotto e all’elevata specificità relazionale tra imprese nella filiera del sistema moda.


Uno dei tanti siti di vendita on line

Attualmente, i produttori di marca sfruttano prevalentemente la dimensione comunicativa della rete. Ai fattori generali di impedimento alla diffusione del commercio elettronico in Italia, si aggiungono fattori specifici, quale il nuovo ruolo del punto vendita nel processo di creazione di valore per il cliente. Sempre più spesso l’ubicazione del punto vendita, le dimensioni, i servizi erogati, il design, l’atmosfera, sono utilizzati dai consumatori come segno del valore del marchio.
Internet, quindi, a tutt’oggi, almeno per quei segmenti di mercato in cui il contatto col prodotto ha un’importanza fondamentale, è utilizzato solo come strumento di comunicazione. Attualmente, infatti, solo una minima percentuale dei siti web operanti nei beni di fascia alta vende in Rete, mentre la maggior parte si occupa della comunicazione del brand . Molti beni di lusso vengono venduti attraverso siti che non appartengono alla società, in indirizzi specifici per settore o in siti generici. Ciò comporta il rischio di vendere il prodotto in un sito sovrappopolato, senza il sostegno del marchio e del carattere dell’esclusività. Discorso diverso va fatto per i prodotti degli altri segmenti, per i quali l’utilizzo della Rete come e-commerce è più sviluppato (in particolare per i beni di massa e quelli dell’usato.
Eppure le vendite in rete presentano numerose adiacenze con le vendite per corrispondenza, tanto in voga prima dell’avvento di internet, ne acquisiscono i pregi e ne aggiungono altri (L. Windham, K. Orton, “Clienti e consumatori”, Apogeo, 2002) :

  • Sono acquisti di comodità, soprattutto per chi vive in luoghi nei quali non vi sono punti vendita.
  • Spesso si tratta di canali più convenienti dal punto di vista economico rispetto al punto di vendita tradizionale.
  • Evitano al consumatore lo spostamento fisico coi relativi costi addizionali.
  • Consentono un certo risparmio di tempo.
  • Offrono un’informazione trasparente sui prezzi e sugli assortimenti.

Occorre quindi cercare di sfruttare questi punti di forza, superando nel contempo le criticità. Più in generale, nel business to consumer uno dei problemi critici è rappresentato dalla capacità di attrarre il maggior numero possibile di clienti finali allo scopo di generare traffico. I primi casi di vendita on line di prodotti di abbigliamento non hanno avuto successo.
Boo.com è un caso d’insuccesso nato nel 1999, nella fase di massima espansione della new economy, fallito dopo solo sei mesi di attività nel maggio del 2000. Nell’arco di un anno vengono commessi una serie di errori di fondo, in particolare, il lancio pubblicitario off line viene fatto con troppo anticipo rispetto alla realizzazione del sito, che viene completato con quasi quattro mesi di ritardo rispetto al previsto. Il sito web è eccessivamente complesso, nonostante le immagini tridimensionali e la possibilità di ingrandire le immagini dei prodotti per valorizzare i dettagli dei singoli capi d’abbigliamento, non era sufficientemente ergonomico: l’eccessiva sofisticazione rendeva di fatto la sua fruizione estremamente lenta, quasi impossibile. Inoltre, Boo.com doveva riuscire ad operare contemporaneamente in 18 Paesi, con legislazioni, sistemi fiscali, costi logistici, intermediari e finanziari notevolmente diversi. Un ultimo rilevante errore è stata la scelta dell’internalizzazione della logistica, costruendo due magazzini, uno in Europa e uno negli Stati Uniti, le carenze di competenze specifiche nella logistica (che invece potevano essere ricercate in un partner esterno) hanno creato numerosi disservizi ai clienti.

MATRICE SWOT
Utili Pericolosi
Interni Prodotti di marca.
Mercato planetario
Problemi di logistica.
Mancanza di contatto diretto col cliente.
Esterni Sempre più gente acquista on line Il prodotto moda è difficile da vendere con questo canale

Yahoo Answer

Come cambiare la batteria di una Vespa? Perchè il salvadanaio ha la forma del maialino? Perchè non fanno l’acqua in lattina? Perchè in alcune tastiere sotto le lettere F e J troviamo un segnetto? Cosa vedere in un giorno a Venezia?

Queste e un numero quasi infinito di domande trovano risposta su Yahoo Answer.

Ve ne sarete accorti anche voi: molte volte quando avete un dubbio, una curiosità o volete risolvere un problema, cercate su Google e spesso trovate la risposta su Yahoo! Answer. Ma che cos’è?

E’ un servizio di Yahoo! (ma va?) e funziona più o meno così: ti registri e puoi iniziare a fare domande e dare risposte. Hai un certo numero di "punti" che descrescono quando fai le domande, ma salgono quando accedi al sito, scegli la miglior risposta alla tua domanda, rispondi a domande, la tua risposta viene valutata come la migliore, ecc. E coi punti che ci fai? Niente, è solo per la gloria.

Le domande sono divise in categorie e sottocategorie, e ovviamente è presente anche una maschera di ricerca. Ma è inutile che stia qui a spiegarvi, molto probabilmente ci siete già capitati qualche volta, magari cercando "Dove potrei trovare un paio di Dr Martens a Firenze?" oppure "A cosa serve il pomo d’adamo?" o ancora "Perchè gli squali non dormono mai ?" o infine "perchè i numeri di cell iniziano col numero 3? "

 

Piazza Affari Facebook Contest

E’ partito da un paio di settimane il contest di Piazza Affari su Facebook, ecco come funziona:

Diventa fan di Piazza Affari Voghera e ottieni fino a €50,00!

Dobbiamo diventare 200 entro il 31 maggio !!!!

Vai sulla pagina Facebook di Piazza Affari Voghera, clicca su "mi piace" e diventa fan.

Se il 31 maggio 2011 avremo raggiunto almeno il numero di 200 fan la promozione sarà valida e ogni fan di Piazza Affari riceverà un buono personale che darà diritto a:

  • € 50,00 di sconto per acquisti di almeno € 130,00 (quindi pagherai  solo €80,00)

oppure

  • € 30,00 di sconto per acquisti di almeno € 75,00 (quindi pagherai  solo €45,00)

oppure

  • € 15,00 di sconto per acquisti di almeno € 35,00 (quindi pagherai  solo €20,00)

oppure

  • € 5,00 di sconto per acquisti di qualsiasi importo !!!!!

Cosa aspetti? Diventa subito fan e condividi sulla tua bacheca, così raggiungiamo i 200 fan prima possibile.

Se il numero di fan sarà raggiunto prima, la promozione partirà in anticipo, quindi avrai più tempo per sfruttare il tuo buono sconto.

Il buono ha comunque scadenza il 30 giugno 2011.

Opportunità e conoscenza

Nel mondo in cui viviamo i cambiamenti sono più che repentini. Le cose che cambiano il modo di vivere non cambiano da un secolo all’altro, e neanche da una generazione all’altra: tutti noi abbiamo cambiato il nostro modo di vivere nel corso della nostra vita. Mio padre girava a piedi e poi a cavallo, e poi in corriera e treno, prima di comprarsi l’automobile. Lui ha visto tanti cambiamenti: la nascita della televisione, le autostrade, i telefoni nelle case… tutte cose che a quelli della mia generazioni sembrano scontatissime, come ci fossero da sempre. Io ho visto la proliferazione dei canali tv, i cellulari, internet.

Stamattina riflettevo proprio su questi ultimi ritrovati della tecnologia. Si calcola che entro qualche anno metà della popolazione mondiale avrà accesso in qualche modo a internet. Non è una cosa da sottovalutare, anzi è uno strumento che sicuramente cambiarà il modo di vivere del mondo intero. Il mondo è diventato più piccolo e diventerà sempre più piccolo: le notizie, le discussioni, i filmati, viaggiano alla velocità della luca da una parte all’altra del pianeta. E tutti quelli che possono accedere possono conoscere, vedere, parlare. E’ uno strumento potentissimo (che infatti fa molta paura agli stati dove comanda un qualsivoglia tipo di regime). Nascono nuove opportunità. Ecco la parola giusta: opportunità. Che è strettamente collegata ad un’altra parola: conoscenza. Con internet chiunque ha la possibilità di trovare le informazioni che vuole, e ci può fare politica, business, divertimento.

Ovviamente internet, come tutti gli strumenti (inermi) può essere utilizzato in modo positivo e negativo. La sua potenzialità può quindi essere sfruttata in modi illeciti, così come quando uno compra un’automobile: può usarla per portare la famiglia al mare, per lavoro, per necessità, ma anche per fare una rapina, per stirare il vicino di casa, ecc. Quindi, come sempre, ci sono i pro e i contro, e così come i pro possono essere estremamente positivi, i contro possono essere molto negativi. Ma non ci si può chiudere nel guscio perchè il mondo ha degli aspetti ahimè negativi, bisogna saperli affrontare. Sfruttando le opportunità.

Memopal

A me capita talvolta di essere in giro col portatile e di avere proprio bisogno quel file che ho nel computer fisso a casa. Mannaggia. Capita anche a voi? Ci possono venire in aiuto dei servizio di storage on line. Uno di questi è memopal.

www.memopal.com

L’ho scelto perchè è un prodotto italiano, ha un’interfaccia semplice e facile da utilizzare.

Funziona così: ti iscrivi, scarichi il programmino e hai a disposizione tre giga e mezzo di spazio virtuale su internet. Puoi scegliere i file e/o le cartelle di cui vuoi avere il backup nel tuo spazio virtuale protetto. Protetto sì, ma va sempre bene ricordare che state mettendo i vostri file in un altro computer,quindi potrebbero (uso il condizionale per non offendere nessuno) essere soggetti a perdita di dati. Memopal offre anche più spazio a pagamento e ha ricevuto moltissimi elogi dalla stampa del settore, quindi è abbastanza affidabile. Per ora lo uso per cose di poco conto: foto, appunti, ecc…

Quando non siete al vosto pc potete tranquillamente navigare, attraverso la pagina di memopal, in mezzo ai vostri file. Ovviamente c’è anche un comodissimo modulo di ricerca. Io lo trovo un servizio parecchio comodo: sono in negozio, faccio delle cose, le salvo via memopal e poi me le ritrovo sul pc di casa….

Grooveshark

Da poco ho scoperto un simpatico sito. Di solito, quando mi viene in mente una canzone, ma ho in testa solo qualche parola, vado su Google e cerco. Quando ho scoperto titolo e/o autore, vado su YouTube e me la ascolto. Se decido che merita, me la procuro in qualche modo, magari a cavallo di un Mulo (ma si può dire "a cavallo" di un mulo? va beh lasciamo stare), oppure con qualche servizio tipo VidToMp3

Ora ho trovato questo sito che è più interessante di YT: Grooveshark.

www.grooveshark.com

Funziona così: aprendo la pagina c’è un box di ricerca. Inserisci il titolo o l’autore e lui cerca. Scegli fra i risultati e puoi ascoltare subito la canzone. Ma non è finita qui, il bello è che ti puoi creare una lista di canzoni da suonare in sequenza. E’ come avere un super-archivio a disposizione, un mega hard disk dove ci sono memorizzate tutte (o quasi) le canzoni che ti possono venire in mente. "Polvere" di Enrico Ruggeri? Zak! E la ascolti. "Vuoto a perdere" di Noemi? Zak! e la metti in coda (o la ascolti subito).

E se proprio proprio la vuoi scaricare? Basta usare Grooveshark Downloader!

http://www.scilor.com/grooveshark-downloader.html

Google Doodle

Sapete cosa si intende per "doodle" ? Avete presente che talvolta Google cambia la propria immagine classica (la scritta "Google") durante alcuni avvenimenti? Ecco, queste immagini vengono chiamate "doodle".

Ne hanno fatte per tutti i gusti: per Natale, halloween e robe simili. Eccone alcune:

Ne hanno fatte anche aclune "italiane". Eccole:

6 gennaio 2009 – Epifania

8 maggio 2009 – Centesimo Giro d’Italia

10 ottobre 2009 – Anniversario della nascita di Giuseppe Verdi

2 giugno 2010 – Festa della Repubblica

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