(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: September 2010

Cinesi

Io non capisco quelli che ce l’hanno coi cinesi. Ci lamentavamo degli stranieri che “vengono qua a non far niente”, no? E quindi a me personalmente fa piacere che ci siano degli stranieri, che partono da molto lontano e vengono qui a farsi il culo, a lavorare, a impiantare attività. Tanto di cappello. Una volta si diceva appunto che gli stranieri fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare. Questi invece fanno anche i lavori che gli italiani farebbero. Ripeto: tanto di cappello. E poi ci sono quelli che ci vedono sempre sotto qualcosa di losco e di marcio. Un po’ come quelli che ce l’hanno con gli ebrei perché magari hanno i soldi. Gran brutta cosa l’invidia, capisco che è meglio starsene tutto il giorno al bar a far niente e criticare gli altri invece che rimboccarsi le maniche e spremersi le meningi… Chissà perché se una persona ha successo in famiglia, tra gli amici, nel lavoro… ci deve essere sempre qualcosa di sporco. Eh si, gran brutta cosa l’invidia… per fortuna è un sentimento al quale sono abbastanza immune. A me piace un sacco essere chi sono, il lavoro che faccio, la famiglia che ho, gli amici che reputo tali, la vita che ho fatto, la vita che faccio, il posto in cui abito, la morosa che mi sopporta… perfino il mio gatto rompipalle !!! Tutte cose che mastecard non potrà mai comprare.

Rom

Immaginate di vedere una foto, un’istantanea. Siamo in un campo nomadi. Sporcizia dappertutto. Gente che vive come non sarebbe dignitoso lasciarli vivere. Che brutta foto eh? Ci sarebbe da indignarsi. Come è possibile lasciare che delle persone vivano in tale stato? Bisognerebbe fare qualcosa, aiutarli in qualche modo: integrazione è la parolina magica. E invece no, il cinico e un po’ bigotto cittadino medio borghese del cazzo vorrebbe addirittura espellerli. Che ingiustizia, che viltà, che mancanza di amore cristiano. Persino su wikipedia c’è scritto:

Molti organismi di tutela dei diritti umani, nonché studiosi ed esponenti del mondo della cultura, hanno denunciato che nei media italiani l’immagine sociale degli “zingari” viene costruita quasi esclusivamente nel racconto di fatti di cronaca, quasi sempre “nera”, piuttosto che nell’ambito di una discussione sulla tutela di una minoranza etnica riconosciuta dall’ONU, con la rappresentazione dello “straniero lontano da Noi”, dello “straccione” e del “parassita”.

Le istituzioni che si occupano dei rom si trovano spesso ad affrontare il problema di una opinione pubblica ostile, orientata a considerare solo i “dati antisociali” e le “statistiche criminali”, con la conseguenza di individuare nella condizione dei Rom un fenomeno di devianza sociale.Il modello “segregazionista” che ne consegue, che contempla disuguaglianze a livello della sfera pubblica, prosegue l’assenza di una politica di “reale integrazione”.

Ora invece smettiamo di guardare la foto e guardiamo un filmato, anzi guardiamo direttamente la realtà. Ai nomadi piace vivere come vivono. Non gliene frega niente di vivere nello stato in cui vivono. integrazione? E’ una parola vuota, la vera integrazione dovrebbe avvenire con il consenso di entrambe le parti. Se vai e pulisci loro ringraziano, ma se ne sbattono altamente e continuano a sporcare. Anzi si fanno beffe di te, pensando (e dicendo) che sei così cretino da aiutarli. Se gli offri del denaro, dei viveri, dei vestiti, li accettano volentieri, ma una volta finiti i soldi, gli abiti e il cibo sono pronti a fregarti come e più di prima per ottenerne altri. E quindi, ragazzi miei, io (che non ho le virtù di San Francesco), li manderei tutti…a quel paese !!!

Anche qui sento opinioni di gente che coi rom non ci ha mai a che fare. È bello sentenziare parole di perdono e comprensione stando chiusi nei propri asettici posti di lavoro o nelle ovattate camerette. Provate a venire da me in negozio, quando entrano dichiarando apertamente di volerti fottere (“tanto prima o poi ti frego” mi ha detto uno) e tu devi lasciar perdere il potenziale cliente comprante per tener sotto controllo quei loschi figuri, più veloci di un ratto e più infimi di una faina. Io non sono un missionario, non me ne frega niente dei discorsi di perdono. Rubi? Ti meriti la galera, stop, punto. Altrimenti che se li tenessero accampati in giardino tutti gli assistenti sociali o pseudo tali.

Vengono definiti "straccioni"? Beh non mi sembra un insulto, sono loro stessi che vogliono stare così. Parassita? Beh come definireste voi una persona che ha come unico scopo della giornata quello di fottere il prossimo? Io non riesco proprio a capire quelli che si sbattono tanto per difenderli. Posso capire gente, come un ragazzo che conoscevo, don Michele Chiappuzzi, che lo fa con spirito evangelico, ma molto spesso è per ignoranza e cecità. "Poverini, sono poveri, emarginati, disgraziati, e ci sono anche questi cattivoni come il Fabio che gli vogliono anche male.. che ingiustizia…."

Si poi quando li vedo girare col Mercedes, magari il vostro Mercedes che vi hanno appena rubato, ci godo….

Domani vi parlerò di cinesi…

Stranieri

Milano: impiegata stuprata da straniero irregolare. Mi rendo conto che fa più notizia se lo stupro è effettuato da uno straniero, perdipiù clandestino, e che quindi i giornalisti ci marciano sopra, fomentando così l’odio razziale, e tutti questi bei discorsi ecc. ecc. e che bisognerebbe aiutarli e volemose bene e tutte quelle belle cose lì. Resta il fatto, cinicamente semplice, squallidamente banale, di uno stupro. Il discorso è questo: se gli stranieri, come è un po’ inevitabile e come i crociati delle frontiere aperte sostengono a gran voce, possono liberamente raggiungere l’Italia, può succedere che arrivino anche dei delinquenti. L’Italia ahimè non è il Paese di Bengodi, e seppur ci siano tanti lavori che, come è risaputo, “gli italiani non vogliono più fare”, non sono infiniti. Non c’è trippa per tutti. E quindi molti di queste persone che arrivano nel Belpaese col sogno di fare un lavoro dignitoso che permetta di vivere e magari per poter mandare qualche soldo a casa si ritrovano invece sulla strada, senza alloggio né lavoro, e magari senza il famigerato permesso di soggiorno. Che fare? Alcuni rinunciano, altri fanno lavori in nero, altri ancora, spinti dalla fame, si gettano nella delinquenza. Io non voglio assolutamente fare di tutta l’erba un fascio, chiedo solo ai soliti paladini del più debole, tipo il mio amico BeatPanic, se loro sono in grado di trovare una soluzione. Anzi prima gli chiedo se riescono a vedere il problema o se non esiste nessun problema. Secondo me esiste: c’è una fascia di criminalità, chiamiamola acquisita, insomma composta da stranieri (prova ne è il fatto che una buona fetta dei carcerati non sono italiani, circa uno su tre, con punte percentuali molto più alte nel nord). Le cause sono le più disparate, ne ho solo citate alcune, ma ce ne sono altre. Per esempio la legge dei grandi numeri ci spiega che percentualmente, data una certa popolazione, è fisiologico che al suo interno ci siano dei delinquenti. Ok, ora che abbiamo individuato alcune cause, qual è la soluzione? No perché nessuno me ne ha fornito una. Se dico di chiudere le frontiere (cosa a cui sinceramente sono contrario anch’io) mi danno del fascista. Se parlo di espulsioni mi danno del fascista. Se parlo allora di maggior prevenzione e maggior dispiego di forze di polizia mi danno del fascista. Se invece dico di non far nulla, piegar la testa e magari anche il sedere… mi danno del pirla. Per contro non ho sentito una e dico una sola proposta alternativa. Nessuna. Ma proprio nessuna nessuna.

Domani vi parlerò ancora dei ROM.

Castello Visconteo di Voghera

Finalmente, dopo tanti (ma tanti) (ma proprio tanti) anni di attesa, i vogheresi si sono potuti riappropriare del loro castello. I giorni 17, 18 e 19 settembre 2010 il castello è stato riaperto dall’amministrazione (non cito i vari ringraziamenti, non sto mica scrivendo un volantino istituzionale!!!!).

Venerdi sera c’e’ stato un concerto vocale e sturmentale, sabato mattina l’inaugurazione del parco (ahimè) e il taglio del nastro e poi è stato liberamente visitabile, a gruppi, con la guida. Purtroppo non sono riuscito a trovare il tempo, mannaggia.
 

Sabato sera invece ho potuto assistere all’operetta. Non ne avevo mai vista una dal vivo (solo qualche pezzo in tv) e devo dire che sono stati davvero molto bravi, complimenti!!! La soubrette (Elena D’Angelo) ci sapeva fare sia nel canto che nella recitazione, veramentre brava. Il comico (Umberto Scida) dava quel tocco, quel filo che legava tutte le varie sceneIndispensabile direi, e ci sapeva molto fare. Potrei dire che mi ricordava il giovane Alberto Sordi, e prendetelo come un grosso complimento. Il soprano (Melitta Lintner) aveva una scala vocale molto ampia (infatti l’hanno definita acutista o qualcosa di simile). Brava di certo, ma non è il mio genere. D’altronde la mia non è certo una critica fatta con cognizione, io sono assolutamente ignorante in materia, sto solo esprimendo i miei gusti bifolchi. Il tenore (Mauro Pagano) ha anch’esso una voce notevole e il maestro di pianoforte (Angiolina Sensale) accompagnava in modo impeccabile ogni momento. Davvero una bella serata.

Domenica invece c’erano le bancarelle in via Cavour, che andavano a sommarsi al cosiddetto "Mercatino Europeo" di viale Marx. Il castello era aperto per le visite e per tutto il giorno c’è stata la rievocazione storica: figuranti in costume, arcieri, esibizioni, danze, ecc.

Non mi sono potuto godere niente di tutto questo, ma sono altrettanto felice: avevo il negozio aperto e avevo un sacco di gente. Magari poi non compravano in tanti, ma è naturale quando ci sono queste manifestazioni, la gente va per gironzolare e non per fare acqusiti. Però sono sempre stati soldini che altrimenti non sarebbero entrati nel cassetto, e un mucchio di gente ha visto il negozio. Quindi decisimente positivissimo!!!

Fatti miei

Ora vi annoierò con una manciata di fatti miei, raccontandovi cosa ho fatto nell’ultimo periodo: è stata l’estate più "vogherese" della mia vita, se penso a quando sparivo dai primi di giugno fino a fine settembre… Il negozio l’ho chiuso a fine luglio e l’ho riaperto ai primi di settembre. Molto spesso ad agosto ero a Voghera, sia x lavoro che per altro. Che estate è stata?

L’estate di Rapallo, dove sono stato parecchie volte quest’anno, sia per weekend che per una quasi-settimana di mare. Bello, da star proprio bene. L’estate della sfilata dei Malaspina: eh si, quest’anno mi hanno convinto a fare il figurante. L’estate dei Piani del Lesima e de L’Angolo di Varzi, dove sono stato parecchie volte. L’estate della chiavetta Vodafone, che funzionava male, ma sempre meglio della chiavetta Tim, che a sua volta era comunque meglio di quella Tre. Purtroppo il problema non sta nelle chiavette, né nelle compagnie telefoniche, è che a Brallo viaggiano lentissime…L’estate in cui ho modificato il mio lavoro estivo (scusate il gioco di parole) all’insegna di "…vanno pagati a Fabio". E’ stata una bella estate, mi è piaciuta. Ma non sono ancora pronto alla stagione autunnal-lavorativa, stanno meglio quelli che non fanno nulla…

E mentre sono qui che scrivo, ancora una volta mi chiedo cosa farò da grande e non ho una risposta precisa, ma in fondo poco mi importa, so che il futuro sarà bello, perchè io sarò anche introspettivo e malinconico, ma sono un maledetto inguaribile ottimista. E poi i fatti mi hanno sempre dato ragione. In questo momento è venerdi sera, sto ascoltando Benny Benassi su YT e sto sognando di essere a Londra per un giorno, per andare a piedi dal campo del Chelsea fino a quello dell’Arsenal, per attraversarla tutta. Oppure a Parigi, dalla Bastiglia alla Torre. Che bella la musica di Benny, mi da una carica pazzesca. E da domani sarò pronto x altre sfide, per scoprire cosa farò in questo autunno, in questo inverno, nel 2011, nel 2014, fino al 2194. Dopo esco, magari vado al Baito che pare stasera, oppure al Moma domani, una delle due. Domani c’è anche l’operetta al castello di Voghera, deve essere interessante, magari ne farò una recensione.

Beh credo di avervi annoiato abbastanza, ora vado, nuova vita a tutti.

Grande distribuzione organizzata

Format Distributivi del settore moda abbigliamento in Italia: situazione e prospettive del piccolo punto vendita

Ventiduesima puntata

In Europa, ipermercati, supermercati e superstore stanno registrando un aumento delle quote di mercato dei prodotti tessili e d’abbigliamento. Il peso del fatturato è pari al 10% circa e aumenta all’aumentare della superficie complessiva. L’ipermercato vende prodotti non alimentari banalizzati, con contenuta componente moda ed a prezzi competitivi. Sono in aumento inoltre i marchi commerciali.

Nel caso dell’Italia, l’ipermercato realizza una quota di mercato di prodotti d’abbigliamento relativamente modesta. In Francia, Paese in cui la formula dell’ipermercato è stata ideata e ha raggiunto il massimo sviluppo, la quota di prodotti di moda canalizzata da questo formato di punto vendita è decisamente superiore.


In tutti i centri della GDO ci sono reparti moda

La grande distribuzione organizzata è caratterizzata dalla vendita a libero servizio, che non è opportuna per alcune categorie merceologiche, per le quali è necessario un servizio di vendita assistita. Per esempio, le quote di mercato del capo spalla e dei capi formali sono irrisorie negli ipermercati, perché i consumatori desiderano un elevato livello di servizio personalizzato. Al contrario, le quote di mercato canalizzate dalle grandi superfici despecializzate di calze, intimo basic, capi informali basic, tutti prodotti di marca banalizzati, sono in continua crescita nei grandi punti vendita a libero servizio.


MATRICE SWOT
Utili Pericolosi
Interni La formula del libero servizio fa diminuire i costi. Orari di apertura prolungati Personale di vendita non qualificato.
Assenza di marche prestigiose.
Esterni Nuove aperture per questo canale di distribuzione  Saturazione dei mercati

Servizi on line

A volte non stai usando il tuo computer. Altre volte hai fretta. Altre volte ancora non hai voglia di installare programmi che tanto userai solo una volta. In tutti questi casi c’è una soluzione: usari servizi on line.

Per esempio: un amico ti spedisce un file compresso… in formato RAR, TAR, 7Z… o un comunissimo ZIP o GZIP e non sapete come aprirli? Niente paura: andate sul sito

WOBZIP

e risolvete i vosti problemi, caricate il file e ve lo scomprime lui. Certo, non mandate in giro le vostro foto nudi o la contabilità segreta dell’azienda, ma questo non si dovrebbe MAI fare via internet….

Può anche capitare di dover aprire un file PDF, oppure di doverlo modificare. Per questo caso ci può venirvi in aiuto

PDF Escape

Un altro servizio che ho trovato molto utile: vi capita mai di dover mandare un file bello grande a qualche vostro amico? Magari un file zippato con tutte le foto della cena di ieri sera? Come fate a mandare un file di 200 mega? Tranquilli, con questo servizio, che tra l’altro è semplicissimo, velocissimo e senza iscrizione, potete farlo con facilità. Basta inserire l’indirizzo email del vostro amico, il vostro, e caricare il file prescelto. Il vostro amico riceverà via email il link per il download, attraverso il quale potrà scaricarsi le foto (o altro) con tutta tranquillità.

Wetransfer


Vernazza (SP)

Miss Margherita

Da oggi nel mio blog troverà spazio una nuova rubrica, a cura di Miss Margherita, un’eminenza nel campo della pizza, colei che potrebbe scrivere la guida Michelin delle pizzerie, il Gambero Rosso della pummarola, il Cucchiaio d’Argento delle Quattro Stagioni, ecc.  Ovviamente sarà spietatissima imparziale come sempre, d’altronde noi della redazione l’abbiamo scelta per questo. Oggi iniziamo con la recensione di quattro pizzerie.

 

Il Casello di Recco (GE)
Pizza: succosa ma un po’ “soffiata”
Locale: comodo per chi arriva in autostrada
Personale: simpatico, efficiente ma non troppo
In una parola: SOFFIOLENTA

Luna e Laltra di Spotorno (SV)
Pizza: eccessiva cottura
Locale: carino anche se non vista mare
Personale: decisamente tatuato
In una parola: BOLLOSA

La Barcaccia di Noli (SV)
Pizza: pizza???!! Olio su farina con pomodoro
Locale: all’apparenza elegante, ma decisamente vintage
Personale: non eccelle per cortesia
In una parola: OLEOSA

1058 di Voghera (PV)
Pizza: napoletana
Locale: migliorabile
Personale: a volte la matematica è un’opinione, soprattutto se i clienti sono tanti
In una parola: CARICA

Vedo che Miss Margherita è stata abbastanza cattivella, ma mi aspettavo di peggio.
Arrivederci alla prossima puntata…

Gestione della???

 

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