(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Attitudine

Oggi le parole mi sembrano così stupide Messe a tempo in fretta pesano come un’incudine Mi hanno detto aspetta non bastano frasi ruvide Per spiegare un’attitudine

Gioca Jouer

Le brutte intenzioni

Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Certo il disordine è una forma d’arte, ma tu sai solo coltivare invidia. Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro.

Canto narrativo al Brallo

Sono entrato in possesso di questo stupendo documento: un disco in vinile, a cura di Luisa Del Giudice, che raccoglie alcuni brani popolari della canzone delle nostre terre. E' stato registrato a Colleri di Brallo nel 1987.
A puntate cercherò di pubblicare alcuni brani e alcune informazioni riguardo l'opera.

Iniziamo col dire che fa parte della collana "Ricerche etnomusicologiche – archivio sonoro", collana discografica realizzata dal Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di Bologna e dal Comitato Nazionale Italiano dell'International Council for Traditional Music (UNESCO). Raccoglie materiali sonori delle culture tradizionali con l'intento di presentare ricerche organiche su specifiche situazioni e problemi. Ogni disco è accompagnato da un libretto informativo il più ampio possibile, con trascrizioni musicali. 
"Canto narrativo al Brallo" – La tradizione musicale nell'Appennino Pavese e i suoi protagonisti: il repertorio di canti narrativi della famiglia Tagliani, opera realizzata con il contributo dell'Amministrazione Provinciale di Pavia Assessorato all'Istruzione, Cultura e Formazione Professionale. Registrazioni, edizione e note di Luisa Del Giudice. Trascrizioni musicali: Linda Levin, Los Angeles. Mastering: George Charouas, GTM Producionts, Los Angeles. Febbraio 1990

Firestarter

#dilloconunacanzone
Pazzi, fuori di testa, potenti, senza fine, ribelli, cattivi, onnipotenti. Questi erano gli anni '90. E questi erano i The Prodigy

Money for nothing

#dilloconunacanzone
Parte Sting cantando "I want my MTV", un attimo di attesa e poi viaaaaaa col riff di Mark Knopfler e… fare soldi senza far nulla.

Vasco Modena Park… dopo!

Dal diario di bordo: fabio e i suoi amici sono andati a Modena per il megaconcertone da record di Vasco. Ma poi…

Sono le 5:20 e finalmente la protezione civile ha distribuito qualcuna di queste coperte termiche, per il resto io e altre almeno centomila persone abbiamo passato la notte per terra, sui marciapiedi, nei giardini, nei cortili, in mezzo alla strada. La situazione è SCANDALOSA. Dopo il concerto di Vasco Rossi dovevano tornare in treno, così come consigliato assolutamente su tutti i siti, in primis quello del Comune di Modena e quello di Trenitalia. Invece la stazione era bloccata dalle forze dell’ordine, perché non erano pronti ad accogliere questo enorme numero di viaggiatori, ed è tuttora bloccata. Disorganizzazione totale. Nessuno che dava indicazioni, ripetevano solo come dischi rotti "non si può andare in stazione". Non una coperta, non un caffè, niente. Gli alberghi ovviamente tutti pieni e i Taxi non accettano corse fuori città, anche perché i caselli dell’autostrada sono chiusi. La mia bronchite ringrazia, ho un freddo nelle ossa… Le notizie che abbiamo dicono che ci vorranno 10 ore per ripristinare la normalità. Ma perché dicevano di prendere il treno? Perché ho dovuto prenotare i biglietti che sono addirittura nominativi? Per fortuna non ci sono stati scontri violenti. Prima o poi torno a casa…

Sweet Child O’ Mine

#dilloconunacanzone

Uno dei riff più famosi della storia del Rock esce dalle dita e dalla chitarra di Slash per una canzone forse dedicata da Axl alla sua fidanzata di allora. Ragazzi questo è il 1988, questo è il rock che ho conosciuto io e questi sono i Guns !

Honey sun

Where’s the heaven in this party where the children’re dressed like angels? I’m confused, they’re wasting their kisses in drinks.

Hones sun, where are you? You’re so lovely so pretty, so precious. I wanna go away, escape to a wide open space.

Silly don’t you think it’s so rude? While I’m crying for you under the moon. Silly you’re just wasting your time.

Honey sun. Love cannot be just for dancers, honey sun.
Do you know what’s the right and safe answer? I think nobody knows what true love is, but it grabs your heart and it can save you.. I’m so fed up

There is no one here to give me some hope for a chance.

We need freedom

#dilloconunacanzone

Siamo all’inizio degli anni ’90. Gianfranco Bortolotti, produttore discografico, intuisce la potenzialità della nuova musica elettronica che sta per avere un grande successo in discoteca. Una delle sue prime produzione porta il nome di "Antico", di cui "We Need Freedom" è il primo successo. Io avevo 17 anni. Al Kursaal non vedevo l’ora che la mettessero. Non era ancora la cosiddetta "techno" che avrebbe spopolato da lì a pochi mesi, ma era sulla giusta strada. Ero affascinato da come un computer (cioè un sintetizzatore) potesse emettere suoni così diversi dagli strumenti tradizionali e così accattivanti (e riascoltandole adesso così ingenue): queste armoniche che salivano al cielo, perché ti sentivi bisognoso di libertà, freedom. 

 

Lisa

Sono forte sono in gamba non mi puoi fermare
non mi ferma la montagna non mi ferma il mare
cerco di evitare le cose brutte e credo
che l’ottimismo sia la cosa più bella che possiedo
ma anche se c’è il sole e ci sono trenta gradi
la gente negli stadi che sta urlando il mio nome
anche se ho mille amici e non capisco come
Bob Loser vive il giorno come se fosse l’ultimo
ma arriva anche la notte e dopo scende il buio
e quando sono a letto e spengo anche la luce
il buio mi conduce in un sogno in controluce

ho la paura in petto e la mia anima è stanca
il cuore si spalanca ed escon fuori i mostri
ora son cazzi nostri la paura è improvvisa
mi alzo piglio l’auto, ci vediamo là da Lisa

il Nulla già mi inghiotte
Fantàsia sta sparendo
ma io ancora non mi arrendo alle immonde creature
io sto ancora combattendo
ma poi vengo sconfitto dal signore del maligno
e sento già il suo ghigno lungo tutto il mio tragitto
combatto il mio nemico
col cuore e con la spada
e vada come vada, ciò che deve poi accada
ma i mostri non son fuori ma dentro il mio cervello
è come un ritornello ma fatto di rumori
sembravo così forte ma sono Don Chisciotte
è quasi mezzanotte e io non ho più di forze
e lasciami un po’ stare, demonio del mio ego

Dio adesso io ti prego
dai fammi riposare
ma contro Mefistofele non ho speranza alcuna
appena sorge la luna
rieccheggiano le risa nella testa ho le grida
l’ansia ormai l’ho uccisa e vado giù da Lisa

 

Emozioni

Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore come la neve non fa rumore. E stringere le mani per fermare qualcosa che è dentro me ma nella mente tua non c’è. Capire tu non puoi tu chiamale se vuoi…emozioni

Voglio diventare come Bud Spencer

Bob Loser presenta: "Voglio diventare come Bud Spencer", video dedicato al grande Bud!

Ricordo la pagina Facebook di Bob Loser: www.facebook.com/therealbobloser
e il canale YouTube: bit.do/BobLoser

 

Quelli come noi

 
Io e un mio amico delle volte ci troviamo e ci diciamo che:quelli come noi che son venuti su un po’ strani e hanno avuto sempre poche donne per le mani e covano le loro solitudini in segreto quasi con gelosia lasciandosi un po’ andare solo davanti al vino forte di un bicchiere. Quelli come noi così timidi e ambiziosi piuttosto silenziosi e sempre con la testa pienadi musica di arte e grandi amori


Colonna sonora 2015

Dopo la classifica delle canzoni che ho più ascoltate lo scorso anno ecco quella di quest’anno, è la colonna sonora che mi ha accompagnato nel 2015. C’è un po’ di tutto quello che mi piace veramente: rap, elettronica, Vasco, ecc. In un miscuglio che non rispecchia la mia musica preferita "in assoluto", ma la musica che ho ascoltato quest’anno.

Iniziamo dalla posizione 13 che porta fortuna: Feder Feat. Lyse con Goodbye, pezzo dance che mi intrippa abbastanza, soprattutto dal minuto 0:53 quando cambia un po’.

Passiamo alla 12 col primo di tanti pezzi rap italiani, tratto dal suo nuovo disco c’è Gue Pequeno con Squalo. E’ un disco molto moderno. A me piace la old school (perchè io SONO old school) ma Guè ha dimostrato come si fa rap nel 2015. E’ lui il vero bad boy.

Posizione 11: il pezzo che mi ha rallegrato la prima parte dell’anno è AronChupaI’m an Albatraoz. Niente da aggiungere, solo alzare il volume, molto molto tamarro.

Iniziamo la top ten con una delle mie due cantanti preferite del momento. Lei è la dolcissima Annalisa Scarrone e canta una canzone dell’immensa Mina: Mi sei scoppiato dentro al cuore 

Torniamo al rap alla posizione 9 con il king della old school italiana, anche se il brano è recente, del 2013. Bassi Maestro insieme al cattivissimo Nitro in One more chance "sempre lo stesso sotto mille ceri, dopo mille viaggi, mille aerei, mille rotti treni, ho rotto mille schemi, mille colli, mille schiene, passato da mille lire a mille spese più volte in un mese"

Eccolo, il Blasco, il Komandante Vasco, al posto 8 con un pezzo alla sua maniera romantica: Accidenti come sei bella 

Saliamo al 7 con un tipo che mi intriga sempre: sembra sempre banale, ma è sempre forte: il redivivo Fabri Fibra con Lamborghini. Non è forse neanche un rap, ma accidenti se spacca.

Al posto 6 un altro rapper, il poeta del rap. Lui banale non lo è mai. Fedez, diventato famoso per brani frivoli, in un pezzo dove si guarda dentro: L’hai voluto tu (questa è una versione live). "E party ai piani alti, dove più sei coglione più hai bisogno di farlo sapere agli altri, e avanti"

Saliamo verso la vetta trovando un pezzo quasi mio coscritto (è del ’75). E’ Rimmel di Francesco de Gregori.

E allora avanti coi pezzi un po’ malinconici. Al posto 4 una canzone che in auto nel 2015 avrò cantato a squarciagola decine di volte: sono i Radiohead con Creep. "But I’m a creeeeeeeeeeeeeeep, I’m a weirdo. What the hell am I doing here? I don’t beloooooooooong hereeeeeeee". Dai come si fa a non sgolarsi?

Attenzione attenzione saliamo sul podio. E addirittura troviamo (sarò banale) un pezzo rap e ancora di (sarò banale) Fabri Fibra. Si intitola Il rap nel mio paese. Boh, non so, io quando lo ascolto…insomma…mi viene una gran voglia di fare festa e di ballare. (Probabilmente Fedez la penserà in maniera un po’ diversa visto che è una specie di dissing su di lui)

E al secondo posto? E’ lei!! La mia musa, la mia assolutamente preferita cantante del momento. Ma è braverrima, mi fa vibrare la spina dorsale con quella vocina lì. Io la amo e lei canta L’amore esiste. Ah, non ho detto chi è? Ma è la Franceschina! La Francescuccia! Insomma Francesca Michielin.

Rullo di tamburi, squilli di trombe. Al numero uno? La canzone più ascoltata da Fabio Tordi nel duemilaquindici?
Beh prima facciamo un confronto con la classifica 2014. Lì avevo messo solo 10 pezzi, e gli unici che c’erano anche l’anno scorso sono Gue Pequeno e Vasco, anche se citavo Fedez e Francesca: c’era molta più elettronica, niente italiana e meno rap.
Che invece quest’anno la fa da padrone anche con la numero uno che è dello zio J. Ax: Intro. Qui merita anche il video perchè nella sua semplicità è molto bello. Insomma, sono un po’ io. Se invece volete il video in montagna, canzone più lenta e feat di Bianca Atzei, eccolo: video nuovo.

In questo periodo qual è invece la canzone che ascolto di più? Che quindi non è in classifica 2015 nè 2016 (anche se è uscita nel 2014)? E qui alzate le casse, sbarellate il volume al top perchè si balla di brutto: Bob Sinclair feat Gisele nella cover di Blondie: Heart of Glass 

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