(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: April 2017

Il clima dell’Oltrepò Pavese

Tutti i giorni abbiamo a che fare con la metereol… metolog… insomma con meteo. Dai tempi del Colonnello Bernacca, passando dal Colonnello Giuliacci, siamo affascinati da questi personaggi che, come fossero degli indovini, sanno dirci "che tempo farà".

Ma indovini non sono, dietro le frasi condite da locuzioni come "anticiclone delle Azzorre", "quadranti settentrionali", "possibili rovesci a carattere temporalesco", ci sono seri studi.
La meteorologia si basa su studi di statistica, di orografia, di fisica, e tanto altro, a metà strada tra lo sperimentale e il teorico

Nessuno mai, prima d’ora, aveva cercato di spiegare la meteorologia del nostro Oltrepò. Cos’ha di particolare? Beh di particolarità ne ha parecchie: contiene sia pianura che collina che montagna,  è riparata a sud dagli appennini, ha dei valichi verso il mare (che non è molto distante), ecc.

Quindi quando arriva un vento da sudovest colpirà Stradella, ma risparmierà Voghera. Se invece arriva dal mare, scavalcando i monti e passando per la Valle Scrivia avrà vita facile fino a Voghera, ma improbabile che arrivi a Santa Maria della Versa. 
E poi lo sapevate che può essere che a Voghera ci siano zero gradi di temperatura e magari sul Monte Lesima 4 gradi sopra ?
Questo e tante altre curiosità, spiegate approfonditamente con basi scientifiche, sono contenute nel libro "Il clima dell’Oltrepò Pavese", degli autori oltrepadani Gabriele Campagnoli e Marcello Poggi. Ve lo consiglio :-)

 

Ci vediamo a Voghera

Ho letto con piacere tempo fa questo libro di Valerio Gasio. Dopo un paio di volumi dedicati ai bar storici di Voghera, raccoglie in questo volume numerosissimi aneddoti, storielle, curiosità sulla città iriense, tutti corredati da tante belle fotografie.

Conoscete voi la storia dell’Albergo Reale d’Italia e i suoi illustri ospiti? Siete mai stati al Casino Sociale (io ho fatto in tempo a vederlo aperto) ? A cosa serviva il Cavo Lagozzo? Da dove arriva la Sacra Spina? Chi soggiornò a Palazzo Dattili?
E se passate da Via Galilei, alzate lo sguardo quando incrociate via Borroni. Poi informatevi su chi furono Carlo Gallini ed Ercole Ricotti e sappiatemi raccontare la storia della Società Operaia di Mutuo Soccorso, perché poi vi interrogo.

Scherzi a parte, vi consiglio vivamente di procurarvi questo godibilissimo libro, che ci racconta tanti "particolari", che in realtà sono la storia di Voghera. E, se non lo sapete ve lo dico io, per capire il presente ed affrontare il futuro, è indispensabile conoscere il passato.

Complimenti a Valerio per questa sua opera.

Pranzare al sabato a Voghera

Tempo fa un amico si è fermato a pranzo, voleva fare una roba veloce, senza velleità. Ho pensato di provare un ristorante appena rinnovato. CHIUSO. Allora telefono a un altro. CHIUSO. Andiamo davanti ad un altro ancora. CHIUSO.

Voghera si auto dichiara "Capitale dell’Oltrepò", che è risaputa essere terra di eccellenze enogastronomiche, ma non esiste quasi una bottega in centro dove acquistare una bottiglia di bonarda, un salame di Varzi, una caciotta e magari due peperoni.

Faccio fatica a trovare AL SABATO (non al lunedì!) una trattoria dove pranzare con prodotto e pietanze tipiche. Lo avrei dovuto portare al McDonald’s? Ah già, non l’hanno ancora costruito.

Per la cronaca siamo andati al P.GARI dove abbiamo mangiato benissimo (ragazzi, non siete stati un "ultima scelta", solo che il mio amico da voi ce l’avevo già portato e volevo fargli vedere anche altro di Voghera)

Il problema rimane: abbiamo da valorizzare il nostro territorio, credendoci, investendo tempo e denaro (come il mio amico Miky e suo cugino Matteo), e sarebbe bello anche poter vedere Voghera, non dico come Montalcino (lì per esempio non hai nessuna difficoltà a trovare una trattoria tipica o una bottega coi prodotti locali), ma almeno avviata nella giusta direzione. Questo problema devono risolverlo i privati, certo, nessuno può imporre per legge di aprire un’enoteca, ma credo che possa arrivare un’aiuto dalla politica, dalle associazioni, dai consorzi.

Cosa possiamo fare?

Mercatini con prodotti delle nostre valli (anzichè i mercatini del Belgio o della Versilia)? Spazi pubblici assegnati a promozione (reale, non l‘inutile infopoint) del territorio?

Io sogno che una persona possa cercare su Google "Oltrepo Pavese" e possa trovare tutto ciò che lo convinca a venire qui.

You may say I`m a dreamer; but I`m not the only one.

A un passo dalla vetta

Segnalo questo sito, molto molto interessante:

A un passo dalla vetta

dove l’autore, Cristiano Zanardi da Caldirola, appassionato di escursioni e appassionato delle "quattro province", racconta degli itinerari che ha percorso, dei luoghi che ha scoperto, delle zone che ha visitato. Il tutto corredato da splendide foto.

E’ la dimostrazione che spesso ci sono dei luoghi favolosi, dei passaggi e paesaggi quasi incantati ad un passo da noi, senza dover andare per forza dall’altra parte del mondo. Scoprire questi luoghi è ancora più affascinante, perché sono solo a qualche chilometri da casa nostra.

Avevo "conosciuto" (come autore) Cristiano anni fa tramite un articolo de La Provincia Pavese ed avevo acquistato il suo libro sui paesi fantasma "I Villaggi di Pietra"

Il suo sito è veramente interessante, a partire appunto dai cosiddetti "paesi fantasma" (argomento di cui l’autore è molto interessato), passando dalle foto stupende che invogliano il visitatore a mettere su gli scarponcini e partire subito, fino ad arrivare alle avventure in ciaspole e i vari appuntamenti che lo vedono protagonista.

Incredibile romantica

Come fai adesso che

sei rimasta solo te

a sperare in qualche cosa di migliore

a pensare anche al grande amore…

Gedeone

Gedeone era il miglior amico a quattro zampe di Monsieur David.

Tutti dicevano che Gedeone era orrendo, ma per lui era bellissimo.

Adesso Gedeone non c’è più, ma resta nel cuore di David.

 

Che sia benedetta

"Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta"

#fiorellamannoia #bepositive

Il paese fantasma

Torniamo a parlare di Rovaiolo, il "paese fantasma". Stiamo parlando ovviamente di "Rovaiolo Vecchio" che, evidentemente , sprigiona tante suggestioni e curiosità per la sua storia.
Questo documento ci mostra il paese e l’interno di alcune case. C’è anche un "incontro" (no, non è uno spettro!) 

V. Il paese fantasma from Nicola Roda on Vimeo.

Amare o odiare

“La gente ti amerà. La gente ti odierà. E niente di tutto ciò avrà a che fare con te” – Abraham-Hicks

Dove lo butto?

E’ facile o difficile fare la differenziata? Beh a parole è facile: nella carta ci vanno i giornali, nella plastica gli imballaggi, le medicine scadute le porto in farmacia, le pile nell’apposito contenitore, il torsolo di mela nell’umido, la bottiglia di birra vuota nel vetro e il CD di Gigi D’Alessio nell’indifferenziato.

Si, ma poi, ci sono le eccezioni. E ce ne sono un’infinità. Innanzi tutto le cose sporche: il vasetto dello yogurt andrebbe lavato prima di finire nella plastica, così come la bottiglia di vino. E il cartone del latte in Tetrapak? Boh, dipende dalle regole del tuo comune. In generale, la regola dice che "se non lo sai, piuttosto di sbagliare buttalo nell’indifferenziato". Oppure, se è ingombrante, portalo al centro multiraccolta.

Per esempio il toner delle stampanti, le pinze rotte, la sdraio, la padella, vanno tutti al centro multiraccolta. A Voghera è disponibile il ritiro gratuito a domicilio. Io a volte ne accumulo un po’ e poi chiamo, il servizio lo trovo molto più efficiente di una volta.

Lo specchio va nel vetro? No, e neanche le pirofile. La polvere non va nell’umido, ma nell’indiferenziato. Insomma a volte non è semplice, ma come tutte le cose è questione d’abitudine.

http://www.asmvoghera.it/Download/Differenziata/il_rifiutologo.pdf

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén