(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Month: March 2008

Spot Piazza Affari

Beccatevi questo:

Etimologia dei brand

Anima Sana In Corpore Sano. Cosa c’entrano i latini? Avete fatto caso alle iniziali di questa locuzione? Esatto, quelli della ASICS hanno preso spunto da Giovenale.
Non sapete quante altre marche (ops, uno studente di Marketing come me dovrebbe dire "brand") riservano sorprese. Ad esempio molte sono formate dalle iniziali del nome e del cognome dei fondatori. La manifattura Mario Colombo ha il marchio "Colmar". Il signor Vitale Bramani ha inventato la famosa suola Vibram. E che dire di Adolf Dassler detto Adi? Lui fondò la famosa Adidas mentre suo fratello Rudolf Dassler fondava la Puma. Complimenti, sono riusciti entrambi a realizzare imprese di alto livello. La colla Uhu si chiama così perchè ricorda il verso del gufo reale. E la mitica Nutella? Deriva dalla parola inglese nut (nocciola). certo che sono avanti quelli della Ferrero eh? La Reebok, famosa marca sportiva, prende il nome da un’antilope africana, così come Nike deriva dal nome di una dea greca. Pssiamo ai grandi magazzini. UPIM sta per Unico Prezzo Italiano Milano, mentre STANDA è la contrazione di "Magazzini Standard" (anche se durante il fascismo fu modificato in STANDA – Società Tutti Articoli Nazionali Dell’Abbigliamento)

La cocaina dei bambini

Avete mai sentito parlare di Metilfenidato? Forse si con il nome commerciale di Ritalin. E’ la cosiddetta medicina per i bambini iperattivi.
Che bestialità. in primis mi domando che male ci sia ad essere iperattivi: in questo mondo dove siamo tutti anestetizzati dal lavoro, dalla tv, dalla scuola, vedere dei bambini che siano più attivi della media dovrebbe far piacere, anche se comprendo le difficoltà dei genitori. Questo non giustifica la somministrazione di un medicinale che è derivato dalle anfetamine. Ma voi dareste veramente a vosto figlio delle anfetamine?? tra l’altro questa droga porta a dipendenza fisica, simile alla cocaina. Infatti fa parte della stessa categoria di stupefacenti.
Ma vi rendete conto? Ormai la gente, dopo anni di autodiagnosi e automedicazioni a cura di antibiotici che hanno arrecato più danni che benefici, adesso la situazione peggiora. In questa società di infelici, la gente si prende gli psicofarmaci come fossero caramelline allo succhero, e, di conseguenza, tentano di propinarli ora cneh ai bambini. inconcepibile. Se pensi di diventar felice con una pillola di droga fallo pure, ma lascia stare i bimbi. Ricordate il film trainspotting? Quando Renton dice di esseri procurate le pastichhe da sua madre che è "in modo domestico e socialmente accettabile una drogata anche lei". Verissimo.
In america ci sono già adolescenti che si procurano apposta il Ritalin per sballarsi. Risultati? Gli stessi della cocaina: nervosismo, insonnia, pulsazioni sballate, e poi se si peggiora allucinazioni, idee suicide, comportamenti violenti e pscicotici.  Non buttate ‘sta merda nel sangue dei vostri figli, piuttosto se non li sopportate più fatevi un cannone voi…
Se non ricordo male nel tempo che fu in Cina ai bambini vivaci davano l’oppio. Vi sembra una barbarità? Beh è la stessa cosa. Se son veramente troppo vivaci non è che magari avete sbagliato qualcosa nell’educazione? Non salvatevi mascherandovi dietro ad un pillola.
X altre info: www.giulemanidaibambini.org/

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi –
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese

Assolutamente vergognoso

Articolo di Panorama del 20 marzo 2008:

FINANZIERE? NIENTE PREMIO MALUMORI IN DIVISA Diecimila euro a testa: è la sostanziosa cifra che va ai dirigenti del ministero dell’Economia e delle agenzie fiscali (Entrate, Dogane, Territorio, Monopoli) a titolo di compenso per i successi conseguiti sul fronte della lotta all’evasione. In base a una legge approvata alcuni anni fa, infatti, una parte dei maggiori introiti fiscali viene girata ai dipendenti sotto forma di premio. Dopo i dirigenti passeranno all’incasso anche i 75 mila impiegati, i quali riceveranno circa 5 mila euro, essendo la somma globale da ripartire intorno ai 400 milioni. Nessun premio, invece, ai 64 mila militari della Guardia di finanza, che pure partecipano in prima linea alla lotta all’evasione e che attraverso il loro organismo di rappresentanza hanno già annunciato un ricorso al tar. (D.M.)

Che dire? Quasi non trovo parole. 400 MI-LI-O-NI. Ripetete con me: QUAAAAAA  TTROOOOO CEEEEN TOOOOOO. Ora vi rendete conto di quanti sono?
Come avrebbero potuto spenderli? In mille modi: caricando tutta la spazzatura di Napoli per portarla in Germania, costruendo ospedali, asili, strade e ponti, case popolari, aiutando le famiglie che non arrivano al 27 del mese, ripianando un pochettino di debito pubblico. Insomma qualsiasi cosa, credo che i modi per spendere i soldi in Italia non manchino, invece ancora per una volta ci hanno presi tutti per il culo. Fossi io il direttore di un giornale queste notizie le pubblicherei tutti i giorni i prima pagina. Ma prima o poi troveranno qualcuno che gli dà un sacco di bastonate sulla schiena.

Google libri

Su IMlog si sostiene che "il predominio di Google negli ultimi 5/6 anni ha a che fare con la tecnologia quanto quello dell’iPhone ha a che fare con la qualita’ di ricezione". Sono abbastanza in disaccordo con questa affermazione, a parer mio il successo di Google aumenta ogni giorno di più proprio grazie ai servizi offerti, che sono supportati da una tecnologia prima impensabile e che solo la Big G offre in modo così completo.
Mi riferisco alle tecnologie di ricerca sempre più raffinate, ma anche e soprattutto a Maps, Earth, Docs, eccetera.

E da oggi posso tessere le lodi di un’altra mirabolante funzione offerta da Google: Ricerca Libri. In questo periodo in cui sto scrivendo la tesi ho notevole interesse alla ricerca e reperimento di testi e mi sono reso conto di quanto potente sia questo strumento.
In pratica, invece di cercare nelle  pagine web, compie la ricerca nelle migliaia di libri che sono inseriti nel database. Ma non nei titoli: nei contenuti!!! Provate a rendervi conto della figata: cerchi informazioni sulla piramide dei bosogni di Maslow? Niente di più facile, vai su books.google.it, inserici "piramide bisogni maslow" e…. et voilà, trovi una serie di libri che parlano anche di questo. Ma qui arriva il bello: clicchi sulla copertina e…. magia !!! vedi il libro !! Puoi sfogliare le pagine e leggerlo. Pazzesco. Ovviamente il materiale rimane coperto da copyright e non sono presenti tutte le pagina, ma cmq ti fai un’idea del libro. Anzi molto di più che un’idea. Comodissimo.

Ma come diavolo sono avanti quelli di Google? A volte trovo informazioni in libri che dal titolo non avrei neanche sfogliato. Grandiosi.

Lettera d'addio

Mi fanno male i giorni, mi fa male il colore, il calore, i profumi e le sorprese.
Continuo a non voler capire per evitare di odiare, ormai lontano dagli altri, lontano da me stesso e lontano dalla vita.
Ho smesso di immaginare quella vita che so bene che non mi appartiene.
Io sono solo , almeno quando mi ricordo di esistere.
Spero un giorno potrete perdonarmi, so che lo farete … queste sono le ultime righe che vi scrivo e l’ultimo saluto a chi mi ha voluto bene

…no non vi preoccupate, non le ho scritte io ‘ste cose…

Sono fuori dal tunnel la la la

Mi devo ripetere, come ho scritto qui il Tunnel di Milano è veramente un bel posto. Uno dei pochi posto dove mettono della musica elettronica come si deve. Proprio ma proprio bella. E poi se devo dirla tutta in quei posti ti aspetti delle coatte invece c’erano solo belle ragazze. Ottimo.

Briançon

Sono appena tornato da un week-end a Briançon, nella regione delle Alte Alpi in Francia, organizzato dallo Sci Club Voghera.
Ci siamo divertiti, abbiamo trovato due giornate buone. Sabato c’era un bellissimo sole, anche se al pomeriggio la neve era un po’ marcia. Abbiamo sciato di brutto tutto il giorno, per tutto il comprensorio. Alla sera eravamo stanchini, ma abbiamo fatto un giro x il paese. Domenica invece c’era coperto, ma almeno la neve teneva un po’ di più.

Giudizio: il comprensorio non è male, è abbastanza vasto, anche se non credo che lo sopporterei per un’intera settimana. Diciamo che è il posto giusto per fare due o tre giorni. Il prezzo "normale" (noi avevamo il ridotto) costa 38 euro e iniziano ad essere tantini. Il paese "vecchio" non è male, peccato non averlo potuto visitare di giorno, sembra proprio carino. Non è possibile che alla domenica non ci siano autobus di linea che portano agli impianti !!! Il nostro albergo era parecchio distante e abbiamo dovuto attendere un’ora alla fermata !!! Scandaloso.
Il mangiare, beh… se sono sopravvissuto a Londra posso resistere everywhere, però diciamo che a casa mia mangio meglio. Non perchè non siano cose di qualità, semplicemtne perchè non sono cose che amo mangiare. Io nel cibo sono "difficile" nel senso che a me piacciono cose semplici semplici: pasta al ragù, bisteccazze, patatine, frutta, dolce, caffè. Non tutte quelle cazzate astruse…. Sai quei personaggi che passano le mattine a cucinare specialità? Ecco, purtroppo io alle specialità preferisco le normalità. Avete presente le locande dei camionisti dove si mangiano cose semplici? Ecco per me sono le migliori in assoluto… forse avrei dovuto fare il camionista…
Tornando a Briançon, ci siamo proprio divertiti, abbiamo fatto un po’ i cretini, come fossimo in gita delle superiori, abbiamo sciato, ci siamo trovati bene e… niente, arrivederci alla prossima !

Negozi di vicinato

Furio Colombo scriveva nel 1996 su "La Repubblica":

Se si spengono le luci dei negozi qualcosa scompare per sempre, finisce la vita urbana così come l’abbiamo conosciuta per secoli. la bottega è il luogo in cui un mondo minimo di adulti e di bambini, di anziani e di giovani, di più e meno agiati si incontrano, si conoscono, si scambiano non solo beni ma anche notizie e cultura e sono il luogo piccolo e solido in cui si forma la vita sociale delle città.

Perchè la gente va nei negozi nel 2008? Da più di cento anni è stata inventata la formula del libero servizio, vale a dire luoghi dove puoi servirti da solo, senza che nessun commesso o venditore ti assilli per proporti l’acquisto. Eppure i negozi resistono ancora, anche se tra mille difficoltà. Perchè?

Il negoziante conosce ciò che vende. Se devi acquistare un prodotto, sei conscio del fatto che un negoziante ha aperto il proprio punto vendita per passione, perchè interessato, e quindi è sicurmanete più competente di te o di un qualunque commesso provvisorio della Grande Distribuzione.

Esiste ancora un rapporto di fiducia tra cliente e l’esercente. Vai spesso in quel negozio, conosci il venditore, ti fidi di lui, dei suoi consigli, della sua merce.

Il negozio è ancora un posto dove poter fare quattro chiacchiere in questo mondo dove viviamo isolati in mezzo a milioni di persone. Ha una fortissima rilevanza sociale.

Il negoziante se può farti un favore te lo fa, magari interessatamente (per farti tornare), ma te lo fa. Può farti credito, può cambiarti la merce, può darti un consiglio utile, ecc.

Che triste sarebbe un luogo privo di negozi. Senza vitalità. Con poca sicurezza (non avreste un po’ più paura a passare in una via non illuminata dalle vetrine e non rallegrata dal vociare e dalla presenza dei negozi??)

Ecco cosa ha scritto la mia amica Mary Cavallone sul periodico Buone Nuove (già un titolo così è da premio, finalmente qualcuno che cerca di fare informazione positiva, senza riempire le pagine di disgrazie) dell’Officina Dei Sogni (vedi il blog):

"Mi succede spesso di andare in giro a portare il nostro giornale e fermarmi a parlare con qualche commerciante di niguarda. Chiacchiera e richiacchiera salta sempre fuori la fatica di avere un’attività: questi centri commerciali ci stanno soffocando, i clienti non sanno nulla di come vanno le cose, non so se arrivo a fine mese, e tante questioni comuni a moltissima gente. Qualche mese fa ho iniziato a promuove una campagna a favore dei piccoli commercianti, pubblicando una locandina con 10 buone ragioni per fare la spesa nei negozi del quartiere. L’iniziativa è piaciuta ma quando ho chiesto a qualcuno se mi pubblicavano degli articoli le risposte sono state tutte abbastanza evasive; non ho tempo, non sono capace di scrivere un’articolo, domani vediamo, etc… Bene. Ora io vi dico: il gruppo umanista di Niguarda vuole promuovere un progetto tutto per voi. Ma per fare questo bisogna avere il coraggio di dire "ci sono anch’io" e insieme creare qualcosa di mai fatto. Io non so ancora fin dove possiamo arrivare, ma sono sicura che tanti di voi hanno molto da dire. Prendiamo coraggio e insieme iniziamo a farlo"

Ecco le 10 buone ragioni per comprare nei negozi del quartiere:
1 – Perchè sono nostri vicini
2 – Perchè sono vicini a casa
3 – Perchè i politici rispondono agli interessi delle catene multinazionali (grandi supermercati, centri commerciali ecc.) e promuovono leggi che asfissiano il piccolo commerciante
4 – Perchè al momento di sistenere le attività di quartiere, sono loro i primi ad appoggiare (ad esempio tornei sportivi, giornali di quartiere, raccolta di fondi per associazioni, ecc…)
5 – Perchè sono sempre più pressati dalle tasse
6 – Perchè senza di loro i nostri quartieri sarebbero bruttissimi
7 – Perchè è nei negozi di quartiere che si mantiene la relazione tra i vicini
8 – Perchè vi troviamo un trattamento personalizzato e un servizio migliore
9 – Perchè senza di noi come clienti molti negozi dovrebbero chiudere ed aumenterebbero la disoccupazione e la crisi
10 – Perchè tutti vogliamo un quartiere più degno e più umano

Brava Mary. Approvo tutto in pieno.
(ora che ti ho lodato, un appunto: ma non eri tu quella che dicevi che il mio libretto, tratto dal blog, conteneva errori di ortografia? Da che pulpito viene la predica? Io sono cosciente del fatto che scrivo come parlo, mi va di farlo, spesso non rileggo e mi piace molto così. Spero che "niguarda" con la minuscola e "un’articolo" con l’apostrofo siano errori di battitura, ma coi tempi dei verbi e la punteggiatura non è che sei molto messa bene anche tu, eh? E poi, intanto che mi ricordo, mi devi ancora una pizza, ti ricordi la scommessa del chinotto ? Saluti e baci ci vediamo a Pasqua…. in pizzeria !!)

Via Bligny 42

Gli anni scorsi frequentavo parecchio Milano alla sera, tant’è che tra amici è nata l’idea balorda di affittare un microappartamento in società da usare per fermarsi a dormire se capitava di fare tardi. Ingenuamente pensavamo di cavarcela con 500 / 600 euro al mese, ma non trovavamo neanche un box per quella cifra.
Cerca sui siti, cerca nelle inserzioni delle agenzie, ma…. nulla. Solo cifre pazzesche: monolocali a partire da 1000 euro. Alla fine troviamo un sito con questa inserzione: "Affittasi monolocale in zona centrale di Milano, 350 euro al mese". Ottimo, direi. Il mio socio telefona e la telefonata si volge più o meno così:

"Buongiorno, vorrei delle informazioni sul monolocale in affitto"
"Certo, si trova in Via Bligny 42, se vuole andare a vedere lo stabile, così se poi le interessa mi richiama"
"No, ma a me interessa di sicuro, si può andare a vederlo?"
"Ecco si, lei vada a vedere il palazzo, poi se è proprio ancora interessato ci risentiamo"
"Ma.. perchè è messo male?"
"Noooooo, l’appartamento è piccolino, ma in ordine: tavolo, sedie, letto e… stop. Però il palazzo non è messo benissimo. Facciamo così: lei lo va a vedere e poi, se è ancora interessato, ci richiama"
"Va bene, a risentirci"

Beh diciamo che è molto strano questo comportamento: di solito prima di rivelarti l’indirizzo…. ti ci portano loro, altrimenti l’affare sfuma. Boh? Decidiamo di fare una piccola ricerca su internet e cosa scopriamo? Ecco cosa: !!!!

"Omicidio nella casbah di viale Bligny. Tunisino accoltellato. Il quartiere: «Violenze e spaccio: non ne possiamo più»"
"Nel fortino di viale Bligny 42 lo spaccio è porta a porta"
"«Cinquanta a casa mia». Casa mia è viale Bligny 42, la casbah in pieno centro, il Bronx nel cuore della città, la via Anelli di Milano pronta a esplodere come e più di quella di Padova"
"Milano: Violentarono Connazionale, Arrestati Due Curdi"
"È successo nel cosiddetto «palazzo della droga» di via Bligny 42, dove spesso intervengono le forze dell’ordine anche per indagini sul terrorismo."
"È finita con cinque arresti, due italiani fra cui un transessuale e tre egiziani, la notte a base di cocaina e sesso di due operai"

e altri articoli di questo genere…. capito adesso perché nessuno vuole questi appartamenti ??

Someglio

Vorrei parlarvi oggi di una frazione del comune di Brallo di Pregola: Smegi o, come si dice in italiano, Someglio.
Fonti: testo tratto da http://www.oltrepeat.com, foto su Flick di Libertyplace e video su Youtube di cirilvio.

Someglio si trova a 768 m. di quota nel comune di Brallo di Pregola (PV) e la chiesa, parrocchia di Colleri, secondo le più recenti ricerche storiche risale ai secoli XII e XIII.

Si ritiene che sia stata la chiesa che serviva al culto di tutta la zona dell’alto Appennino pavese, una vera ‘Pieve’ per i fedeli sudditi dei marchesi Malaspina che dominarono a lungo le valli dello Staffora e dell’Avagnone fino all’estinguersi del feudalesimo. L’edificio posto in un punto strategico della strada su cui transitava il commercio del sale e delle spezie che da Genova, per la Val Trebbia, portava a Milano, ebbe fin dall’inizio il proprio cimitero (un tempo attiguo alla chiesa e diviso da essa dal portichetto di sinistra).

Dal punto di vista artistico possiamo notare che la parte esterna dell’edificio ha conservato il suo aspetto originario e ora anche la facciata è stata riportata in pietra a vista come il campanile romanico, di rara bellezza, coperto di lastre di pietra locale, come anche tutto il resto dell’edificio che ci riporta al tipico stile Malaspiniano.

Caratteristici sono i due portichetti che delimitano l’area della chiesa e del vecchio cimitero. I muretti di cinta sono stati restaurati nel 1979 mentre l’oratorio è stato risistemato nel 1985.

L’interno è ad unica navata e la pavimentazione in sassi locali, mentre l’altare maggiore è in pietra. Vi si trovano anche due dipinti ad olio raffiguranti in uno S. Fermo (venerato il 9 agosto) e nell’altro i Santi Gervasio e Protasio con S. Ambrogio.

Il crocefisso sopra l’altare è di epoca indefinita in legno locale e rivestito di un leggero strato di gesso. Il fonte battesimale è in sasso locale corroso dal tempo passato sotto terra, dove venne trovato durante gli scavi per il restauro.

Castrazione chimica

In questi giorni stavo seguendo le discussioni about la storia dei pedofili e delle relative contromisure. Si fa tanto discutere dell’inasprimento delle pene. Ma fatemi il piacere, la soluzione è semplice è sotto gli occhi di tutti. Secondo voi quei personaggi agiscono per un qualche razionale motivo? No. Quindi cosa volete che gliene importi della pena? Loro in quei momenti sono colti da raptus, quindi il carcere è l’ultimo dei deterrenti. Hanno degli impulsi sessuali che non riescono a tenere a freno. E allora? E allora: castrazione chimica. Gli fanno delle belle punturine che gli tengono a bada gli impeti animali. Dite che non si può fare? Che lede i diritti? Che sono discorsi da fascista? Sapete cosa vi dico? Ma chi se ne frega, anzi sarei contento che chi la pensa così si mettesse in contatto con le famiglie che hanno subito questo dramma, poi mi dice cosa ne pensa. La soluzione c’è, basta adottarla. Fa del bene alla comunità, togliendo un pericolo e fa del bene anche allo stesso individuo, in quanto gli toglie la possibilità di fare danno.

Carneade, chi era costui??

Sono le 2 e 20, sono appena tornato dalle mie peregrinazioni notturne, accendo la tv, guardo televideo, come sottofondo sento la voce di Marzullo e quindi una domanda sorge spontanea:

MA CHI CAZZO SONO?

Intendo quelli che hanno vinto il festival di Sanremo. Giuro che prima di oggi non li avevo mai sentiti e prima di stasera non sapevo neanche che fossero al festival. Ha ragione il Monfa: ma come diamine si fa a chiamarsi "giòditonno" ?? Il festival della meteora, dai Jalisse in avanti…

Io avrei votato Tricarico e il sempre mitico Frankie. Oppure gli Elii se fossero stati in gara.

E va beh… buonanotte.

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