(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: Cinema

I 10 film della mia vita

Dopo "I 10 videogiochi della mia vita" volevo stilare una compilation di film che porterei con me nella classica isoletta deserta.
Vediamo….

Sicuramente Trainspotting. Se ne dovessi portare uno solo porterei questo.
Poi… beh sicuramente anche 2001 Odissea nello spazio. Ma, come ho già detto ma voglio ripetere, questo non è un film, è un’opera d’arte. E’ come se mi portassi la primavera del Botticelli.
Passiamo oltre ma rimaniamo nel genere fantascienza. E qual è la favola più bella? Quella narrata nei primi tre episodi di Guerre Stellari.
Un  atro filmone imperdibile: Arancia Meccanica. Proprio bello, e poi è entrato nell’immaginario collettiva di due o tre generazioni.
Un altro classi: Pulp Fiction. Il miglior film di Tarantino.

…..

boh non me ne vengono in mente altri "indispensabili". Diciamo che ci sono tantissimi altri film che mi piacciono abbastanza e vorrei sempre avere nella mia cineteca, ma non li considero "imperdibili" al 100%. Citerò anche questi:

Il Padrino (per le frasi)
Shining (per il thrilling)
Fight Club (perchè è cinicamente vero)
Sandokan (perchè era il mio preferito da ragazzino)
Point Break (quello con Keanu Reeves e Patrick Swayze, l’avrò visto mille volte)
Un mercoledì da leoni (per rimanere in tema di surf)
Casablanca (io a Humphrey Bogart:  gli avrei dato 10 oscar solo per questo film)

E poi come non citare i film "truzzi", culto di una generazione? Ad esempio:
L’allenatore nel pallone (chi non conosce Oronzo Canà ??) (il sequel è una boiata ma ho dovuto assolutamente vederlo…)
Tutti i film di Bud Spencer e Terence Hill
Attila flagello di Dio ("doppia T come Terremoto e Tragedia")
Tutti i film di Fantozzi  e Fracchia ("Com’è umano lei")

e poi… e poi me ne vengono in mente centomila altri… ma i milgiori rimangono quelli che ho citato nella prima lista.

 

Il tizio più fortunato del mondo

…pare che comunque io sia davvero il tizio piu’ fortunato del mondo: anni di dipendenza dalla droga in piena epidemia, circondato da morti viventi.
Ma io no, io sono negativo: è ufficiale. E quando il dolore se ne va comincia la vera battaglia: depressione, noia, ti senti così schifosamente giù che vuoi farti fuori da solo…

…Tommyyy!
…Tommyyy!
…Tommy sono Mark, apri!

… tutto bene??

…esci spesso Tommy??

…non segui le partite?
no.
ah, neanch’io veramente.

hai fatto il test?
si
pulito?
si
che bello
mi dispiace Tommy.
ne hai un po’?
no, l’ho fatta finita.
beh fammi un prestito, sto aspettando un assegno

grazie mark
non ci pensare

…non ci pensare, non è un problema, non per me comunque. Certo è facile fare filosofia quando lo stronzo con la merda nel sangue è un altro…

Il Codice Da Vinci

Come tutta la massa di pecoroni anche io lunedì sera mi sono accodato per vedere questo film.

Giudizio: a me è parso molto fedele al libro. Ovvio, qualche discordanza c’è, ma un film deve essere per forza una riduzione del libro, altrimenti durerebbe troppo.

Il libro mi era molto piaciuto e ho sempre pensato che se ne avessero tratto un film sarebbe stato un buon film in quanto il libro è molto incalzante e ha tutti gli ingredienti ottimali per un film di cassetta: il mistero, l’intrigo, il bel professore e la poliziotta giovane e gnocca, l’azione, i colpi di scena, ecc. ecc. Il regista Ricky Chunningam (per gli amici e per chi non vedeva Happy Days -ma chi???- Ron Howard) ha fatto un buon lavoro.

Per chi non ha mai letto il libro: beh credo che sia comunque un bel film avvincente. Dura il giusto, non annoia e scorre bene.

Per quanto riguarda tutta la pubblicità che il Vaticano ha fatto al libro e al film: bravi!!!! Le sale erano tutte piene!

Il Caimano

Ieri sera sono andato a vedere il film di Nanni Moretti "Il Caimano" e il mio giudizio sintetico è: non mi è piaciuto.

Forse perché non capisco l’arte (probabile), forse perché non amo molto il cinema italiano (perché troppo spesso è recitato male, ma non per i gesti e le movenze, per le frasi che sono detto in modo troppo automatico e poco naturale, e infine per quella supponenza di artisticità che a volte non ha neanche i presupposti per essere tale), o forse perché non mi sono mai piaciuti molto i film di Moretti (hanno dei buoni spunti e delle sequenze memorabili da cineteca, ma costruire un intero film per una sequenza è troppo… forse avrebbe dovuto fare dei cortometraggi…)

Proprio da Nanni Moretti, che per lungo tempo ha criticato il governo di Silvio Berlusconi e il suo presidente ai tempi dei girotondi mi sarei aspettato un film più politicizzato, più graffiante, più indagatore, insomma un film che comunque parlasse del cavaliere, della sua storia, dai tempi di Milano 2 fino alle elezioni del 2006. Magari non un documentario alla "Fahrenheit 9/11", ma comunque un film che raccontasse il suo modo di vedere la storia berlusconiana.

Invece niente di tutto questo (beh proprio niente no, però pochissimo, proprio pochino pochino). A mio avviso ha perso una grande occasione. Forse la sua intenzione era quella di fare un film come Michael Moore, ma più snob, più raffinato ed elegante, con il risultato di fare un film noioso.

Ora racconterò parte della trama, quindi chi non la vuole sapere non legga questo paragrafetto. Il protagonista del film è uno spiantato produttore, che non fa film da anni, la cui vita, professionale e personale, sta andando piuttosto maluccio: le banche vogliono rientrare dei prestiti e non vogliono concederne dei nuovi, gli amici gli voltano le spalle, gli attori e i registi non vogliono più lavorare con lui, si sta separando dalla moglie e quindi dorme  prima in ufficio e poi in un residence. Insomma une bel periodo di merda. Durante tutto questo nasce l’idea, da parte di una giovanissima sceneggiatrice-regista alle prime armi, di fare un film su Berlusconi. Dopo mille traversie riescono a metterlo in piedi e, sorpresa, l’attore che interpreta il Cavaliere è proprio Moretti. Insomma l’ennesima storia triste che non è neanche strappalacrime, è solamente noiosa. Questo poveretto che ha due figli bambini e non sa come gestire la separazione amichevole dalla moglie, continua a vivere di ricordi dei bei tempi che furono, quando produceva due film alla volta, fa i salti mortali per trovare un finanziatore e un attore principale… Voi direte: che c’entra Berlusconi in tutto questo? Ecco non c’entra niente, o poco: durante il film si vedono degli spezzoni di questo copione (scritto dalla regista), come fossero parti di racconto o immaginazioni. Ma sono pochi, sono corollari del film. Sono il 5%. L’unica scena bella è quella finale, quando si vede il film che stanno girando con Moretti-Berlusca che viene condannato dal tribunale, lancia i suoi anatemi e se ne va in auto con la scorta, mentre un gruppo di facinorosi lancia molotov contro i giudici. Fine del film.

Insomma, secondo me è di una noia mortale. Dopo mezz’ora ti chiedi quando comincia la vera storia, dopo un’ora sei già stufo, dopo un’ora e mezza vorresti che finisse e quando finisce ti alzi di scatto e te ne vai. Non ho ancora letto recensioni per non farmi influenzare, ma so già cosa troverò: sicuramente diranno che Moretti ha fatto un altro capolavoro, che il cinema italiano sta rinascendo, che sicuramente a Cannes prenderà tante belle palmette d’oro. Resta il fatto che invece, lo ripeto, ha perso una grande occasione di poter mettere la sua arte per fare un film denuncia coi controfiocchi. Perché non l’ha fatto? Beh di certo non per paura di Berlusconi, ma forse per eccesso di snobismo. Dannati intellettuali, così poco pratici…
Altro che film politico, questo film non smuove neanche mezzo voto.

Moretti: di’ qualcosa di sinistra!!!

Il Cartaio e Matrix revolution

In questo periodo ho un po’ di tempo per vedermi dei film e cosi’ ho guardato un paio di vecchi divx che avevo li. Pessimi. Il Cartaio di Dario Argento: io mi chiedo come può un maestro del genere ridursi a fare un film così: pieno di banalità, recitato malissimo, storia tenuta insieme con lo spago. Veramente una bufala.Matrix Revolutions. Tutti mi dicevano: non guardarlo, ma io ormai ce l’avevo e prima o poi l’ho visto. Bruttino. Non c’entra assolutamente nulla col primo Matrix, che era un film moooolto originale, non per niente venerano da numerosissimi fan. Il Secondo (“reloaded”) ha incasinato le cose ma era ancora affrontabile. Questo terzo film è assolutamente insulso. Girato (si fa per dire) tutto nell’ambiente virtuale. Il bello di Matrix era proprio la realtà “normale” che poi si scorpriva essere creata artificialemtne da Matrix. Tutto basato su una guerra, molti personaggi privi di un minimo spessore, Trinity ridotta al ruolo di donna mielosa e rompicazzo, Neo trasformato nel Messia che vede e provvede. E un finale moscio. Insomma non mi è piaciuto per niente.Adesso mi riguardo Kill Bill (prima parte) almeno li so che vado sul sicuro, e poi il prossimo sara’ “Paparazzi“, dove anche li le risate sono assicurate.

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