(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Confondere i sogni con la vita

"Avete mai confuso un sogno con la vita? O rubato qualcosa pur avendo i soldi in tasca? Siete mai stati giù di giri? O creduto che il vostro treno si muovesse mentre invece era fermo? Forse ero pazza e basta, forse erano gli anni '60 o magari ero solo una ragazza interrotta"

Perché Fantàsia muore?

Perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga.

 

Big fucking television

Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxitelevisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita: ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l’eroina?

è un film del 1996. beh a dire la verità il libro di Welsh è del 1993…ma non c’entra. Io li ho letti tutti i libri di Irvine Welsh, ma Trainspotting è forse l’unico che non mi piace (gli altri sono stupendi, come per esempio "Il Lercio"). Il film invece è fenomenale. Pensare che ha già 18 anni…

La gente pensa che si tratti di miseria, disperazione, morte, merdate del genere, che pure non vanno ignorate. Ma, quello che la gente dimentica è quanto sia piacevole, sennò noi non lo faremmo. In fondo non siamo mica stupidi! Almeno non fino a questo punto, e che cazzo! Prendete l’orgasmo più forte che avete mai provato. Moltiplicatelo per mille. Neanche allora ci siete vicini.

Quando ti buchi hai una solo preoccupazione: farti. E quando non ti buchi, di colpo, devi preoccuparti di tutto un sacco di cazzate: non hai i soldi, non puoi sbronzarti. Hai i soldi, bevi troppo. Non hai una passera, non scopi mai. Hai una passera, rompe le palle. Devi pensare alle bollette, al mangiare, e a qualche squadra di calcio di merda che non vince mai, ai rapporti umani, e tutte quelle cose che invece non contano quando hai una sincera e onesta tossicodipendenza

Rinunciare alla roba, fase 1: preparazione. Per questa cosa ti serve: una stanza da cui non puoi uscire, musica distensiva, salsa di pomodoro dieci scatole; zuppa di funghi, otto scatole, da consumare fredda; gelato, vaniglia, una confezione grande; magnesia, latte di, una bottiglia; aspirina, collutorio, vitamine, acqua minerale, aranciata… pornografia. Un materasso, un secchio per l’urina, uno per le feci, uno per il vomito. Un televisore e una boccetta di Valium. Me la sono già procurata da mia madre che è "nel suo modo domestico e socialmente accettabile" una drogata anche lei. 

Swanney ci insegnò ad amare e rispettare il servizio sanitario nazionale, perché era la fonte di quasi tutta la nostra roba. Rubavamo farmaci, ricette. Le comprovamo, vendevamo, scambiavamo, falsificavammo, fotocopiavamo. O scambiavamo droghe con le vittime del cancro, gli alcolizzati, i vecchi pensionati, i malati di AIDS, gli epilettici e le casalinghe frustrate. Prendevamo morfina, diacetilmorfina, ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, propoxyphene, metadone, nalbufina, petedina, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, chlormetiazolo. Le strade schiumano di droghe contro il dolore e l’infelicità. Noi le prendavamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina C se l’avessero dichiarata illegale.

Non ci pensare. Non è un problema. Non per me comunque. Certo è facile fare filosofia quando lo stronzo con la merda nel sangue è un altro. 

Mi sono giustificato con me stesso in tante maniere diverse, non era niente di che, solo un piccolo tradimento, o… i nostri rapporti erano cambiati, sapete cose così… ma ammettiamolo li avevo bidonati, i miei cosiddetti amici. Di Begbie non me ne fregava un cazzo, e Sick Boy avrebbe fatto lo stesso con me se c’avesse pensato per primo. Di Spud be’, d’accordo per Spud mi dispiaceva, non aveva mai fatto del male a nessuno lui. Allora perché l’ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l’ultima volta che faccio cose come questa. Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l’ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l’apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.

Filmissimi

I voti ad alcuni film che ho visto, o rivisto:

  • Un amore a 5 stelle (2002). Commedia piacevole con Jennifer Lopez. Un politico e una cameriera si innamorano. Voto 6,5.
  • L’amore all’improvviso (2011). Commedia con Tom Hanks e Julia Roberts. Un tizio perde il lavoro, si iscrive al college e si innamora della professoressa. Voto 6.
  • Bar Sport (2011). Quando avevo circa 12/13 anni ho letto per caso il libro "Bar Sport" di Stefano Benni. Dopo l’avrò riletto almeno una decina di volte. Racconta di un classico bar di provincia, dove tutti si conoscono e ci sono i classici personaggi: quello che sa tutto, il playboy, il giocatore di carte, di flipper e di altri giochi da bar, quello che telefona coi gettoni, e così via. Il film è molto molto fedele al film, cosa non facile visto che non è un romanzo e quindi non racconta una storia. Voto 7,5 per chi ha letto e apprezzato il libro, 6,5 per tutti gli altri. In ogni caso vi consiglio di leggerlo, il libro.
  • Succhiami (2012). Parodia della serie Twilight. Solite parodie americane che francamente fanno ridere a denti stretti… Potete evitare benissimi di guardarlo: se avete visto il trailer avete già visto abbastanza. Voto 4.
  • Biancaneve e il cacciatore (2012). Trasposizione della famosa favola che si discosta abbastanza dalla versione Disney. Se volete fare qualcosa di diverso… fatelo, cioè fate un’altra cosa invece di andare al cinema. Non mi piace quando prendono un classico e lo rifanno, solo per sfruttare il nome famoso. Meglio sarebbe fare qualcosa di originale. Detto questo: guardabile. Voto 6.
  • Ted (2012). Un ragazzino ottiene per Natale un orso peluche e vorrebbe che prendesse vita per diventare il suo migliore amico. La magia del Natale esaudisce il suo desiderio e Ted prende vita. Quando il ragazzo è adulto ha ancora Ted come migliore amico: un orsetto che parla, fuma marijuana, beve birra e ci prova con le ragazze. Commedia divertente per una serata di svago. Voto 6.
  • Rocky 5 (1990). Rocky ha vinto con Ivan Drago, torna a casa e scopre che ha perso tutta la sua fortuna economica e che ha seri problemi di salute e deve lasciare la boxe. Nonostante questo diventa allenatore di un ragazzo promettente. Film un po’ malinconico sulla parabola discendente di un campione, sempre costretto a combattere, ma non sul ring, bensì nella vita. Non ai livelli dei film precedenti, ma non da buttare. Voto 7-
  • Viva l’Italia (2012). Commedia sui vizi della politica italiana. Un ispiratao Michele Placido che dimostra doti di grande attore anche interpretando ruoli da commedia. Si ride, talvolta a denti stretti perchè sappiamo che le cose vanno veramente così. Voto 6,5
  • Speriamo che sia femmina (1986). Storia di un casolare nella provincia toscana, dove le protagoniste sono quasi tutte donne e le loro storie: chi è tradita, chi fa carriera, chi si vuole emancipare, chi provvede autti gli altri, chi fa l’amante, chi cambia spesso uomini, ecc.  Voto 7-

Reparto mobile della Polizia di Stato

Sono andato a vedere il film A.C.A.B. tratto dal libro di Carlo Bonini.

Il film è ben fatto, parla di una squadra di celerini (pardon, adesso si chiamano agentidelrepartomobiledellapolizia), dove arriva una nuova recluta, un ragazzo che sceglie la Polizia perchè è l’unico lavoro onesto che gli potrebbe capitare, e il reparto Celere perchè è quello che paga di più. Fa un po’ fatica ad ambientarsi, si trova catapultato in un altro mondo, dove stavolta è lui ad avere il manganello in mano.

I suoi nuovi "amici" sono Mazinga, che ha problemi di imcomprensione col figlio, Negro, che ha problemi con la moglie straniera e Cobra a cui pende sulla testa una denuncia per aggressione. Questi agenti sfogano i loro problemi anche sul lavoro, facendo anche gli "straordinari" per mazzuolare qualche teppista o "tirare le orecchie" a qualche sbandato. La nuova recluta non riesce a capire fino a che punto si può arrivare, finao a quando bisogna essere "fratelli" e pararsi il culo l’un l’altro.

Il film ha sullo sfondo una serie di fatti di cronaca realmente accaduti: i racconti della scuola Diaz di Genova, l’uccione di Gabriele Sandri, la morte dell’agente Raciti a Catania, lo stupro e omicidio di Giovanna Reggiani a Roma, i pestaggi di stranieri da parte di gruppi di fascisti, ecc.

La morale del film è: ci sono i teppisti "in borghese", ma talvolta quelli "in divisa" non sono troppo diseguali.

Turna indre in dal futuro

Per quelli della mia generazione Ritorno al Futuro è un film immancabile, mitico, imperdibile, che sappiamo praticamente a memoria.

Qui trovate la versione in dialetto oltrepadano: grandissimo! "Prosim sabat da sera at fò andà a cà fora di ball". Ecco il trailer e uno spezzone. Nel canale YouTube di ThelegendofSkizzo ne trovate altri

Dollari

Il regista Sergio Leone a metà degli anni ’60 ha realizzato tre film considerati dei capolavori nel suo genere, passati alla storia come la "Trilogia del dollaro". Sono film contraddistinti dall’avere in comune il genere (il famoso spaghetti western), uno dei protagonisti (l’uomo senza nome, interpretato da Clint Eastwood) e le eccelse musiche di Ennio Morricone. Tutti e tre questi film contengono delle scene epiche, soprattutto quelle verso la fine. Eccole:

Per un pugno di dollari (1964) :

 

Per qualche dollaro in più (1965) :

 

Il buono, il brutto, il cattivo (1966) :

 

La folie Almayer

Ecco qualche recensione di qualche film che ho visto:

RATATOUILLE (2007). La storia di un topolino che, invece di rovistare tra la spazzatura come i suoi simili, ha il grande sogno di diventare addirittura chef. Un sogno che potrebbe realizzarsi… Carino, la morale è che credendo fermamente nei propri sogni magari prima o poi si avverano.

THE SOCIAL NETWORK (2010). E’ la storia, magari un po’ romanzata, della nascita di Facebook. Si parte da un programmatore geniale, Zuckerberg, un’idea geniale, degli amici e di un sito che ben presto diventa un successo planetario. Storie di innovazioni, tradimenti e litigate. Il film è bello, a me è piaciuto molto.

KUNG FU PANDA 2 (2011). Il primo mi è piaciuto di più, però anche qui ci sono delle scene molto divertenti. Non dico che è più tragico, perché Po riesce a sdrammatizzare sempre tutto con una battuta delle sue, però è meno immediato. La qualità dell’animazione e i dettagli sono strabilianti. Non so dirvi del 3D perché io non guardo film in 3D :-)

AAA CERCASI MARITO. Non c’è molto da dire: classica commedia americana. Una tipa si scoraggia perchè tutte le amiche del college col tempo si sposano e lei rischia di rimanere l’unica zitella. Il lavoro va alla grande, ma per il momento non riesce a trovare l’uomo giusto… finchè…

C’E’ CHI DICE NO (2011). Commedia italiana con Luca Rgentero, Paola Cortellesi e e Paolo Ruffini. Tre ex compagni di scuola si ritrovano e si accorgono che gli altri fanno carriera grazie a raccomandazioni e spintarelle, mentre loro sono quelli che ci smenano sempre. Allora decidono di fare qualcosa… Il film è divertente, fatto bene. Se vi capita guardatelo: non è un film da cineteca, ma vi farà passare una bella serata.

Questo è quanto, per adesso. Ma il titolo cosa c’entra?  E’ il titolo dell’opra di Magritte qui sotto, del 1951.

L'ultima spiaggia

Ho letto il libro di Alex Garland, da cui è tratto il film "The Beach" del 2000 con Leonardo DiCaprio. Il libro non è male. Racconta di un ragazzo che ama viaggiare, e vivere i posti più particolari del mondo. Si trova attualmente in Thailandia quando il suo vicino di stanza, prima di suicidarsi, gli consegna una mappa di un posto speciale, una spiaggia dove una comunità di ragazzi vive a contatto con la natura, vivendo quasi esclusivamente di quello che producono e cacciano. Dopo un po’ di traversie il ragazzo, Richard, accompagnato da una coppia di francesi, raggiunge la spiaggia. Vivrà in quella comunità per lunghi mesi, durante i quali succederanno un sacco di cose. Col tempo Richard inizierà ad avere delle allucinazioni, e vedere e parlare con Duffy, l’uomo della mappa. Il finale, rocambolesco, fa si che… no non ve lo dico, altrimenti che gusto c’è?

Per quanto riguarda il film, devo dire che è piacevole anch’esso, fatto bene, ma…a volte mi chiedo perchè, probabilmente per esigenze di cinema, occorre stravolgere la trama del libro.

Capisco che non si possa seguire passo passo la trama del libro, altrimenti i film durerebbero dieci ore, occorre tagliare qualche pezzo e quindi, per far si che il racconto segua un filo logico nonostante i tagli, cambiare anche qualcosina.  Per esempio, nel libro Richard si muove spesso nelle sue peregrinazioni con un altro isolano, nel film è da solo. E fin qui è comprensibile. Quello che proprio non capisco è perché far succedere cose diverse. A Richard piace Francoise, la ragazza di Etienne. Nel film Francoise lascia addirittura Etienne e si mette con Richard. Alla fine, a fare una certa cosa che non vi anticipo, rimangono in 5, mentre nel film sono in tantissimi. Sal nel libro è una ragazza un po’ in carne. Nel film è magrissima. Fino a circa metà della storia il film è fedelissimo al libro, dopodiché si stravolge tutta la storia. Sempre bella, però è una storia diversa!!!

Il posto delle fragole

Recentemente ho visto questo film. E’ un film del 1957 di Ingmar Bergman. E’ proprio vero che per fare un bel film non servono effetti speciali o altre strane cose, basta una pellicola in bianco e nero e del talento.

La storia è un po’ malinconica. Parla di un vecchio professore, che viene insignito del premio per i 50 anni di professione medica. Il signore è un vecchio burbero e cinico. Decide di partire in auto verso la città dove avrebbe ricevuto il premio, in compagnia della nuora e poi di altri personaggi incontrati durante il viaggio. Proprio durante questo viaggio il vecchio professore ha modo di ripensare al passato, di fare brutti sogni che lo fanno meditare sulla sua vita e sul suo modo di fare e di trattare le altre persone della sua famiglia. Un po’ come Ebenezer Scrooge nel racconto di Dickens "Canto di Natale". Come ricordo questo nome? Beh, a parte che è un racconto bellissimo, ha data il nome originale a Scrooge Mc Duck, ovvero Zio Paperone!

Alla fine del film si capisce che qualcosa nel professore è cambiato, si è accorto che al modo si può vivere in maniera migliore, e se per lui è quasi troppo tardi, non lo ho per suo figlio.

Il cliente

Ho letto il libro e visto il film.

Il libro è di John Grisham. Devo dire che mi ha preso molto. La storia parla di un ragazzino che si imbatte per caso in una storia molto più grossa di lui e rischia sia di essere messo dentro dalla polizia, sia sopratuttto di essere fatto fuori dalla malavita. Il ragazzino è molto più sveglio rispetto alla sua età e viene aiutato da un’abilissima avvocato. A volte, appena terminato un capitolo, mi veniva voglia di leggere quello successivo, e poi quello dopo ancora. Più che la trama in sè ero preso dai personaggi. A proposito: al femminile si dice "avvocato" o "avvocata" o "avvocatessa"? Boh.. ora guardo sul sito della mitica Accademia della Crusca…. vi dirò nei prossimi giorni….

Beh, dicevo che c’è quest’avvocatessa, molto forte. Un giudice del tribunale dei minori, molto tosto. Il bambino, molto sveglio e in gamba. E poi i cattivi. Quelli veramente cattivi, i mafiosi che vorrebbero far la pelle al bambino e i "cattivi" delle forze dell’ordine, che vogliono che il bambino spifferi ciò che sa, con qualsiasi mezzo.

Il film è di Schumacher che, oltre a correre in Formula 1, si diletta a dirigere film (e faceva anche il portiere della nazionale della Germania Ovest). Anche la versione cinematografica non è male, sebbene sia ovviamente meglio dettagliata. Tutto sommato lo sceneggiatore è riuscito a riprodurre abbastanza fedelmente il romanzo, sebbene con alcuni inevitabili cambiamenti e ovviamente tagli, per non fare un film di sette ore!

C'era una volta il west

Avete mai visto questo capolavoro di Sergio Leone? Molti lo considerano inferiori a suoi film più famosi, come "Il buono, il brutto, il cattivo", ma, si sa, spesso i film che sono opere d’arte non piacciono tantissimo, proprio perchè non sono immediati.

Il film è del 1968. La storia racconta di un Lontano Ovest, come sempre misterioso, violento, avventuroso, che però sta per finire. Sta per arrivare la ferrovia che collegherà l’Atlantico col Pacifico, e che quindi farà arrivare tanta nuova gente, e con essa la civiltà.

E’ un film malinconico, che chiude un’era. La storia è la "solita", fatta di cattivi, di buoni dal grilletto facile e dalla mira perfetta (e dalle pistole che non si inceppano mai neppure in mezzo al deserto), di banditi simpatici, di povera gente e di donne belle, un po’ dannate e un po’ sante.

Magari non è andata proprio così, ma quando il film finisce sembra una sigla di coda sul "Far West".

Neanche da dire che le superbe musiche di Ennio Morricone svolgono anche qui un ruole fondamentale.

Nota di costume: se siete dei fan dei film di Quentin Tarantino, guardando questo film potete capire quanto il regista statunitense abbia imparato e "rubato" da Leone, che infatti considera uno dei suoi maestri (così come un altro italiano, Mario Bava).

Un film che non deve mancare nella vostra videoteca.

Tannhäuser

Se dovessi salvare una sola scena di un solo film, indubbiamente sarebbe questa….

Io ne ho … viste cose, che voi umani non potreste immaginarvi.

Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione …
e ho visto i raggi B, balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,
come … lacrime … nella pioggia.

È tempo … di morire.

 

Avatar

Sono anche io uno di quei tanti italiani (e europei) (e…"mondiali") che è stato al cine a vedere questo nuovo film. I miei soci hanno voluto vedere la versione 3D e proprio di questo volevo parlarvi.

Il film è bello, non c’è che dire, basti pensare che alla fine della proiezione è scattato l’applauso (giuro! …ma siamo in Italia…). La storia è avvincente e, anche se dura parecchio, appassionante.

Il 3D invece lo reputo abbastanza insopportabile. Nei primissimi istanti avevo quasi deciso di togliere gli occhialini e guardarmi il film così, ma mi sono subito reso conto che avrei visto male, come se mi fossi tolto le lenti a contatto. Quindi li ho rimessi. Il secondo aspetto negativo, parlando proprio di lenti a contatto, è stato che mi si sono seccati gli occhi, forse per il maggior sforzo. Infine è subentrato il mal di testa (sintomo comune a molti, ho notato). Insomma, sinceramente se fosse stato "normale" e non "3D" mi sarebbe piaciuto di più.

Volete provare l’esperienza del 3D? Andate a Gardaland, dove il filmino dura 5 minuti: vi divertite, ci appassionatre e la cosa finisce lì. Secondo me le 3 ore di Avatar sono un po’ troppe per il 3D.

The Blair Witch Project

Mi sono riguardato questo film di recente. Secondo me è un filmone da cineteca. A distanza di anni mi mette ancora paura, e sono pochissimi i film in grado di farlo. Ti mette proprio quell’ansia, quella che dopo ti fa guardare dietro alle porte prima di entrare nelle stanze. Quella che ti fa guardare dietro al divano perchè ti sembra di aver visto un’ombra.

La realizzazione è stupenda. Anche se sono passati 10 anni, qual film ha inventato un genere che non ha mai avuto eredi. Per chi non lo sapesse è come se fosse una specie di documentario girato da alcuni ragazzi che vanno in un bosco a filmare e poi si perdono. Sono in possesso di due telecamere e quello che si vede nel film è proprio quello che i ragazzi hanno filmato. Ovviamente è tutta una finta, ma l’impressione è proprio quella: riprese traballanti, la presa diretta che a volte si sente male, inquadrature sballate. E poi, oltre a quello che dovrebbero filmare, riprendono anche sprazzi di vita di tutti i giorni. E quando si perdono iniza l’agitazione, sentono rumori, si accorgono di presente raggelanti e iniziano a diventare isterici e irrazionali.E questa cose ti fa sembrare di essere là. E un’altra cosa fantastica è che riesce a farti questa paura senza mai assolutamente inquadrare nulla di effettivamente pauroso. Se siete amanti del genere e non l’avete mai visto non dovete assolutamente perderlo.

Un’ultima nota: se per caso vi imbattete nel seguito, bruciate pure il DVD, è orrendo!

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