Al sud, pare, si dice, che molti esercizi pubblici siano taglieggiati dalla mafia (comunque la si voglia chiamare). Non so se è tutto vero, oppure no. Quello che so per certo è che qui funziona diversamente. La mafia, mi dicono, chiede il pizzo. Se tu paghi regolarmente, non fai storie, ti comporti bene e righi dritto, non hai problemi. Devi sottostare, insomma, alle minacce, ma se fai come dicono, poi sei a posto. Si chiama Cosa Nostra, Camorra, ‘Ndrangheta, Sacra Corona, ecc. Ma chiamatela come volete. I capi della mafia non si sa dove stiano, probabilmente ai piani alti. Hanno bisogno di soldi, per soddisfare i loro desideri: donne, bella vita.

Qui invece c’è l’Agenzia. E’ un nome fittizio, di fantasia, chiamatela come volete. L’Agenzia ogni giorno ti taglieggia, si inventa nuove scuse per farti pagare il pizzo. I capi dell’Agenzia non si sa dove stiano, probabilmente ai piani alti. Hanno bisogno di soldi, per soddisfare i loro desideri: donne, bella vita. E allora, affamati di denaro, continuano a chiedere. E tu paghi, devi sottostare, altrimenti chissà che succede… un "controllo" come viene chiamato in gergo. Ma i famelici capi hanno sempre più fame di soldi, per soddisfare le loro necessità: comprare le lauree, intestarsi le case, farsi rimborsare i panini con la nutella, far eleggere il proprio figlio, ecc, E tu che fai? Paghi, ben sapendo che anche se righi dritto, se ti comporti al meglio, hai sempre la possibilità che qualcosa vada storto, non sei mai tranquillo.

E’ questo che fa rabbia: tu sei sempre dalla parte del torto, perchè i capi dell’Agenzia hanno sempre più sete. Non so come funziona la mafia, ma dicono che lì puoi lasciare anche la porta di casa aperta. Qui invece, con tutta quest’orda familica, sei costretto a chiuderti dentro, ma non serve.


Andy Warhol – "Knives" – 1981/1982 – Corcoran Gallery of Art, Washington, D.C.