(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: futurismo

Santa voglia di lavorare

In questo articolo, un imprenditore veneto lamenta il fatto che ha riscontato, nei giovani in cerca di lavoro, una forma di predisposizione nulla per il sacrificio.
Gente che non si presenta neanche al colloquio, oppure che accampa scuse, che non si fa più sentire, ecc.
E lui assume in ristoranti, non in miniera. Leggetelo, leggetelo.

Io questa realtà la vede un pochino più da lontano con gli stagisti che mi manda la scuola. Non si possono paragonare a venti / trentenni alla ricerca di un lavoro, sono solo sedici / diciassettenni che la scuola manda a fare uno stage, o un tirocinio, o come volete chiamarlo. 
Però vi assicuro che già da qui si capiscono un po’ di cose. Che ci sono tanti ragazzi assolutamente impreparati ad affrontare il mondo del lavoro. Qualcuno di valido c’è, e aggiungo per fortuna, ma ahimè la bilancia, nella mia esperienza, pende dalla parte di quelli che non hanno voglia di fare un cazzo. Il problema è che "non ci arrivano", che non se ne preoccupano, che non riescono a comprendere come le loro manchevolezze possano essere considerate tali. Ritardi, svogliatezza, superficialità, zero senso di responsabilità, pressapochismo, ecc. E qui nasce la domanda: ma tu nella vita che intenzioni hai? Cosa vuoi fare?
Alcuni mi spiazzano: niente finchè posso. Altri mi spiazzano ancora di più: vorrei fare il commesso. Ma come, ti sto dicendo in tutti i modi che sei una capra e tu sei ancora convinto di poter fare il commesso? Specialmente comportandoti così? Boh.

Il problema (per loro) è che questa generazione sarà PIU’ POVERA della generazione precedente e questa è una cosa che non succedeva da tanti tanti tantissimi anni. Pensate a voi: siete più "ricchi" dei vostri genitori (cioè nella vita avete avuto più possibilità, avete fatto più cose, non sto parlando del semplice conto in banca). E i vostri genitori erano più "ricchi" dei vostri nonni. Bene, sappiate che i vostri figli saranno più poveri di voi. Solo che la generazione attuale dei genitori è convinta che, come sarebbe logico attendersi dall’esperienza passata, i propri figli vivranno in un mondo migliore. Allora li viziano e li tengono nella bambagia.
Pensateci ancora. i vostri nonni avrebbero accettato lavori che voi non vi sognereste mai di accettare, vero? Adesso li definireste sfruttati, sottopagati, con troppe ore, poche garanzie, zero diritti e stipendio basso. Ma i lavori che hanno fatto i vostri genitori sono migliori. E quelli che fate voi ancora migliori. E credete che sia un trend che continuerà. Sbagliato.

E quando i figli se ne accorgeranno sulla loro pelle, sarà troppo tardi. Stiamo crescendo una generazione di bambascioni che, alla prima esperienza lavorativa rimarranno scioccati. Ripeto, per fortuna esistono eccezioni, io ho trovato alcuni stagisti veramente in gamba e con la testa sulle spalle. Ma altri…mamma mia !


Enrico Prampolini – Ritratto di Marinetti – Olio su tela – 1924-25

Zang Tumb Tumb

ogni  5  secondi   cannoni  da    assedio  sventrare 

spazio  con  un  accordo  tam-tuuumb

ammutinamento  di   500    echi   per   azzannarlo

sminuzzarlo   sparpagliarlo   all´infinito

     nel  centro  di  quei  tam-tuuumb

spiaccicati  (ampiezza  50  chilometri  quadrati)

balzare    scoppi    tagli      pugni      batterie    tiro

rapido    violenza     ferocia     regolarita    questo

basso   grave    scandere    gli    strani   folli  agita-

tissimi     acuti    della     battaglia     furia    affanno

                    orecchie                  occhi

                 narici                       aperti           attenti

forza   che    gioia    vedere    udire   fiutare   tutto

tutto    taratatatata    delle   mitragliatrici   strillare

a   perdifiato   sotto   morsi    shiafffffi    traak-traak

frustate        pic-pac-pum-tumb      bizzzzarrie

salti      altezza       200     m.     della        fucileria  

Giù   giù   in    fondo   all’orchestra    stagni

            diguazzare                        buoi       buffali

pungoli    carri     pluff    plaff                     impen

narsi   di   cavalli  flic   flac   zing  zing sciaaack

ilari     nitriti     iiiiiii…   scalpiccii     tintinnii          3

battaglioni   bulgari   in   marcia   croooc-craaac

[ LENTO   DUE   TEMPI ]        Sciumi         Maritza

o    Karvavena    croooc-craaac   grida    delgli

ufficiali    sbataccccchiare  come   piatttti  d’otttttone

pan   di   qua    paack   di    là    cing   buuum

cing    ciak    [ PRESTO ]     ciaciaciaciaciaak

su    giù    là     là    intorno    in    alto   attenzione 

sulla    testa     ciaack    bello                Vampe

                                 vampe

 

vampe                                       vampe

 

                 vampe                                         vampe

 

                        vampe          ribalta   dei   forti   die-

                           

                                           vampe

                    

                          vampe

tro  quel   fumo   Sciukri    Pascià    comunica   te-

lefonicamente   con   27   forti   in   turco   in    te-

desco     allò     Ibrahim    Rudolf    allò    allò

attori    ruoli                           echi       suggeritori

                                      scenari      di    fumo     foreste

applausi   odore   di   fieno   fango   sterco   non

sento   più   i   miei   piedi   gelati   odore   di   sal-

nitro   odore   di   marcio                      Timmmpani

flauti    clarini    dovunque    basso    alto    uccelli

cinguettare  beatitudine   ombrie   cip-cip-cip   brezza

verde  mandre   don-dan-don-din-bèèè  tam-tumb-

tumb tumb-tumb-tumb-tumb-tumb-

tumb        Orchestra                        pazzi   ba-

stonare   professori    d’orchestra   questi   bastona-

tissimi   suooooonare  suooooonare   Graaaaandi

fragori  non  cancellare   precisare    ritttttagliandoli

rumori     più     piccoli    minutisssssssimi   rottami

di   echi   nel   teatro   ampiezza   300    chilometri

  quadri                                         Fiumi      Maritza

Tungia    sdraiati                              Monti    Ròdopi 

ritti                               alture    palchi     logione

2000       shrapnels        sbracciarsi     esplodere  

fazzoletti    bianchissimi    pieni    d’oro    Tumb-

tumb                     2000     granate  protese

strappare       con      schianti        capigliature

tenebre            zang-tumb-zang-tuuum

tuuumb    orchesta    dei   rumori    di   guerra

gonfiarsi    sotto   una   nota    di        silenzio

                    tenuta      nell’alto     cielo                   pal-

lone   sferico   dorato   sorvegliare     tiri     parco

aeroatatico     Kadi-Keuy

Eresia Futurista

Fortunato Depero, "Squisito al seltz", 1926, visto alla mostra "1909-2009 L’ERESIA FUTURISTA DA VOGHERA ALL’UNIVERSO" di Voghera, presso la sala Pagano di Piazza Cesare Battisti. Con opere di Balla, Boccioni, Prampolini e altri grandi artisti futuristi.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén