tratto dal sito della Pro Loco Brallo.

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Il complesso (Chiesa, Salone, Canonica) è stato realizzato dal Sacerdote Luciano Faravelli, parroco di Pregola.
Fin dall’inizio chiamò attorno a sè un "Comitato Promotore" al fine di sensibilizzare la generosità degli Enti pubblici e privati cittadini, sia locali che villeggianti, onde far fronte al notevole peso finanziario.
I lavori della nuova Chiesa ebbero inizio il 17 aprile 1961 e a conclusione l’11 luglio 1965. Sua Eccellenza Mons. Francesco Rossi, insigne benefattore, solennemente benedisse.
L’opera è stata progettata e diretta dall’Architetto Enrico Decorato di Milano e costruita dall’impresa Edile F.lli Ravetta di Brallo su sedime donato dal Comune.

Il 27 Luglio 1969 Sua Eccellenza Mons. Francesco Rossi di Tortona consacrava l’Altare dedicandolo ai SS.Pietro e Paolo e benediceva l’artistico Crocefisso. Il complesso è opera dello studio di Architettura Cagnoni-Ciampa di Milano; in sasso di Serizzo, con le sculture in metallo duro bianco di stile volumistico. Lo scultore Aldo Calvi, attraverso un simbolismo personale, ha inteso affermare l’espressività  dei valori plastici, indipendentemente dalla configurazione naturalistica dei soggetti, senza travisare il messaggio del Cristo-Amore che attraverso il Sacrificio (la Croce), si dà  a tutti (Mensa-Altare con paliotto raffigurante l’ultima cena) per mezzo della Chiesa e nella Chiesa (per questa la figura di S. Pietro: dalla sua origine, pescatore, vele di barca alla sua elezione le chiavi)

Successivamente è stata inserita la vetrata artistica realizzata in vetro antico soffiato legato in piombo disegnata e realizzata nel 1980 dal frate francescano Padre Costantino Ruggeri nel laboratorio del Convento della Chiesa Canepanova di Pavia.
La vetrata che riporta diversi elementi del paesaggio montano, vuole essere un canto alle bellezze del creato.

La scultura posta sul cippo davanti alla Chiesa è opera di Silverio Riva, noto pittore e scultore Vogherese nato nel 1940, docente titolare di Anatomia artistica all’Accademia delle belle Arti di Brera. Si ispirava a Sutherland e credeva in Giacometti, poi la sua attenzione di uomo di terra e di fiumi si è concentrata sul frammento di vita; tra astratto e figurativo le sue opere vogliono avere il sapore della natura. Muore a Voghera nel 1998. Il monumento a ricordo dei caduti in guerra è stato eretto il 20 Novembre 1983.

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