fabiotordi

(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Ama te stessa, ma non troppo

 Tu ami troppi te stessa, è per questo che sei incapace di amare un altro.

Commenti

comments

Un Grande Abbraccio

Bob Loser è uscito con un nuovo video. Ha visitato tanti bei paesi per girarlo, in compagnia di tanti videomakers: dal mitico Adriano, che per una volta passa dietro la macchina da presa, al Tordalizzatore, passando da Xavier X fino ad arrivare al peggiore di tutti: Monsieur David. E la partecipazione straordinaria di Gianni Morandi, ma soprattutto di Yadis. Insomma, questo video è un kolossal.

 

Commenti

comments

Romeo & Juliet

Juliet says, Hey, it’s Romeo, you nearly gave me a heart attack

He’s underneath the window, she’s singing, Hey, la, my boyfriend’s back

You shouldn’t come around here, singing up at people like that

Anyway what you gonna do about it?

 

Commenti

comments

I pini di Brallo

C’era una volta una piazza pieni di pini. La piazza del Passo del Brallo.

Poi sono spariti alcuni pini, poi altri, poi altri. Adesso sono spariti tutti.

Non so dirvi se erano pericolosi, non ne capisco niente di queste cose e onestamente non è questo il punto; se erano pericolosi è giusto che siano stati abbattuti, però paesaggisticamente stavano bene, IMHO.

Pazienza, mettiamoli di plastica.

Commenti

comments

Margherose

Il tempo che hai perso per la tua rosa è ciò che fa la tua rosa tanto importante 

Commenti

comments

Il centrodestra è morto

L’Italia politica, fotografata nell’Ottobre 2016, è composta da 2 partiti, anzi 3. C’è il Partito Democratico, il suo avversario Movimento 5 Stelle e il terzo incomodo Lega Nord.
I due contendenti principali, che fino a pochi anni fa erano i cosiddetto "centrodestra" e "centrosinistra" sono il PD e il M5S. Il centrosinistra è morto, o meglio si è ridotto al solo PD. Chi sta più a sinistra è chiamata "estrema sinistra" e conta come un due di picche. Chi sta più al centro…boh? Perchè esiste un centro in Italia? E da chi sarebbe rappresentato? Ditemi un nome, o un’idea. Seriamente: se fermate una persona a caso per la strada e gli chiedete: ditemi il nome di uno di centro, non penso che vi sappia rispondere.

Il centrodestra è morto. No, questo non è un modo di dire, è veramente morto. Forza Italia, una volta andato in ombra Silvio Berlusconi si è come sciolto. Dai, ditemi una proposta fatta negli ultimi due anni? ditemi il nome di qualche capoccia di Forza Italia? Boh? Brunetta?
Altri partiti? Fratelli D’italia? Forse la Meloni rappresenta quasi solo sé stessa e pochi altri. Che peso politico può avere? Pochino pochino.

E i pentastellati? Diciamocelo, i suoi elettori vengono in gran parte dalla cultura di sinistra, ma non è in dubbio che invece un’altra buona parte arriva da ex elettori del centrodestra, magari delusi. Negli ultimi mesi hanno aumentato molto il loro consenso.

Infine c’è la Lega Nord, passata dal padre padrone Bossi al padrone Salvini. Pensateci: negli ultimi 12 mesi se avete visto dei politici in tv, su qualunque canale, probabilmente erano Renzi, Boschi, Di Maio, Raggi, Grillo, Salvini. Altri? Boh?

E quindi? E quindi dopo vent’anni ho notato che non c’è più il vecchio dualismo Destra-Sinistra. Anche perchè Renzi non sarà mica uno di sinistra? Penso che neanche berlusconi possa tacciare di comunismo l’Ultimo dei Democristiani. Anzi, il primo di una nuova era. Che tristezza.

Commenti

comments

Animalucolo vicino a casa

Buy it, use it, break it, fix it, Trash it, change it, melt – upgrade it, Charge it, pawn it, zoom it, press it, Snap it, work it, quick – erase it, Write it, cut it, paste it, save it, Load it, check it, quick – rewrite it, Plug it, play it, burn it, rip it, Drag and drop it, zip – unzip it, Lock it, fill it, curl it, find it, View it, coat it, jam – unlock it, Surf it, scroll it, pose it, click it, Cross it, crack it, twitch – update it, Name it, rate it, tune it, print it, Scan it, send it, fax – rename it, Touch it, bring it, obey it, watch it, Turn it, leave it, stop – format it. Technologic…..

Commenti

comments

Cascate del Carlone

Vi state già chiedendo dove ho scattato questa foto. Il luogo, se non lo conoscete, è a meno di 2 ore di passeggiata dal passo del Brallo. E sto parlando di una cosa tranquilla.

Si parte dalla piazza in direzione Via della Faggeta. Non sapete qual è? Ma dai, a Brallo è facile: via del Castagneto è per andare al castagneto, via della Pineta è dove c’è la pineta, via della Fontana… dove trovate la fontana e così via. E quindi? Dov’è la faggeta? Esatto, sulla strada che conduce a Dezza. Andate su di li, lasciatevi il paese alle spalle e raggiungete il campo da calcio del Pian del Lago. Siete già stanchi? Suvvia. Dopo qualche centinaio di metri, sulla destra troverete una stradina sterrata (finora era tutto asfalto) che vi conduce alla cosiddetta "Panoramica", che passa sopra Feligara e scende a Colleri. Imboccate quella, ma dopo poche decine di metri troverete un bivio sulla sinistra che invece porta alla "Fontana dei Ramà".


Probabilmente fin qui ci siete già stati. Fate una bella sosta alla fontana, riempite le borracce, sedetevi sulla panchina e poi ripartite.

A questo punto state passeggiando nel bosco, belli al fresco. Sulla vostra sinistra, da qualche parte, prosegue la strada per Dezza. Proseguite per questo largo sentiero che vi porta presto alla valle dietro alla valle dell’Avagnone (dietro a Feligara, dietro a Colleri, per intenderci). Che valle è? Beh, prende ovviamente il nome dal torrente che ci scorre, il Carlone.

Il sentiero si apre un po’ sulla destra e potete ammirare il panorama. Il Carlone poi scende scende scende e infine si butterà nella Trebbia nei pressi di Bobbio, ma a voi questo non interessa, continuate il percorso. Dopo un po’, sotto di voi, scorgerete delle case: è l’abitato di Mogliazze, dove è presente una cooperativa.

Quando arriverete nei pressi dei prati vedrete che c’è un cancello legato con una catena che ostruisce il passaggio. Non abbiatene paura, il sentiero continua proprio lì ! Se non ne siete convinti osservate  i segni dei percorsi CAI sugli alberi appena dopo la catena. Quindi che fare? Semplice: staccate il moschettone, passate e lo riattaccate. Probabilmente il cancelletto serve a non far uscire le bestie (mi è sembrato di sentire delle pecore, o capre, da qualche parte). La stessa cosa dovete fare una volta terminato il paese (paese è una parola grossa, sono quattro case, e non me ne vogliano). Da qui si scende a San Cristoforo. la strada più breve, e praticamente l’unica è quella asfaltata, anche perchè si scende parecchio come altitudine. Arrivati a San Cristoforo si può visitare la chiesa. Io non l’ho fatto e mi sono pentito, perchè volevo visitarla al ritorno, ma come vi spiegherò ho fatto un’altra strada. Dal secondo tornante del paese, si vede un sentierino, molto più stretto della strada sterrata di prima, che in un quarto d’ora vi porterà giù sul greto del Carlone. Qui, anche grazie ad una corda a cui aggrapparsi, potete scendere lungo questa suggestiva cascata e ammirarla dal basso

Siccome la camminata è stata priva di imprevisti, di difficoltà quasi nulla, cosa vuoi che faccia, mi sono inventato una strada alternativa. Ma perchè accidenti mi vengono queste caspita di idee? Non lo so.

Fatto sta che ho pensato: ma se io devo andare verso sudovest, e invece in primo tratto della via del ritorno va a est, perchè non taglio verso questo simpatico sentierino che va nella mia direzione? E infatti per una buona mezz’ora ho seguito questo sentiero che costeggia il torrente verso monte. Vai e vai, cammina cammina e il sentiero si fa sempre meno pulito, sempre più impervio. Ma continuo imperterrito. Ad un certo punto praticamente finisce nel bosco. Che faccio, torno? Non sia mai, e allora ho proseguito "ad cazzum" nel bosco, cercando di capire la direzione giusta. I nostri boschi non sono più come una volta, quindi zero pulizia, pieni di rami, sterpaglie, rovi. E inoltre, stando nei dintorni del Carlone, ero sempre a una quota troppo bassa, visto che la strada dell’andata stava sulla costa ad una quota di circa 900m e io ero sempre a circa 600m. Alla fine mi sono deciso a fare una deviazione, praticamente in verticale, aprendo una nuova via, che d’ora in avanti gli alpinisti ricorderanno come "Via Tordi". Alla fine della fiera ci ho messo più o meno come se avessi fatto la via del ritorno, che naturalmente consiglio a tutti perchè perdersi nel bosco può essere divertente, a volte piacevole, ma sconsigliabile. Ritornato sulla strada maestra ho raggiunto ancora la faggeta, la fontana dei Ramà, il pian del Lago e poi giù fino a Brallo.

 

Commenti

comments

Dio c’è

..ho il sospetto che adesso dietro l’angolo mi attenda un periodo di sfiga pazzesca!

Commenti

comments

Sfigato

Bob Loser presenta: "Sfigato", il video HIT estate 2016.

 

Ricordo la pagina Facebook di Bob Loser: www.facebook.com/therealbobloser

e il canale YouTube: bit.do/BobLoser

Commenti

comments

Paola & Umberto

Ecco un video del matrimonio dei miei amici Paola e Umberto. Siete bellissimi !

(Siccome sia Facebook che Youtube non mi facevano pubblicare il filmato per via del copyright sulle musiche, l’ho messo sul mio sito, se mi dovessero arrestare sappiatelo)

 

 

 

Commenti

comments

Ho la luna inversa

Leggo su "La Provincia Pavese" di oggi:

Allucinante: "a Trapani ci hanno spiegato i nostri diritti". Vuol dire che sanno benissimo che basta qualche piagnisteo x avere di più.
"In 4 in camera": oh poverini, addirittura? Un po’ di servizio militare e qualche calcio in culo come gli farebbe bene a questi…
Oh poverini, il cibo non gli piace, che disgrazia. Vai a spiegarglielo ai dipendenti della Cameron che stanno perdendo il lavoro quali sono i problemi della vita, vai a spiegargli che i problemi per cui coricarsi in mezzo alla strada sono il cibo in albergo che non ti piace e che sei "addirittura" in 4 in camera.
E infine "Molti hanno la scabbia" la scabbia? LA SCABBIA? Ma porcapaletta, ma la scabbia non l’hanno certo presa in Italia, e noi dobbiamo tenerceli, dargli un albergo e mantenerli? Mandiamo un gruppo di gente che ha avuto la casa distrutta dal terremoto a prenderli un po’ a schiaffonazzi (loro e soprattutto quelli che ce li mettono e ancor più a quelli che ce li vogliono tenere a spada tratta), altro che "in 4 in camera". Sono queste le cose di cui mi vergogno, e mi vergogno ancora di più vedendo gente che, in malafede e in buonafede, difende, giustifica, supporta e manda avanti questo sistema inefficiente, dispendioso, razzista, malavitoso che lucra su questo giro di immigrati (ah no scusate, se non dico "migranti" magari non capite, perché c’è gente che sulle parole ci fa un gran distinguo). 
 

E sapete perchè mi vergogno? Perchè la gente che dà ragione a questo sistema che va a prendere questa gente a pochi chilometri dalle coste libiche, poi se ne sbatte i coglioni dei nostri vecchi, senza ricordarsi che sono i nostri vecchi quelli che hanno pagato, col loro lavoro e con le loro tasse, le scuole (che vengono adesso usate, giustamente, da tutti), gli ospedali (che adesso vengono usati, giustamente, da tutti, magari relegando però gli stessi vecchi che li hanno pagati a fare file enormi al pronto soccorso perchè la priorità è curare due che si sono menati ubriachi alla stazione), strade (usate, giustamente, da tutti), ecc.
Non capisco se quelli in buonafede (e ne conosco) lo facciano perchè così si sentono la coscienza a posto (io non me la sentirei), o per ottusità e cecità, o per chissà quale altro motivo. Magari è solo ingenuità, pensano davvero che questi scappano tutti da una qualche guerra, pensano davvero che non ci sia la mafia dietro il business degli immigrati, pensano davvero che sia giusto un trattamento privilegiato rispetto ad altri. Come ho già spiegato altre volte: è un business, li metti in albergo e ci guadagno i politici, gli albergatori e gli immigrati. Chi paga? Come sempre, Pantalone.

Commenti

comments

Anteprima Galà della Moda 2016

Ecco un filmato amatoriale del mio amico Angelo Rosso della sfil…no…ehm…insomma del casino che abbiamo fatto sul palco. Appena disponibile metterò il video ufficiale.

 

Commenti

comments

A come Amici

Dopo tante cazzate che scrivo vorrei dire una cosa seria (diciamo semiseria, via). Cosa mi rimane della serata di sabato scorso? Tante cose, ma 5 in particolare. Vedere tanta gente che partecipa, che applaude, che si diverte, per una cosa che (nel mio 0,1%) mi sento di aver dato una mano a realizzare, beh mi sembra una bella soddisfazione. Poi mi è rimasta la frase che mi ha detto un bambino, non ve la posso dire pubblicamente, ma mi ha quasi commosso. La terza cosa…beh parlando di bambini: dopo la mia… come chiamarla… "sfilata"?… beh l’esibizione dei "miei" ragazzi, ricevere tanti complimenti, soprattutto dai bambini che mi fermavano per dirmi qualcosa (per esempio, mentre riportavo gli articoli in negozio una bambina, mai vista prima, mi dice: "Ciao Fabio". Io penso: "come fa a sapere il mio nome?" e lei aggiunge "Fabio Rovazzi") Beh ma dovrei pagare per avere un pubblico così, penso che far divertire i piccoli sia la cosa più bella che ci sia.
Poi volevo ringraziare Cinzia, mia sorella, e Alina, per il loro aiuto, altrimenti io nel mio casino mi perdo.
E la quinta cosa, ma la prima nel mio cuore, è la conferma, la sorpresa, la fierezza, l’orgoglio di aver collaborato con un gruppo di Amici. E come vedete l’ho scritto con la maiuscola. Non sto li a dire che ci sono persone che si sono sbattute oltremodo per la realizzazione del Galà della Moda perchè poi mi cazziano dicendo che ognuno ha contribuito, volemose bene, ecc, ma in realtà c’è gente che si è fatta dei culi pazzeschi, "tralasciando" il lavoro e la famiglia, mettendoci quella che si definisce "passione". Perchè senza passione sarebbero rimasti in casa a guardare la tv, o avrebbero dedicato più tempo al loro negozio, ai loro amici, ai loro figli invece di organizzare, fare riunioni, telefonate, ancora riunioni, messaggi, girato per mille posti, incontrato mille persone…. (riunioni l’ho già detto?). E oltre la passione c’è un’altra cosa che traspare, chi ci conosce lo sa e chi ci vede insieme lo capisce al volo, e si chiama AMICIZIA. Quella cosa che non hai bisogno di spiegarla, basta guardare noi. Lo so che non ci si ringrazia per dei sentimenti, e allora vi ringrazio per la passione che ci avete messo.

Commenti

comments

La dura legge del gol

Quanti in questi anni ci han deluso quanti col sorriso dopo l’uso ci hanno buttato . Si alza dalla sedia del bar chiuso lentamente Orio e all’improvviso dice: "Voi non capite un cazzo è un po’come nel calcio" È la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono

Commenti

comments

Page 70 of 174

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén