(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Il segreto del successo di Windows

Oggi ho assistito alla mia bella lezione di Microeconomia. Il professor Rampa, parlando delle cause per le quali può verificarsi una situazione di monopolio, ha citato il caso del sistema operativo Windows, ma con una spiegazione un po’  fumosa che non mi ha convinto del tutto.
Secondo questa tesi, chiamata delle "Economie di rete", in molti mercati un prodotto acquista tanto più valore per i consumatori quanto maggiore è il numero degli utilizzatori. Certo, questo è uno dei fattori del successo di Windows, ma secondo me ce ne sono altri.

Una volta c’erano tantissimi sistemi operativi. Un sistema operativo non nient’altro che un software capace di far funzionare quelle stupide scatole di palstica, rame e silicio chiamati elaboratori elettronici o comunemente computer. Ogni produttore di hardware (cioè ogni fabbricante di ferraglia, pardon… di computer) sviluppava anche un sistema operativo di far funzionare tale gioiellino della tecnica. Altrimenti il consumatore cosa se ne sarebbe fatto di un "robo" che non è capace di "interfacciarsi" con gli esseri umani? Quindi, ad esempio, la Apple aveva un proprio sistema operativo sui suoi computer. Per fare un esempio a me molto caro: il mitico Commodore 64 aveva un proprio sistema operativo e quindi i programmi e i videogiochi sviluppati per questo computerino non funzionavano, ad esempio, sullo Spectrum e viceversa. In altre parole il Sistema Operativo è quella cosa che da una parte parla con il computer e dall’altra parte cerca di farsi capire dall’uomo. Perchè questo prologo sproloquiante? Per dire che ad un certo punto negli anni ’70 era nato il Personal Computer, con l’ambizione di farne arrivare uno su ogni scrivania, al contrario degli elaboratori precedenti che erano grandi, grossi e costosi ed erano quindi utilizzati da più persone. Anche la IBM aveva il suo PC. Per far funzionare questi aggeggi, la IBM commissionò il sistema operativo (invece di scriverselo in proprio) alla piccola azienda MicroSoft di William Henry Gates III, che sfornò il mitico MS-DOS.  La IBM non impose alla Microsoft l’esclusiva per i propri computer, quindi in teoria essi avrebbero potuto rivendere il loro sistema operativo anche ad altri. Forse quelli dell’IBM furono disattenti, oppure non si posero il problema: a chi altri avrebbero potuto rivenderlo? Furono così disattenti che non imposero l’esclusiva neanche ai produttori dei componenti hardware (come la Intel, che fabbrica i microchip che sono il cuore dei Piccì), col risulato che altre case produttrici (specialmente in asia) iniziarono a fare computer simili a quelli dell’IBM, su cui riusciva a girare l’MS-DOS. (Infatti ai miei tempi si chiamavano computer IBM-compatibili). In questo modo il sistema operativo della Microsoft si estese a  tutti questi computer (favorendone indubbiamente anche il successo).

A partire da questa posizione dominante la Microsoft riuscì (cosa che in futuro gli riuscirà molto spesso) a "rubare" le idee più innovative dagli altri sistemi operativi in circolazione (tra cui, appunto, quelli della concorrente Apple) e a creare Windows. Questo è il miglior sistema operativo esistente? No, o meglio, per ogni tipo di utilizzo che si vuol fare del computer esistono sistemi operativi differenti che possono fare meglio e talvolta ad un costo inferiore, ma , come diceva il professor Rampa stamattina, si è creato una situazione di monopolio.
Un altro motivo è, secondo me, il fatto di aver spesso chiuso un occhio (o magari entrambi) sulla pirateria da parte dell’azienda di Redmond. Tu, profano dell’informatica che stai leggendo, rispondi: quando devi comprare un computer, che sistema operativo vuoi? Molto spesso non ti poni neanche il problema: Windows. Perchè? Perchè ce l’hanno tutti, perchè me lo da piratato mio cugino (anzi: "a mio cuggino")e quindi non spendo nulla, perchè devo scrivere la tesi e in copisteria accettano il formato Microsoft Word, perchè ho già usato versioni precedenti e so come si usa, perchè ce l’ho anche in ufficio o a scuola, perchè i miei amici mi passano i giochi, perchè devo installarci Excel, perchè in rete trovo tantissimi programmini che funzionano solo per questo sistema operativo, ecc. ecc.
Insomma la pirateria ha contribuito a creare questo monopolio di fatto: se tutti a casa usano Microsoft Word per scrivere documenti, le ditte acquisteranno questo prodotto per i loro computer, così i dipendenti lo sapranno già usare.

Un ulteriore motivo è dato dall’informazione (anzi la disinformazione) e dai giochi di potere. La stampa e l’opinione pubblica parla solo di Windows, descirvendo gli altri sistemi come "di nicchia" e circondandoli di luoghi comuni. "MachIntosh si usa solo per i programmi grafici", "Linux lo sanno usare solo gli smanettoni". Il mio stesso professore ha dichiarato che lui usa Windows e non Linux in quanto "non è capace di sviluppare il sistema operativo da solo". Certo, i vari S.O. Linux non sono così documentati come quelli di MS, ma ormai hanno raggiunto livelli tali da essere facilmente utlizzabili dall’utente "ignorante" (uso questa parola con cautela spero che mi capiate), alla faccia dei puristi (come il mio amico kpanic) che storcerebbero il naso…
Dicevo dei giochi di potere: la MS foraggia in vari modi gli enti pubblici, che "ricambiano" adottando soluzioni Microsoft nei propri uffici. Quindi in tutti (o quasi) gli uffici pubblici d’Italia si utilizza sofrware a pagamento, quando si potrebbero risparmiare fior di soldoni (pubblici, quindi miei tuoi nostri…) usando free software. E’ emblematico che all’Università di Pavia ci sono parecchi esami in cui sei "costretto" ad utilizzare applicativi come Word, Excel , Access, ecc. E’ giusto questo? E se io non li avessi e non li volessi comprare? Mi potrebbero rispondere: utilizza quelli regolamente installati sui computer dell’università. E io rilancio: e perchè sui computer dell’università non potrebbero installare, per esempio, OpenOffice.Org, risparmiando qualche soldino (e magari abbassando le tasse universitarie?)
E’ come s
e a scuola guida ti insegnassero a guidare solo una determinata marca di autoveicoli.

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2 Comments

  1. bel post, complimenti. condivido tutto.

    piccola precisazione: MS-DOS in origine si chiamava QDOS. Fu sviluppato da una ditta chiamata Seattle Computer Products http://en.wikipedia.org/wiki/MSDOS. Microsoft e` quasi sempre stata poco innovatrice, molto compratrice e spazzatrice. vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Embrace%2C_extend%2C_and_extinguish che e` molto interessante soprattutto per le ultime vicende Novell/Microsoft/Brevetti/Linux

    altra tecnica usata da Microsoft (la cito perche` e` l’esempio piu` lampante, ma e` da ricordarsi che una multinazionale non e` ne santa, ne il cattivone di turno.. e` un businness con molte faccie) e` il FUD (http://en.wikipedia.org/wiki/Fear%2C_uncertainty_and_doubt) che e` molto efficace.

    di al tuo professore di capire cosa sia la pirateria e il lock-in, inoltre proponigli di parlare di modelli economici ‘alternativi’ (neanche tanto, il gigante Sun ormai col software libero ci marcia assai)
    Digli di documentarsi, oppure proponigli un’indagine su queste ‘alternative’ percepite in questo modo dall'”estabilishment” universitario.

    mmm, ho usato troppe virgolette in questo post ;)

  2. Fabio,

    puoi provare a spiegare al tuo professore che non e` necessario “sviluppare il sistema operativo da solo” per usare Linux. Pero` la differenza con i sistemi proprietari e` che, se sei capace, PUOI farlo.

    Spiegagli anche che se non sei capace puoi IMPARARE visto che sono disponibili i sorgenti e un bel po’ di documentazione.

    Andrebbe demolita l’idea che Linux e` difficile da usare visto che ci sono tanti progetti (KDE, GNOME etc) che realmente ne rendono l’utilizzo facile. Ad esempio mia moglie (studi umanistici e nessuna passione per i computer) si trova meglio con Kubuntu che con XP :-)

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