Sabato 26 agosto 2000

Qui è il secondo che vi parla. Il capitano è in infermeria. Le sue condizioni sono peggiorate, ora ha anche il rafredur. Ieri sera siamo stati a Montpellier. Ci sono delle zone spaziotemporali che ti trasportano da un parcheggio in periferia in piazza duomo.
Il prezzo dei cellulari è molto basso, peccato che bisogna fare l’abbonamento con un operatore francese. Il commerciante ci ha fatto capire che in Italia non avremmo avuto problemi a sbloccarlo. La città è bellina, ordinata, pulita, quasi finta. Il centro storico è grande con viette piccole e piene di gente seduta fuori dai locali. Abbiamo visto dei monumenti, ma la cartina indicava tutti gli alberghi, ma non i luoghi di interesse. Siamo incappati in alcune chiese (la n°26 e la n°33). Abbiamo scoperto un posto dove si poteva navigare in internet gratis. Peccato che la tastiera sia pressochè inutilizzabile (azerty).
Dopo aver constatato che tutti i tipi di bestie volanti erano presenti nel camping abbiamo votato all’unanimità (cioè 102%) per l’abbandono della zona paludosa.
Stamattina siamo partiti per la Spagna buttando tutto sulla macchina in disordine. Anche gli spagnoli non scherzano con le monete: ci sono anche quelle da 500 pesetas (circa 7500 lire). Siamo approdati in Costa Brava, in un posto chiamato San Feliu de qualcosa. Gli spagnoli sembrano guidatori più disciplinati.
Il posto è un misto tra Liguria e Romagna: spiaggie dorate sabbiose dove si tocca anche al largo, ma paesaggio tipicamente ligure. Il camping che abbiamo scelto è molto bello (2° categoria). Affittano anche i bungalow, c’è la piscina ecc.ecc. però costa circa 45/50 mila lire al dì. In paese c’è la classica rambla (la via principale) con tutte le botteghe. A prima vista i prezzi sono più bassi (sicuramente della Francia, probabilmente anche dell’Italia). Ora ci aspettano gli spaghetti Barilla. O sole miooooooooo, sto in fronte a teeeeeeeeeeee, o sole miooooooooooo……

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