Ai tempi dei tempi dalle nostre parti abitavano già gli uomini (e presumo anche le donne), come dimostrano diversi ritrovamenti in zona di utensili e manufatti in pietra, in bronzo e in ferro. Nel primo millennio avanti Cristo c’erano i Liguri, divisi tra varie tribù. Ad un certo punto (IV secolo a.C.) sono arrivati i Celti, in pianura, che erano sicuramente più evoluti dei Liguri, i quali sicuramente avranno assimilato innovazioni da parte di questi "Galli" . Nel secondo secolo avanti Cristo arrivano i Romani. Questi privilegiavano maggiormente l’agricoltura rispetto alla pastorizia e alla caccia, quindi fondarono numerose città lungo la via Postumia, nella pianura dell’odierno Oltrepo Pavese e dintorni: Libarna (Serravalle Scrivia), Derthona (Tortona), Iria (Voghera), Piacenza.

Caduto l’Impero Romano, la zona cadde sotto il dominio dei Longobardi (572 d.C.), che avevano come capitale Pavia e si erano convertiti al cattolicesimo. Il re Agilulfo ospitò il monaco irlandese Colombano, che poi giunse a Bobbio e vi morì (615), non prima di aver fondato il famoso monastero, che negli anni successivi divenne un vivace centro di vita religiosa e culturale.

Nel frattempo si era formato il Sacro Romano Impero e per esempio Ottone I di Sassonia rilasciava un diploma dove viene citato per la prima volta nella storia l’abitato di Pregola, scrivendo che è assoggettato proprio a Bobbio.

Più tardi comandò Oberto, marchese della Liguria Orientale, progenitore della stirpe dei Malaspina. Iniziarono a chiamarsi così a partire dal marchese Alberto verso il 1124. Avevano feudi in Lunigiana, in Val trebbia, Valle Staffora e Val Curone. Sia Federico Barbarossa, che Federico II che Carlo IV confermarono ai Malaspina i loro privilegi e i loro possedimenti. Con la divisione del casato tra Spino Fiorito e Spino Secco, i Marchesi di Pregola furono tra i più importanti di quest’ultimo.

Nel frattempo tutta la Lombardia, e quindi anche l’Oltrepo e il Bobbiese, passarono sotto la dominazione del ducato di Milano dei Visconti e degli Sforza. Condividendone le sorti, passò quindi sotto la dominazione francese e poi, nel 1589 con la Pace di Cateau-Cambrésis, sotto quella spagnola.

Ad un certo punto, con il Trattato di Utrecht del 1713 Pregola finisce sotto sotto l’Austria, ma ci rimane poco perchè col trattato di Worms del 1743 si trasferisce finisce sotto casa Savoia (mentre da Pavia in su rimane territorio austriaco). Scusate queste mie imprecisioni: non sono uno storico, solo un dilettante: il primo trattato pose fine alla guerra di successione spagnola, il secondo rimescolò un pochino le carte per aggiustare gli attriti. Il trattato di Aquisgrana ribadì le stesse cose.

A questo punto venne istituita la provincia di Voghera che comprendeva l’Oltrepo Pavese e il Bobbiese, nonchè la parte bassa dell’attuale provincia di Alessandria e un pezzo di Liguria. Per capirci da Busalla a Cantalupo Ligure. Dopo la parentesi di Napoleone, nel 1815 viene istituita la provincia di Bobbio. Da Godiasco in su è tutto il territorio di questa provincia. Ne ho parlato in questo articolo: clicca qui.

La provincia di Bobbio e quella di Voghera nel 1859 sono inglobate nella nuova provincia di Pavia, ma nel 1923 c’è un riassetto e alcuni comuni finiscono nella provincia di Genova (come Fontanigorda e Gorreto), altri nella provincia di Piacenza (come Bobbio, dove ci fu un sollevamento popolare, perchè i bobbiesi non volevano assolutamente esser soggetti a Piacenza)) e altri rimangono in quella di Pavia, come Pregola.

E siamo quindi arrivati ai giorni nostri, Pregola fa parte della Repubblica Italiana e nel 1958 il comune ha cambiato denominazione, aggiungendo il nome del Passo del Brallo a quello di Pregola diventando comune "di Brallo di Pregola"

Ecco un mio articolo sul COMUNE DI PREGOLA
Ed un altro sul cambio del NOME DEL COMUNE

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