Quando ero piccolino, ogni tanto si veniva a Voghera. Era un pomeriggio speciale, perchè, mentre mio padre faceva i suoi affari, mia mamma faceva la spesa, qualche acquisto e qualche commissione. La spesa si faceva al SuperGulliver di Via Cavour ("La Standa"… dove immancabilmente prendevo la cioccolata dalla macchinetta… a me sembrava buonissima!) e quindi passavamo sempre davanti all’edicola di Piazza Castello, dove mi aspettava il regalino: un fumetto o, come dicevo io, un "giornalino". Siccome sono abbonato a "Topolino" da tempo immemore, mi compravano qualcosa d’altro: Braccio di Ferro, Geppo, Soldino, Cucciolo o qualcosa di simile, con storie costellate da fantastici personaggi: la forzuta Nonna Abelarda, il famelico Poldo e anche… Tiramolla.

Costui è un uomo di caucciù che ha il potere di allungarsi e di trasformarsi in qualsiasi oggetto. Una specie di Mister Fantastic dei Fantastici 4, ma molto molto nostrano. A differenza dei fumetti americani, o di quelli giapponesi, quelle storie erano molto semplici, molto "per bambini". E a me piacevano un sacco. Che nostalgia…

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