Decidere di scrivere questo post mi è costato molto… perchè d’ora in avanti vincerò meno scommesse. Infatti la mia scommessa di gran lungo preferita è quella sul chinotto. Quante volte mi è capitato di parlare del chinotto come se fosse un frutto e sentirmi dire: "Ma sei impazzito? Il chinotto è una bevanda creata artificialmente, come la Coca Cola!". Io non aspetto altro e ci piazzo la zampata: "Ah si? Beh, allora scommettiamo!". E giù vittorie: bevute gratis, pizze, gelati… Ma ormai basta, è giunto il momento di rendere pubblico questo sconvolgente segreto: il chinotto è un agrume !!!
Per la precisione si chiama Citrus myrtifolia, chiamato così perchè le foglie della pianta ricordano quelle del mirto (che, ebbene si, è una pianta, prima ancora di essere un liquore).
Il frutto ha l’aspetto di un’arancia, forse un po’ più piccolo, dal gusto molto molto amaro e praticamente immangiabile. Come faccio a sapere tutte queste cose? Beh in Italia le piante di Chinotto sono presenti in Calabria, Sicilia, Toscana e Liguria. Per esempio a Rapallo, ameno luogo di mare da me frequentato, utilizzano gli alberi di chinotto come piante ornamentali (per esempio in via Gramsci).
Dal frutto si ricava l’omonima bibita, che va molto soprattutto in Italia (all’estero la bevono solo gli emigranti italiani). In alcuni locali infatti ho visto la versione del famoso cocktail "Cuba Libre" composto da Rum e Coca-Cola fatta con il chinotto e chiamata "Italy Libre" (un nome, ahimè, penoso). La bibita più famosa attualmente è quella della Nestlè "Chinò Sanpellegrino", seguita da tante altre che puntano sul marketing del "vero chinotto", come la Abbondio di Tortona o la Lurisia con il chinotto di Savona.In tutti i casi si tratta di bevande che "contengono" succo di chinotto, a parte la Fanta Chinotto (rarissima) che stranamente non annovera questo agrume tra i suoi ingredienti!!!