(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Anello Brallo Colletta Fego

Oggi ho fatto questo simpatico anello. Sono partito dal Passo del Brallo in direzione “Bralello“, ma appena fuori dal centro abitato ho preso quel sentiero che, passando nei pressi della vasca dell’acquedotto, ritorna sulla strada asfaltata appena prima del paese di Bocco.

Prendo la strada che porta all’interno del paese, poi svolto verso l’alto e arrivo in cima a Bocco, dove c’è una fontana e dove parte il sentiero 101. Sale velocemente, nei primi tratti regalando magnifiche vedute sulle piane sottostanti e su tutta la valle dell’Avagnone. Ad un certo punto il sentiero entra nel bosco e diventa ancora più ripido, sono totalmente fuori allenamento, non faccio una passeggiata da febbraio (monte Ebro) e soffro davvero tanto con queste pendenze.

Il sentiero ha diversi bivi, ma avendolo fatto diverse volte, anche in discesa, non mi sbaglio mai. Il primo è segnalato (andando a sinistra si raggiunge il passo della Colla – un sentiero che non mi piace molto -, ma io vado a sinistra), gli altri bisogna “indovinarli” (solitamente se c’è una diramazione in piano e una in salita, quella giusta è la seconda). Tutta questa fatica viene ripagata una volta raggiunta Cima Colletta. Sa lassù si vede tutto: la valle dell’Avagnone, della Trebbia e tutti i monti in lontananza, dal Maggiorasca fino al vicino Lesima (e dietro l’Alfeo), il Chiappo qui di fronte e l’Ebro appena più in là. Più sotto si svela la valle Staffora e la pianura padana. Se non ci fosse questa rada foschia in lontananza si vedrebbero le Alpi. Si vede però l’amico monte Penice con le sue antennone.

Inizio la discesa verso il rifugio “Nassano” del CAI. Sono le 10, ma l’erba è ancora bagnata di rugiada. Nonostante le mie scarpe in goretex, l’erba è alta e mi bagna le calze. E’ una sensazione strana, sembra il respiro, l’alito della terra, sembra di attraversare un grosso essere vivente. Una sensazione che chi vive sempre chiuso in città raramente può vivere.

Superato il rifugio oltrepasso quello che una volta era il campo scuola di sci per principianti e cerco il sentiero per Valformosa. Ne trovo uno che inizia discendere per la faggeta, molto largo, molto bello, viaggio che è un piacere. Fosse tutto così finirei il io giro in un lampo. Invece poco dopo mi rendo conto che rimane un po’ troppo in direzione Barostro, quindi taglio per il bosco fino a raggiungere il sentiero corretto, che è molto sporco, pieno di alberi caduti, rami, foglie. Per fortuna che lo sto percorrendo in discesa.

Raggiungo Valformosa dalla parte opposta a quella abituale e sento subito una voce nota: è il cugino Rob a cui chiedo indicazioni per scendere a Fego. Mi parla del sentiero abituale, ma mi racconta che, per fare i nuovi lavori per i pali dell’elettricità, è stato creato un percorso diretto proprio nella direzione che volevo. A questo punto seguo i pali, anche se la strada non è molto caratteristica: hanno sbancato il bosco per costruire questa linea e sotto le mie scarpe c’è solo terra e sassi. Ad un certo punto incrocio il vero sentiero, che inizio a seguire e raggiungo Fego.

Non mi perdo in chiacchiere: sono già le 11 e 30 e voglio essere a casa per pranzo. Attraverso il paese, che ogni volta mi stupisce per quanto è caratteristico e raggiungo l’imbocco per il “Sentiero dei Briganti”, vicino al bar Montagnola. Il sentiero corre appunto per un lungo tratto nelle vicinanze del rio Montagnola, un po’ di qua e un po’ di là. Devo stare attento a non sbagliarmi e non finire in direzione Bralello, ma non c’è problema, sono stanco e se vedessi un sentiero in salita di sicuro lo evito.

Raggiungo il percorso che avevo in mente, quello che passa sotto Costa Mora, Sotto il Groppo e Pregola. Arrivato nelle vicinanze del Brallo, così come fa la strada asfaltata anche il sentiero picchia deciso in salita, ma, mentre la strada ha tutti quei famosi (o famigerati) tornanti, il mio sentiero è inesorabilmente dritto. Quando scorgo lassù il distributore di benzina, sono arrivato.

Gita al Monte Lesima

Possono esserci le Dolomiti, la Sardegna, le Antille Olandesi ecc, ma una gita così sui miei monti, non ha prezzo! Passo del Brallo – Bocco – Cima Colletta – Monte Lesima – Pró d’Cavanna – Prodongo – Corbesassi – Passo del Brallo

 

Google Street View a Ponti!

Qualche giorno fa dicevo come le immagini di Google Street View fossero finalmente disponibili anche a Voghera. Beh, sono disponibili anche a Brallo. Mi sono "fatto un giro" e ho notato che sono andati proprio dappertutto, mi sono visto posti che dal vivo non ho mai visto !!!! E Sono immagini scattate dell’autunno 2011, e i colori dell’autunno sono molto belli.

Ecco alcuni "scatti"


La strada che porta al Pian del Lago: che meraviglia !


La chiesetta di Cima Colletta


La strada che porta dal Colletta a Cencerate


La fontana di Ponti


Pregola vista dalla strada che porta al Penica


Selva !

Nozze di diamante !

Ed ecco qua una gran folla riunita
                  per festeggiare ancora Siro e Rita
Come sappiamo Siro ha un altro nome
                 Non è banale, ma inconsueto: eccome!
“Ciriaco Tordi”, fu da bambino battezzato
                                ma per tutti “Siro” è sempre stato
E Rita, non è certo una sorpresa,
                        sapete che si chiama Maria Teresa
Due nomi pomposi e aristocratici
                         ma loro son di certo più simpatici
E, guardate, non coi nomi ma cogli atti
                    tanti successi nella vita ne hanno fatti
Potrei dire di trionfi personali,
                      ma io parlo di un amore senza uguali.
Che è sbocciato sessant’anni orsono
                           Così tanti che non so neanche quanti sono
Un amore che ha portato tanti frutti
                          passato nei bei momenti e in quelli brutti
Il Signore tante cose gli ha concesso
                               3 figli e 3 nipoti: è un bel successo!
E poi, non lo dico per finta
                    se non c’è sempre la salute, ci mettono la grinta
I figli sono grandi e forse anche i nipoti
          Ma loro non si arrendono e mai hanno giorni vuoti
La Rita di gioielli non ne ha mai portati
A Siro è andata bene e non ne ha regalati
Ma tutea queste persone, e sono proprio tante
Son qui per festeggiare… le nozze di DIAMANTE !!!

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