(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Dani

Da un momento all'altro mi aspetto la tua telefonata per chiedermi: "Fa, hai mica una paio di tekking del 42?". Ogni volta che tiro dentro la merce dal negozio di Brallo guardo in piazza per cercarti su quella panchina, a fumarti la tua sigaretta prima di andare a casa, oppure per andare insieme a pranzare. Come qualla volta: "andiamo dalla Michela?" – "No, Dani, non mi sento tanto bene (io, cazzo, ero io che non mi sentivo bene quel giorno!)… però… ma si dai vengo, almeno chiacchieriamo un po' ". E infatti abbiamo chiacchierato: di Londra, dove ero stato la settimana prima, delle varie commesse che lui aveva avuto in negozio in tanti anni, del telefono che gli avevo suggerito io e col quale si trovava bene e quasi quasi ne voleva un altro uguale… e due ore dopo eri lì, appoggiato al tuo bancone, e ti mancava il respiro. E ti abbiamo steso per terra (abbiamo dovuto farlo in tre) e quel signore (che poi ho saputo essere un soccorritore esperto) mi ha mandato a prendere quel defibrillatore, quel cazzo di maledetto defibrillatore che non funzionava. E lui ci provava a muovere quel tuo pancione, su e giù, su e giù… E ti sei abbandonato, in quel negozio che avevi creato tu. "Pianeta Sport", o come dicevano tutti "da Daniele"
E ogni tanto sono in giro per Voghera e mi verrebbe voglia di passare da te, come al solito, e sentirmi dire: "Caffè? andiamo al bar di qui o di là?" e poi: "Senti, ma ho il computer che non mi funziona bene, come faccio a…". e io magari a chiederti consigli su un lavoro da fare, un qualcosa da comprare, una cosa da fare. E mi mancano i tuoi messaggi, mi facevano ridere. E quelli che mi dicevano: "Sono stato di là da tuo cognato, il cow boy". E mi manca venire a casa tua, la casa che ti eri costruito, con la tua bella famiglia, la famiglia che ti eri costruito. E le tue foto con Gloria, che ce le avevi dappertutto, e dicevi che era la tua principessa. Mi manchi Dani, mi manchi tanto. Hai voluto rimanere giovane per sempre

Viva la primavera!

🌺🌼🌻🌹🌷Oggi è primavera!🌺🌼🌻🌹🌷
Quindi mettiamo una bella foto colorata di qualche anno fa.

Ciao “omo”

Daniele manca un po' a tutti.
Io l’ho conosciuto che ero bambino e per me è sempre stato un fratello maggiore. Ricordo quando arrivava in moto, vestito da tamarro, a prendere Cinzia, 33 anni fa. Mio papà era preoccupato di quel personaggio un po’ ribelle nel vestire, ma dopo averlo conosciuto, come è capitato a tutti noi, ha capito che ragazzo meraviglioso fosse.
Daniele ha costruito un’impresa dal nulla, con tanto lavoro e tanto sacrificio. Era orgoglioso e testardo, accettava consigli ma voleva sempre fare tutto con le proprie forze per poter dire: questo l’ho fatto io, per me e la mia famiglia. Possiamo dirlo tutti: Daniele era sempre nei suoi negozi, pacato, allegro, sorridente.
Era grande e grosso, ma dite la verità: chi è che lo ha mai visto una sola volta arrabbiato?
Ha creato una bella famiglia, ha sposato la sua Cinzia e dopo è arrivata Gloria che lui definiva sempre “la mia principessa”. Per loro e per Gianfranco l’assenza terrena di un punto di riferimento così grande si farà sentire, ma dobbiamo riuscire a vedere i suoi sorrisi, i suoi consigli, che arriveranno in un altro modo, perché lui ci sarà sempre, lui che non faceva mai mancare niente a nessuno: fosse anche solo un sorriso.
Chissà che festa ha fatto col suo papà, a cui assomigliava tanto, e sua mamma di sicuro gli ha preparato una delle sue belle bistecche impanate.
I tuoi amici ti salutavano sempre dicendo: ciao Omo.

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