(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Tag: idee

Corsi di italiano

Lo ammetto, l’idea non è mia, me l’hanno suggerita…
Visto che prolificano ancora i vari corsi di lingue: De Agostini, Speak Easy e quant’altro, che insegnano le classiche inglese, francese, tedesco, spagnolo e le nuove russo, cinese, arabo… perchè non fare un bel corso di italiano?

Non sto scherzando: pensate una bella uscita a fascicoli che ci spiega le regole della grammatica, magari in modo divertente: i plurali, i tempi dei verbi (addirittura il congiuntivo, brrr!), la punteggiatura, la grafia delle parole più difficili, i modi di dire, ecc.

Ovviamente deve essere un corso "moderno", non pedante e noioso. In questo modo si otterrebbero due risultati importanti. Il primo è insegnare ai tanti italiani che si sono dimenticati, o che non hanno mai studiato troppo, a scrivere e parlare in italiano corretto. Gli ignorantoni come me ne trarrebbero grande beneficio. Non dovrebbe essere un corso tenuto da qualche sapiente ottuagenario (con tutto rispetto per chi ha la barba bianca, ma mi riferivo a quelli incartapecoriti, si può avere 80 anni all’anagrafe ma avere il cervello proiettato al futuro più di un trentenne limitato), ma da qualche attento osservatore del costume, che sia al contempo colto e preparato. Insomma una bella lezione divertente.

Il secondo obiettivo lo si otterrebbe insegnando per bene la lingua italiana agli stranieri, che per forza di cose non sono in grado di entrare nelle sfumature, seppur parecchi sappiano parlare la lingua di Dante molto meglio di me (ci vuole poco, direte voi). Conoscere la lingua porterebbe loro grandi benefici, non trovate?

Secondo me è una bella idea. Che caspita: vogliamo imparare il cinese se non sappiamo parlare bene neanche la nostra lingua.

Almeno l’italiano sallo ! A me mi sembra che è più meglio che c’hai delle basi, no?

Jumping Jenner

Da un po’ di anni a questa parte a Brallo si fanno sempre gli stessi discorsi: ma ti ricordi una volta quanta gente c’era? Adesso solo vecchi e bambini, non vengono neanche più quelli che hanno la casa. Ma per forza, cosa dovrebbero venire a fare? Può venire solo gente in cerca di relax. Di quello ce n’è a bizzeffe hehehehe. Gli amanti delle passeggiate sono accontentati. Ma quelli che vorrebbero fare anche qualcosa di diverso si chiedono perché spendere a Brallo quando con gli stessi soldi possono raggiungere località che offrono di più? E il problema non potrà che peggiorare visto che la maggioranza dei negozianti ha una certa età e quindi non potranno continuare in eterno… Triste.
D’altra parte, i costi per la manutenzione delle case sono alti, specialmente qui in montagna e purtroppo ci si deve accontentare degli affitti dei due mesi estivi, che quindi non possono essere diminuiti più di tanto.
Le associazioni locali, come la Pro Loco, i vari circoli e la neonata Associazione Commercianti cercano di movimentare il più possibile la permanenza nei paesi della zona, con iniziative spesso pregevoli, ma ci vorrebbe un qualcosa di più.
Secondo me ci vorrebbe un qualcosa che dalle altre parti non c’è. Per esempio: perché la gente va a Garlenda, paesino in provincia di Savona? Perché c’è la sede del Fiat 500 Club Italia e il Museo della 500. Insomma c’è qualcosa che non trovi da nessun’altra parte. E allora inventiamoci qualcosa di clamoroso.
Per esempio, ora dico una cazzata ma giusto per farvi capire: costruiamo una torre fissa per il bungee jumping e organizziamo una specie di festa. Così tutti i pazzi d’Italia vengono qui a buttarsi giù. Ci pensate? Brallo, la capitale del salto con l’elastico. I giornali ne parlerebbero, ecc ecc. Certo che se invece continuiamo a fare la “Sagra della castagna”… chi se ne frega, ormai il turista di oggi queste sagre le trova dove vuole, e probabilmente organizzate meglio. Invece, per esempio, in un paese qui vicino, a Casamatti, hanno riadattato la vecchia pista da sci come pista per lo Sci da Erba. Non male come idea, non penso che ci siano molte piste di sci da erba in Italia, no?
Ecco un’altra idea (balorda): visto che a Milano in zona Viale Jenner  non vogliono più che i musulmani stiano in mezzo alla via a pregare, facciamoli venire qui. Costruiamo una moschea e chiamiamoli a raccolta. Ma sai quanto posto ci sarebbe qui per pregare, possono mettersi dove vogliono!!! E poi verrebbero giornalisti a fare i servizi, opinionisti a criticare, integralisti a protestare, ecc. Insomma un bel casino.  Brallo, il primo comune islamico d’Italia. Secondo me ci viene fuori anche una puntata speciale di “Porta a Porta”. Ma ci pensate? I residenti che si lamentano, gli ambientalisti che da una parte vogliono farsi vedere permissivi, ma dall’altra non vogliono che si rovini la natura coi tappetini. I fascisti che organizzano fiaccolate (e randellate) di protesta. Ecc ecc. Si si, si potrebbe fare, ne parlerebbero anche sul Washington Post.

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