(raccolta molto sparsa di pensieri)

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La Fiera di Voghera

C’è appena stata la "Fiera dell’Ascensione" a Voghera. Vorrei scrivere alcune mie considerazioni. Secondo me…

Sarebbe bello che Voghera avesse una sua "fiera" permanente. Tipo Milano, Pavia, ma anche Casteggio. Insomma una struttura che possa ospitare manifestazioni tutto l’anno. Ad ogni edizione della Sensia (a parte quest’anno, a causa dei tagli) si deve montare e poi smontare la famigerata tensostruttura che costa un fracco di soldi. Non sarebbe bello avere una struttura fissa? Questa sarebbe utile anche per organizzare (come nelle altre città sopra citate) altre manifestazioni durante l’anno: se esistesse una fiera si potrebbe usarla come si vuole, sarebbe uno spazio utile per la città.

A questo punto una domanda fondamentale: dove farla? Bel problema. Farla in uno dei cortili della caserma significherebbe sacrificare una zona di parcheggi fondamentale, anche perché ormai sono praticamente gli unici. E allora dove? Lo spazio del mercato ortofrutticolo non c’è più, l’ex dogana è piccola e ancor più decentrata, Piazza Liberazione (Piazza Castello) è sede di un meraviglioso (sic!) giardino. E quindi? Non saprei. Magari restaurare la parte ancora malmessa della Caserma?

Parliamo della Sensia. Io da commerciante ho notato un particolare, che non so se i miei colleghi hanno riscontrato nello stesso modo: durante i giorni finali dell’Ascensione, contrariamente al solito, c’era gente ANCHE in giro per la città e non solo nel quadrilatero Via Roselli – Via Kennedy – Via Cernaia – Via Gramsci. E questo è SICURAMENTE positivo. Questo sarà dovuto alla mancanza dell’attrattiva degli stand? Può darsi, ma è un segnale, secondo me, importante. Se la festa di Voghera (perchè di questo si tratta) è vissuta anche per le vie del centro giova sia a chi ha delle attività, ma alla città nella sua interezza. Dai, ammettiamolo, sarebbe bello che la festa Patronale di Voghera desse vivacità a tutta Voghera e non solo alla zona della Caserma, che è un pochino decentrata

Come fare? Purtroppo anche in questo caso non ho l’arroganza di avere la soluzione. E non ho neanche la spocchia di dire "ci deve pensare la politica". Dico solo che occorrerebbe pensarci, non dare per scontato che la fiera rimanga solo e solamente all’Ex Cavalleria. La storia ci insegna che le situazioni non sono immutabili. Un tempo il centro della fiera del bestiame (allora importante, anzi fondamentale) era in Piazza San Bovo, se non vado errato. E quelli più grandicell….più anzianott…insomma più vecchi di me ricordano le giostre nella zona del Castello. Quindi non è assolutamente un dogma quello di tenere le cose come sono state finora. Non so, la "butto lì": magari mettere le bancarelle lungo le strade che portano al centro. Dicono: "i gestori delle bancarelle non sono d’accordo". Ok, ma sono loro che decidono a Voghera? Capisco che non bisogna fare un muro-contro-muro (altrimenti non vengono più e sarebbe ancor peggio), ma se la fiera si sposta leggermente si dovrebbero adeguare e alla fine ci si guadagna tutti. Se ci si inventa un "percorso" per far arrivare la gente in Via Emilia, in Via Plana, in Via Garibaldi, in Piazza San Bovo, non sarebbe bello? E offrirebbe la possibilità a chi ha in negozi di tenere aperto, e la possibilità a chi visita la fiera di trovarli aperti.

Mettetevi nei panni di chi viene "da fuori". Arriva a Voghera, parcheggia addirittura nel centro del centro del centro (Piazza Duomo), passeggia nella via principale (Via Emilia) e trova tutto chiuso. Brutto, no? Mi si replica: si, ma i negozi, con le bancarelle davanti alla vetrina, non vendono, anche perché la gente che passeggia è più portata naturalmente ad acquistare magari dalla bancarelle più che nei negozi. Vero sì e no: è sempre una pubblicità. Io da commerciante preferirei di gran lunga avere "da lavorare" la domenica dell’ascensione, invece di essere in giro con gli amici, avere in negozio duecento persone che non acquistano, che tenere chiuso e vedere la mia via (quasi) deserta

Altra idea: e se nel centro del centro (Piazza Duomo) ci mettessimo gli stand? Ma sai che attrattiva? Però "non si può fare" perché montare e smontare gli stand non permetterebbe il regolare funzionamento del mercato bisettimanale. Irrealizzabile. E allora perché non metterci le bancarelle?

Altra nota: secondo voi non sarebbe stato meglio quest’anno se avessero messo tutto ciò che è stato piazzato in Piazzale Fermi nel cortile della caserma e viceversa lasciare il piazzale libero al parcheggio? Le attività dell’Area Fermi erano sicuramente penalizzate (specialmente nel corso della settimana). Un esempio: anche a causa della pioggia, anche a causa della mancanza dell’attrattiva dei fuochi, ma domenica sera ero a vedere nella tensostruttura di Piazzale Fermi i V-Tribute, gruppo eccezionale di Voghera e…c’era poca gente. Ok, mi è andata bene perché ero in ritardo e ho puro trovato il tavolo, ma alle scorse edizioni c’era lo stra-pienone!

Quindi Fabio? Che facciamo? Boh. Diciamo: in un parcheggio rimangono le giostre, nell’altro gli stand e magari con gli anni si restaura un’ala della caserma per fare una fiera "fissa" e le bancarelle in centro.

A proposito della "tensostruttura", avrei un appunto da fare. Il commissario ha tagliato i costi. Ma ricordate che gli espositori (e io ne so qualcosa avendo partecipato a due edizioni) non partecipano gratis, ma al contrario pagano delle belle cifre! Quindi trovo singolare che addirittura si vada in perdita. Se è così la struttura "fissa" a questo punto diventa indispensabile!

Un ultimissimo appunto, una proposta che covo da tanti anni. Gli organizzatori della Fiera dell’Ascensione (il comune o chi per esso) dovrebbe spaccarsi in quattro per far si che IN PRIMIS partecipino aziende (negozi, artigiani, industrie e quant’altro) DI VOGHERA. Perché deve essere UNA VETRINA di eccellenze. Non solo, come negli ultimi anni, eccellenze enogastronomiche (indispensabili nel nostro territorio), ma di tutti i settori. In modo che Voghera ridiventi (perché nei fatti non i sembra più) LA CAPITALE DELL’OLTREPO

Vorrei che un "forestiero" quando arrivi in quei giorni dica: "Perbacco, perdindirindina, quante belle cose ci sono qui!!!!" e non solo "Facciamo un giro sul dondolino e poi mangiamo il panino alle bancarelle", quello lo possono dire in qualunque fiera d’Italia. Vorrei che arrivassero fin dall’Inghilterra per scoprire le bellezze, le qualità, le particolarità, le eccellenze dell’Oltrepo Pavese e della sua capitale.

Voghera spoglia

Povera Voghera. Una volta c’era il "pendolino" che si fermava in un nodo ferroviario importante. Una volta c’era il tribunale. Tra un po’ saremo senza sede della Camera di Commercio, Stazione dei Carabinieri, Agenzia delle Entrate. Ed è già buona che c’è ancora qualche ufficio aperto, i vigili del fuoco, il giudice di pace, l’ospedale. Per fortuna che c’è ancora qualche negozio che tiene duro e non chiude.

E per fortuna che a Voghera c’è la più antica fiera della Lombardia, la fiera dell’Ascensione, la Sensia. Però…. però cosa?

Però quando ero piccolo alla Fiera dell’Ascensione gli espositori erano artigiani e commercianti di Voghera. Adesso…. al di là del fatto che il mercato degli ultimi giorni è un mercato con poca qualità dove vengono vendute cose che trovi in qualunque mercato d’Italia (ma questo ormai è -purtroppo- un dato comune di molti mercati e mercatini), il problema (grosso) è che gli espositori nel cortile interno NON sono di Voghera. E questo è un male.

Negli ultimi due anni la fiera si è un po’ risollevata grazie agli espositori/venditori di alimentari. Ma, con tutto il rispetto per i nostri prodotti enogatronomici che sono di qualità altissima, non possiamo trasformare la Sensia nella "Sagra dell’Agnolotto". E per fortuna che Savignoni è di Voghera, non è stato chiamato un espositore "forestiero". Ribadisco: nella nostra zona abbiamo dei prodotti (vino, salumi e formaggi) che sono di una qualità eccelsa e non sono adeguatamente valorizzati. Per esempio tutti in Italia conoscono il Salame Milano e pochi il Varzi, le mele della Val di Non (e quelle di Bagnaria?), e quando parli di vino Lombardo ti dicono solo Franciacorta (e l’Oltrepo?). Detto questo, la fiera non può limitarsi ai soli prodotti enogastronomici, deve essere una vetrina per l’intero settore industrial-commerciale!

Perchè gli espositori vogheresi disertano la fiera? Per la burocrazia (vedi l’episodio quando l’Ispettorato del Lavoro ha multato amici e parenti che stavano aiutando a smontare gli stands) e soprattutto per i costi (che non vengono ripagati dal ritorno economico, specialmente in questi anni di crisi). E quindi voi direte: bene allora è giusto che gli organizzatori chiamino altri disposti a spendere. Io non lo trovo giusto, invece: lo scopo di un’amministrazione NON è quello di fare cassetto a tutti i costi.

Quindi faccio nel mio piccolino un modestissimo appello agli amministratori locali: Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale. Date la possibilità alle attività di Voghera, così come dell’Oltrepo e della Valle Staffora, di poter esser presenti alla Sensia. Non dovete vedere queata festa come un’occasione di mero guadagno, ma come un’opportunità per aiutare le attività della zona. Meglio mettere un vogherese ad un certo canone che un milanese/bolognese/vietnamita al doppio o al triplo. Con tutto rispetto per i milanesi, i bolognesi e i vietnamiti questa dovrebbe essere la Fiera di Voghera, dove sono esposte le attività della zona. Pensate che opportunità anche in vista di Expo 2015. Se l’anno prossimo un turista venisse a Voghera per l’Ascensione e si accorgesse che ci sono poche attività della zona cosa penserebbe? E quindi, se le attività locali non ci sono, cari signori, è compito vostro invitarle, sostenerle e farle partecipare, e non, come è capitato in passato, mettergli addidittura i bastoni tra le ruote.

Perchè se un arbitro fa una partita con 10 espulsi non sono i giocatori ad essere tutti delinquenti, ma l’arbitro che non ha saputo gestire. E se in una classe sono quasi tutti bocciati sono gli alunni che sono tutti somari o è il professore che è incapace?

Chi ha orecchie per intendere…intenda.


El Greco (Dominikos Theotokopoulos) – Crocifissione (1595-90)

 

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