(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Tutto quello che non rientra nelle altre categorie

Almeno tu nell'universo

Sai, la gente è strana prima si odia e poi si ama
cambia idea improvvisamente, prima la verità poi mentirà lui
senza serietà, come fosse niente

sai la gente è matta forse è troppo insoddisfatta
segue il mondo ciecamente
quando la moda cambia, lei pure cambia

continuamente e scioccamente.

Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo !
un punto, sei, che non ruota mai intorno a me
un sole che splende per me soltanto
come un diamante in mezzo al cuore.

tu, tu che sei diverso , almeno tu nell’universo!
non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero di più, di più, di più.

Sai, la gente è sola, come può lei si consola
per non far sì che la mia mente
si perda in congetture, in paure

inutilmente e poi per niente.
tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo !
Un punto, sei, che non ruota mai intorno a me

un sole che splende per me soltanto

come un diamante in mezzo al cuore.

tu, tu che sei diverso, almeno tu nell’universo !
Non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero

e che mi amerai davvero di più, di più, di più.

.

.

Bruno Lauzi – Maurizio Fabrizio

L'avvelenata

Ma s’ io avessi previsto tutto questo,
dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi,
avrei scritto canzoni;
va beh, lo ammetto che mi son sbagliato
e accetto il “crucifige” e così sia,
chiedo tempo, son della razza mia,
per quanto grande sia, il primo che ha studiato…

Mio padre in fondo aveva anche ragione
a dir che la pensione è davvero importante,
mia madre non aveva poi sbagliato
a dir che un laureato conta più d’un cantante:
giovane e ingenuo io ho perso la testa,
sian stati i libri o il mio provincialismo,
e un cazzo in culo e accuse d’ arrivismo,
dubbi di qualunquismo, son quello che mi resta…

Voi critici, voi personaggi austeri,
militanti severi, chiedo scusa a vossìa,
però non ho mai detto che a canzoni
si fan rivoluzioni, si possa far poesia;
io canto quando posso, come posso,
quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
vendere o no non passa fra i miei rischi,
non comprate i miei dischi e sputatemi addosso…

Secondo voi ma a me cosa mi frega
di assumermi la bega di star quassù a cantare,
godo molto di più nell’ ubriacarmi
oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare…
se son d’ umore nero allora scrivo
frugando dentro alle nostre miserie:
di solito ho da far cose più serie,
costruire su macerie o mantenermi vivo…

Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone,
io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista,
io ricco, io senza soldi, io radicale,
io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!
Io frocio, io perchè canto so imbarcare,
io falso, io vero, io genio, io cretino,
io solo qui alle quattro del mattino,
l’angoscia e un po’ di vino, voglia di bestemmiare!

Secondo voi ma chi me lo fa fare
di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento?
Ovvio, il medico dice “sei depresso”,
nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento.
Ed io che ho sempre detto che era un gioco
sapere usare o no ad un certo metro:
compagni il gioco si fa peso e tetro,
comprate il mio didietro, io lo vendo per poco!

Colleghi cantautori, eletta schiera,
che si vende alla sera per un po’ di milioni,
voi che siete capaci fate bene
a aver le tasche piene e non solo i coglioni
Che cosa posso dirvi? Andate e fate,
tanto ci sarà sempre, lo sapete,
un musico fallito, un pio, un teorete,
un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate!

Ma s’ io avessi previsto tutto questo,
dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,
mi piace far canzoni e bere vino,
mi piace far casino, poi sono nato fesso
e quindi tiro avanti e non mi svesto
dei panni che son solito portare:

ho tante cose ancora da raccontare
per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!

Francesco Guccini

Duplè

e li ho visti spesso gli angeli piangere ai bordi della strada.
rimangono con i loro pensieri e con qualche sogno in tasca.

e li ho visti spesso chiudere le ali e scomparire nel buio senza chiedere nulla.

e li ho visti spesso gli angeli piangere ai bordi della strada
e tu invece, tieni le tu ali aperte e vola, vola con i tuoi sogni
vola nell’infinito, solo con la musica.

Fabio a Milano

Lo scrivono anche sui giornali che siamo una generazione di sconvolti
che non hanno più santi né eroi.
Ma se i santi sono loro
a noi non resta che fare i supereroi.

Solo le stelle possono calpestare le nuvole
Se noi siamo le stelle allora questo è il paradiso.
Benvenuti tutti in paradiso DUPLE’

Amore in Volo

Ancora una citazione del libro di Fabio Volo (lo so, è un librettino futile, ma si vede che io e lui, forse accomunati dal nome, la pensiamo nello stesso modo in molte cose…). E infatti non sarà l’ultima, ne ho sottolineato tante
altre…qui parla di amore e relazioni.
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Pag 24:
Luca, io l’ho sempre visto fidanzato e ogni volta dice di essere innamorato; poi finisce la storia e dopo un mese è nuovamente con un’altra ragazza: o è l’uomo più fortunato della terra o è terrorizzato dall’idea di stare solo.
Secondo me quando dice “ti amo” in realtà vuol dire “ho bisogno di te”.
Non sarà insicurezza?
Incapacità di rimanere solo?
Guardandolo mi viene in mente quando ho imparato ad andare in bicicletta. Era un pomeriggio di primavera, mi ricordo che mio padre mi teneva una mano sotto la sella, dopo un po’ che pedalavo mi sono accorto che mi aveva lasciato, stavo andando da solo: avevo imparato, mio padre non mi teneva più… Appena me ne accorsi caddi a terra subito.
Secondo me Luca è così, crede di aver ancora bisogno di quella mano sotto il sellino. Ma l’amore non è questo, per lo meno non secondo me.
Io credo che chiunque non riesca a stare bene da solo non possa conoscere il vero amore; dubito sempre di chi dice “non posso vivere senza di te”. (anche perchè poi non è vero, nota di fabiotordi)
Parlo di Amore con la “A” maiuscola, parlo di Essenza, parlo di quell’amore cje io non ho mai incontrato ma che sono sicuro che esista, quell’amore in cui io credo e per il quale non sono disposto a fingere o mediare.

Pag 29:
Devo dire che a volte anch’io, quando mi piaceva qualcuna, per far colpo ho detto delle cose di me non del tutto vere, anche se nel dirle alla fine ci credevo anch’io, ma poi per reggere la parte ho dovuto sputare sangue. Ora ho imparato: non dico niente di me che non sia vero o che non possa sostenere.
Infatti sono solo.

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Le altre puntate le trovate QUI e QUI

La solita barzelletta sui carabinieri

Ad una missione nello spazio partecipano un cane, un gatto ed un
carabiniere. Dalla base chiamano via radio:
Base chiama Apollo 3, rispondete!“.
Il cane, dopo aver messo le cuffie, risponde:
“Bau… Bau…”.
OK Apollo 3, hai posizionato il braccio meccanico per l’espulsione del satellite?“.
“Bau… Bau…”.
OK Apollo 3, hai impostato la rotta sul computer?“.
“Bau… Bau…”.
OK Apollo 3, ora passami il gatto“.
Il gatto, prendendo le cuffie dal cane, risponde:
“Miao… Miao…”.
OK hai impostato la rotta geostazionaria sul computer del satellite?“.
“Miao…Miao…”.
OK, hai fatto i rilevamenti per le analisi al rientro?“.
“Miao… Miao…”.
OK, ora passami il carabiniere“.
“Dite pure, base!”.
Hai dato da mangiare al cane e al gatto?“.
“Certo!”.
OK, ora non toccare piu’ niente, mi raccomando!“.

Buon 2007

Anche quest’anno voglio fare la classifica dei 10 migliori SMS ricevuti quest’anno. Quelli del 2005 li trovate cliccando QUI. Quest’anno sono peggiori dell’anno scorso, ma è colpa vostra!!! Mandatemi degli SMS!!!!
Decimo posto nella top ten per “Abbiamo perso il concerto del guccio. alberto non ce la perdonera’ mai“. Alberto in realtà è uno che Guccini lo odia e quando è venuto diciamo che si è divertito pochino… Al numero 9 troviamo “hai superato il trauma natalizio….. MF ….” messaggio di verifica della mia precaria stabilità mentale.

Ottava posizione per un amico che aveva passato une bella serata: “Sono uscito con una gnocca spaziale sono troppo il migliore!“. Settimo posto per “C’è un coglione con la maschera anti gas! Noi eravamo i primi devono morire tutti

Al sesto posto la meravogliosa bufala: “Anteprima orione: è morto fidel castro. gloria all’ultimo eroe comunista.” Alla posizione numero 5 metto un messaggio che mi ha fatto piacere ricevere, quando ero a Londra: “Saluti da tutti i mister, ma il pub senza di te non è lo stesso. Ciao a presto

Zona calda della classifica. Al quarto posto un ricordo di una serata alla discoteca Gasoline di Milano : “dove sei? Vieni nel prive’!!“. Terzo posto, medaglia d’argento per “Pirlone sei già a dormire. Il varni e il tordi“. Peccato che tordi sono io!!!!!!Posizione numero due, per il vincitore della scorsa edizione: “Per la gioia dei genovesi ieri sera shelter vs lacetera“.

Ed infine, come poteva non vincere questo sms, che predicava l’avvento del Profeta, ma in realtà si è rivelato una funesta predizione? “Mortadella ci fara’grandi!! Ti aspetto. Ciao

Buon 2007 a tutti. Divertitevi e sbattetevene di tutti gli scazzi della vita. CIAO.

L'isola Verde

Vivere costa fatica, quando la vita è tutti i giorni uguale.
Vivere costa fatica, quando dai giorni non nasce nient’altro che male.
Ditemi come si fa, a vivere tutta la vita in questa città.
Di giorno sudore d’attrezzi, di notte cercar nelle strade le donne coi prezzi.
Arriva un mattino improvviso, una luce strana che entra da una finestra.
E sotto è sparito il cortile, c’è un’isola verde che tinge i miei occhi di festa.
Nessuno avrebbe esitato, a volare felice incontro ad un sogno così.
E l’aria riempie il palato, la terra raccoglie le ossa di un uomo impazzito.
Mi chiamano pazzo perché, ho sempre in mente di andarmene dalla città.
Di andarmene a vivere là, nell’isola verde della mia felicità.
Laggiù mi aspetta Maria, la donna che ho sempre sognato e non è stata mia.
Mi aspetta dentro una casa, piena di luci, di fiori, dipinta di rosa.
Laggiù mi aspettano giorni, pieni di sole, colore e di allegria.
Laggiù saprei dimenticare, i muri guardiani che oggi mi fan compagnia.
Ma, non vogliono ch’io viva là, nell’isola verde della mia felicità.
Vogliono che viva qui, vestito di bianco e costretto a rispondere si.

Claudio Lolli

Pensierino di fine anno

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent’anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.

Quante possibilità avevi di fronte
e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.

Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un’equazione algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente, di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.

Fa’ una cosa ogni giorno che sei spaventato: Canta!

Non essere crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.

Lavati i denti.

Non perdere tempo con l’invidia:
a volte sei in testa, a volte resti indietro.
La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso.

Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente, dimmi come si fa…

Conserva tutte le vecchie lettere d’amore
butta i vecchi estratti-conto.

Rilassati!

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita.
I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.

Prendi molto calcio.

Sii gentile con le tue ginocchia,
quando saranno partite ti mancheranno.

Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant’anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso,
ma non rimproverarti neanche: le tue scelte sono scommesse,
come quelle di chiunque altro.

Goditi il tuo corpo,
usalo in tutti i modi che puoi,
senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E’ il più grande strumento che potrai mai avere.

Balla!
Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.

Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza:
ti faranno solo sentire orrendo.

Cerca di conoscere i tuoi genitori,
non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli,
e quelli che più probabilmente avranno cura di te in futuro.

Renditi conto che gli amici vanno e vengono,
ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e gli stili di vita,
perché più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.

Vivi a New York per un po’, ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po’, ma lasciala prima che ti rammollisca.

Non fare pasticci con i capelli:
se no, quando avrai quarant’anni, sembreranno di un ottantacinquenne.

Sii cauto nell’accettare consigli,
ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio,
ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte
e riciclarlo per più di quel che valga.

Ma accetta il consiglio… per questa volta.

Big Kahuna


Buon Natale

Paris

PARIGI E’ PER GLI INNAMORATI E’ PER QUESTO CHE CI SONO RIMASTO POCO

Quelli che…

Quelli che rallentano rallentano rallentano e poi svoltano senza la freccia.
Quelli che in autostrada soo incollati nella corsia di mezzo e non c’è verso di schiodarli da li (in teoria potrebbero togliergli anche dei punti, ma purtroppo non lo fanno mai)
Quelli che in montagna tirano nei drittoni per poi inchiodare nelle curve, basta non farti passare (maledetti milanesoni, incapaci di guidare in curva).
Quelli che vanno contromano in bicicletta e poi si lamentano se qualcuno li tira sotto.
Quelli che vanno in bicicletta in mezzo alla strada, pendolando pericolosamente, snobbando bellamente la pista ciclabile (allora cosa le facciamo a fare?)
Quelli che al semaforo si affiancano nella corsia di svolta a sinistra e poi vanno dritti.
Quelli che vanno piano e non mettono mai gli abbaglianti (così non vedi dove puoi superarli)
Quelli che hanno sempre accesi i fendinebbia posteriori, e quando glielo fai notare accendendo gli abbaglianti si incazzano ancora!
Quelli che nei parcheggi prendono a sportellate le macchine vicine fregandosene.
Quelli che al casello si fermano a un metro di distanza e devono scendere per prendere il biglietto.
Quelli che non guardano mai gli specchietti retrovisori.
Quelli che fanno viaggiare i bambini davanti (e magari senza cinture).
Quelli che non danno mai la precedenza (cazzi loro, io non rallento).
Quelli che…

Trainspotting

Mi sono giustificato con me stesso in tante maniere diverse: “non era niente di ché: solo un piccolo tradimento” o “i nostri rapporti erano cambiati”, sapete, cose così. Ma ammettiamolo: li avevo bidonati i miei cosiddetti amici. Di Begbie non me ne fregava un cazzo e Sick Boy avrebbe fatto lo stesso con me se ci avesse pensato per primo. E Spud…, beh, d’accordo, per Spud mi dispiaceva, non aveva mai fatto del male a nessuno lui. Allora perché l’ho fatto? Potrei dare un milione di risposte, tutte false. La verità è che sono cattivo; ma questo cambierà; io cambierò. È l’ultima volta che faccio cose come questa. Metto la testa apposto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l’ora. Diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il CD e l’apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di 3 pezzi, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti, lontano dai guai

in attesa del giorno in cui morirai.

Tunnel

Venerdì sera sono stato, dopo anni, al locale Tunnel di via Sammartini a Milano, vicino a via Gluck. E’ praticamente ricavato da un vecchio magazzino sotto la linea ferroviaria della Stazione Centrale. Musica elettronica. Leggo sul sito che al venerdì c’è sempre elettronica, nelle sue diverse sfaccettature, mentre al sabato reggae.

La seratina è stata carina, muscia giusta, gente divertente, installazione video, insomma un bell’ambientino. Da ripetere.

Paris Hilton nello spot Tre

Avete visto lo spot della Tre con Claudione Amendola e qualla gnoccolona svampita di Paris? Non avete notato niente di strano? La prima volta che l’ho visto ho pensato: certo che potevano doppiarla, non si capisce una mazza di quello che dice. Qualche giorno dopo l’ho rivisto e… sorpresa! L’hanno doppiato (malamente) e adesso ha una voce palesemente italiana che cerca di fare l’accento americano, sembra la figlia di Stallio e Ollio! Ci manca che dica: mmm, stupìdo!

Ecco la versione originale su YouTube:

Barza

Un uomo arriva di corsa a casa, spalanca la porta e tutto trafelato urla:

Caraaaaa! Prepara le valigieeee! ho appena vinto al superenalotto: 5 milioni di euro.”

Whooow!,Grande!” risponde tutta eccitata la moglie “…valigie per la montagna o per il mare?

Chi se ne frega. Basta che ti levi dai coglioni

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