Lasciami solo questa notte a piangermi nel cocktail: ne ho visto troppe da ‘sto mondo e di botte ne ho preso il doppio. Cambio mille rotte ma non so perché corro, ho le scarpe tutte rotte, per ogni taglio un racconto. Se ora mi sdraio sprofondo in ogni mio sbaglio ogni giorno. Io non abbaio ti mordo, guarda i miei tagli sul corpo, sono ogni giorno più morto. Chi mi assomiglia prova a giocare da stronzo oppure si umilia. Ho degli amici di merda, fanno una vita di merda, smazzano l’erba e fanno turni da undici ore e mezza. La vita pesta, distrugge il cuore e la testa e per la coscienza non basta dell’acqua fresca. Gelida è la mano che piano accarezza il cuore, nevica a gennaio e anche a luglio tra le parole. Metrica, cuore e coglioni solo queste cose, come American Beauty sono il mio letto di rose. Lasciami da solo questa notte baby, voglio bere fino a quando non ti vedo più. Il gomito al bancone in questo bar di sole sedie, le lacrime che aggiungono sapore a questo rum. I’m crazy, I’m crazy e questa volta non mi salvi neanche tu. I’m crazy, I’m crazy ad ogni shot un bacio in bocca Belzebù butta giù e poi… Lasciami da solo lasciami o almeno ci provo. Non è vero, vieni abbracciami di nuovo e fammi sentire uomo come solo tu sai fare, sei il migliore suono della meglio strumentale. Chiuso in camera a fumare cerco una pace introvabile, weeda spettacolare anche il titanio è malleabile, ma se provo a pensare a come scriver le mie pagine. Le lacrime, taglia le scale della piramide. Paride mi aspetta cercando il mio punto debole, ma il mio punto di forza sta nell’invertir le regole. Grandine del cielo, ma pesano come tegole. Parole di chi è fragile nascosto tra le pecore. Passami del Bourbon, tienitelo il ghiaccio: scaldo il cuore come chi sta solo e vive all’addiaccio e sul braccio la vita raccolta in un tatuaggio. Ora puoi lasciarmi solo, ma prima ancora un abbraccio. Lasciami da solo questa notte baby, voglio bere fino a quando non ti vedo più. Il gomito al bancone in questo bar di sole sedie, le lacrime che aggiungono sapore a questo rum. I’m crazy, I’m crazy e questa volta non mi salvi neanche tu. I’m crazy, I’m crazy, ad ogni shot un bacio in bocca Belzebù. Butta giù e poi…
Un fiocco di neve è formato di acqua. Quindi molto semplice. Sono cristalli di acqua. Ma quanto è bello, quanto è elegante, è stupendo! E poi ogni fiocco è diverso dall’altro.
E’ una meraviglia della natura: si potrebbe stare ore ad osservare un singolo fiocco.
Non è nato fiocco, prima era acqua. Poi col tempo si è cristallizzato ed è sceso giù a terra.
Eppure, anche quel fantastico super fiocco di neve, se viene il sole si scioglie.
Può essere bello quanto vuoi, puoi fare ciò che vuoi, ma può succedere che si sciolga ! E tu magari lo tieni in mano perché ti dispiace, vorresti quasi coccolarlo, ma peggiori solo la situazione perché col calore si scioglie ancora prima. E non sai proprio cosa fare…
:-(
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Ogni tanto, da ormai 20 anni, mi diletto ad andare in palestra. Io non ho molta costanza nelle cose, quindi in questo tempo non sono stato un assiduo frequentatore della palestra: diciamo che ci vado a fasi alterne. (palestra, niente, piscina, niente, niente, corsa, niente, palestra, niente, ecc…. come vedete ci sono tante fasi di "niente")
Vorrei parlarvi dei frequentatori della palestra.
Ci sarebbero tante cose da dire su quello che succede in sala pesi o nelle sale dei corsi. Gente che fa sport magari un’ora alla settimana e arriva lì griffatissimo e precisissimo come se fosse un professionista dello sport. Donne che mettono su tre o quattro magliette una più lunga dell’altra per nascondere le forme e altre che ancora un po’ fanno ginnastica in perizoma per il motivo opposto. Uomini che alzano i pesi solo per vedersi allo specchio. Gente che si scatta fato mente è sdraiata sulla panca (giuro!). Gente che va in palestra come scusa per chiacchierare con gli amici e i convintissimi che sembra debbano fare la coppa del mondo di un qualche sport.
Ma le cose più strane si vedono negli spogliatoi. Ovviamente non conosco quello femminile, ma in quello degli uomini le cose vanno così:
Ci sono quelli che negli armadietti hanno scatolone di pasticcone, talmente enormi da sembrare quasi finte. Oppure ne estraggono un paio di cucchiai da mettere nella bottiglietta, agitare e poi bere, nella convinzione che facciano bene. Poi c’è la questione del pudore. Mi dicono (come dico, non ci sono mai stato!) che le donne generalmente sono più pudiche e quasi difficilmente girano nude per lo spogliatoio. Moltissime addirittura non fanno neanche la doccia per farla poi a casa (si spera). Gli uomini invece… dipende. Ci sono gli esibizionisti, che evidentemente non vedono l’ora che arrivi il momento della doccia per potersi denudare e stare col coso di fuori per fargli prendere aria. Poi ci sono altri che non se la menano più di tanto, ma non si preoccupano neanche di nascondersi quando sono come mamma li ha fatti (a mio parere è sempre una forma di esibizionismo, comunque). Poi ci sono gli esagerati dall’altra parte che finchè non vanno nella doccia si tengono su anche i pantaloni se potessero e quando escono sembrano Darth Fener da tanto sono coperti e compiono evoluzioni da circo Togni per infilarsi le mutande senza che nessuno li veda: machittiguarda?? La stragrande maggioranza invece non ci tiene a farsi vedere, ma neanche si risente di esser vista. Una cosa normale, insomma. Poi ci sono quelli che hanno dieci tipi di bagnoschiuma: quello per i capelli, per la schiena, per il viso, per le ascelle, ecc. e invece quelli che hanno dimenticato a casa anche la saponetta. Quelli come me che allagano tutto lo spogliatoio e quelli che riescono ad uscire dalla doccia già asciutti. Quelli che usano il phon per mezz’ora (..e uno che ho visto una volta lo ha usato per asciugarsi…non i capelli !!!). Quelli che arrivano negli spogliatoi, si rilassano, si siedono, chiacchierano…e poi tornano in sala pesi (boh?). Quelli che vogliono far conversazione e quelli che neanche salutano. Beh una regola non scritta dice che quando si esce dallo spogliatoio, anche se non conosci nessuno, saluti, e quelli che ci sono ti salutano a loro volta, ma non sempre va così. Poi quelli che parlano delle loro gare di corsa / biathlon / triathlon / sollevamento pesi / ciclismo ecc. e di quanto sono bravi ecc. ecc. Quelli che chiedono all’amico "stasera esci?" E la risposta è sempre "no altrimenti la dona am vusa a drè". Quelli che arrivano stravolti e quelli che non paiono neanche sudati (e ne hanno ben donde: vengono in palestra per far passare il tempo, mica per faticare!).

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Non c’è storia in questa città: nessuno si diverte e mai si divertirà. Lascia perdere tutta questa gente, e non credere di te non importa niente. Sono sempre pronti a giudicare tutto quello che fai: come ti vesti e con chi ti incontrerai, ma non te la prendere loro sono fatti così, devi solo credere che un giorno te ne andrai di qui. Lo strano percorso di ognuno di noi, che neanche un grande libro un grande film potrebbero descrivere mai per quanto è complicato e imprevedibile; per quanto in un secondo tutto può cambiare niente resta com’è. E ti vorrei chiamare.. si però a quest’ora ti arrabbierai.. e poi per cosa dire.. a metà io so che mi bloccherei. Perché non è facile, forse nemmeno utile, certe cose chiare dentro poi non escono, restano, restano. Vorrei dirti, vorrei: ti sento vivere. In tutto quello che faccio e non faccio ci sei, mi sembra che tu sia qui sempre. Un mattino in un autogrill, io e la mia tazza di caffè, scende un uomo da un bilico e si siede accanto a me. Rubrica, numero, preme invio: "amore, scusami sono io… soltanto volevo dirti che mi sei mancata, baby, I’m comin’ home..". Ho ripreso la macchina e sono ritornato qui. C’è una luna bellissima e vengo a prenderti, perchè ogni giorno è diverso e anche se sembrano uguali c’è anche un dettaglio invisibile, sempre qualcosa, qualcosa che… forse che si fa quello che si può forse che si fa quello che si capita con più o meno dignità… Siamo qui tante vittorie, giorni bellissimi, sconfitte stupide, giorni difficili, tristezze ed euforia, gioie e dolori, ma sento sempre che tu ci sei, che anche quand’è dura non te ne vai, che anche coi denti combatterai: sempre accanto a me non mi abbandonerai. E siamo qui ai piedi in una strada che sale su ripida e dissestata. La chiamano età della ragione, ci passano miliardi di persone. Io spero di poterla fare tutta. Guardare giù quando arriverò in vetta… anche arrancando come quel vecchissimo Peugeot. E tutto va come deve andare… o per lo meno così dicono. E tutto va come deve andare… o per lo meno me lo auguro. Dimmi come mai, ma chi sarai per fare questo a me: notti intere ad aspettarti, ad aspettare te. Dimmi come mai, ma chi sarai, per farmi stare qui.. qui seduto in una stanza pregando per un sì. Quanti in questi anni ci han deluso, quanti col sorriso dopo l’uso ci hanno buttato. Si alza dalla sedia del bar chiuso lentamente Cisco e all’improvviso dice: "Voi non capite un cazzo è un po’ come nel calcio: è la dura legge del gol. Fai un gran bel gioco però se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono. Loro stanno chiusi, ma alla prima opportunità salgon subito e la buttan dentro a noi". Eccoti, anche ora che non sei in casa. Tu sei qui mi parla di te ogni cosa: gli oggetti sembrano trasmettermi l’amore nello sceglierli. Eccoti, finalmente sei arrivata e sei qui. Non sai quanto mi sei mancata. Speravo tu esistessi però non immaginavo tanto: sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia, l’ultimo desiderio che la notte mi culla. Sei la ragione più profonda di ogni mio gesto, la storia più incredibile che conosco. Io che avevo i fatti miei ti ricordi quella con quegli occhi grandi che anche tu mi dicevi è troppo bella. Forse è stato il tempo, forse quella solitudine che ci portiamo dentro però credimi: se tornerai magari poi noi riconquisteremo tutto come tanti anni fa quando per noi forse la vita era più facile… Forse un giorno sarà bello, sarà bello prima o poi. Io non mi arrenderò, tanto so che il tempo mi aiuterà …solo di notte quel brivido alla gola…Però sai che i cowboy non mollano: se gli spari poi si rialzano. Il destino può rallentarli però i cowboy non mollano !!!! Quell’amore che i cantanti cantano: tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e impossibile. Con il petto che sembra esplodere, che non serve altro in più per vivere, che potrebbe scomparire l’universo tranne noi, tranne noi. Non c’è niente al mondo che valga un secondo vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo, o un tuo movimento, perché niente al mondo mi ha mai dato tanto da emozionarmi come quando siamo noi, nient’altro che noi.
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Avete presente i consigli su come mantenersi in forma? Cose del tipo: mangiare frutta e verdura, preferibilmente di stagione. Oppure andare a dormire presto, alzarsi magari presto, dormire almeno 8 ore. Fare vita regolare, coricarsi alla stessa ora, mangiare sano e non fare spuntini con prodotti sofisticati. Fare un po’ di movimento tutti i giorni. Pochi grassi, zuccheri, alcolici. Un po’ di sport non guasterebbe. Andare a piedi, fare le scale invece dell’ascensore, mangiare una mela (coi libri di scuola). Prodotti biologici, riposo. Niente bibite gasate, tenersi in allenamento, pasti regolari.
Insomma, io di queste cose non ne faccio quasi nessuna.

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Come ho scritto qualche giorno fa (clicca qui) , mi sono improvvisato reporter per smascherare una palese truffa, che però magari agli occhi di qualcuno potrebbe non essere tale.
Si tratta di un sito che promette di poter scoprire la password di qualunque utente facebook, twitter o di qualsiasi account di posta elettronica.
Ho contattato il sito diverse volte, ogni volta mostrandomi con un’identità diversa ovviamente, chiedendo di scoprire le password di alcuni fornitori di email gratuite (Tiscali, Alice, Fastweb, Email) e anche la password di un’email di un mio dominio che avevo appositamente creato!
Risultato: il tizio (o i tizi) che sta dietro a questa truffa scrive sempre che è in grado di scoprire la password, che il servizio costa 150 euro per una cosa normale, e fino a 300 euro se la questione è più difficile. Una volta gli ho chiesto anche se è legale (hihihi) e mi ha risposto che ovviamente è legale, anzi "Il servizio e totalmente legale visto in termini di legge dato che il compenso richiesto viene effettuato tramite ricarica postepay per ovvi motivi legali e fiscali sopratutto.". Chiarissmo, no? Hahaha.
Poi dicono che ci voglio 3/4 ore per recuperare la password. Diciamocela tutta: l’unico sistema "automatico" per reperire password (cioè non usando truffe più sofisticate, vale a dire farsela dire in qualche modo dall’utente) è il cosiddetto "brute force". Cioè "forza bruta". In pratica un programma prende delle parole da un dizionario (magari contenente centinaia di migliaia di parole) e le prova tutte. Funziona? No. Perchè? Primo perchè ci mette un sacco di tempo. Secondo perchè basta che io invece di usare una parola di uso comune uso il nome del mio cane "Sguarasgnauz" o magari una cosa del tipo "dklwj6" che l’ho fottuto. Terzo perchè ormai tutti ma proprio tutti i sistemi di accesso controllano se capita che sbagli troppe volte la password, figuriamoci un sistema che ne prova migliaia!!!! Quindi 3/4 ore…?? Impossibile. Magari 3/4 settimane di duro lavoro… e certo non ricompensate con 150 euro…
Allora ho chiesto di avere una prova. Dopo qualche ora mi scrivono e mi dicono che la password è stata reperita con successo. Altre volte mi scrivono il giorno dopo dicendo che hanno avuto dei "problemi sul server", ma che sono riusciti a sgamare la password. Allora chiedo cosa devo fare per avere una prova. E lì scatta un’altra barzelletta. Dietro richiesta ti mandano come presunta prova un’email spedita dall’indirizzo di cui tu hai chiesto la password. Ha ha ha scusate ma fa troppo ridere. Forse non tutti lo sanno, ma è facilissimo fare una cosa del genere. Un’email non è altro che un file di testo che inizia con dei dati (che di solito rimangono "nascosti" seguiti dall’oggetto e dal corpo della missiva elettronica. Cosa c’è scritto in quei campi? Per esempio l’indirizzo del mittente. Quindi è facilissimo, per chi ha un minimo di pratica, inserire a mano qualsivoglia indirizzo come utente. E per chi non ha nemmeno quel minimo di pratica (come i nostri "hackers") esistono dei siti che mandano email "anonime". In pratica tu metti il mittente, il destinatario, ecc. Ottimo per fare scherzi: puoi scrivere al tuo collega facendogli credere chs ta ricevendo un’email dal capo nella quale viene licenziato. Peccato che funzionavano 15/20 anni fa. Adesso molto facilmente s la posta finisce nella cartella dello SPAM perchè ci si accorge che l’indirizzo messo come mittente non corrisponde al computer dalla quale viene realmente inviata e la cosa è sospetta. Come si fa a scoprire il trucco? Ho analizzato a fondo l’email e mi sono accorto che arrivava da un sito straniero di "fake email". In molti casi ho fatto finta di non accorgermene e ho continuato la trattativa, in un caso invece gliel’ho fatto notare. Mi hanno risposto che era un mio tentativo di frodarli (hahahaha), in quanto loro avevano lavorato sodo e io con delle scuse non volevo pagarli.
In un caso ho preteso un’email presa dalla casella "hackerata", ma mi hanno detto che per problemi di privacy non potevano. Cioè, fammi capire, rubi una password (dicendo che è perfettamente legale) e poi ti fermi davanti alla privacy? hahahhaha.
In un altro caso ho detto di aver spedito un’email alla casella e gli ho chiesto "cosa ho scritto??" e ovviamente non hanno saputo farlo
Ho segnalato questa cosa a un famoso giornalista scopritore di "bufale" informatiche, chissà mai che non ci tiri fuori un bell’articolo!

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Eccomi impegnato nella risoluzione del famoso rompicapo. Ci riuscirò?
No, non ci sono riuscito. Riproviamo…..
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…e pensare che fino a pochi mesi fa ero un patito di Redbull, Burn e schifezze del genere (vedi qui). A parte il fatto che mi piacevano (e mi piacciono tuttora), mentre a molti non piace il gusto. Perchè volevo stare sveglio. Non servivano, a me non fanno effetto neanche 5 tazze di caffè, figuriamoci una lattina. Ma psicologicamente funzionavano.
Ora invece bevo solo cose che spero mi facciano addormentare. Ma in questo caso, psicologicamente non funzionano. L’unico sistema, scientificamente provato, è mettermi sul divano a guardare un film: crosso subito. Se invece sto al computer l’unica cosa che mi convince ad andare a letto è l’orologio che segna le 2… Posso assumere the, camomilla, alcolici… ma anche polenta e cinghiale e non cambia nulla.
Ma io voglio dormire tranquillo !!!

Jan Vermeer, artista olandese, "Ragazza con gli orecchini di perla", o "Ragazza con turbante", 1665 (o 1666), conservato al Mauritshuis dell’Aia, tra pochi giorni esposto a Bologna, Palazzo Fava.
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Volevo segnalare questo sito:
realizzato per segnalare percorsi da effettuare in MTB, ma pieno anche di suggestive immagini e filmati dei paesi delle 4 province (PV PC AL GE) che questo appassionato ha visitato. Sono dei documenti interessantissimi, che avevo citato già in questo blog diverso tempo fa.
Per esempio cliccando qui troverete un sacco di filmati sui paesi della Valle Staffora, come per esempio questo su Collistano
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Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete la famiglia; scegliete un maxitelevisore del cazzo; scegliete lavatrici, macchine, lettori CD e apriscatole elettrici. Scegliete la buona salute, il colesterolo basso e la polizza vita; scegliete un mutuo a interessi fissi; scegliete una prima casa; scegliete gli amici; scegliete una moda casual e le valigie in tinta; scegliete un salotto di tre pezzi a rate e ricopritelo con una stoffa del cazzo; scegliete il fai da te e chiedetevi chi cacchio siete la domenica mattina; scegliete di sedervi sul divano a spappolarvi il cervello e lo spirito con i quiz mentre vi ingozzate di schifezze da mangiare. Alla fine scegliete di marcire, di tirare le cuoia in uno squallido ospizio ridotti a motivo di imbarazzo per gli stronzetti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi; scegliete un futuro; scegliete la vita. Ma perché dovrei fare una cosa così? Io ho scelto di non scegliere la vita: ho scelto qualcos’altro. Le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l’eroina?
è un film del 1996. beh a dire la verità il libro di Welsh è del 1993…ma non c’entra. Io li ho letti tutti i libri di Irvine Welsh, ma Trainspotting è forse l’unico che non mi piace (gli altri sono stupendi, come per esempio "Il Lercio"). Il film invece è fenomenale. Pensare che ha già 18 anni…

La gente pensa che si tratti di miseria, disperazione, morte, merdate del genere, che pure non vanno ignorate. Ma, quello che la gente dimentica è quanto sia piacevole, sennò noi non lo faremmo. In fondo non siamo mica stupidi! Almeno non fino a questo punto, e che cazzo! Prendete l’orgasmo più forte che avete mai provato. Moltiplicatelo per mille. Neanche allora ci siete vicini.
Quando ti buchi hai una solo preoccupazione: farti. E quando non ti buchi, di colpo, devi preoccuparti di tutto un sacco di cazzate: non hai i soldi, non puoi sbronzarti. Hai i soldi, bevi troppo. Non hai una passera, non scopi mai. Hai una passera, rompe le palle. Devi pensare alle bollette, al mangiare, e a qualche squadra di calcio di merda che non vince mai, ai rapporti umani, e tutte quelle cose che invece non contano quando hai una sincera e onesta tossicodipendenza
Rinunciare alla roba, fase 1: preparazione. Per questa cosa ti serve: una stanza da cui non puoi uscire, musica distensiva, salsa di pomodoro dieci scatole; zuppa di funghi, otto scatole, da consumare fredda; gelato, vaniglia, una confezione grande; magnesia, latte di, una bottiglia; aspirina, collutorio, vitamine, acqua minerale, aranciata… pornografia. Un materasso, un secchio per l’urina, uno per le feci, uno per il vomito. Un televisore e una boccetta di Valium. Me la sono già procurata da mia madre che è "nel suo modo domestico e socialmente accettabile" una drogata anche lei.
Swanney ci insegnò ad amare e rispettare il servizio sanitario nazionale, perché era la fonte di quasi tutta la nostra roba. Rubavamo farmaci, ricette. Le comprovamo, vendevamo, scambiavamo, falsificavammo, fotocopiavamo. O scambiavamo droghe con le vittime del cancro, gli alcolizzati, i vecchi pensionati, i malati di AIDS, gli epilettici e le casalinghe frustrate. Prendevamo morfina, diacetilmorfina, ciclozina, codeina, temazepam, nitrazepam, fenobarbitale, amobarbitale, propoxyphene, metadone, nalbufina, petedina, pentazocina, buprenorfina, destromoramide, chlormetiazolo. Le strade schiumano di droghe contro il dolore e l’infelicità. Noi le prendavamo tutte. Ci saremmo sparati la vitamina C se l’avessero dichiarata illegale.
Non ci pensare. Non è un problema. Non per me comunque. Certo è facile fare filosofia quando lo stronzo con la merda nel sangue è un altro.
Mi sono giustificato con me stesso in tante maniere diverse, non era niente di che, solo un piccolo tradimento, o… i nostri rapporti erano cambiati, sapete cose così… ma ammettiamolo li avevo bidonati, i miei cosiddetti amici. Di Begbie non me ne fregava un cazzo, e Sick Boy avrebbe fatto lo stesso con me se c’avesse pensato per primo. Di Spud be’, d’accordo per Spud mi dispiaceva, non aveva mai fatto del male a nessuno lui. Allora perché l’ho fatto? Potrei dare un milione di risposte tutte false. La verità è che sono cattivo, ma questo cambierà, io cambierò, è l’ultima volta che faccio cose come questa. Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto, scelgo la vita. Già adesso non vedo l’ora, diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cazzo, la lavatrice, la macchina, il cd e l’apriscatole elettrico, buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai da te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario d’ufficio, bravo a golf, l’auto lavata, tanti maglioni, natale in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.
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Non si invecchia mai se non si perde la curiosità.
Se ti senti appagato, se pensi di averle viste tutte, se non ti interessano le novità.
Se non ti piace percorrere nuove strade, cercare nuove idee.
Se ti arrendi ai problemi, a cui pensi non ci sia soluzione.
Se la routine ti conquista, se il mondo ti sembra normale così
Sei vecchio.
Tieni viva la tua curiosità. Cerca sempre di imparare, sarai giovane per sempre.

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"Goodbye Malincònia
Maybe tomorrow, I hope we find tomorrow"
