(raccolta molto sparsa di pensieri)

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Ultima puntata tratta dall’Agenda Vogherese. La prima la trovate cliccando qui , la seconda cliccando qui e la terza cliccando qui.

Anche se in modo saltuario dal 1500 in avanti la nostra città fu presidiata dai soldati di principi o di nazioni che con le guerre venivano in possesso del nostro territorio. Il presidio ininterrotto Voghera lo ebbe da quando fu eretta la caserma Vittorio Emanuele II per un reggimento di cavalleria nel 1862. Gli utlimi militari lasciarono la nostra città nel 1964.

In tempi lontani le macellerie venivano date in appalto dal Comune per la durata massima di 3 anni e spesso venivano gestite dal medesimo. Specialmente in caso di epidemie di bestiame. Con decreto 13 pratile, anno X della Repubblica Francese, l’esercizio divenne libero per chiunque fosse munito dell’apposita patente. Da noi le macellerie vennero concentrate nella via della Caserma, detta perciò dei Macelli o delle Beccherie, ora via Bidone.

La pena di morte veniva eseguita mediante la forca, che veniva eretta sulle rive dello Staffora. Più avanti si usò anche erigerla nella piazza principale o in un prato fuori Porta Rossella, dove sorgeva la Birreria Stringa, che era chiamato prato della forca, âr pra drâ furca.

Successivamente si ritornò sulle rive del nostro torrente, dove l’ultima esecuzione avvenne nel 1865 nella persona di Felice Borgo detto Fransoà.

Il cantastorie vogherese era chiamato Turututélâ e vagava incessantemente per le sagre, nelle fiere, nei mercati e nei banchetti nuziali, divertendo con rime e canti improvvisati. Il suo strumento era un chitarrino formato da una zucchetta vuota fissata a un’asta con una sola corda. Quando qualcuno è noioso si usa ancora dire: è la canzone del Turututélâ, lè lâ cânsòn dâl Turututélâ.

San Lorenzo è il santo protettore della nostra città, ma viene festeggiato solo in chiesa. Essendo stato deposto sui carboni ardenti era usanza, a mezzogiorno preciso, che i bambini frugassero nella terra, specialmente sotto le grondaie, per cercare qualche pezzo di carbone che sarebbe servito per curare le malattie.

(Visto 2 volte, di cui 1 oggi)

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1 Comment

  1. Noelia

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