Sapete cosa sono i RFID ? Sta per Radio Frequency IDentification, identificazione a radiofrequenza. E’ una tecnologia che permette il riconoscimento di oggetti. Tu appiccichi un’etichetta con un "cosino", un microchip, a qualcosa. Poi con un lettore RFID riesci ad individuarlo quando è nelle vicinanze (In parole povere il lettore spara un segnale elettrico che viene ricevuto dal microchip e rimbalzato indietro. Se il segnale ritorna vuol dire che il mircochip è nelle vicinanze). A cosa serve? I microship sono minuscoli e sempre meno costosi, possono essere inseriti in tanti oggetti. Per esempio negli skipass. Quando ti avvicini ai tornelli il tuo bel biglietto che se ne sta nella tua bella tasca viene individuato dal lettore RFID che ti apre la sbarra. Comodo, no? E poi sono usati nei passaporti, nelle carte di credito, per l’identificazione degli animali, nella logistica dei magazzini (molto più comodi dei codici a barre: il lettore "vede" i prodotti senza "vederli" fisicamente), per i biglietti della metro, nei pallet trasportati, nelle biblioteche, nei famigerati sistemi antitaccheggio, ecc. Il problema principale? La privacy :)

Cosa ne sapete invece di NFC? Un altro acronimo che sta per Near Field Communication. In soldoni è una roba che associa il chip del cellulare alla tua carta di credito. Così sarà possibile fare pagamenti direttamente con il cellulare. Chiaramente funziona sempre tramite onde radio, infatti deriva da RFID. A che altro serve? A trasferire in sicurezza dati tra dispositivi elettronici: prenotazioni di alberghi, biglietti, ecc. E, appunto, soldi!

Finiamo coi codici QR. Con il QR-code, acronimo di quick-response, l’erede intelligente del codice a barre, le distanze tra il mondo cartaceo, internet e il mobile si annullano. I codici QR sono codici a matrice, bidimensionali, che possono contenere informazioni di tanti tipi: URL, messaggi, dati personali, ecc. L’impiego più comune è quello di codificare indirizzi web. A cosa servono: possono essere stampati ovunque: libri, bottiglie di vino, giornali, volantini, manifesti, adesivi. Una volta inquadrati con la fotocamera di uno smartphone porteranno l’utente alla pagina desiderata. E’ come un "link" nel mondo reale che porta al mondo "virtuale" di internet.

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