(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

La locomotiva

Questa immagine non apparirà più agli occhi dei vogheresi:

Ieri mattina, per la gioia di tutti i pensionati di Voghera e zone limitrofe (e dei giornalisti) (e di quelli che la ritenevano un impiccio, o peggio una mezza porcheria), è stata rimossa la locomotiva da Viale Carlo Marx. Adesso verrà restaurata, probabilmente a spese del contribuente, che non vede l’ora di sapere che i suoi soldi sono usati in questo modo, e poi piazzata da qualche parte, forse (e giustamente) nelle vicinanze della stazione.

I politici e i nostalgici possono dire quello che vogliono, ma la locomotiva era ben vista solo dai cagnolini, dai perdaballe e da quanti altri la usavano come orinatoio. In tanti anni non ho mai e dico mai sentito un residente della zona che fosse dispiaciuto di una sua possibile rimozione, anzi!!! Quindi arrivederci oppure addio, cara locomotiva.

Post Scriptum: leggo che l’amministrazione comunale di Voghera ha deciso di restituire il malloppo alle Ferrovie, decidendo si non sperperare soldi per riaggiustarla. Bravi, non è il momento.

(Visto 24 volte, di cui 1 oggi)

Commenti

comments

Previous

Turna indre in dal futuro

Next

L’inverno a Pregola

2 Comments

  1. Paolo Armando

    Gentile signore,
    non comprendo il suo astio nei confronti di questa povera locomotiva,ma dal suo tono sono certo che lei è un comunista.
    Sicuramente se fosse stata una locomotiva sovietica avrebbe gridato al “complotto fascista”.
    Per sua documentazione guardi quello che fanno nelle nazioni civili del mondo riguardo alla storia delle ferrovie!L’Italia non fù,non è,e non sarà mai una Nazione,è solamente l’ultimo stato del sesto mondo.

  2. Fabio

    Caro Paolo. Il mio astio è dovuto al fatto che spesso si spendono i soldi per delle cose come questa e quelli destinati a cose molto più serie vengono intascati dai soliti noti. Se fosse stata una locomotiva sovietica sarebbe stato l’ennesimo affronto alla storia dopo aver intitolato la via a Karl Marx togliendola al povero Principe Amedeo. Che l’Italia non sarà mai nazione mi importa relativamente poco, e adesso spero che dopo la locomotiva spariscano anche le panchine dove stazionano perdaballe, spacciatori, delinquenti e compagnia bella.

Leave a Reply to Fabio Cancel reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén