Abbiamo avuto il piacere di scoprire ultimamente questo ristorantino tipico in centro a Pavia. Il locale si chiama così in omaggio alla cupola del duomo di Pavia, visto che è posizionato dietro di essa.

L’ambiente è carino, con tanti oggetti alle pareti e  foto della vecchia Pavia, forse un po’ stretto (nel senso che i tavoli e le sedie sono forse troppi per lo spazio che hanno. Ne ho visti di peggio, ma anche di meglio!), ma comunque piacevole, confortevole e "caldo" (in tutti i sensi, anche come temperatura).

Abbiamo iniziato con un tagliere di pancetta con gnocco fritto. Non abbondante, ma buono. D’altronde abbiamo preso la quantità destinata a una sola persona, però un gnocchettino in più non sarebbe guastato, si sa che non bastano mai. In ogni caso la pancetta era squisita.

Siamo passati ai ravioli di brasato. Che dire: buoni. Non eccessivamente carichi e pesanti (col brasato il rischio è sempre quello) e decisamente invitanti.

Abbiamo saltato il secondo e siamo andati direttamente al tiramisu. Rispetto al tiramisu migliore dell’universo conosciuto (il mio), questo è molto più centrato sulla crema al mascarpone che sul biscotto. Buono, molto buono, ma il mio spacca e non c”è. Questo è una buona variante sul tema.

Il vino della casa si faceva bere. E infatti è stato bevuto. Con soddisfazione, aggiungo. Infatti l’acqua non è stata quasi neanche toccata.

Se volete una trattoria dove si mangia a sfinimento avete sbagliato locale. Se invece volete scoprire un angolo caratteristico di Pavia, un ambiente accogliente e tradizionale e una cucina buona senza strafare, fate un salto al Cupolone.

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