È passato un signore in negozio, magro, trasandato, sulla sessantina. Calzava sandali senza calze ed aveva una borsa con dentro un po’ di carabattole.

Mi ha chiesto se potessi fargli un favore, cioè prestargli dei guanti di lana, che aveva freddo alle mani e che nei giorni successivi gli sarebbe “arrivato un assegno”. Gli ho risposto che, se li aveva bisogno, glieli avrei regalati.

Con pazienza ha tirato fuori un pacchetto di sigarette e da lì un mozzicone mezzo fumato, ha infilato i guanti ed è andato.

Tanto io ho sempre qualcosa in frigo e ho tanta gente che mi vuole bene, cosa mi cambiano un paio di guanti?

Qualche giorno dopo il signore si è ripresentato, ha voluto un altro paio di guanti, pagandoli, e ha pure fatto un’offerta per la raccolta fondi che stiamo facendo in negozio.

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