Vi rimando alla prima puntata, alla seconda e alla terza

Il disco

Il disco intende offrire un’esemplificazione dei canti narrativi ancora in uso al Brallo, nella loro pluralità di modi esecutivi, a solo e in coro. La scelta non è limitata al canto epico-lirico classico, anche se lo privilegia. Sarebbe stato scorretto trascurare i canti recenti “da cantastorie” che hanno conosciuto maggior sincretismo nel repertorio locale, tanto da divenire sincronicamente parte integrante del patrimonio canoro locale.
Appartengono allo strato arcaico : Cecilia, E l’ui bella l’è là sul mar, Inglesina, Rosina la va la rusa, La povera Lena. Esiste tuttavia un corpus sostanzioso e tutt’ora vivissimo di altri canti narrativi, che potremmo dire “da cantastorie“. A questo gruppo, che si differenzia dal precedente anche strutturalmente, appartengono Isabella, La Milia la va Robbi, Isidora.
Spazio particolare ha, nella scelta, il canto solistico di Eva Tagliani, che rappresenta la testimonianza del livello più arcaico del la tradizione del Brallo. Rispettando il gusto estetico di Eva Tagliani sono stati inserite i canti che più le piacevano (Cecilia, La povera Lena, Teresina e Eugenio (il brano non è compreso nel disco).
I canti drammatizzati durante il carnevale in tempi passati provengono sia dal repertorio “vecchio” che da quello “moderno“. Dal primo Cecilia, E l’ui bella l’è là sul mar, dal secondo Ferruccio, Isabella.
Benchè l’esecuzione in coro sia la norma (si sentano, per esempio, Isabella, La Rosina la va la rusa) per la generazione più moderna di cantatrici (cioè le figlie di Eva), vengono anche inclusi alcuni canti a solo di Iride Tagliani (L’inglesina, Isidora, Ferruccio) e di Enrica “Richetta” Pasquella (La Milia la va Robbi) per la loro nettezza d’esecuzione e per il loro interesse intrinseco.
Per ogni canto si danno le varianti di maggior rilievo raccolte al Brallo (con qualche glossa linguistica); una bibliografia minima per il confronto con altre varianti settentrionali; commenti o notizie relative al canto, fbrnite, quanto possibile, dalle cantanti stesse. Soltanto per Cecilia il commento è sommario, considerando la mole di materiale che verrà pubblicata altrove 10.
Lo spazio posto a disposizione dal disco ha obbligato ad una (difficile) scelta ristretta che costituisce una parte esigua del repertorio del Brallo. Ciò che ci dispiace soprattutto è di non aver potuto includere nel disco esecuzioni di tutte le cantatrici che ho incontrato nella nostra ricerca. Voglio tuttavia ringraziarle tutte.

(Visto 5 volte, di cui 1 oggi)

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