Nel 1980 gli scolari delle elementari di Brallo scrissero una lettera ad Achille Compagnoni, il primo uomo, nel 1954, ad arrivare sul K2, la seconda vetta più alta del mondo.

All’epoca Compagnoni, che era originario di Valfurva in Valtellina, gestiva l’omonimo albergo di Cervinia, suo paese adottivo. Mio padre l’aveva conosciuto li, e aveva ricevuto in dono un portachiavi che avrebbe tenuto tutta la vita, come un talismano.

La maestra del Brallo, la signora Rita, mia madre, ebbe l’idea della letterina, a cui il grande scalatore rispose punto su punto su carta intestata, scritto a macchina. Allegò diverse cartoline autografate e un libro dove aveva raccolto il diario della grande impresa, che ho letto con piacere e interesse.

Pazzi? Eroi? Incoscienti? Coraggiosi? Gli epici protagonisti erano questi e altro, considerando anche i mezzi a disposizione a quell’epoca.

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