Quando ero piccolo i miei genitori mi dicevano “una volta…” per poi proseguire con qualche aneddoto. Io non capivo bene a quando si riferisse la locuzione “una volta”: 5 anni prima? 10 anni? 15? 20? 30? 50?

Inoltre mi sembravano cose “fuori dal mondo“, come avere il bagno in cortile.

Ora mi ritrovo a pensare ad aneddoti della mia infanzia e mi rendo conto che se dovessi raccontarle alle nuove generazioni sembrerebbero altrettanto incredibili. Come l’autista della corriera che si fermava a Sala a bere il bianchino. O il fatto di avere il bagno senza bidet e con l’acqua calda accesa solo una volta a settimana. O che da bambino uscivo in bici con gli amichetti dopo pranzo e tornavo per cena, senza che i miei sapessero dove fossi.

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