Caro Ivo, quest’anno sarebbero stati 70, ci sarebbe voluta una bella zuppa di Voghera di Vellini con scritto sopra “Buon Natale“. Quando mi presentavo a qualcuno come “sono il fratello di Ivo del Brallo” qualcuno mi chiedeva come mai avessimo due cognomi diversi
, perché ormai il tuo nome d’arte era quello, che ti eri scelto e “da Lodi a Mazara del Vallo tutti conoscono Ivo del Brallo”.
Anche nostro padre diceva: “Ci ho messo tutta la vita a diventare Siro, e adesso la gente mi chiama Ivo“.
Sempre grazie per tutti i consigli che mi hai dato, un brindisi con un buon bicchiere di spumante Oltrepó, alla tua!
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