Altro libro che ho letto: Shock Economy di Naomi Klein. Di questa autrice canadese avevo già letto a suo tempo il celeberrimo No Logo che avevo trovato interessantissimo (l’ho citato anche nella mia tesi) (e chi se ne frega, direte voi)
Anche questo nuovo libro è un mattonazzo da paura, nel senso che se vi spaventano i libri di più di 500 pagine scritte piccolo… lasciate stare. Però è proprio interessante.
Parte da una teoria: per costringere una persona in uno stato psicologico in cui si possa condizionare e fargli fare quello che si vuole ci vuole uno shock. Nei primi capitoli infatti parla del famoso elettroshock, quella pratica usata decenni fa per questo scopo che voleva "spianare" la coscienza di una persona per poi educarla con nuove dottrine. Dopo spiega che questa terapia dello shock viene utilizzata anche in politica e in economia: si crea o si sfrutta un avvenimento sconvolgente per far fare ad un intero popolo quello che si vuole: ribaltoni, colpi di stato, stravolgimenti vari… Nei capitoli successivi invece fa una carrellata di posti dove questa shockterapia è stata utilizzata: Cile, Polonia, Sudafrica, Russia, ecc. Infine parla del nuovo filone dello shock alle nazioni: Iraq, Afganistan, ecc.
Sono capitoli molto documentati come sempre e pieni zeppi di riferimenti, citazioni, dati. E’ quasi difficile credere che tutto questo sia vero e si sia potuto realizzare. E’ un libro che indubbiamente fa pensare e che apre gli occhi su molti aspetti della realtà internazionale. Se riuscite a leggerlo (nel senso che non vi spaventano i mattoni) fatelo: è proprio bello.
La svolta di Magritte avvenne nel 1927, quando trasferendosi a Parigi si trovò a vivere il movimento surrealista dall’interno […] Con la sua tecnica essenziale, lucida, Magritte dipinse gli oggetti in modo così banale quasi fossero usciti da un abbecedario: una mela, un pettine, una bombetta, una nuvola, una gabbia, una strada di provincia con casette squadrate, un uomo d’affari con il soprabito scuro, un nudo impassibile. Nel suo repertorio non vi erano molte cose, prese singolarmente, che a un qualunque impiegato belga non capitasse di vedere nel corso di una giornata qualunque nel 1935. Ma il modo in cui Magritte le combinava tra loro era assolutamente nuovo.
Ho recentemente terminato di leggere un libro: “Francesco d’Assisi” di 
E da oggi posso tessere le lodi di un’altra mirabolante funzione offerta da Google: 
E come sempre un finale imprevisto, un finale cinico che lascia il lettore, anche se abituato ai libri di Welsh come me, coinvolto e stupito e a bocca aperta. Un libro amaro, tragico, ma sempre ironico, strafottente e divertente.
Riccardo Staglianò ha fatto una ricerca e ha scritto un godibilissimo libro ("L’impero dei falsi"). E’ stato in Cina, a Hong Kong e nell’entroterra, è stato a Napoli, ha seguito le merci contraffatte nel loro viaggio verso i mercati occidentali (e non solo). E ha scoperto che tutto ciò che può avere un mercato ha anche qualcuno che lo produce falso.

