fabiotordi

(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

G O L C O N D A

LIFE IS TOO SHORT

Non può vincere il Nulla

Non posso vivere secondo i canoni della razionalità

Devo cercare il mio nemico Capitan Uncino

per dirgli "love & peace".

Devo andare con l’amico Lucignolo
nel paese dei  b a l o c c h i .
The end couldn’t be my only friend!!!
I want to find an heaven out of this hell.
Non darti x vinto, mai.
1 + 1 = 3

          Tutto va come deve andare

ma niente sta scritto.
Give me more please
Make me fly… ;-)
Le stelle mi fanno sognare
ma sono padrone del mio destino.

Io tornerò anche da fantasma

verrò a salutarti
toglietemi dalle statistiche
se non mi capite poco male
non ci tengo
tic tac tic tac il coccodrillo
si avvicina
voglio ballare la techno sul cubo
voglio rubare le rose per regalarle
a tutte le ragazze
voglio mangiare le brioche calde
alle 5 del mattino
e poi voglio essere fermato dai carabinieri

tanto io non vivo nel vostro mondo

e voglio vomitare anche l’anima
sui piedi di chi non mi capisce.
Voglio giocare col trenino Lego
I want to look into your eyes again
(a)(n)(d)      (a)(g)(a)(i)(n)
Where is the step by step law?
e scusa se non parlo piano
I don’t live in your gray world
I want to live again in the fifth dimension!!!
Vendetevi nei supermercati
voi che potete
Io non mi vendo mi regalo
Voglio lanciarmi da un palazzo all’altro
tanto è tutto finto
Meglio non dormire mai
perder tempo a fare dei sogni
quando la realtà è molto meglio
basta prenderla per       the right way
anzi basta non decidere affatto
basta non pensare a niente
solo ai colori.
Tomorrow is now 4 me.
Viaggerei all’infinito, nuoterei nel fango,
mi farei ipnotizzare e poi dissanguare,
ma non so se tutto questo può servire…

 

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Questa l’ho scritta circa 5 anni fa, era la rabbia che mi usciva nei confronti del mondo intero, ma forse era solo verso me stesso. Ma a me va bene così, tanto io vivo… a Golconda

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La grande onda

Dedicata a Umbe, per quando torneremo a bere birra bianca e saltare i tavolini

A cavallo di quest’onda,
sballottato da sponda a sponda,
inseguendo un’altra volta
la grande onda che ritorna
.
Luce rossa squalo in vista,
nella mischia sono surfista.
Pista!!! fuori dai coglioni,
sulla tavola da leoni.
Tra campioni e campionatori
buonanotte ai suonatori,
iri-iri-ari-oh,
dentro l’acqua seguo il flow.

Mai quest’onda mai mi affonderà,
gli squali non mi avranno mai.
Mai quest’onda mai mi affonderà
Sha la la la la Sha la la la la la,
un’altra volta un’altra onda.
Sha la la la la Sha la la la la la,
quanto resisterai?

Quando il vento poi non tira
resteremo alla deriva,
tra le onde di questa vita,
nelle righe di questa rima.
Diversi destini,
partenze arrivi.
Dov’è che vai, cosa farai?
Ti reggerai o scivolerai!
Sai che qui non c’è più tempo
perchè il sole sta scendendo.
Sulla tavola estate inverno,
questa muta che fa da guanto.
Aspettando un’onda lunga,
passa la cera un’altra volta.
Poi col vento nelle mani,
qui il futuro è già domani.

Noi siamo i giovani, i giovani più giovani,
siamo l’esercito, l’esercito del surf

(era Piotta – La Grande Onda)

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Grafico

Ecco il grafico del mio stato psicologico del nuovo millennio. Ponendo = 100 il mio stato al gennaio 2000 ecco l’andamento in questi ultimi 8 anni. Si può notare un andamento sostanzialmente stabile, nel senso che ruota semprein torno al punto di partenza, con picchi di alti e bassi dovuti a contingenze. I primi tre picchi di alto nel grafico sono stati seguiti da altrettanti picchi in negativo, anche se poi si è puntualmente ripreso l’andamento verso l’alto. Il picco del 2006, dovuto all’esperienza londinese, è seguito da un inspiegabile picco negativo, che forse sommava un insieme di situazioni e di pensieri negativi che mi ha portato, nel periodo natalizio (che come potete notare porta sempre un po’ di negatività dovuta a malinconia ancestrale e stress da superlavoro) ad avere addosso una para della madonna. Per fortuna il 2007 mi ha risollevato e dall’estate in poi è stato un netto miglioramento che mi ha portato a livelli sostanzialmente alti nel 2008. Da luglio 2008 è un continuo crescendo.

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Piazza Castello

Mercoledì scorso è apparso il seguente articolo su "La Provincia Pavese"

Piazza Castello, cantieri al debutto nel caos
Automobilisti e commercianti pronti alla mobilitazione per i parcheggi tagliati
Altri sei mesi di lavori per realizzare un’area pedonale con un solo passaggio per le auto

VOGHERA. Piazza Castello chiusa per 6 mesi, il caos in centro storico, il parcheggio all’ex Caserma snobbato, gli esercenti sull’orlo di una crisi di nervi. Cartoline da un cantiere che invade il centro per trasformare piazza Liberazione nel biglietto da visita di una città che si appresta a diventare più a misura di ciclisti e pedoni. Ieri a Voghera è andato in scena il V (in senso di vaffa) day. Auto incolonnate all’incrocio del cinema Arlecchino, genitori dei bambini delle scuole che hanno perso la bussola.

Mamme con bimbi da scarrozzare, e papà a caccia di un posteggio per raggiungere l’ufficio sbuffano (e non solo), mentre gli anziani hanno rivisto le loro abitudini: il martedì e il venerdì in centro molti arrivano in autobus. Ma gli altri devono arrangiarsi. L’ha confessato, ieri mattina, trafelato lungo via Cavour, anche Giorgio Grandi: «Muoversi in auto nel centro di Voghera nei giorni di mercato prima era difficile. Oggi è impossibile. Spero davvero che i lavori in corso si concludano quanto prima, viceversa a corona di piazza Duomo sarà sempre il caos». Sulle barricate gli esercenti. In particolare ce n’è uno che lavora blindato da nastri e transennamenti. Si chiama Fabio Tordi ed è il titolare di Piazza Affari, davanti a quella che una volta era l’immissione in piazza Castello, la più grande area di sosta gratuita del centro storico. Oggi a poca distanza dall’incrocio con via Cernaia, Tordi ha un sogno: «Mi auguro che la mini area di sosta in realizzazione qui all’angolo, a compensazione parziale del mega parcheggio che se ne va, sia pronta quanto prima. Ma non si potevano inaugurare i nuovi posti macchina prima di avviare il restyling di piazza Castello?». Timore per il futuro dei negozi del centro: «Quando tutti si saranno abituati al centro commerciale, anche durante la settimana, il Comune organizzerà iniziative di rivitalizzazione. Ma sarà tardi». Le parole degli automobilisti in transito lungo via Cavour hanno dato il segno del disagio: «Sono stufo di girare come una trottola per sistemare l’auto — ha spiegato Umberto Lamagni —. Ma davvero il centro di Voghera vale tutta questa fatica per un posto auto senza spendere quasi 1 euro l’ora?». Se c’è chi si lamenta c’è anche chi si adatta: il popolo della terza età. A spiegare come è Roberta Demichele, ambulante del mercato: «Tanti anziani nostri clienti abituali scelgono il pullman e non ci pensano più. Perché alla qualità proposta dal mercato non si rinuncia. Stanno cambiando le abitudini». Per Confesercenti il caso è serio. Graziano Tagliavini, coordinatore iriense dell’organizzazione, invita palazzo Gounela a elaborare un piano viabilistico alternativo: «Entrare e uscire dal centro storico è diventato un vero e proprio rebus. Così non si può andare avanti. Il sindaco Aurelio Torriani riceverà una lettera da Confesercenti».
Emanuele Bottiroli

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Alberoni

tratto da www.corriere.it/editoriali/alberoni

L’amore richiede pazienza
E un solo errore può distruggerlo

Passare da un partner all’altro non serve a nulla

di Francesco Alberoni

Un tempo in un villaggio tutti sapevano tutto di tutti. Se arrivava uno straniero gli occhi erano puntati su di lui ed era impossibile avvicinarlo senza che gli altri ne venissero a conoscenza.

L’individuo aveva rapporti con poche persone: i familiari, gli amici, i parenti, gli abitanti del paese. Era in questo nucleo chiuso che avvenivano tanto gli affari quanto le scelte amorose. La ragazza si fidanzava e si sposava con uno del luogo. Solo chi andava in città aveva altre possibilità di incontro.

Ma anche qui, una volta sposati, i coniugi condividevano i conoscenti e gli amici. Oggi tutto è cambiato. La gente viaggia, studia o lavora in altre città, partecipa a congressi, ha continue occasioni di conoscere altre persone andando nei villaggi vacanze o in crociera. Infine, con Internet, ciascuno può fare nuove conoscenze, scambiare con loro email, foto, filmati o incontrarsi personalmente. Nel campo erotico e amoroso ogni individuo oggi, se lo vuole, ha la possibilità di scegliere fra innumerevoli alternative.

Eppure sono molte le persone che non trovano l’amore che cercano e che si sentono sole. In ogni essere umano, infatti, esistono due tendenze opposte, una che ci spinge alla ricerca di nuove esperienze, di nuovi rapporti e l’altra che invece ci fa desiderare di amare ed essere amati da una sola persona e di realizzare solo con lei una intimità totale.

Avendo a disposizione numerose alternative, molti spesso hanno tanti rapporti, tante esperienze, provano e cambiano in modo frettoloso. Alla più piccola frustrazione, alla più piccola delusione cercano subito qualcosa di meglio. Ma l’amore non si trova correndo in modo veloce da uno all’altro. Occorre tempo per capire se ciò che proviamo è amore o solo una attrazione. Occorre tempo per capire se l’altro ci ama. Occorre tempo per capire se il legame è forte.

E in questo periodo delicato un solo errore può distruggere tutto. L’amore infatti è come il diamante, durissimo e fragile. Vuole tutto, non puoi dirgli «resta dove sei, vado a fare un’altra esperienza e torno». E se lo perdi non puoi rimpiazzarlo, non c’è nessuno al mondo che lo possa sostituire. Lo puoi cercare anni e anni nei viaggi, nei club, nelle discoteche, sul web senza trovarlo. Poi talvolta invece, quando meno te lo aspetti, lo incontri. Ma, come la prima volta, corri sempre il pericolo di fare un errore e di perderlo. Devi riconoscerlo e averne cura.

29 settembre 2008

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dellamorte dellamore

Fili de le pute, traite, Gosmari, Albertel, traite.
Falite dereto colo palo, Carvoncelle!

La dimensione del suono
è finita
rimane il rumore
l’amore è rumore
vedo gli scogli
in fondo
il mare è nero
urla il vento
ho paura
sto volando nella notte
non ci sono nubi
solo il nero della notte
niente stelle
gli uomini sono piccoli
la spiaggia è piena di ciottoli
la chiesa è illuminata
mi stanno aspettando
sogno
senti che rumore fa la risacca
suona la campana
12 rintocchi
la brezza del vento….
sento le grida
anima disperate
non voglio stare tra di voi

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Paris Hilton

Oggi vorrei spezzare una lancia a favore di una delle più odiate, Paris Hilton. I denigratori, specie le donne, dicono: "non è per niente bella, piace solo perchè fa l’oca e ha i soldi". Noooo guarda fa schifo, maddai! Invece secondo me è una gnacca. Non sarà ultrafighissima, ma non è certo da buttare via… Ma poi, de gustibus… E poi non è per niente stupida: con la sua presunta aria da svampita ha fatto un’operazione di marketing mica da ridere.  Da anni fa parlare di lei anche se non fa in pratica nulla. Scusate se è poco. Lei presenzia, lancia linee di moda, ha fatto un disco… tutto quello che serve per far parlare di sè. In un mondo basato sull’immagine ha fatto una scelta ottimale, e soprattutto l’ha realizzata al meglio.

E non dite che non è così: l’apparenza ormai ci invade. La scorsa settimana ero al bar, entra una mamma dal look griffatissimo con uno di quei passeggini ultrafashion che trasportava una paffuta bimbetta. Il barista, per fare il simpa, le dice: "OOOH, ma come è vestita bene questa bambina". Capite? Non è che ha detto "Che bambina carina", ma "Che bambina stilosa". Allucinante. E soprattutto son rimasto basito dalla risposta della mamma, che con finto antisnobismo ha quasi sbuffato: "Eh si, le hanno regalato il corredo completo di Burberry". Cosa??? Ad una bambina che neanche cammina? Ma la gente è malata nella testa. Ma veramente pensano che il bavagliolo della Lacoste assorbe la bava del poppante meglio di quello anonimo? E allora facciamolo cagare nel pannolino Gucci, così profuma di fashion. Ma dai, non scherziamo per favore. Io i bimbetti firmati li trovo davvero di cattivo gusto. E’ una sfacciata ostenzazione… si ma della testa bacata dei genitori. Mi ricorda un po’ le quarantenni fintobionde ultralampadate color merda con la pelle bruciata: probabilmente sono convinte di stare bene. E quelli che comprano le Hogan numero 19 pensano che i loro figli siano dei fighi della madonna, io penso che saranno degli adulti complessati. Ma se il mondo è questo, Paris sta giocando le giuste carte, ecco perchè mi sta simpatica. Melio cambiare no?

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Grazie mille

Lo hanno fatto. Era come vivere a Los Angeles: lo sai che prima o poi arriverà il terremoto, ma speri sempre che non arrivi. E invece, dopo tanto parlare, lo hanno fatto. Hanno iniziato il lavori per trasformare il parcheggio di Piazza Liberazione (aka Piazza Castello) a Voghera in un giardino. Che bello, direte voi. E come no, un bel giardino davanti ad un castello fatiscente e malmesso. Un giardino dove i cani potranno fare i loro bisogni, i pusher potranno agire indisturbati, gli ubriachi portanno vomitare e perchè no, magari anche un po’ di drifting con gli scooter. Sono pessimista? Beh vedremo. Quello che so per certo è che hanno tolto un mucchio di parcheggi in pieno centro. Mi vengono a dire: ma abbiamo messo i parcheggi nell’altro cortile della caserma. Si ma forse non avete pensato ad una cosa: quelli che in centro ci devono venire per forza si adegueranno, quelli che venivano per fare un giro o per piccole commissioni non ci verranno più. Fossi io col cavolo che ci verrei, andre bel bello all’Iper dove trovo il parcheggio che voglio e tutti i servizi che voglio. Mi secca ripetermi, ma poi quando non ci saranno più i negozietti saranno cazzi per tutti, e forse sarà troppo tardi. Comunque grazie mille a chi ha preso quasta decisione, anzi dirò di più, anche un bel VAFFANCULO!!!

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Polacchi d'Inghilterra

Stavo leggendo un articolo su Time di questa settimana (che potete trovare anche online qui) che dice una cosa interessante. Quando sono stato a Londra nel 2006 mi ero accorto di un fatto curioso: in giro c’erano un sacco di polacchi. I primi tempi mi stupivo del fatto che, ad esempio, tra i giornali gratuiti che si trovano nelle stazioni metropolitane, c’erano quelli che parlavano del Canada, dell’Australia, della Nuova Zelanda e… della Polonia! Poi col tempo mi sono accorto che in effetti di gente proveniente dalla Polonia ce n’era effettivamente parecchia. Infatti avevo letto da qualche parte che, da che mondo è mondo, la comunità straniera più presente nel Regno Unito erano sempre stati gli irlandesi, così come in Irlanda erano sempre stati gli inglesi. Invece, dopo l’ingresso della Polonia nell’Unione Europea e la conseguente apertura delle frontiere e la possibilità di cercare lavoro all’estero c’era stato un flusso così importante che i polacchi erano diventati il gruppo più numeroso di stranieri in UK.

Ora questo articolo ci dice che se ne stanno gradatamente andando. In primis perchè la Polonia sta vivendo un boom economico e quindi preferiscono tornare, coi soldini guadagnati presso il Regno di SM la Regina Lizzie, in madrepatria. Oppure preferiscono migrare in altri stati europei dove trovano maggiori benefici, tra cui il fatto di essere pagati in Euro che attualmente è una valuta più forte della Sterlina. Cavoli il mondo fa presto a cambiare… Ne approfitto per salutare Kasia, che ho sentito tempo fa via Skype, che dice di aver sempre una gran voglia di tornare a vivere in Italy.

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La politica

Ho una mia personale idea della politica, che differisce, ad esempio, con l‘idea che ha mio padre. Anzi ho due idee: quello che penso di quelli che fanno politica e quello che penso della politica. Io di quelli che fanno politica ho un’idea pessima. La seguo da anni a livello nazionale e la frequento da anni a livello locale e mi sono sempre accorto di una cosa: tutti, ma proprio tutti, fanno politica x interesse. Punto. Dopo il proprio interesse, magari fanno anche quello (che pensano giusto sia) x la comunità. Sono pessimista? No ragazzi, sono realista! In realtà ho trovato qualche persona che lo faceva x pura passione, ma pochissimi e tutti rimasti concreti sognatori… Detto questo, ecco l’idea che ho io della politica, ovvero perchè nella mia vita ho fatto tentato di far politica.

La politica è parte della vita di tutti i giorni. Anche quelli che dicono di non interessarsi di politica, poi quando vanno al bar si lamentano dei prezzi dei medicinali, dello stato dei trasporti. Questa è pur sempre politica. Quelli che dicono "ma perchè non fanno così o cosà". Sarebbe bello riuscire a portare avanti le proprie idee. Questa è politica. Ce chi fa politica attraverso associazioni, attraverso i partiti, i sindacati, gruppi di volontari, ecc. Io ho scelto i partiti. Io mi sento una persona fortunata, quindi, credetemi, non cerco nella politica un modo di realizzarmi o di migliorare la mia posizione socio-economica, pertanto quello che ho fatto l’ho sempre fatto x portare avanti delle idee. Ovvio, sono pienamante consapevole che è un mondo fatto di compromessi, e quindi devi sempre mediare le tue idee e i tuoi interessi con quelli degli altri e quindi non riuscirami mai a realizzare esattamente quello che avevi in mente. Però ci si può provare, si fa del proprio meglio. Ma non ce l’ho mai fatta, purtroppo è un mondo di squali in cui tutti cercano principalmente il proprio tornaconto e dove le idee spesso valgono poco. Le idde, in quanto tali, sono opinabili, ma dovrebbero essere il motore della politica. Invece non è così. E’ molto difficile che ciò avvenga. Ma non si sa mai, magari prima o poi….

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Gran Premio Santander d'Italia

Venerdì sono stato, per la prima volta in vita mia, all’autodromo di Monza. Grazie a Michele, che ha ottenuto dei pass, siamo stati ospiti della BMW. Siamo partiti prestino, alle 7 e mezza, ma dopo aver recuperato i pass a Vedano, aver parcheggiato, eravamo operativi sono alle 10 e mezza. Lo spazio della BMW era nella palazzina a fianco quella dei box, quindi esattamente sul rettilineo dei traguardo. L’ambiente era carino, con schermi per vedere le auto in pista e i tempi, ma un po’ asettico, in quanto (quasi) non si sentivano neanche i rumori. Allora siamo andati nella tribuna di fronte, da dove abbiamo visto la prima sessione di prove libere della F1. Il tempo si è voltato in peggio e ha cominciato a diluviare. Infatti ad un certo punto nessuno ha voluto più uscire dai box e, di fatto, le prove sono state sospese. Figuratevi che nei box usciva l’acqua dai tombini. Siamo ritornati allo spazio BMW per scroccare il pranzo gentilmente offerto. Successivamente avrebbe dovuto esserci il "giretto" (o come lo chiamavano loro il "walk about") per visitare i box, ma purtroppo, a causa dei ritardi a seguito della pioggia, è saltato tutto. Peccato, mannaggia. Allora ce ne siamo andati a vedere la seconda sessione di prove lungo il ciruito, visto che il tempo era notevolmente migliorato.

Cavoli vanno veramente veloce e, in effetti, se assisti al passaggio delle vetture da bordo pista fanno proprio un rumore fastidioso. Se invece stai sulle tribune il tutta diventa più sopportabile.

Ma si finalmente mi son tolto lo sfizio di andare all’autodromo, in fondo non è così distante e prima o poi nella vita… Vedere il meraviglioso circo della formula 1 ™

E poi per la cronaca: sabato Vettel con la Toro Rosso in pole: che idolo. E domenica sera, quando sono tornato a casa, la notizia della Toro Rosso vittoriosa al GP d’Italia. IN-CRE-DI-BI-LE fantastico!

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L'ingegnere sull'isola deserta

Un giovane ingegnere decide finalmente di prendersi una vacanza nel Mar dei Caraibi. Purtroppo un giorno la nave affonda e l’uomo si ritrova su di un’isola deserta. Nessuna persona, nessun riferimento, niente di niente, solo banane e noci di cocco.

Dopo circa quattro mesi, mentre è disteso sulla spiaggia, stanco e disperato, vede una canoa, con a bordo la piu bella e sensuale donna che abbia mai visto in vita sua, che sta remando verso di lui. Incredulo, l’ingegnere le chiede da dove arrivi e come abbia fatto ad arrivare fino a lì.
Vengo dall’altra parte dell’isola – risponde lei – e sono arrivata sull’isola dopo che la mia nave ha fatto naufragio.
Sei stata veramente fortunata ad avere con te una barca – risponde l’ingegnere.
Oh… questa? – replica la donna – l’ho fatta con materiali che ho trovato sull’isola: i remi sono i rami dell’albero della gomma, ho intrecciato la parte inferiore con i rami delle palme, ed i lati e la chiglia li ho fatti da un albero di eucalipto.
Ma… ma è impossibile – balbetta lui – non avevi attrezzi a disposizione
Oh, quello non era un problema. Dall’altra parte dell’isola c’è un insolito strato di roccia alluvionale. Ho scoperto che dandogli fuoco e portandolo ad una certa temperatura, si trasforma in duttile ferro forgiabile. Ho usato quello per costruire gli attrezzi, e gli attrezziper procurarmi il materiale per la barca.
Il ragazzo è sbalordito.
Remiamo fino al mio posto – dice la donna.

Così, dopo pochi minuti, attraccano ad un piccolo molo e, con fare da marinaio esperto, la donna lega la barca con una corda di canapa intrecciata, mentre l’ingegnere a momenti non cade in acqua dallo stupore. Infatti, oltre al molo, di fronte a lui c’e un sentiero in pietra che porta ad un delizioso bungalow dipinto in blu e bianco. Una volta entrati, la donna dice con malizia:
Non è molto, ma io la chiamo casa. Perche non ci sediamo e prendiamo un drink?
Oh no, grazie – risponde stizzito – non ne posso assolutamente piu di altro latte di cocco!
Ma non è cocco. Ho un alambicco! Cosa ne dici di una pina-colada?
Provando a nascondere il sempre maggiore stupore, ed imbarazzo, l’uomo accetta di buon grado. Quindi iniziano a parlare, ed una volta che si sono raccontati le loro storie la donna annuncia provocante:
Sto andando a mettermi qualcosa di piu comodo. Perche non vai di la a farti una doccia ed a raderti? C’è un rasoio nell’armadietto. Senza fare altre domande, l’uomo si reca nel bagno, dove oltre ad una doccia, trova anche il rasoio, fatto con un manico in osso e due superfici smerigliate tenute insieme e funzionanti grazie ad un qualche meccanismo.
Questa donna è incredibile, meravigliosa. Chissà quale sara la prossima sorpresa?
Quando ritorna, la donna è stesa sul letto, e non indossa nient’altro che dei fiori strategicamente posizionati, mentre nella stanza si spande il profumo delle gardenie. Lei lo invita a sederle accanto.
Dimmi – inizia lei avvicinandosi all ingegnere – siamo stati qui fuoriper molto tempo. Tu sei stato solo, io sono stata sola. Sono sicura che c’è qualcosa che vorresti fare adesso, e che non hai potuto fare per tutti questi mesi. Adesso puoi…
Una luce brilla nei suoi occhi. L’ingegnere non puo credere a quello che sta sentendo. Il suo cuore comincia a battere forte, si sente veramente fortunato.
Vuoi… vuoi dire che… dopo tutto questo tempo… vuoi dire… che posso realmente… controllare la mia e-mail da qui??

(tratta da HappyBlog)

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Con prudenza…

"I prudenti, di notte, dormono meglio…

,,,ma gli spericolati, di giorno, si divertono di più!"

Bub Bum Ghigno

 


Gustav Klimt – Il bacio – Österreichische Galerie Belvedere – Vienna

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Feed RSS

Cercherò di spiegarvi cosa sono i Feed RSS senza tediarvi con alcunché di tecnico. Vediamo un semplice esempio: voi leggete spesso un blog, per esempio questo. Come fate a tenervi aggiornati? Molti digitano nella barra degli indirizzi www.fabiotordi.it.  Altri l’hanno più saggiamente inserito tra i preferiti e devono solo cliccare. Altri ancora vanno addirittura su google e cercano "fabio tordi" (giuro!). Solo che c’è un problema: se ne seguite parecchi, come fate a sapere se sono stati aggiornati o meno? Dovreste visitarli ad uno ad uno, con gran dispendio di energie. Non sarebbe più comodo vedere solo i titoli per accorgersi se c’è qualcosa di nuovo? A questo punto entrano in scena i Feed. Funzionano come gli indici dei libri o dei giornali, riportando l’elenco degli articoli. Come si fa a leggerli? Bisogna avere un apposito programma oppure, molto meglio, utilizzare un browser che li supporti, come Mozilla Firefox. Se invece vi intestardite ad usare MS Internet Explorer… beh cazzi vostri io non lo uso pertanto non saprei aiutarvi (credo e spero che ci siano arrivati anche loro, ma non so come si fa!)

Ora vi spiego: aprite Mozilla Firefox e andate sul sito che vi interessa. Se avete una delle ultime versioni dovreste vedere nella bara degli indirizzi, sulla destra, il simbolino degli RSS, che è questo qui a fianco. Cliccateci sopra. Se invece non lo vedete dovete cercare nel sito in questione sempre il suddetto simbolo oppure un link del tipo " RSS". Vi si aprirà una pagina dove vi verrà chiesto di abbonarvi ai feed. Scegliete "Segnalibri Live" nel menu a tendina (dovrebbe essere già selezionato) e cliccate su "Abbonati adesso". Date un nome al segnalibro (ad esempio "Fabio") e nel menu "Creato in" scegliete "Barra dei Segnalibri". Fatto. A questo punto nella barra dei segnalibri (se x caso non la vedete andate nel menu Visualizza -> Barre degli strumenti -> Barra dei segnalibri) vedete una cartelletta con scritto a fianco "Fabio". Se ci cliccate sopra: magia!!! Vedete i titoli degli ultimi articoli. Quindi senza nessuno sforzo potete capire se è uscito qualcosa di nuovo oppure no. Comodo vero??

Ok… in un incredibile sforzo di altruismo (e masochismo) ho provato anche con exploDer:, ma vedo che la procedura è un po’ più complicata e non ho voglia di sbattermi. E poi mi chiedo: ma perchè diavolo usate ancora Explorer? Boh? Tra parentesi: ho provato anche Chrome , il nuovo browser di Google, ma l’ho già abbandonato proprio per questo motivo: non ha ancora il supporto degli RSS. Ne riparleremo.

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Left behind

Cosa hai fatto in tutto questo tempo?

J’ai vècu.

E come hai vissuto?

Day by day.

Si, ma ora sei solo ossa e polvere.

 

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