fabiotordi

(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Lancio col paracadute

Fabio si lancia per la prima volta col paracadute a Casale Monferrato da 4200 metri a oltre 200km/h. Le uniche parole che descrivono bene la situazione sono: che figata!

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Sangria Pavia

Siamo stati in questo ristorante spagnolo di Pavia. Non ci ero mai stato, mi si dice che è difficile trovare posto, sempre meglio prenotare oppure…essere in pochi. Abbiamo preso una paella e sangria, un classicone insomma. Era un piatto misto, pesce e carne. Come sanno quelli che mi conoscono non vado matto per il pesce (lo mangio, ma di sicuro non è uno dei miei piatti preferiti: volete mettere un piatto di pansoti alla salsa di noci o una cotoletta alla milanese fatta bene? Ma non scherziamo), ma comunque lo mangio. Eppoi (vi piace questa parola o la trovate una cafonata?) non lo mangio certo tutti i giorni, ogni tanto si può fare. Detto questo, torniamo al discorso: paella buona, locale carino e simpatico, sangria accettabile. Quindi se vi capita, fateci una scappata e non ve ne pentirete.

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Barcellona

Qualche mese fa siamo siamo stati a Barcellona. C’ero già stato una vita fa, più o meno nel…2000? Mi sembra di si. Però c’ero stato di sfuggita, senza cartine, senza guide, senza sapere cosa ci fosse da vedere. Eravamo di passaggio durante una vacanza in Costa Brava. Non mi era molto piaciuta nel senso che non avevo visto molto.

In questi anni tutti quelli che erano stati a Barcellona mi hanno invece detto che è molto bella, quindi avevo voglia di ritornarci per visitarla. Infatti, avevano ragione

Inutile che sto qui a descriverla, ci sono mille guide sicuramente molto più esaurienti ed interessanti, sappiate però che ne vale la pena. scrivo solo qualche impressione sparsa.

  • Il mercato coperto, a differenza di molti mercati coperti di molte città, è molto pulito. Mi ha stupito.
  • La Rambla è un bel posto per passeggiare. Lo avevo già fatto nel 2000. Fatelo.
  • Pur essendo una città, ha le spiagge (non so perché noi siamo abituati a Genova che pur essendo una città di mare , non ha spiagge in città)
  • La grande maggioranza delle cose da vedere è stata progettata e/o realizzata da Gaudì
  • I prezzi sono come in Italia. Poco più, poco meno…

Ma parliamo della Sagrada Familia. Grandiosa, immensa, spettacolare, unica, emozionante. Da fuori, da dentro…fantastica sotto tutti i punti di vista. Siamo abituati alle opere d’arte "antiche", questa è "moderna" e anche contemporanea. Talmente contemporanea che è ancora in costruzione, e accidenti che spettacolo sarà quando sarà  finita. E’ veramente emozionante sapere che una così grande opera sia ancora in costruzione e che quindi abbiamo la possibilità di ammirarne i progressi. Ecco, anche la sola visita a questa basilica vale la pena del viaggio.

 

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LEZIONI DI STILE VOL 2: TENTATIVO DI UNDERBEAT

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Lezioni di stile Vol 1: RIMA BACIATA

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La Crusca risponde

Si dice "sdraio" o "sdraia"? E al plurale? Sdrai? Sdraie? E’ più corretto scrivere "buttare la pasta" o "calare la pasta" ? Cocomero o anguria? Zucchina o zucchino?

A tutti questi dubbi risponde l’Accademia della Crusca, la prestigiosa istituzione linguistica italiana, anche su Facebook (www.facebook.com/AccademiaCrusca)

Così ogni giorno potete dipanare i vostri dubbi e imparare qualcosa di nuovo (o avere delle conferme)

Qual è il plurale di "parola chiave": "parolE chiavE" o "parolE chiavI"? A proposito: ricordatevi che "qual è" si scrive senza l’apostrofo, perché non si tratta di un’elisione (che prevede l’apostrofo), ma di troncamento. Infatti la parola "qual" esiste come forma autonoma. 

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Guida Val Trebbia

Piccola/grande soddisfazione: hanno scelto una mia foto (su Instagram) per la Guida Val Trebbia, relativamente alla Rovere di Pieve di Montarsolo. Figo ! (la Guida uscirà a fine agosto, mi dicono)

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Gita al Monte Lesima

Possono esserci le Dolomiti, la Sardegna, le Antille Olandesi ecc, ma una gita così sui miei monti, non ha prezzo! Passo del Brallo – Bocco – Cima Colletta – Monte Lesima – Pró d’Cavanna – Prodongo – Corbesassi – Passo del Brallo

 

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Cambia stato

Fai l’uomo di mondo ma l’unico metodo che hai x cambiare stato è usare Facebook. Ti credi figo xk qualcuno ti da retta x il tuo status, ma il tuo vero stato non è altro che essere in fondo un grande sfigato. Meglio un amico vero che 100 tuoi amici di convenienza.

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Casa, bancomat del fisco

Per 60 anni hanno fatto credere a nostri nonni, ai nostri padri e a noi che investire nel mattone era la cosa più giusta da fare. Ora hanno aspettato che il mattone non vale più molto e ti ammazzano di tasse. Inique per giunta, perché tassano beni che non producono profitti. Serve del cash? E loro usano il "bancomat". Ma come disse Fra Cristoforo: verrà un giorno…

 

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Quelle estati lì

"E da qui…e da qui…
…qui non arrivano gli angeli
con le lucciole e le cicale.."

Quelle estati…. quando con Vittorio di Pavia e altri ragazzini siamo andati alla "Villa", trovando una finestra aperta. Quanta paura! Tra noi ragazzini girava voce che ci abitava il figlio del proprietario che era un "drogato" e quindi avevamo paura di toccare qualsiasi cosa per timore di un qualche contagio che ci facesse diventare drogati anche noi. Quando con Matteo (Matteo "della lavanderia", o "di Gigi", per differenziarlo dall’altro Matteo, "della Linda" o "delle bocce") si andava in giro in bici e il fatto di poter facilmente (si fa per dire) raggiungere posti "lontani" (si fa per dire) dava una sensazione di libertà. E quella volta che girando in bici abbiamo visto un incendio. Io volevo scappare, lui spinto dal dovere civico è andato ad avvisare "i grandi" che poi ovviamente hanno dato la colpa a noi. Visto? Io te lo avevo detto! Quando siamo partiti in 5 per andare al Trebbia, sempre in bicicletta. Beh andare giù è stato facile, venire su un po’ meno. Christian aveva il braccio ingessato, e ha pure fatto il bagno, idolo assoluto! Ci eravamo fermati da Delfino a farci fare dei panini, ma aveva finito il pane piccolo e ce li ha fatti con la micca. Non le fette di micca, badate bene, con la micca intera! Ogni mezza micca era un panino: erano enormi e non ci stavano neanche in bocca. Quando si andava in salagiochi al Kursaal di giorno a giocare  a Lady Bug, Super Mario Bros o Dragon’s Lair. Quelle estati lì, in cui ci si ritrovava fra bambinetti alle 10 del mattino, fino a ora di pranzo. Poi alle due fino alle sette di sera. E poi dalle 8 e mezza/ 9 fino alle 10 e mezza o giù di li. Qualche volta anche fino alle 11. Il tutto senza minimamente dire ai genitori dove andavamo, cosa facevamo, con chi giravamo: bel mondo. Giri nei boschi, puntate fino a qualche paese vicino, giochi, avventure. Quelle estati lì, quando si organizzavano grigliate tutte le sere, e poi finiva subito da bere e qualcuno col motorino scendeva a Brallo (perchè ovviamente le grigliate non si facevano mai a Brallo) a prendere il beverame. E poi succedeva che magari nel tragitto si schiantasse anche col motorino. Insomma quelle estati lì da bambino, quando avevo un sacco di amici "estivi", figli o nipoti di villeggianti. E non è come adesso che puoi rimanere in contatto, molti non ho mai saputo che fine abbiano fatto (è già buona se sapevo il nome di battesimo, figuriamoci il cognome o l’indirizzo). E quelle estati lì da ragazzino, quando c’era il Commodore 64, il Trebbia, le serate. E poi più grande, con le discoteche, le prime automobili, gli amori impossibili. Quelle estati lì del Malaspina, in vetta al Penice in bicicletta, o giù fino alla Ravesna a fare una scampagnata. E poi quando ero lì su una panchina al parco, arriva Massimo, indimenticato amico, che mi dice: ne hanno ucciso un altro. Era il 19 luglio 1992, avevo 18 anni e mi sembrava di essere in mezzo a una "guerra"
 
"E da qui…e da qui…
non le vedi più quelle estati lì
quelle estati lì"

Jimi

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Fatti un selfie!

mangi al selfie service
fast food: svelti, selfie
perdi i sensi
con il selfie
ci ritenti
vedi gli elfi
ti senti sexy
ma sei solo selfie
e allora senti:
fatti un selfie!

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Chiesa di Maria Madre della Chiesa

 Della chiesa del Passo del Brallo ne avevo parlato già tempo fa (cliccate qui)

Adesso che stanno rifacendo il tetto metto un po’ di foto. Non sarà opera di Gaudì, però ha il suo bel perchè. Da quando sono piccolo sento dire: "L’è moderna, l’è un po’ brutta", ma anche la Torre Eiffel pareva brutta, adesso è il simbolo di Parigi.

 

 

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Loser

non ci sono scuse
quelli come noi si chiaman loser
anche se alzo il volume del mio woofer
anche se su Linux divento Super User
io quando scrivo ascolto le mie muse
come il Vate con Eleonora Duse
niente scappatoie e niente scuse
quelli come noi si chiaman loser

 

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