QB. Quando chi scrive ricette ritiene che sia inutile quantificare la quantità di un ingrediente, scrive semplicemente “Q.B.” che sta per “quanto basta” e vale a dire “mettine un po’ quanto te ne pare, dipende dai tuoi gusti”, oppure “ma come, non lo sai quanto devi metterne? Su, non scherziamo, lo sanno tutti”.
In questo libro però le ricette sono nella testa, e nell’arte, del suo protagonista, lo chef stellato Quinto Botero, che si ritrova coinvolto addirittura in un omicidio, che stravolge e sconvolge la sua vita fatta di lavoro, di cucina, di cucina e di lavoro, tutte cose che lui non riesce a scindere l’una dall’altra.

Questo libro è l’opera prima di Matteo Colombo, neodirettore de “Il Popolo” di Tortona. Non lo devo dire certo io, ma il ragazzo sa scrivere. Tiene incollato il lettore dalla prima all’ultima pagina. Sempre interessante, mai noioso. Molto inserito nella parte (il mondo della cucina e soprattutto dell’alta cucina), avvincente, convincente. Uno stile personale, moderno, senza fronzoli. Una trama avvincente, credibile e ben costruita, una scrittura perfetta.

Bravo Matteo. Aspettiamo il secondo.

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