Oggi è lunedì e la sveglia suona presto. Facciamo colazione nel nostro “appartamento” temporaneo e saliamo a bordo di “America“, la nostra fidata auto a noleggio (il nome è stato scelto da Leo con uno slancio di fantasia), per dirigerci verso la Valley of Fire. Dopo circa un’ora di viaggio sulla Interstate 15, eccoci immersi nel paesaggio desertico del Nevada.

Il caldo è opprimente, ma la bellezza delle rocce rosse ci ripaga. Ci fermiamo ad ammirare formazioni rocciose dalle forme bizzarre, come l’Elephant Rock, per raggiungere la quale affrontiamo un breve sentiero sotto il sole cocente. Il parco è magnifico, ma il caldo è davvero insopportabile, credevamo di morire. Il Visitor Center, con la sua aria condizionata polare, è un’oasi di refrigerio. Qui c’è pure qualcosa di gommoso da mangiare, meglio di niente.

Di ritorno a Las Vegas, facciamo tappa al famoso Pawn Shop di Rick Harrison. Siamo da Rick, siamo da Rick! La realtà, però, è un po’ diversa dalla TV: il negozio è più piccolo di quanto immaginassimo e Rick non c’è, ormai compare solo per qualche minuto al giorno per firmare autografi e fare selfie.

Tornati in hotel, ci accorgiamo di aver dimenticato gli anelli! Ci lanciamo in una frenetica ricerca nei centri commerciali, finché non troviamo due anelli in offerta speciale per meno di 30 dollari.

Dopo un breve riposo, ci prepariamo per la nostra “cerimonia” a Las Vegas. Non vi dico la faccia della signora delle pulizia che stava bussando mentre uscivamo quando ci ha visti agghindati da Darth Fener (AKA Vader), Principessa Leila (AKA Leia) e Baby Yoda (AKA Grogu). Una limousine ci porta alla Graceland Chapel, dove un Elvis in grande spolvero celebra il nostro matrimonio in stile lasvegiano, tra risate e battute (noi non capiamo quasi nulla, ma ci divertiamo un sacco). Scopriamo anche che sua moglie è abruzzese!

L’idea di tornare a piedi in hotel svanisce presto: la distanza è notevole, i nostri costumi sono pesanti e Leo è già esausto. Ci faciamo riportare dalla Limo e ci cambiamo.

Dopo optiamo per un “rinfresco” da McDonald’s, dopo una tappa al Venetian, con la sua riproduzione di Piazza San Marco. Brindiamo con una mezza bottiglia di Martini, approfittando della possibilità di bere alcolici per strada a Las Vegas (qui tutto è permesso: “Quello che succede a Las Vegas, rimane a Las Vegas”)
Purtroppo, la nostra esplorazione di Las Vegas è limitata. Di giorno siamo impegnati con le escursioni e la sera Leo crolla presto. Abbiamo trascinato il nostro piccolo zombie fino all’albergo perché non si reggeva più in piedi e ci ripromettiamo di tornare prima o poi nella vita, per scoprire meglio questa città dalle mille luci.
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