(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

Category: Londra Page 6 of 10

Le avventure dell’estate 2006 di Fabio a Londra

Martedi 25 luglio 2006 ore 9:00

Sono in metro x andare "in ufficio". Ieri giornata fiacca al pomeriggio x gli italiani. Siamo rimasti io, i due giovani di Arese, la calabrese (che si è presa una super cazziata x il fatto che non chiama mai quando xde i lavori), una di Monza e una di Savona.

Ieri sera ho fatto un giro a piedi x Oxford Street, giù fino a Soho finchè mi sono sparato del pollo arrosto a pezzetti alla Spar (catena presente anche in Italia col nome Despar) che mi è rimasto sullo stomaco.
Eppure loro sono sempre li a mangiare. Ovunque ti giri vedi gente che mangia. Eh si xchè loro la mettono giù come se mangiassero tanto a colazione e poi niente fino a sera. Invece "paciugano" tutto il dì. Vedi gente che mangia negli angoli delle strade, nei mille bar, gastronomie, alimentari, nei parchi, sulla metro, negli internet point! Hanno il loro bel beverone take away che può essere una bibita o un cafferonzolo e una vaschettina con dentro qualsiasi cosa: riso, tramezzini, thailandese, yogurt, pollo, schifezze varie.
Sul giornale c’è scritto che un quarto dei business di Londra riguarda il food.

Qui non c’è caldo (x me, x gli inglesi si) però c’è afa. Vai sul bus e sudi, vai in metro e sudi, entri 2 minuti in ascensore e sudi. Non è bello, specialmente al mattino quando sai che fino a sera non tornerai a casa.

Lunedi 24 luglio 2006 ore 17:00

Sono qui sui gradini di Trafalgar. Non so neanche cosa scrivere. Sono… non stanco… non mi viene la parola… demotivato. Anche oggi ho passato la giornata in agenzia. A che serve? A nulla! Non vedo niente, non parlo inglese… Anche oggi sono andati via parecchi lavori, ma niente x me. Quei pochi che potevano andare bene richiedevano inglese oppure uno più giovane. Mi rimangono 5 settimane e un po’. Non ho ancroa iniziato la scuola. Che palle. Con quelli che ho conosciuto in agenzia non ci si trova: chi xchè ha altri giri, chi xchè non ha un penny…
Oggi ho provato a chiamare un ufficio che recluta spazzini, gestito da un italiano, ma, non ci crederete, chiedeva di sapere bene l’inglese! La favola che qui si trova subito lavoro è proprio una favola. A meno che tu non abbia 20-25 anni, oppure parli bene l’inglese, oppure sei polacco, oppure sei donna. Comunque… x ora va bene così.

Domenica 23 luglio 2006 ore 22:40

Anche il parco di Greenwich è immenso. Qui c’è tantissimo verde, a Londra fan le cose in grande. Anche qui hanno abitato re, che meglio controllavano le navi in arrivo e la flotta armata.

Sono andato fin sulla collina dell’osservatorio, dove è segnato il meridiano 0.
Un altra caratteristica dei parchi è che son sempre puliti, anche se sono pieni di gente. C’era un angolino fantastico, il flowers garden, con fiori siepi alberi, scoiattoli… Angolino si fa per dire, ma rispetto al parco…

Tornato in paese ho preso x la prima volta la DLRDocklands Light Rail, la ferrovia leggera automatica costruita dopo il riutilizzo delle Docklands. Sono quelle aree che fino agli anni 60, quando c’era ancora il porto, contenevano magazzini e strutture x il carico e scarico e che a partire dagli anni 80 sono stati oggetto di una colossale opera di recupero. La ferrovia è passata sotto il Tamigi e mi ha portato nella penisola stretta nell’ansa del fiume conosciuta come "Isle of Dogs".
Ho fatto un giro: bello, moderno, ma un po’ spettrale, girava poca gente. Da proprio l’idea di essere una zona portuale. Tra l’altro c’è pieno di canali che probabilmente permettevano alle imbarcazioni l’accesso ai docks. Tutti i ponticelli ti danno la sensazione di essere ad Amsterdam, o a Venezia se volete, a parte il panorama e l’atmosfera, ovviamente!

Poco più a nord ci sono quei grattacieli di cui parlavo prima, che poi sono quelli che vedevo domenica scorsa dalla Parliament Hill. Anche qui un’atmosfera strana. Palazzoni altissimi in vetro e acciaio, la DLR che passa rialzata… mi ricorda Bladerunner.
Se siete a Londra, prendete la Jubilee e uscite dalla stazione di Canary Wharf: lo "spettacolo" vale la strada. Pare New York. Una delle innumerevoli facce di Londra che passa dalle residenze reali coi turisti, alla City e le sue cravatte, alle vie residenziali piene di immigrati…

Un’altra cosa da dire sull’italiese. Quando si usano parole inglesi, in italiese cambia la pronuncia. La parola "bakerloo" ad esempio, si pronuncia beik’lu in inglese e bacherlù in italiese.

Domenica 23 luglio 2006 ore 17:00

Sono le 5. Ora di Greenwich naturalmente. A Londra c’è veramente tanto da vedere, a costo zero, o meglio avendo del tempo, che al giorno d’oggi è una risorsa preziosa. Ok fare il turista, ma speriamo che domani la situazione si sblocchi, ho chiuso il negozio il 24 giugno e da allora dinero non ne è più entrato in tasca.

Un problema sapete qual’è? L’età. Anche se tutti qui mi dicono che ne dimostro meno (grazie, grazie), appena sanno che ho 32 anni… non vado più bene. Alla mia età non danno "lavoretti" come comis waiter. Quindi ho fatto bene a sfruttare l’ultima occasione che avevo di venire qui così, all’avventura. Dovessi tentare un’esperienza simile mi devo prima procurare un lavoro "serio", altrimenti niente!

Anche oggi mi son fatto il mio bel museo. Il National Maritime, il museo nautico più grande del mondo. Ci sono quadri, reperti, modellini, prove pratiche (ad esempio provare come vede e si muove un sommozzatore), mappe, pezzi di nave. Ti fa veramente pensare a quanto coraggio devono aver avuto gli antichi esploratori. Affrontare il mare a bordo di quei legni… era come mettersi nelle mani di Dio.
La sala degli oggetti recuperati in fondo al mar mi ha invece fatto riflettere su quanta gente ha finora abitato la Terra. Quante vite, quante storie, quante avventure. C’era un disco. Il proprietario di quel disco probabilmente oggi non sentirebbe più questa città come "sua": non c’è più il grande porto, nuovi quartieri, nuovi palazzi, nuove ferrovie. E nuova gente.

Leggevo che storicamente gli stranieri in maggior numero son sempre stati gli irlandesi. Ora invece sono i polacchi. E su Time c’è scritto che gli indiani in Uk sono un milione.

Domenica 23 luglio 2006 ore 15:54

A e F non rispondono, staran lavorando.

E’ troppo una bella sensazione: sono qui seduto su dei gradini a North Greenwich. Londra periferia. A fianco ho il Millennium Dome, il gigantesco tendone creato in occasione del nuovo millennio. Anche se periferia (che poi non è vero, siamo in zona 2) di fronte a me, dall’altra parte del fiume c’è pieno di grattacieli. Dovrebbe essere la zona dei West India Docks.

Che bello essere qui, in un punto qualsiasi del mondo.

Domenica 23 luglio 2006 ore 15:12

Dopo una settimana di ristrettezze, ieri è stata la giornata delle spese. Alla fiera dei computer (1£ di entrata) ho preso le cuffie x il computer (3£) e una schedina x il palmare (£25. L’avrei presa cmq prima o poi in Italia)

Ieri sera invece siamo andati al Ministry of Sound. E giù £20 anche li (senza consumazione). Mi son tolto lo sfizio xlomeno, visto che A&F giovedi partono e in futuro potrei non trovare compagnia da discoteca. Oltre a loro e a Mattia c’era un messicano che lavora con loro.
Il Ministry è un po’ una delusione, per la fama che ha è piccolo , e messo giù anche male. Ha 3 sale, ma è come se ne avesse una sola: una è l’entrata e in un’altra ci staranno 30 persone. Però la musica merita. C’era quella elettro-house che va adesso, devo dire il primo genere musicale bello dopo la progressive di 10 anni fa. O forse sono io che x troppo tempo ho frequentato prevalentemente posti rock o dance commerciale pacco o revival. Per capire cosa di cosa parlo ascoltatevi Stardust su M2O e tenetevi lontano da Disco Radio.
Verso fine serata mettevano pezzi più tendenti alla Techno.

Sono arrivato a casa alle 5. Io che mi facevo problemi sul tornare di notte, invece faceva già chiaro, così ho risolto i problemi. Ci sono i bus notturni che girano sempre. Mi sono svegliato alle 2, ero proprio cotto. Adesso sto andando a Greenwich x fare un giro, magari riesco a beccarmi coi due disgraziati, che lavorano in zona.

Poco fa ho ricaricato il telefono e ha voluto i contanti. Poi ho fatto il settimanale. Volevo pagare con Credit Card, ma il tipo mi fa: "I believe in cash". Idolo.

Sabato 22 luglio 2006 ore 14:30

Stamattina ho sicuramente imparato bene due parole inglesi: "No, grazie", cioè quello che il 90% delle persone mi diceva.

Certo che son proprio un culturalone, mi sono sparato una cifra di musei. Andare al museo è come andare a un concerto: le canzoni le conosci già, ma dal vivo è un’altra cosa. E quanti possono dire di aver visto da vicino la Stele di Rosetta? O un’autentica maschera da samurai giapponese? O un De Chirico? O un’opera di Cattelan? (Beh diteglielo ai milanesi, quando ha impiccato 3 "bambini" a un albero, mitico Cattelan!)

Qui al British ci sono reperti di tutto il mondo: egizi, greci, romani, cinesi, persiani, giapponesi, africani, ecc.

Nel Regno Unito ci sono tantissime compagnie di telefonia mobile. Non ho ancora conosciuto due persone con lo stesso operatore. O2, Vodafone, Virgin, Orange, 3, e mille altre. Infatti ho un messaggio in segreteria, ma non ho ancora trovato nessuno che sa come ascoltarlo, o come disattivare la segreteria. Stasera vado sul sito di T-Mobile.

Sabato 22 luglio 2006 ore 13:30

Sono davanti al British Museum. Stamane ho distribuito i volantini di un bar vicino a King’S Cross, gestito dalla signora Dominique. Mi sono dovuto spacciare come "l’amico di Natale".20 sterline mai guadagnate così facilmente, neanche due ore di lavoro. Per il culo che mi sono fatto Mr Nick avrebbe dovuto darmene 2000!

Che bello , il mio primo "stipendio". Mi son sentito come quando da piccolo qualche parente ti dava 1000 lire di mancia di nascosto, o come quando arrivava lo zio Renzo e mi comprava il gelato.

Tutti i londinesi, ed anche la stampa e la TV, non fanno altro che lamentarsi x il caldo. Non sono abituati. Oggi mi spiegavano che sono più di trent’anni che non faceva così caldo qui. Il sole di solito va e viene, adesso erano due settimanedi afa. Infatti… adesso sta piovendo! Volevo anche andare ad un mercatino di computer pensando che fosse a Greenwich. Quando ero già sul bus 188 mi sono accorto che era da tutt’altra parte, così sono venuto qui in Gt Russel Street dove dovrebbe essercene un altro. Intanto che ci sono (e intanto che piove) mi visito il museo.

Giovedi 21 luglio 2006 ore 21:45

Avevo progettato di fare un giretto in centro, magari a Trafalgar, ma adesso dopo cena son stanco…andrei a dormire. Il problema di questa casa è che al mattino entra troppa luce anche con le tende, non ci sono persiane e allora mi sveglio sempre prestissimo. E poi alla sera crollo.

Sto guardando il Grande Fratello, è veramente demenziale. Il mio socio non c’è, anche ieri è arrivato all’una di notte.
Domani è sabato, voglio uscire! Un altro problema di questo flat è che adesso siamo in 5, ma ognuno si fa i fatti suoi. Sarebbe bello mangiare assieme, trovarci in giardino, uscire. Invece siamo degli estranei. Stamane x la prima volta ho visto il colombiano, l’ho incrociato in corridoi. Aaaaah che sonno, oggi sono un’ameba.

Prima mi ha chiamato Kasia. Mi ha fatto molto piacere, è la prima "vera" telefonata sul cellulare inglese. Se riusciamo magari ci vediamo prima di settembre.

Giovedi 21 luglio 2006 ore 16:36

La Tate Modern, anch’essa gratuita, occupa una vecchia centrale dismessa, proprio dalla parte opposta di St Paul’s, a cui è collegata dal Millenium Bridge, il più nuovo ponte sul Thames da un secolo in qua.

C’era qualcosa di interessante: Dali, Magritte, persino alcuni De ChiricoBoccioni (quello dei 20 cent di euro italiani), Manzoni (quello della "merda d’artista"), PicassoKandinsky,Mirò. Però tutte opere di secondo piano. Probabilmente le più importanti sono nelle collezioni private.
A tirar su il livello c’era Marylin di Andy Warhol.

Mi stupisco sempre più di quanto ho girato 3 anni fa: io in quasi un mese non ho ancora visto tutti i posti in cui ero stato in 28 ore!!

E in Italia che si farà? Al Tg solite notizie immagino: c’è caldo, bevete tanto, esodo delle vacanze, anziani state in casa nelle ore + calde… Ci sarà ancora il Mortadella al potere? Poveri loro. Ho sentito che hanno scarcerato il re. Che sfigato, ci teneva tanto a tornare in Italia e adesso non può uscire.

Qui c’è una particolarità: quando una strada a doppio senso incrocia un’altra più importante, sono disegnati per terra dei triangolini pieni, come quelli che da noi indicano il "dare la precedenza", solo che qui sono disegnati sulla corsia sbagliata e al contrario., ovvero con le punte girate in fuori. E’ difficile da spiegare, se riesco faccio una foto.

Giovedi 21 luglio 2006 ore 15:10

Ma vaff! Veramente un sistema malriuscito quello degli incroci senza i semafori x i pedoni. Anche poco fa ho attraversato, ma non potevo sapere se le auto avevano il verde o il rosso. A metà strada probabilmente è scattato il verde e si son messi a fare a gara x prendermi.

Sono nel quartiere di Southwark, vicino al Blackfriars Bridge, il cosiddetto "Ponte dei frati neri", dove avevano trovato impiccato il banchiere Calvi negli anni 80. Beh sembra la scena di un film.

Sono venuto qui con la Jubilee Line, la linea più nuova, la più importante x il sud del Tamigi. La "vera" Londra è tutta a nord. La metropolitana ha le sue linee prevalentemente a nord, i quartieri che contano sono a nord: la City, Westminster, Mayfair, Soho, Covent Garden, Bloomsbury, Chelsea, Notting Hill, Knightbridge, Kensington, Bayswater, Marylebone, Pimlico, ecc. A sud, a parte dove sono ora che ha notevoli punti di interesse sul lungofiume (uno per tutti: la Tate Modern dove mi appresto ad andare) offre Vauxhall, Brixton… non so se mi spiego, posti dove hai quasi paura a girarci di giorno. Un po’ più lontano c’è in verità anche Greenwich e molto a sud Wimbledon, ma li non c’è molta "attività"

La metro costerà, però serve benissimo. Non c’è un punto che non puoi raggiungere con facilità.

Che ci faccio qui? Anna mi ha spedito da un tizio che mi ha spacciato come amico suo x farmi fare il volantinatore domani…. meglio di niente.

Giovedi 21 luglio 2006 ore 13:16

Sono andato con William e Danilo a prendere un sano Happy Meal. Pensa che William aveva solo 1 Pound e 30 Pence e gli altri 70 gliel’ho dati io. Intendiamoci, non è che siamo messi così male, non siamo allo stremo, però visto che soldi ne escono parecchi, tutti qui riducono all’osso le spese. E’ un esperienza di vita anche questa.

Adesso, al ritorno, hanno trovato lavoro x loro due. I polacchi sono spariti tutti. Mauro è andato via stamattina. Sono rimasto solo io, mitico! Ho vinto il grande fratello. Stamattina è saltato fuori un lavoro come dog sitter, ma la tipa miliardaria italiana non dava lo stipendio, ma davo l’alloggio. Ok, va bene, ma come mangio? E poi ormai la casa l’ho pagata. Adesso un lavoro come lavapiatti, ma 7 giorni su 7, 8 ore al giorno. E l’inglese come lo imparo? Naaaa.

Ieri ho visto un funerale troppo figo: banda musicale, carro funebre coi fiori anzi le scritte fatte con i fiori e dietro una "carrozza funebre" con la bara con cocchiere in livrea. Dietro 3 limousine coi parenti. Mitico.

Giovedi 20 luglio 2006 ore 18:00

Sono passato al famoso Trocadero, non è nient’altro che un posto con bowling, sala giochi, negozi, cinema… sembrava di stare al Medusone.

Adesso sono alla National Portrait Gallery. Certo che gli antichi erano tutti brutti. Nei quadri ce ne fosse uno, non dico bello, ma almeno non un cesso. Le donne poi, son tutte dei rospi improponibili.
Magari è il gusto del bello ad essere cambiato, sono disegnate tutte con occhi a palla inespressivi e la fronte alta.

Comoda questa penna che ho "rubato" dall’agenzia di scommesse William Hill. A proposito di furti, a quel fetente di Mr Nick ho fottuto lo "scosarin" da lavoro. Non so come si traduca in italiano dal brallese (o zerbese forse) quel bavagliolo che i camerieri si legano in vita.

Qui a Londra si vedono tanti "risciò". Il tizio che pedala e i customers seduti dietro. Che gusto c’è a girare in centro città in quel modo? Almeno fatelo lungo il Tamigi.

Giovedi 20 luglio 2006 ore 17:01

Sono in Carnaby Street a farmela passare. Vi dicevo dei colleghi di lavoro. Ci sono altri due baristi: David, est europa, giovane, simpatico, scazzato. Joaquin, portoghese, avrà la mia età, in gamba, simpatico. Mi ha spiegato un sacco di cose, visto che mi hanno mandato allo sbaraglio. Pensa che oggi mi hanno detto che da Caffè Nero ti fanno 10 giorni di training!
Poi c’è il manager, Chicco, portoghese, in due giorni ci saremo parlati si e no due volte. Poi quelli che fanno le cose da mangiare "veloci" (panini, kebab, ecc): Pedro, portoghese, i primissimi momenti mi ha aiutato molto, e sottolineo che lui non è li a fare il barista e Alisondo, portoghese. Poi le cameriere: Tania, simpatica, molto carina. Poi un’altra antipatica come la merda che non si è neanche mai presentata. Mi chiedeva le cose in inglese strettissimo (una volta mi ha ordinato di chiedere del salmone affumicato in cucina, figuratevi io cosa potevo capire), se non capivo si incazzava e se non capivo ancora, invece di ripetere lentamente, si incazzava ancora di più. E sfotteva Tania perché lei invece cercava di farsi capire. Poi altre due, insignificanti.

Stamattina ho cominciato alle 7, poi alle 11 ho avuto un break di mezz’ora, durante il quale mi sono fatto un panozzo. Oggi all’inizio andava tutto bene, sentivo che stavo imparando. Tagliavo le pizze, preparavo le bibite, ricevevo col montacarichi, lavavo i bicchieri, facevo i caffè, tagliavo i panini, pulivo la vetrinetta, ho anche bagnato i fiori!!

Poi verso mezzogiorno è iniziato il casino. David aveva altro da fare, Joaquin era in break e gli ordini fioccavano copiosi. Controlla il lift, prepara un te, due white coffee e un cappuccino, e poi ascolta il manager che vuole 1 coffee take away con 2 sugar and a half. Ma che minchia bevono questi? A mezzogiorno ti spari un caffèlatte da portare via con due cucchiaini di zucchero…e mezzo?? Ma qui son tutti malati.

Fatto sta che alle 12 e mezza Nick mi chiama nel suo ufficio e mi dice che non vado bene. Non capisco quello che mi dicono e quindi non sono abbastanza rapido. E che non mi paga xchè è una prova. E io cosa devo fare? Mettergli le mani addosso e tiragli due schiaffi? Se volevi fare una prova mi fai stare li massimo una giornata, poi decidi. Invece ieri 8 ore e oggi 5. A gratis. Un brillantone ‘sto tizio eh? Neanche dire: tiè ti faccio un regalo. Almeno poteva cacciarmi dopo pranzo!

E così son tornato mestamente in agenzia, dove xò non è saltato fuori nulla.

Adesso me ne vado a zonzo, non ho voglia di tornare a casa a conoscere il nuovo inquilino.

Giovedi 20 luglio 2006 ore 16:30

Shit.

Cappuccino. And then I must make two black coffee and one ice coffee. The manager also asked for a small coffee two sugar and a tea without milk take away. And a strawberry milkshake. And what’s this, this isn’t a capuccino, this is a white coffee! Check the lift! Check the printer! Ask to the kitchen porter for a box of ice. Send these cold drinks down. Check the lift. The cappuccino is for today? Sorry, sir, I forgot.

Why you idiots drink this fucking coffee whit milk! For lunch! You are crazy. You’re drinking shit!

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